Qualcuno bussò alla porta e Ginny, leggins al ginocchio e maglia sotto il sedere, il tutto rigorosamente nero, andò ad aprire.
Dietro un enorme mazzo di rose rosse fece capolino un ragazzo di circa diciotto anni.
< cerco la signora Potter ... la signora Ginevra Potter ... > disse guardandola ammirato.
< sono io ...> sorrise cordiale.
< questi sono per lei!> le porse il grande mazzo di rose rosse dal lunghissimo gambo.
< grazie! ...> rispose con curiosità la donna chiedendosi chi avrebbe mai potuto mandarle un mazzo di rose rosse proprio il giorno di S.Valentino.
certo non Harry, suo marito non le aveva mai regalato fiori.
Diceva sempre che sarebbe dovuto entrare in competizione con tutti i suoi ammiratori!
Si allungò per mettere nella mano del ragazzo la mancia che il ragazzo intascò diventando un pò rosso.
< mi scusi ... mi può fare l'autografo?> chiese imbarazzato.
< si ... certo dove...> si ridestò Ginny.
< non le dispiace qui vero?> chiese porgendole una figurina trovata in una cioccorana, dove la ritraeva sulla scopa.
Ginny sorrise ancora e pose il suo autografo.
Il ragazzo la salutò contento e sparì con un pop elegante.
Ginny rimase un momento a contemplare i fiori e fu attratta dal biglietto.
Lo guardò un pò incerta, la busta era troppo grande per contenere un semplice biglietto di S. Valentino.
Con i fiori ancora in mano scartò la prima busta per ritrovarsi tra le mani una busta a lei familiare.
Non era possibile, non dopo tutto quel tempo.
Dove aveva potuto prenderla?
Estrasse fuori il biglietto e una dolce melodia invase l'ingresso ancora aperto.
" Occhi verdi e lucenti di rospo in salamoia
Capelli neri e lucidi come di corvo in volo
Vorrei che fosse mio – quale divina gioia!-
L'eroe che ha sgominato del Mago Oscuro il dolo."
Ginny rise al ricordo.
Rise all'imbarazzo di Harry fermato dal nano che doveva consegnare il suo S.Valentino canoro, rise ricordando del diario e di tutto il resto.
Certo, ora poteva permettersi di ridere...
Quanto era passato? Trent'Anni.
Senza smettere di ridere si appoggiò alla porta e sentì un'altra risata accompagnare la sua.
Allungò una mano e afferrò il mantello dell'invisibilità scoprendo un Harry che le rideva a fianco.
< sei stata profetica!> disse posando un bacio sulle labbra e avvicinandola a se.
< auguri!> continuò a ridere sulle sue labbra.
Harry era così, non potevi mai essere al sicuro con i ricordi!
Qualunque essi fossero!