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Autore: Serena Van Der Woodsen    16/05/2010    3 recensioni
ecco la continuazione di Al sorgere del sole XD spero vi piaccia.
La storia si basa principalmente sui figli di Renesmee! :D
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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- Questa storia fa parte della serie 'Al sorgere del sole'
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Ciao a tutte... scusate il ritardo pauroso, vi chiedo umilmente perdono, ma ero presa dall'altra fan fiction e non riuscivo a finire il capitolo di questa... non mi convince molto, ma spero vi piaccia :D un bacione e buona lettura.

RISPOSTE ALLE RECENSIONI:

Jake_Me: ciao scusami per il ritardo, spero tu mi stia seguendo ancora... grazie mille per i complimenti e spero ti piaccia la storia... :D un bacione e  grazie ancora.

kekka cullen: Ciao! chi non muore si rivede! :D sono finalmente arrivata :D grazie mille per i complimenti, sono felie che ti piaccia la storia, spero che anhe questo capitoloti piaccia :D un bacione e a presto.

DarkViolet92: Ciau! scusami per il ritardo... Elena non ha detto che è incinta perchè non ce l'ha fatta ancora... ma presto glielo dirà :D spero ti piaccia questo capitolo :D un bacio e grazie per la recensione

Jane’s POV

“Allora?” le chiedo spazientita.

“Allora abbiamo l’incontro con l’intera famiglia” mi dice con un pizzico di acidità nella voce.

Stai attenta ragazzina, non giocare con il fuoco, è molto pericoloso.

“Bene, hai badato bene a ricordargli di non farsi leggere il futuro e la mente?” chiedo nervosa.

“Certo” mi risponde Heidi con ovvietà, come se lei non sbagliasse mai.

Mi sta facendo spazientire e se va avanti così potrei non reggere.

“Perfetto” dico camminando qua e là per la stanza buia “non ci resta altro da fare che organizzare l’attacco” aggiungo pensando.

“Jane, se mi è permesso…?” chiede Chelsea.

“Dimmi pure”  le rispondo.

Lei è una ragazza debole, sempre sottomessa… ha il terrore del mio potere.

“Noi siamo solo tre, loro sono molti di più e tra l’altro c’è un licantropo!” dice lei.

Io mi lascio andare ad una risata malefica. Che stupide che sono, pensano che io non ci abbia pensato. Io, il loro capo, cento volte migliore di loro che non pensa a queste cose di vitale importanza.

“Ragazze, voi non sapete ancora niente” dico ridendo sadicamente.

Loro due mi guardano interrogative.

“Ogni cosa a suo tempo, prima devo presentarvi una persona” aggiungo facendomi seria.

“E chi?” mi chiede Heidi curiosa.

“Venite con me” dico e mi dirigo verso la porta.

Il posto che abbiamo trovato per alloggiare è perfetto, buio, lontano da tutti, nei sotterranei.

Apro la porta e mi dirigo per gli stretti cunicoli di pietra che si diramano in tutte le direzioni.

Se fossi umana sicuramente mi perderei, ed ogni tanto mi è capitato di trovarci qualcuno che non trovava l’uscita. Diciamo che io li ho aiutati… ahahah.

Sento i passi leggeri di Chesea e Heidi dietro di me. Loro sono ignare della mia arma segreta, ignare del mio piano, ignare di tutto!

Sento già la vittoria in pugno, la vendetta verrà compiuta, finalmente potrò ucciderli tutti per vendicare le persone che amavo di più al mondo: mio fratello Alec e Aro.

Aro era tutto per me, il mio amante, l’unico che mi faceva sentire viva e per colpa di quella Renesmee l’ho perso per sempre.

Alec invece, il mio fratello adorato, colui con il quale avevo più intesa di tutti… quei Cullen credono di essere al sicuro, credono che io non sappia che è stata colpa loro… poveri illusi, capiranno presto chi comanda.

Imbocco l’ultima deviazione e mi ritrovo davanti una porta il legno pesante con delle rifiniture d’orate.

“Eccoci arrivate ragazze… mi raccomando fate le brave” dico in tono maligno.

Apro la porta e nella stanza ci trovo lui: Caleb.

Appena mi vede mi si avvicina e mi cinge la vita con fare possessivo.

“Jane” mi sussurra all’orecchio.

Con irruenza e passione mi bacia le labbra stringendomi al suo corpo. Il mio corpo è attraversato da scariche elettriche che mi fanno rabbrividire. Mi dona delle sensazioni nuove il contatto con il suo corpo, ma adesso non devo perdere la concentrazione, devo concentrarmi sulla vendetta.

Mi stacco dalle sue labbra e mi volto verso le mie due alleate.

“Ragazze lui è Caleb, la nostra arma” dico.

“Ciao Caleb” dice Chelsea.

“Ciao” saluta lui tenendomi stretta.

“Ciao…” dice Heidi “Scusa Jane, ma con lui cosa ci facciamo?” mi chiede.

Quanto è oca questa ragazza. Cosa facciamo con lui? Ti pare che io non abbia un piano… è troppo presuntuosa e questo non va bene. Non l’ha nemmeno chiamato per nome. Bisogna portare rispetto

dolore

Heidi si accascia a terra e comincia a dimenarsi gridando.

“Come sei vendicativa tesoro” mi dice Caleb ridendo maliziosamente e sfiorandomi le labbra.

Chelsea è curva sulla sua amica. Povera illusa, non può aiutarla in nessun modo. Il mio potere è invincibile, non per altro ero tra i Volturi e non per altro qui il capo sono io.

Di colpo mi fermo e Heidi si riprende più velocemente delle prime volte. Direi che ormai c’è quasi abituata.

“Cara Heidi, lui ci serve perché comanderà il nostro esercito di neonati” dico sogghignando.

“Ma non si possono creare eserciti di neonati, è contro la legge” dice Chelsea.

Ma con che gente mi tocca lavorare! Guarda tu di che gente mi circondo! Una più oca dell’altra, bisogna sempre spiegare tutto.

“Chelsea chi fa rispettare la legge? … Noi… Chi punisce chi non rispetta la legge?... Io… E dato che  io non mi punisco da sola…” le dico sprezzante.

“Oh, hai ragione!” dice lei.                 

Mi sembra di parlare con una senza cervello!

“Io ho sempre ragione” dico ghignando.

“Quindi da adesso ragazze ogni umano che trovate dovete trasformarlo e portarlo qui. Appena farete ciò Caleb li addestrerà e entro dopodomani avremo il nostro esercito” dico ridendo sadicamente.

“Sei un genio del male amore mio” mi dice Caleb.

“E tu sei la mia Musa” gli rispondo baciandogli l’angolo della bocca.

“Bene al lavoro ragazze… si va a caccia!” dico ghignando e lasciando delicatamente Caleb.

Tutte e tre con la velocità che ci contraddistingue scattiamo fuori dai sotterranei. Ormai fuori è buio, perfetto per i nostri scopi.

Senza nemmeno darci indicazioni o parlarci ci dividiamo per radunare un esercito di neonati pronti ad distruggere la famiglia Cullen e compagnia.

***

Durante la notte abbiamo trasformato moltissimi umani in macchine da guerra. Caleb li ha addestrati a dovere, pronti per distruggere migliaia di vampiri centenari.

Mi sento invincibile in questo momento e nessuno mi potrà sconfiggere, me lo sento.

“Jane, noi siamo pronte” mi dice Heidi.

Io sto osservando il nostro esercito.

Ci sono vampiri dagli occhi iniettati di sangue che i dimenano per la sete, che cercano di uccidersi l’un l’altro ed in mezzo a loro Caleb, che gli insegna a non farsi del male tra di loro, ma a colpire solo il nemico.

Caleb è la mia salvezza, se penso a quando l’ho conosciuto un brivido mi trapassa la schiena.

Poco tempo fa vagavo per i boschi in cerca di qualche idea che mi potesse far vincere questa guerra, quando ad un tratto l’ho trovato, sperduto che cercava cibo.

L’ho preso con me e l’ho nutrito facendomi raccontare la sua storia.

Lui è stato un addestratore di vampiri con scopi di guerra contro gli uomini per dominare il mondo, ma l’esercito si era rivoltato contro al suo comandante e lui per non essere punito è stato costretto a scappare.

Il nostro è stato amore a prima vista e dopo il suo racconto ho deciso di tenerlo con me e tirerei nuovo fuori quell’arte dell’addestramento nascosta in lui.

“Perfetto Heidi, possiamo partire!” rispondo con voce maligna.

  
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