Ciao! Qui Emildrago! Sì, sono ufficialmente impazzito ad aggiungere oltre alle mie ff in sospeso, anche questo lavoro di traduzione, ma...ormai la frittata è fatta!!

Disclaimer: Incredibile! Non solo non possiedo i personaggi, ma stavolta nemmeno la storia! I primi sono di Oda-sama, la seconda di eggplantdance su fanfiction.net (il link per la storia originale è in fondo alla pagina)

E adesso, bando alle ciance e al lavoro!!

Yontouryuu

1: Fumo???? 

Poteva sentirlo. Le sue katane erano pronte.

Il primo scontro, al ristorante del damerino, era stato un semplice riscaldamento, un'esercitazione.

Era stato avventato, era stato colto impreparato e per questo aveva pagato, quasi con la sua stessa vita.

Facendo una smorfia al ricordo, scosse la testa per scacciarlo, ripetendosi che era solo una cicatrice del passato.

Adesso, dopo innumerevoli ore di allenamento era giunto il momento di prendersi il titolo e di realizzare il suo destino.

Fece scivolare la mano fino a stringere l'elsa di una delle sue katane ed isuoi muscoli si tesero, in attesa, mentre scrutava la landa deserta in cerca del suo avversario.

Era calata una spessa nebbia, che avvolgeva il paesaggio in una sinistra coltre, attraverso cui solo pochi raggi del sole riuscivano a passare.

Percepì alle sue spalle un movimento appena accennato e in un istante era pronto, le spade già in mano.

Un ghigno distorse le sue labbra, mentre guardava una figura emergere dalla nebbia.

-Roronoa Zoro...nervoso e sicuro di sè come sempre, a quanto vedo...

-Potrei dire lo stesso di te! Ti stavo aspettando...Mihawk.

Il migliore spadaccino del mondo uscì dalla nebbia che lo avviluppava, un sorriso sornione sul viso.

incrociando le braccia sul petto, studiò Zoro a lungo.

-Spero che la tua preparazione sia migliore, questa volta, Roronoa. Non è mia abitudine risparmiare qualcuno due volte di fila.

Zoro ridacchiò.

-Non sarebbe da te farlo. Sono pronto. Sono diventato più forte. Mi dispiace per te, ma prenderò il tuo titolo.

Con queste parole, strinse i denti sull'impugnatura della terza katana, preparandosi ed indicando a Mihawk di fare lo stesso.

Il suo avversario lo ignorò, continuando a sorridergli in modo quasi condiscendente.

-Non sei cambiato poi molto, ragazzo. Devi capire che non sei l'unico ad essere diventato più forte e te lo dimostrerò.

Ma invece che impugnare la sua spada, con un solo, fluido movimento, Mihawk si tolse il mantello dalle spalle, rivelando un vestito lungo con motivi zebrati, con tanto di tacchi a spillo e bigiotteria dorata.

Zoro spalancò la bocca e la katana che stringeva tra i denti cadde a terra, tintinnando rumorosamente.

Mihawk ridacchiò minaccioso e fece una piroetta.

-Ah, ti piace? Mi posso muovere molto più liberamente nella mia nuova tenuta da battaglia! Avanti! Vediamo se riesci a lasciare un segno su questo! - esclamò, indicando con un gesto elaborato il suo vestito.

Troppo preso dal trattenere i conati di vomito e troppo shockkato per reagire, Zoro guardò in giù verso le sue spade, solo per scoprire che si erano trasformate in tre scoiattoli, due dei quali stavano disperatamente cercando di sfuggire alla sua presa.

-Ma che---?- Dalla sorpresa fece un salto in aria, lasciando cadere i due roditori e quasi inciampando sul terzo.

-Cosa stai aspettando, Roronoa? Fatti sotto! O hai troppa paura per colpire questo meraviglioso abito firmato? Eh?

Mihawk continuava ad incalzarlo, quello stupido sorrisetto sempre sulle labbra.

-Allora, Zoro? Zoro? Oi, Zoro...!!!

-Zoro! Oi! Zooooroooo! SVEGLIATI, IDIOTA!!!!

SBONK!!

Zoro spalancò gli occhi all'improvviso dolore, lanciando un grido un po' femminile, a dirla tutta.

Facendo una smorfia e tenedosi la testa, che non ne voleva sapere di smetterla di girare, si mise a sedere lentamente, cercando di mettere a fuoco la figura che torreggiava su di lui.

-Alla buon'ora!- ringhiò Nami -Quando dormi sei peggio di un ghiro, Zoro! E sembra che tu lavori molto meno! 

Strofinandosi la testa, Zoro la fulminò con lo sguardo.

-Ma di cosa diavolo stai parlando? Stavo cercando di dormire, accidenti!

Sbattè ancora le palpebre, cercando di respingere le immagini di quel sogno imbarazzante nell'angolo più remoto della sua mente, e vide che Nami stava portando un cesto della biancheria ricolmo di quelle che sembravano salviette.

Poggiandosi il cesto sull'anca, sbuffò forte, prima di prendere una di quelle salviette e sbattergliela in faccia.

-Sto parlando di queste!! Ti ho chiesto giorni fa di pulire la coffa, oggi vado e cosa trovo? Salviette sudate, sporche e disgustose dappertutto! La stanza che puzza come il fondo di una discarica! Almeno i vestiti che indossi, te li lavi, ogni tanto?- gridò, tirando l'haramaki verde di Zoro e lasciandola andare di scatto, facendola schioccare dolorosamente contro il suo stomaco.

Poi, realizzando che probabilmente era entrata in contatto con centinaia di migliaia di batteri tossici, rabbrividì e si pulì la mano sul braccio dello spadaccino.

-Uffa!-sbuffò lui, schiaffeggiandole via la mano e togliendosi la salvietta dalla faccia.

Dopo averla tirata nel cesto, incrociò le braccia. 

-Fatti i fattacci tuoi! E poi, non ci sale nessuno a parte me, quindi chissene frega!!!

-Fai schifo! Non hai un minimo di senso dell'igiene personale?

-E va bene! Vorrà dire che mi spoglierò adesso e ti darò tutti i miei vestiti, così li puoi lavare!

-Scordatelo! Ho già anche troppa roba tua da lavare!

-E allora vai a lavare, mocciosa!

-Bene!

-Bene!  

Detto questo, Nami girò sui tacchi e attraversò il ponte a passo di marcia, il fumo che le usciva dalle orecchie.

-Strega...- le mormorò lui alle spalle

-Ti ho sentito!

-Ma stai zitta...

-Ti ho sentito di nuovo!!- e la cartografa sbattè forte la porta dietro di lei, urlando qualcosa a Sanji, che sicuramente ora le stava fluttuando attorno circondato da cuoricini.

Zoro sospirò e si appoggiò all'albero maestro con uno sbadiglio, ansioso di  ritrovare un po' di pace dopo quel battibecco.

Si sistemò meglio, chiudendo meglio gli occhi e cercando di addormentarsi.

Il suo viso, tuttavia, si adombrò, quando sentì dei passi strascicati accanto a lui, seguiti da alcuni sussurri.

-O-Oi, si è riaddormentato?

-Non ne ho idea...

-Come può dormire dopo tutto questo? Nami faceva davvero paura!!

-Sì, però aveva SUPER-ragione!

-Yohohohoho! Magari con un po' di musica riusciremo a svegliare Zoro-san!

Aggrottò la fronte, cercando di ignorare le voci. Se riusciva ad addormentarsi, era fatta.

All'improvviso, però, sentì un lieve spostamento d'aria attraverso la sua faccia, seguito da una risatina, che gli face alzare un sopracciglio.

Aprì gli occhi di scatto e sobbalzò, nel ritrovarsi Luffy che lo scrutava da più o meno cinque centimetri di distanza.

-Oi! ma che----? Che avete tutti oggi?- ringhiò Zoro, mentre Luffy iniziava a ridere allegramente -Davvero, ragazzi...- mormorò spostandosi a disagio nel notare che Usop, Chopper, Franky e Brook lo fissavano intensamente.

Anche Luffy aveva smesso di ridere e lo fissava ad occhi spalancati, un'espressione perplessa sul viso.

-Okay, e che cavolo! Perché mi state fissando tutti? Fate paura!- esclamò, mentre le sue orecchie diventavano bollenti.

-Zoro, ma a te piacciono le ragazze?- chiese all'improvviso Luffy.

Le sopracciglia di Zoro scattarono all'insù.

-E-Eh??- riuscì a balbettare.

-Ti piacciono le ragazze? - ripetè Luffy, incrociando le gambe e guardando pazientemente il suo secondo.

Zoro poteva sentire la sua faccia andare a fuoco.

-M-ma certo che...perché non...io...eeeehhh???? Che cosa centra tutto questo?? 

-Penso che Luffy-san l'abbia chiesto perché litighi sempre con Nami...- spiegò Brook

-E' vero...- disse  Usopp con un sorriso malizioso -E con Robin scambi al più due parole...

-Urgh! Ma state scherzando?- ringhiò Zoro -Sono due persone!! Non significa che----!!

Fu interrotto da Luffy, che si picchiò il pugno sulla mano aperta, entusiasta -Ragazzi!! Mi sono appena ricordato una cosa!! Mio fratello una volta mi ha detto che se litighi un sacco con una persona significa che sei segretamente innamorato di lei!! Quindi Zoro ama Nami di sicuro!!

Rufy scoppiò a ridere, facendo arrossire Zoro sempre di più.

-Non è vero, idiota!!- gridò al colmo dell'imbarazzo e della rabbia -E, scusa, ma anche tu litighi un casino con Nami, quindi anche tu dovresti  amarla!

Rufy si interruppe a metà risata e sembrò rifletterci su.

-Mmmmhhh...già! Forse!- rispose con un ghigno

-Ehi, un momento...sapete...Zoro litiga un sacco anche con Sanji!!- s'intromise Usop, lanciando agli altri uno sguardo espressivo

-SUKEEEE!! *.* Quindi Zoro è segretamente innamorato anche di Sanji??- esclamò Chopper, con gli occhi che brillavano.

Franky iniziò a singhiozzare: - Lo sai che non ti giudicheremo per questo, fratello! Fatti coraggio e dichiara il tuo amore! Ci puoi dire tutto...

-CHE COOOOOSA?!!- urlò Zoro, la faccia ormai rosso mattone -State dicendo che---? NON SONO INNAMORATO DEL SOPRACCIGLIO A RICCIOLO!!! Come potete anche solo pensarlo?? Vi sembro g---?

-Ah, e allora perché sei arrossito?- lo interruppe Usop indicando il suo volto con un sorriso malizioso

-Che?? Assolutamente no!! Non è vero! Maledizione, mi piacciono le ragazze!!

Luffy sbatté le palpebre.

-Ah, ma allora ti piace Nami!!

-NO! Io--

-Allora dev'essere Robin...-mormorò Franky nell'orecchio di Luffy, facendolo ridacchiare.

-PIANTATELA DI INTERROMPERM---!!!

-Oi! 

Tutti si voltarono quando Sanji emerse dalla porta.

-Ehi- disse, appoggiandosi con nonchalance all'infisso della porta -Nami-san ha detto, testuali parole: "Dì a quei maiali che se hanno della roba da lavare me la diano adesso che sto facendo il bucato, o se la dovranno lavare loro. E se non lo fanno, si arrangino, vuol dire che non sono tanto meglio di quel cavernicolo di Zoro"

A queste parole Zoro fuminò il cuoco con lo sguardo

-Come mi hai chiamato? 

-Stavo solo ripetendo quello che ha detto Nami-san...cavernicolo...

-Sì, come no... Oi! L'hai detto di nuovo, sopracciglio riccioluto!

-COSA?!?

Proprio mentre stavano per lanciarsi uno contro l'altro, un fischio collettivo si alzò dal resto della ciurma.

-Ehi, guardate! Stanno litigando di nuovo!

-Wow! Questo sì che un segno di vero amore!! 

La risatina maniacale di Luffy fermò ogni commento

-Guardate!- ordinò con un ghigno.

E in men che non si dica aveva lanciato le sue braccia verso i due litiganti, avvolgendo con uno Zoro e con l'altro Sanji, imprigionandoli in una presa senza scampo.

-Luffy cosa fai? Lasciaci andare subito!!- 

I due si dimenavano e si contorcevano, ma non riuscirono a liberarsi.

Luffy rise maliziosamente -Ehy, ragazzi! Posso farli baciare!!

-COOOOOOOOSAAAA?!! NO NO NO NO NO NO!!!!

Ma Luffy, ignorando urla, proteste e minacce di morte, iniziò a farli avvicinare sempre di più, fino a che le loro labbra non furono costrette ad unirsi, incontro enfatizzato da un sonoro "SMACK" urlato dal loro amato capitano.

Come se si fossero fulminati, i due sobbalzarono indietro,via dal contatto, gli occhi spalancati per lo shock, le bocche aperte in un muto grido di terrore.

Nessuno dei due reagì quando i loro corpi colpirono il terreno, lasciati andare da Luffy, mentre lui ed il resto della ciurma erano scossi da risate isteriche.

Zoro e Sanji rimasero lì, sdraiati, i loro corpi scossi da tremiti incontrollabili.

-Ehi, Sanji-kun! Dove sei finito? Dovresti esser---!- Nami entrò a passo di carica dalla porta, ma si fermò vedendo quella strana scena davanti a lei.

Robin spuntò da dietro la sua spalla -Sanji?- chiese, stupita, mentre il biondo iniziava a strisciare verso le due donne, le lacrime che gli rigavano il volto.

-Nami-chan, Robin-san! Perdonatemi! Queste labbra dovevano essere solo vostre!- singhiozzò, aggrappandosi alle caviglie di Nami e sbattendo ripetutamente la testa sulle assi del pavimento.

Nami gli rivolse uno sguardo nervoso .

-Mmmmh...non voglio sapere niente di quello che è successo...

-OI! E quello cos'è?!

Tutta la ciurma sobbalzò, sorpresa da quel grido improvviso.

Brook, domata la risata isperica, si era avvicinato al parapetto della nave e stava puntando un dito ossuto verso qualcosa di distante. Il resto della ciurma, a parte Zoro e Sanji, corse fin lì per vedere meglio.

Una nebbia spessa e fosca si muoveva sull'acqua avvicinandosi alla nave, cosa strana, perché quel giorno il tempo era bellissimo...

Usopp tirò giù i suoi occhialini, osservando attentamente.

Un minuto dopo, li rimise a posto e si girò verso i suoi compagni, aggrottando le sopracciglia.

-Sembra...fumo!

-Eeeeeeehh???

****

Era seduto nella sua cabina, l'aria resa densa dal fumo che saliva dai suoi due sigari accesi.

Con un ghigno, aprì le mani guantate sul tavolo, sparpagliando i manifasti con le taglie dei pirati.

Con una x rossa cancellò tutti quelli che era riuscito a catturare. Gliene mancava uno solo.

Aggrottò le sopracciglia e sollevò l'ultimo manifesto rimasto, fissando il volto sorridente di Monkey D. Luffy.

- E nonostante tutto hai resistito...- mormorò sottovoce, soffiando fuori il fumo.

In quell'istante la porta della cabina venne spalancata ed una ragazza alta, dai capelli neri con riflessi blu e dagli occhiali rosso scuri entrò inciampando.

-Commodoro Smoker!- urlò, stringendosi la katana al petto

Smoker sospirò, passandosi una mano tra i capelli argentati.

-Che c'è, Tashigi? Non c'è bisogno di urlare.

-Ehm...mi scusi, Commodoro, signore!- rispose lei, ansimando leggermente -Ma c'è bisogno di Lei sul ponte! Una delle sentinelle ha avvistato una nave pirata!

Al sentire questo, gli occhi del Commodoro per un attimo mandarono bagliori, poi, annuendo velocemente, lui si alzò ed uscì dalla cabina.

I due percorsero il corridoio affiancati, Tashigi quasi correndo per tenere il passo con le lunghe falcate di Smoker.

-Non è fantastico, Commodoro?- sorrise lei -E' da un po' che non facciamo un po' di moto! Insomma, mi alleno sempre, bisogna tenersi in forma, ma è per questo che ogni settimana affilo la mia Shigure? Per allenamento? Non penso proprio! Lei non ha voglia di menare un po' le mani? Cioè, solo u---

-Tashigi, non smetti mai di parlare?- Si girò e le lanciò uno sguardo infastidito.

-Ehehehe, ecco, io...

-Commodoro Smoker!- un soldato richiamò la sua attenzone non appena i due misero piede sul ponte -Abbiamo individuato i pirati, signore! Sono la ciurma di Cappello di Paglia!

Smoker inarcò le sopracciglia, incredulo. Cappello di Paglia? Così avanti sulla Rotta Maggiore? Doveva esserci un errore. 

Ma guardando il mare scorse in lontananza l'inconfondibile testa di leone della Thousand Sunny.

Il volto di Tashigi si adombrò: -Cappello di Paglia?- poi trattenne il fiato -Zoro!- uno sguardo intenso le attraversò gli occhi, mentre stringeva istintivamente l'elsa della sua katana.

Smoker annuì, con un ghigno. Aveva sottovalutato quel novellino gommoso.

-Teneteli d'occhio!-ordinò, soffiando via il fumo -Andiamo a trovare i Mugiwara!!

Alzò una mano, e l'oceano si ricoprì di una spessa coltre di fumo.

___________________________________________________________________________________________________________

Note del traduttore:

Questo capitolo, lasciatevelo dire, non centra niente con la storia vera e propria. Nei prossimi capitoli i personaggi (soprattutto Tashigi) non sono così piatti, ma si approfondiscono i loro sentimenti e i loro pensieri.

Comunque, questo capitolo era più divertente di quanto ricordassi...

se qualcuno di voi sa l'inglese e vuole leggersi l'originale senza aspettare me, può cliccare comodamente qui.

Alla prossima

Emildrago