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Autore: Liz_Eagle    11/05/2010    3 recensioni
Slash, chitarrista sexy dei Guns N' Roses, divertente e bizzarro.. e se questo gran rubacuori si innamorasse?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11 nvu

CAPITOLO 11

Mel si svegliò, colpita in viso dai raggi del sole, due braccia forti la tenevano stretta a sé, alzò lo sguardo e incontrò l’incantevole viso di Duff, sorrise ripensando alla nottata, era stata bene; guardò l’orologio, le 7.28.. ‘merda..’ il suo turno iniziava alle 8.00 quella mattina, se non si alzava subito rischiava di arrivare in ritardo. Si liberò dell’abbraccio del biondo cercando di non svegliarlo, era bellissimo quando dormiva, si alzò dal letto e tentando di non fare rumore recuperò le sue cose e cominciò a rivestirsi.

“Te ne vai di già piccola?” Duff si era svegliato, la guardava con gli occhi assonnati, strofinandoseli nel tentativo di riprendersi..

“Si, devo andare al lavoro..”

“Così presto?”

“Oggi ho il turno delle otto.. ma tu continua pure a dormire..” il ragazzo si alzò a fatica dal letto, aveva dormito si e no quattro ore, si avvicinò alla ragazza, le prese il viso tra le mani e le diede un leggero bacio

“Ti accompagno”

“No davvero! Non serve, dormi pure!”

“Mi fa piacere accompagnarti, così vedo anche dove lavori, e poi posso scovarti!”

“Si, e io mi aspetto che mi cerchi!”

Duff la guardò perplesso, che voleva dire quell’affermazione? Forse lei pensava che fosse un ragazzo da una notte soltanto, ma lui voleva davvero rivederla, voleva stare di nuovo con lei, voleva conoscerla meglio.. come avrebbe fatto a farle capire che quella notte per lui non era stata una delle tante, che aveva sentito davvero qualcosa di diverso per quella ragazza?

“Stai scherzando?”

Che volesse rivederla? Impossibile, sapeva bene cosa si diceva in giro di quei cinque ragazzi, e le voci non erano certo infondate, si trovavano un po’ di compagnia per una sera, si divertivano, e poi arrivederci e grazie.. ma allora cosa voleva ancora da lei quel biondo? Pensava si fosse solo divertito, da dove saltava fuori tutta quella gentilezza, tutta quella premura nei suoi confronti?

“Davvero mi vuoi rivedere?” ‘tagliamo la testa al toro..’

“Certo Mel, non sono quel tipo di ragazzo!”

“Non è quello che ho sentito dire..”

“Non credo che tu sia il tipo da credere ciecamente a certe dicerie.. e se lo sei vedrò di farti cambiare idea..”

Assurdo! Voleva davvero uscire di nuovo con lei! La cosa le faceva non poco piacere, e non poca paura; dalla sera prima si era resa conto che avrebbe voluto rivedere quel ragazzo, ma aveva soffocato quel desiderio nella convinzione che fosse solo sesso, e ora l’aveva spiazzata, avrebbe accettato mille volte di uscire con lui, ma aveva una paura fottuta di affezionarsi.. incredibile, aveva fatto la menata a Liz e poi si era ritrovata nella stessa identica situazione.. ‘cazzo! E ora che m’invento! Cosa devo fare!’

“Allora? Posso accompagnarti o devo seguirti a distanza contro la tua volontà?”

“N-no, va.. va bene, se vuoi accompagnarmi va bene, mi fa piacere..”

“Davvero?”

“Si si, è solo che non me l’aspettavo, tutto qui..”

“Perfetto, due minuti e sono vestito..” Duff raccolse i suoi vestiti, sparsi sul pavimento, e cominciò a vestirsi anche lui.. dopo pochi minuti furono pronti tutti e due, uscirono insieme dalla stanza, Duff la prese per la vita.

“Hai tempo per un caffè prima di andare al lavoro?”

“Anche se non ho tempo lo prendo lo stesso o non mi reggerò in piedi..”

Duff la guidò verso la sala da pranzo dell’hotel, dove diversi ospiti stavano facendo colazione, ricconi per la maggior parte, tutti giacca, cravatta e gel, tutti con la puzza sotto il naso che guardavano male quel ragazzo, coi pantaloni borchiati e i capelli lunghi e selvaggi, e quella ragazza, apparentemente meno trasandata, ma doveva esserlo per uscire con un tipo del genere.

Si avvicinarono al bancone dove ordinarono due caffè, li bevvero seduti sugli alti sgabelli..

“Che lavoro fai? Oltre alla cameriera al Rainbow?”

“La cassiera in un piccolo supermarket, io e Liz lavoriamo lì da un annetto, non ci pagano molto ma è meglio di niente, e il nostro capo a fine mese ci allunga sempre qualcosa in più, si è affezionata a noi..”

“Capisco..”

“A proposito, andiamo, o mi uccide..”

“Ma non è affezionata? Non dovrebbe trattarvi meglio?”

“Lei è maniaca della puntualità.. quindi dobbiamo muoverci..”

Camminavano abbracciati, molto velocemente, Mel era davvero in ritardo; Duff, che era ancora assonnato, fingeva continuamente di slogarsi le caviglie, facendo ridere la ragazza che si ritrovò più volte a doverlo tirare per un braccio per farlo camminare, o peggio, a spingerlo da dietro ridendo come una pazza..

Arrivarono al supermarket alle 8.10..

“Vabbeh dai, alla fine non sono poi così in ritardo” poco prima dell’entrata dell’alimentari, Mel vide Liz arrivare nell’altro senso, come sempre in ritardo..

“Allora io vado, grazie ancora per avermi accompagnato.. a fatica!”

“Cavolo a momenti ti mettevi a correre!”

“Ahaha! Ero in ritardo! Anzi, sono ancora in ritardo.. quindi ciao!”

“Non mi dai nemmeno un bacetto?” la ragazza lo guardò negli occhi e gli sorrise, prendendogli il volto con le mani e appoggiando le sue labbra a quelle del ragazzo, che automaticamente la strinse per i fianchi. Si staccarono sorridendosi ancora una volta..

“Adesso vado davvero..”

“Va bene.. a che ora stacchi?”

“Alle tre”

“Mmm.. credo che ci rivedremo.. ciao Liz!” salutò l’altra ragazza, che si era fermata davanti alla porta del supermarket a braccia incrociate aspettando l’amica.. alzò una mano e rispose al saluto con labbro inarcato in un sorriso beffardo. Duff si voltò e tornò verso l’hotel, Mel raggiunse Liz..

“Allora? Ancora alle prese col biondo ossigenato?”

“A quanto pare..”

“Beh? Non mi racconti niente? Devo prenderle io stavolta le pinze?”

Mel guardò Liz, sulla sua bocca si disegnò un sorriso che si allargava sempre di più..

“OH MIO DIO!!” scoppiarono tutte due a ridere, Mel felicissima, Liz forse anche di più per l’amica..

“Te lo sei portata a letto! Oddio Mel sei incorreggibile!”

“Che ci posso fare! Quel ragazzo ispira sesso!”

“MEL!!!”

Entrarono nel supermarket ridendo, si diressero verso il magazzino, entrando sulla destra c’era una porta dalla quale si accedeva ad un piccolo locale adattato a spogliatoio per le commesse per indossare le proprie uniformi..

“Ma che ci facevate ancora insieme?”

“Ha insistito per accompagnarmi al lavoro..”

“Davvero? Questo vuol dire che..”

“Si.. mi ha chiesto di rivederlo..”

“O mio dio! E tu che gli hai detto? Ci riesci?”

Mel non rispose a quella domanda, guardò Liz con un’espressione che non aveva bisogno di parole..

“O cavolo Mel! Fino a ieri sera mi stavi facendo la predica per questo!”

“Lo so ma che ci posso fare! Duff sembra così.. sicuro.. di quello che dice..” un lampo di paura che non sfuggì a Liz passò nei suoi occhi..

“Ehi piccola! Non avere paura.. è troppo tempo che non ti butti in una vera storia.. vedi un attimo come va.. poi decidi se lanciarti nell’avventura o meno..”

“Non è così facile Liz, non riesco a capire cosa vuole quel ragazzo..”

“Ce la farai, sei sempre stata bravissima in questo, e quel poco che so fare io per capire le persone l’ho imparato da te!”

La abbracciò affettuosamente, uscirono dal magazzino e si diressero alle proprie casse, una di fronte all’altra, come sempre, con la possibilità di parlare anche durante quelle lunghe ore di lavoro, tra un cliente e un altro..

“E tu? Che mi racconti? Divertita abbastanza con Slash?”

“Dio quel ragazzo è spettacolare.. ma non farti strane idee, ci siamo solo baciati”

“E..”

“E niente! Non ha nemmeno messo piede in casa..”

“Che gli vuoi fare a quel povero ragazzo?”

“Voglio che se sarà davvero una sola notte.. sia una notte che non dimenticherà facilmente..”

“Oddio! Non lo starai sottoponendo alla strategia ti-faccio-morire-poi-forse-si-conclude!!”

“Eh si.. non c’è altro metodo con Slash..!”

“Oddio povero! Non augurerei mai a nessuno di finire nella stessa situazione! Sei di un perfido certe volte!”

“Già.. anche se non so quanto riuscirò a portare a termine il piano.. resistergli è una delle fatiche di Ercole.. è troppo sexy!”

“Con quei capelli e quel fisico effettivamente fa la sua figura!”

“Se sapessi come bacia poi!”

“Posso immaginare..”

“No.. non puoi!”

Continuarono a chiacchierare e a lavorare, sperando solo che quelle sette ore appresso alla cassa passassero in fretta..

  
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