White Rabbit
Ok, è
strano.
Strano
pensare che per cinque anni, a malapena ti sei resa conto dell’esistenza di una
persona.
La stessa
persona con cui ti hanno messo in coppia durante la lezione di pozioni e che
adesso sta uscendo dall’aula dopo averti salutato con un pacato cenno della
testa.
Niente di
più, niente di meno.
Scorpius Malfoy…
Eppure
non è un tipo che passa inosservato, l’ho sempre sentito nominare, so che è uno
dei ragazzi più popolari della scuola e probabilmente mio cugino Albus lo conosce abbastanza bene visto che è della sua
Casa, Serpeverde.
E io a
malapena gli ho rivolto la parola. In cinque anni.
Cosa?
Antipatico?
Non ne ho
idea! Non ci siamo mai parlati, anche durante la lezione ci siamo limitati a
dividerci i compiti e a completare la pozione (che tra l’altro è riuscita alla
perfezione).
Non mi è
sembrato un tipo arrogante a dispetto del suo nome.
Malfoy.
Pesante.
Un fardello pesante.
Pesante
quasi come Weasley, anche se con due misure diverse.
Io devo
sopportare di essere paragonata a mia madre, o a mio padre (magari più a mia madre che a mio padre) e
riuscire a sostenere il confronto.
E lui?
Lui è
marchiato. Malfoy? Oh beh, allora è sicuramente uno
stronzo arrogante, figlio di papà.
Eppure
uno stronzo arrogante figlio di papà non rimarrebbe certo tranquillo se una
ragazzetta gli rovesciasse un impasto di radici di mirto e sangue di salamandra
addosso.
Esattamente
come ho fatto io venti minuti fa.
Lui mi ha
semplicemente tranquillizzato con un gesto pacato, ha tirato fuori la bacchetta
e ha riparato al danno con un pratico “Gratta e netta” senza scomporsi più di
tanto.
Stop.
Niente grida stridule, insulti pesanti…niente. Un
sorriso di circostanza, un’alzata di spalle e poi VIA, di nuovo chino sulla
pozione, per dare gli ultimi ritocchi.
Sospiro e
mi butto la borsa in spalla, per poi uscire rapidamente dai sotterranei.
Le
vacanze di Natale stanno per cominciare e io non ho ancora deciso se resterò a Hogwarts.
No, non
ho nessun problema con la mia famiglia però…la
prospettiva di restare tra queste mura senza l’angoscia dei compiti e delle
lezioni è troppo allettante e non riesco a rinunciare per l’ennesimo anno a
fare questa esperienza.
Sto
camminando per i corridoi, con qualche libro superfluo tra le braccia e la
borsa che penzola dalla mia spalla e senza accorgermene, trascinata dal
baluginare bianco che intravedo da lontano, oltrepasso il portone e mi ritrovo
all’esterno.
Fuori fa
freddo e la neve ricopre ogni cosa. È un panorama da cartolina.
Sto per
rientrare quando qualcosa attira la mia attenzione.
Malf…Scorpius.
È
rannicchiato accanto ad un cespuglio rinsecchito e tiene tra le mani una
macchina fotografica.
Piego la
testa da un lato, incuriosita.
Noto che
sembra interessato a qualcosa che lentamente sta facendo capolino dal
cespuglio.
Un
coniglio.
Si, ok,
molto poetico UAU ma…Scorpius Malfoy
fotografa coniglietti?
Non
riesco a trattenermi e una risata sbuffata mi esce dalle labbra.
Questo
suono sembra schioccare nel silenzio e ovviamente raggiunge le orecchie del
giovane Malfoy che alza gli occhi e mi vede. Geniale
Rose.
Immediatamente
sento le orecchie scaldarsi. Colpa di papà “sc-scusa
è che…non mi sono accorta della strada che facevo e
sono arrivata qui, poi ti ho visto rannicchiato vicino a quel cespuglio e non
capivo cosa stessi…”
“nessun
problema” e distoglie lo sguardo per concentrarsi nuovamente sul coniglio che
adesso sembra molto interessato alle sue caviglie.
Cordiale,
pacato, nessuna traccia di sarcasmo. Eppure non vado via.
Spinta da
non so bene cosa, faccio qualche
passo avanti, incerta “come mai sei così interessato a quel coniglio?” razza di
idiota. Domanda intelligente, complimenti! A che c’eri perché non gli chiedevi:
come mai il più figo della scuola sta fotografando un
coniglietto bianco?
“Perché
l’inverno mi manca” …prego?
“Uhm…l’inverno ti…”
“manca”
“oh”
Dio Rose!
Stai zitta e vattene!
“In che
senso?”
Oh cielo…
“Nel
senso che manca nelle mie foto. L’inverno vero e proprio” certo. Tutto chiaro.
“Fai
molte foto?”
“Si”
“è una
tua passione?”
“direi di
si”
“Che
intendi per -inverno vero e proprio-?”
“Sai Weasley, durante la lezione mi eri sembrata meno loquace”
ed ecco le orecchie rosse.
Gene Weasley all’azione.
“Beh,
durante le lezioni non mi piace parlare” finalmente un sorriso sincero illumina
il volto di Scorpius, donandogli una strana
luminosità. Non è un sorriso di circostanza “ma fuori a quanto pare si” faccio spallucce
“beh … più che altro sono … incuriosita” annuisce e richiude l’obbiettivo della
macchina fotografica, infilandola poi nella tracolla. Il coniglio si fionda
nuovamente nel cespuglio, sparendo alla vista “comunque per inverno vero e
proprio intendo…quello nascosto. Come questo
coniglio” infila le mani in tasca e guarda in alto, assorto “cioè, tutti
credono che l’inverno sia solo orsi in letargo e tanta neve ma in realtà è…la ricreazione della natura. Il suo giorno libero, ecco”
sorrido involontariamente “definizione molto poetica” un sorriso ironico
attraversa il viso del giovane Malfoy “sono un
fotografo, non ho mai detto di avere una vena romantica” annuisco lentamente,
continuando a sorridere “è vero ma, devi ammettere che hai ucciso l’atmosfera”
un suo sopracciglio biondo scatta verso l’alto “stavo fotografando un coniglio…” rido. Sembra sorpreso dalla mia risata.
Dopo
qualche secondo avanza verso di me, così silenzioso che se non lo vedessi, non
mi accorgerei neanche dei suoi movimenti. Si ferma di fronte a me e sorride
“piacere di averti conosciuta, Weasley” a quanto pare
l’ha notato pure lui: la totale indifferenza di cinque anni di scuola. Sorrido
a mia volta “piacere di averti conosciuto, Malfoy”
sospira “ora devo andare…allenamenti di Quidditch” annuisco e lo lascio passare, ma poi si volta di
nuovo sorridendo “tuo cugino Albus mi uccide se non
arrivo in orario” sorrido furbescamente “beh, nella famiglia Weasley-Potter siamo tutti piuttosto determinati…meglio
non invischiarsi con noi se non si ha la pellaccia dura” Scorpius
mi scruta per qualche istante, poi un sorriso che ancora non gli avevo visto
addosso, spunta sul suo viso. È malizioso…malandrino
direi.
“dubiti
della mia pelle, Weasley?” incrocio le braccia “non
lo so…vedremo” il sorriso continua a rimanere lì, immobile…affascinante.
È bello,
non c’è che dire.
Capelli
biondi, anche se un po’ meno platinati del padre, pelle chiara, occhi grigi,
viso dai tratti non eccessivamente spigolosi e fisico asciutto.
Nel
complesso, è decisamente attraente.
Faccio
finta di non aver mai pensato tutto questo, quando lui controlla l’orologio e
si gratta la nuca “beh, adesso proverò la resistenza della mia -pellaccia-,
sono ufficialmente in ritardo…ci vediamo in giro Weasley”
“ci
vediamo Malfoy…salutami il coniglio la prossima volta
che lo incontri”
“ah-ah…”
Spazio Autrice:
(non sono
morta!)
---
Chiedo umilmente perdono ç.ç
Lo so, lo so
che sono in TERRIBILE ritardo con gli aggiornamenti di Shadow e Grigio, ma con il viaggio di istruzione in mezzo non ho avuto il
tempo di completare i capitoli >.<
Per farmi
perdonare ho deciso di pubblicare questa shot RosexScorpius che ho scritto diverso tempo fa e che non
avevo ancora avuto il coraggio di pubblicare @.@
Diciamo che
anche io penso a Rose e a Scorpius come due che non
fanno altro che scannarsi…eppure ho pensato “E se
invece fossero rimasti indifferenti l’uno all’altra?” cioè, chi lo dice che i
due debbano per forza scontrarsi in continuazione, o essere amici per la pelle
sin dall’inizio?
Io ovviamente
sostengo entrambi i filoni xD ma questa
re-interpretazione della coppia mi stuzzicava da un po’…un
modo per dire che “non è detto…”
Insomma, dopo
cinque anni di totale indifferenza in cui Rose a malapena si accorge
dell’esistenza di Scorpius e viceversa, si ritrovano
a dover lavorare insieme durante un compito di pozioni.
Rose rimane poi
sorpresa dall’attività poco consona di Scorpius e
spinta dalla curiosità (tipicamente Granger) e dalla
totale incapacità di ascoltare la vocina del buonsenso nella sua testa (tipicamente
Weasley) decide di provare a intavolare una
conversazione con questo “sconosciuto”.
E ne rimane
felicemente sorpresa.
Ringraziamo
tutti il coniglietto bianco *Grazie coniglietto bianco*
White Rabbit, potrebbe essere confuso anche con il nome
originale del Bianconiglio,
ma NO, non è un riferimento al personaggio di Alice nel paese delle meraviglie xD mi
dispiace.
P.S. ci tengo a precisare che la macchina fotografica che nomino nella
storia, è una di quelle MAGICHE. So perfettamente infatti che gli oggetti
elettronici/meccanici/quellocheè babbani
non funzionano all’interno del territorio di Hogwarts
xD
Ho solo qualche
dubbio riguardo la faccenda delle fotografie: viene donato loro il movimento
tramite l’utilizzo di macchine fotografiche magiche, oppure grazie ad una
pozione? Perché se non sbaglio esiste una pozione in grado di dare movimento
alle foto.
Nel caso
troviate la risposta, fatemelo sapere :D non con una recensione (se non vi va
di recensire), ma magari contattandomi privatamente tramite il pulsante ‘contatta’ u.u
..Moony☾