Tempo di saldi ai
grandi magazzini
28 Aprile
Quella mattina di inizio Settembre
Dominique e Lily si erano svegliate presto e avevano svegliato tutto il resto
della famiglia. Nel giro di un ora circa tutte le donne di casa Weasley-Potter
erano in subbuglio.
Albus si era svegliato come ogni
mattina e dopo essersi preparato era sceso per fare colazione, pronto a
dedicarsi ad una delle buonissime colazioni della nonna, ma quando era arrivato
in cucina aveva trovato sua sorella Lily che sembrava nel pieno di una crisi
premestruale che urlava a destra e a manca a tutti gli altri di sbrigarsi.
“Albus andiamo” gli aveva detto la
nonna Molly e il ragazzo l’aveva guardata perplesso.
“Dove andiamo con tanta fretta?”
chiese mentre veniva spintonato verso l’ingresso.
“Ai grandi magazzini” rispose nonna
Molly mettendosi di guardia sulla porta per essere sicura che tutti i nipoti
uscissero dalla tana nel giro di cinque minuti.
Lily nel frattempo continuò ad urlare
ferma in giardino accanto ad Albus e il ragazzo si girò a guardarla.
“Si può sapere cos’hai da urlare
tanto Lils?!?” le chiese con aria scocciata e la ragazza si girò a lanciargli
un occhiataccia.
“Sei che giorno è oggi Al?” gli
chiese inacidita e lui scosse la testa.
“è
tempo di saldi ai grandi magazzini oggi!” dichiarò allora la rossa in
risposta.
“E noi stiamo facendo tardi” aggiunse
prontamente Dominique che come al solito concordava con sua cugina.
“Ok, siamo tutti pronti” dichiarò
finalmente nonno Arthur.
“Materializzatevi al numero 12 di
Grimuald’s Place. E mi raccomando aspettate lì che arrivino tutti… e i più
piccoli devono viaggiare con i più grandi” ricordò le ultime raccomandazioni, e
stava ancora parlando quando Lily e Dominique si materializzarono davanti ai
loro occhi.
“Ah quelle ragazzine” commentò il
nonno voltandosi verso Roxanne e Fred che si stavano sistemando accanto a James
e Teddy per smaterializzarsi.
Albus guardò tra la folla proprio
mentre Rose gli prendeva la mano.
“Pronto” sospirò ma più che una
domanda la sua risuonò come un affermazione, e in un attimo si ritrovarono in
Grimuald’s Place.
Solo quando ci furono tutti nonno
Arthur affidò le chiavi della macchina di Harry a Teddy e li lasciò sistemare
in due macchine assicurando bene di tenere James in macchina con lui in modo
che non potesse combinare guai.
“Non ho neanche fatto colazione”
protestò Albus con Rose in macchina e continuò a protestare anche quando furono
finalmente arrivati ai grandi magazzini.
Rose era probabilmente l’unica fra le
ragazze che sembrava meno entusiasta all’idea di dover passare gran parte della
sua giornata in quel posto.
“Mi raccomando ragazzi non fate danni
e ci troviamo qui esattamente all’una. Non fate tardi” disse la nonna Molly
prima che tutti si sparpagliassero in diverse direzioni.
Lily, Dominique, Victorie e Roxanne
partirono armate di buoni propositi dirette verso il primo negozio di vestiti
mentre James e Teddy iniziarono a guardare qualche ragazza interessante o
qualcosa di divertente da fare e Fred e Hugo si aggregarono prontamente a loro.
“Io ho fame non ho neanche fatto
colazione” si lamentò di nuovo Albus e Rose sbuffando lo prese sottobraccio.
“Vieni, andiamo al bar a fare
colazione. A patto però che dopo mi accompagni in libreria” mormorò la ragazza
ed il giovane Potter sorrise annuendo soddisfatto.
“Finalmente. Non riuscivo più a
resistere, stavo morendo di fame” dichiarò Albus dando l’ultimo morso al suo
cornetto.
“Albus?” entrambi i cugini si
voltarono al suono della voce familiare di Hyperon Scorpius Malfoy.
“Scorp” sorrise il bruno al suo
migliore amico.
“Cosa ci fai qui?” aggiunse subito
dopo al quanto perplesso mentre il biondo si stringeva nelle spalle.
“Giorno Weasley” sospirò ammiccando
verso la ragazza che gli rivolse un cenno con il capo.
“Malfoy” sospirò annoiata.
“Sempre la solita gentilezza” mormorò
Scorpius mentre un ghigno familiare si dipingeva sul bellissimo viso pallido.
“Che vuoi farci?!? Non mi ispiri
molta simpatia purtroppo” rispose lei graffiante e Scorpius ghignò mentre tornava
a concentrarsi sul suo migliore amico.
“Cosa vuoi che ci faccia? Mia cugina
e la sua migliore amica mi hanno trascinato qui con uno sporco ricatto” spiegò.
“Perché oggi è…”, Rose ed Albus lo
interruppero. “Tempo di saldi ai grandi
magazzini” sospirarono in coro.
Rose sembrò pensarci per un attimo.
“Quindi ci sono anche Tayla
Greengrass Zabini ed Emma Parkinson Nott? Sospirò affranta e quando Scorpius
annuì la sua espressione divenne ancora più inorridita.
“E tuo cugino Cal?” chiese Albus
mentre lui e Rose si alzavano dal tavolo della colazione.
“Se l’è cavata con una scusa” spiegò
Scorpius infilando le mani nelle tasche e assumendo la sua solita postura.
“Bene allora scommetto che stai per
unirti a noi” mormorò Albus sorridendo e Malfoy annuì mentre si avviava
affiancando i due cugini.
“Oh no” mormorò Rose affranta.
“Non credevo che questa giornata
potesse andare peggio di così ma a quanto pare mi sbagliavo” sospirò. Scorpius
ghignò voltandosi verso di lei.
“E tu Rosie non vai a fare shopping
con le tue cugine?” le chiese ironicamente e la ragazza si esibì in una
smorfia.
“Lo shopping non è una delle mie attività preferite”
sospirò mentre si apprestava ad entrare in libreria seguita dai due ragazzi.
“Pss Weasley”. Rose si girò
infastidita tenendo in mano il libro che stava guardando.
“Cosa c’è Malfoy?!?” chiese scocciata
rivolgendo un occhiataccia al ragazzo che sbucava con la testa da dietro uno
scaffale e la stava guardando sorridente.
“Abbiamo un problema” esordì il
biondo senza scomporsi. Rose alzò un sopracciglio interrogativa.
“Abbiamo perso Albus, tu devi ancora
decidere che libri comprare e sono già l’una meno cinque” affermò con
convinzione.
Rose sgranò gli occhi e prese al volo
un paio di libri poggiati sullo scaffale prima di prendere Scorpius per la polo
e tirarlo dietro di lei.
“Dov’è Al?” gli chiese mentre si
dirigevano di fretta alla cassa preceduta da una lunga fila.
Il biondo si strinse nelle spalle.
“Non lo so” sospirò tranquillamente.
Rose lo fulminò con un occhiata.
“Non è il momento di scherzare
Scorpius, è tardissimo e immagino tu sappia com’è fiscale nonno Arthur sugli
orari” esclamò tirando fuori il suo portafoglio mentre attendevano
pazientemente di arrivare alla cassa.
“Non sto affatto scherzando Weasley,
non ho idea di dove sia finito tuo cugino. Un attimo prima era accanto a me, mi
sono distratto per guardare una biondina niente male e quando mi sono voltato
era sparito” spiegò stringendosi nelle spalle. Rose sbuffò scuotendo la testa.
“Voi uomini” commentò agitata
guardandosi intorno.
“Ah noi uomini?!? E voi donne
allora?” sospirò il ragazzo. Rose si voltò a guardarlo.
“Cosa vuoi dire?!?” gli chiese.
“Che avete tanto da ridire su noi
uomini quando poi vi basta vedere dei vestiti in saldo per andare fuori di
testa” mormorò mentre si avvicinavano alla cassa. Rose si astenne dal
rispondere e si voltò verso la cassiera per pagare.
“Pensa a come possiamo ritrovare
Albus piuttosto” mormorò mentre prendeva la busta e si avviava fuori dal
negozio. Scorpius ghignò.
“Non credo ci saranno problemi”
mormorò indicando con la testa una panchina di fronte al negozio dove Albus
sedeva comodamente in compagnia di una biondina.
Rose lo fulminò con lo sguardo mentre
si avvicinavano e Scorpius rise.
“Piacere Hyperon Scorpius Malfoy”
mormorò con fare malizioso stringendo la mano della ragazza che imitò una
risatina gracchiante. Rose alzò gli occhi al cielo prima di strattonare suo
cugino Albus per farlo alzare.
“Si,si, siamo tutti felici di averti
conosciuto ora andiamo però” disse incupita strattonando i due ragazzi davanti
a sé e lasciando la ragazza a guardarli senza parole.
Quando iniziarono a rallentare
arrivando all’ingresso e a riprendere fiato Rose si voltò minacciosa verso il
cugino.
“Non te la scampi così Albus, a casa
facciamo i conti” mormorò minacciosa in direzione del cugino mentre Scorpius
ridacchiava tra sé.
“Rose, Albus” dal volto severo di
nonno Arthur Rose capì che era successo qualcosa ma dando uno sguardo fugace
all’orologio si accorse che loro erano perfettamente in orario.
“Dove sono gli altri?” chiese Albus
guardandosi intorno.
“è proprio quello che ci stavamo
chiedendo anche noi” mormorò nonna Molly spostandosi e rivelando la presenza di
James e Teddy seduti entrambi su una panchina con l’aria scocciata.
“Oh ciao Scorpius” mormorò subito
dopo nonna Molly in direzione del ragazzo che salutò rispettosamente.
“Ragazzi che sono quelle facce da
funerale?” chiese Rose ai due ragazzi seduti. James si strinse nelle spalle
mentre Teddy scuoteva la testa.
“Oh ci sono appena stati consegnati
dalla vigilanza” commentò con una nota sarcastica che non prometteva nulla di
buono. Rose aggrottò la fronte perplessa.
“Mi spiegherete bene a casa” mormorò
mentre Arthur si voltava a guardare sospettoso il giovane Malfoy.
“Ecco le ragazze” sospirò nonna Molly
e tutti si voltarono verso un gruppetto di ragazze che correvano trafelate
stringendo nelle mani ogni tipo di busta e sacchetto esistente.
“Scusaci nonno” mormorò Lily
arrivando con il fiato corto.
“Dove sono Hugo e Fred?” chiese a
quel punto la nonna e Victorie la guardò perplessa.
“Non erano con noi” rispose.
Nonno Arthur sbuffò alzando gli occhi
al cielo.
“Erano venuti a cercare voi” spiegò
guardandosi intorno nella speranza di ritrovare il resto dei nipoti mancanti.
“Io vi saluto” esordì a quel punto
Malfoy.
“Vedo Tayla in lontananza. Sarà
meglio che vada” mormorò dando una pacca sulla spalla di Albus.
“Ci vediamo la settimana prossima a
scuola” mormorò.
“Arrivederci” aggiunse poi in
direzione dei signori Weasley prima di voltarsi e allontanarsi tra la folla.
“Nonno non le abbiamo trovate” tutti
si voltarono al suono della voce di Hugo che li raggiungeva trafelato seguito
da Fred.
“In compenso abbiamo trovato questo.
Possiamo tenerlo?” mormorò Fred mostrando un cagnolino che stringeva tra le
braccia.
Nonno Arthur alzò gli occhi al cielo
affranto.
Teddy e James come al solito avevano
combinato guai, Lily, Dominique, Victorie e Roxanne avevano svaligiato almeno
la metà dei negozi, Albus e Rose erano arrivati in compagnia di un Malfoy e
Hugo e Fred lo stavano implorando di tenere un cane. Non poteva andare peggio
pensò. Ma del resto quel giorno tutto era permesso perchè quello era proprio tempo di saldi ai grandi magazzini.
Spazio autrice: Salve a tutti. Torno a tormentarvi con questa piccola shot partecipante al 2010: a year together contest nata grazie al suddetto indetto dal Fanfiction Contest ~ { Collection of Starlight }
Spero possa essere di vostro gradimento.
_EpicLoVe_