CAPITOLO 1
Driiiiin-drin-driiiin-drin. Draco si sollevò
dal letto per spegnere la sveglia.
-Ma si può sapere da quand’è che la sveglia
suona alle…alle…alle 7? Cosa? Cavolo, sono stramaledettamente in ritardo!- e si alzò veloce dal letto, correndo in bagno.
Mentre l’acqua scorreva sentì Blaise che rideva dalla camera, evidentemente
trovava alquanto divertente il fatto che al primo giorno di scuola dell’ultimo
e stramaledetto anno lui facesse tardi.
-Blaise, giuro che questa della sveglia me la
paghi, maledetto figlio di una serpe!- gridò
-sempre un piacere amico!- rispose Blaise
dall’altra –non sai quanto è divertente!
Draco decise di lasciar stare e s’infilò veloce
la divisa. Ancora 5 minuti di tempo prima che iniziasse la colazione, e lui non
voleva entrare quando tutti erano già seduti per non attirare troppo
l’attenzione. Anche se, a pensarci bene, non avrebbe fatto molta differenza,
pensò sorridendo amaramente.
Uscì dalla sala comune dei Serpeverde
aggiustandosi i capelli e imprecando perché non aveva avuto tempo di pettinarli
come si deve. Camminò guardando dritto davanti a sé, cercando di apparire
normale e di ridere alle continue battute di Blaise, che cercava di alleggerire
la tensione.
Non era stato molto favorevole al ritorno a
scuola, ma la McGranitt, ormai nuova preside, era stata irremovibile: la sua
istruzione non doveva essere interrotta, era l’unica arma con la quale avrebbe
potuto dimostrare a tutti che i pregiudizi erano solo parole gettate al vento.
Aveva finto di esserne seccato ma in realtà la
cosa non gli dispiaceva poi così tanto…quelle vecchie mura erano intrise di
ricordi di ogni genere, sia piacevoli che spiacevoli e ormai erano diventate
una parte del suo passato.
Già, il suo passato.
Ora non doveva pensare ad altro che al futuro,
ma era più facile a dirsi che a farsi!
Scosse la testa per scacciare quei tristi
pensieri…non era il caso di rovinarsi la giornata dalla mattina presto, per
quello ci sarebbe stato tempo dopo.
Come aveva sperato quando entrò nella sala
grande erano pochi quelli già seduti. Il che non fece differenza perché tutti lo
attendevano e si girarono immediatamente a guardarlo, seguendolo con gli occhi
finchè non si fu seduto. Il chiacchiericcio era decisamente aumentato e si
sentivano volare stralci di frasi del tipo:
-ma come può non vergognarsi?
-io non mi sarei mai fatto vedere…
-che faccia tosta…
-quel lurido figlio di Mangiamorte…
E molti, molti altri commenti che Draco cercò
di ignorare, concentrandosi sul bicchiere di succo che stringeva tra le dita.
-amico, tra poco lo spacchi, rilassati e non
dargli retta
Sbuffò. Sapeva
che Blaise aveva ragione a rimproverarlo per la sue reazione esagerata ma
avrebbe voluto vedere lui al suo posto…
Dopo qualche altro minuto passato ad osservare
il liquido arancione che vorticava all’interno del calice mosso dalle sue dita,
decise che poteva arrischiarsi a dare un’occhiatina.
Si pentì subito di averlo fatto, perché tutti
gli scolari che con gli occhi seguivano ogni suo movimento si volsero immediatamente
altrove, come temendo di essere puniti. Solo un paio di occhi continuarono
insistenti a fissarlo: Potter.
C’era da immaginarselo! Tutto tronfio Potter si
godeva il disagio e la sventura del suo nemico numero 2. Almeno credo che io
venga dopo di Voldemort, altrimenti mi sentirei lusingato!, pensò Draco. Resse
lo sguardo d’odio e disgusto dello sfregiato, fino a che fu costretto a distogliere
lo sguardo, richiamato da pel di carota, la sua fidanzata. Che disgusto- pensò-
guardali i due piccioni! Se ne stanno lì a tubare! Poi spostò lo sguardo verso
lenticchia, seduto di fianco a Potter come il suo fedele cane.
Però al mitico trio degli eroi mancava una persona…la mezzosangue! La miss so tutto io, quella antipatica lingua biforcuta degna di un serpente. Chissà perché non era lì… cercò con gli occhi lungo il tavolo Grifondoro, e alla fine la vide, seduta all’opposto dei suoi amichetti, che rimestava la zuppa con il cucchiaio, lo sguardo perso. Draco per la prima volta dopo mesi di apatia, provò un nuovo sentimento oltre all’odio: curiosità.