Perchè?

Erano sposati da sedici anni.
 Sedici anni che sembravano volati.
Avevano fatto milioni di cose in sedici anni.
Affrontato la vita con la naturalezza e la gioia di chi è innamorato ed è cosciente della fortuna che gli capita.
Ogni giorno...
< perchè non me lo hai mai detto? – Harry era furente. Si sentiva tradito? Forse. – perchè in questi sedici anni non mi hai detto niente? Perchè non rendermi partecipe di una cosa così importante? Perchè?> gli occhi lampeggiarono dietro le lenti.
Guardava la moglie senza capire.
Lei aveva la testa china.
< non credevo fosse importante... e poi è una cosa mia. Certe cose non si sbandierano hai quattro venti... per Merlino Harry cerca di capire...
se almeno avessi chiesto...- aveva sollevato gli occhi nocciola e lo aveva guardato. – in fondo non mi sembra di aver fatto qualcosa di così orribile... no?> chiese conferma, disperata.
< no...- mormorò a voce bassa. – ma perchè lo hai fatto?>
< davvero non capisci?... veramente?!....- cercò di sorridere triste.
Lui era in piedi davanti a lei.
Ogni giorno diventava più bella.
Ogni giorno  più divina.
Ogni giorno l'amava di più, anche se pensava di non riuscire ad amare tanto. – no... certo... tu non capisci... – sorrise ora un pò più sollevata mostrando i denti perfettamente bianchi, perfettamente perfetti! – quando tu mi hai chiesto di sposarti... è stato allora che ho sentito il bisogno di ringraziare... una rosa bianca sulla tomba dei tuoi genitori tutti gli anni il 31 novembre per averti permesso di vivere... – sospirò – una rosa bianca giù nell'ufficio misteri davanti al velo il primo giugno per averti permesso di combattere... una rosa bianca sulla tomba di Silente il sette giugno per averti preparato ad affrontare Voldermort...
e poi una rosa bianca il due maggio sulla tomba di tutti quelli che hanno partecipato alla battaglia, per averci permesso di costruire un mondo migliore, per averti al mio fianco ogni giorno... è un modo di ringraziare Harry...- il marito davanti a lei continuava a guardarla allibito. - tu sei il mio sogno, lo sei sempre stato e questo è un modo per dire grazie a coloro i quali lo hanno permesso! Lo capisci ora?> continuò ostinata.
La voce tremava ma aveva gli occhi asciutti. Perchè non capiva?
< ma perchè non dirlo?> disse spaesato
< cosa avrei dovuto dire? ... sentire il bisogno di ringraziare è una cosa privata, una cosa che senti dentro. Lo fai e basta... io so che loro sanno e solo questo è importante... non è importante che lo sappiano gli altri...> il sorriso la illuminò e lui la strinse a se vergognandosi di aver perso le staffe.
< mi perdoni?> chiese con un pò di imbarazzo
< e di che?... – sorrise – mi piace quando ammetti le tue colpe!!!!> ridacchiò cingendogli la vita
< io non mi sento in colpa... – disse piccato. Ginny sollevò le sopraciglia – va bene... ma solo un pò... ti adoro...> sussurrò posandole un bacio sulle labbra
< lo so!... Grazie di esistere...> lo baciò come solo lei sapeva fare e come solo lei faceva.