Fanfic su attori > Johnny Depp
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Autore: BlackPearl    16/05/2010    14 recensioni
Quando avevo letto il cognome del mio datore di lavoro, l'avevo scambiata per una coincidenza.
Quando avevo parlato con lui, non avevo cambiato opinione.
Poi però mi sono stabilita a casa sua, e ho dovuto accettare il fatto che Daniel è il fratello di Johnny Depp.
Ma sì, m'ero convinta che dovevo rimuovere quel microscopico particolare dalla mia testa. E ce l'avevo fatta -va bene, con grande sforzo-.
Ma che ne potevo sapere io che suo fratello avrebbe innescato una serie di sfortunati eventi che mi avrebbero portato a... sì, anche a desiderare di essere una pennetta?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Fourth
Capitolo cinque
Never say never;






Johnny's POV

«Vado a fare la spesa. Ti serve qualcosa?» Disse mentre preparava la borsa per uscire. Scossi la testa e la raggiunsi.
«Vado io, dai. Fai sempre tutto tu, non mi sembra giusto per niente» Allungai la mano a prendere la lista della spesa, stretta tra le sue dita.
Lei la ritirò, infilandola nella borsa. «No, ma figurati. Nessun problema.»
«Vianne..» Mormorai, con tono predicatorio. Lei mi guardò nascondendo un sorriso. Approfittai del momento per prendere la borsa e sfilare la lista.
«Cosa vuoi per pranzo?» Mi chiese, mentre aprivo la porta.
Feci spallucce. «Spaghetti?» Proposi, ridendo. Lei ricambiò, alzando il pollice. «A dopo»

Dunque, dunque.. mi mancava il detersivo per i piatti. Oddio, ce ne sono tre miliardi. Quale prendo?
Mi sentivo un handicappato. Perchè non avevo mai insistito per fare la spesa prima d'ora?
Vedevo donne più o meno giovani procedere sicure e riempire i loro carrelli, aiutate dai loro mariti.
«Posso aiutarla?» Una commessa si avvicinò, vedendo che fissavo il reparto dei detersivi da mezz'ora.
«Ehm..»
Senza bisogno di aggiungere altro, lei si alzò sulle punte e prese un flacone in alto. «Questo è ottimo.»
La ringraziai e mi avviai alla cassa.
Ero stato talmente fortunato da non essere riconosciuto da nessuno. Bene, bene.
Fischiettavo allegro sotto il primo sole primaverile quando il cellulare squillò. Doveva essere Tim. Non lo sentivo da secoli.
Vanessa.
Sbuffai rumorosamente, posando le buste su una panchina poco distante.
Va bene Johnny, calmati. Viviamo in una società civile e siamo assolutamente capaci di parlare normalmente senza litigare.
«Pronto?»
«Ciao
» Fece una piccola pausa, io non fiatai. «Allora, come va?» Proseguì senza un minimo di entusiasmo.
«Come sempre. Niente di nuovo.» Era la verità, cosa dovevo dirle?
«Mmm.. eloquente.»
Silenzio. Avremmo litigato di nuovo, me lo sentivo. «Eloquente?» Non può cadere un meteorite così non sono costretto a parlarle?
«Non mi hai detto nulla, da quando sei arrivato lì. Impegnato a fare altro con quella ragazzetta che non vede l'ora di saltarti al collo?»
Il sangue bolliva nelle vene e sentivo che stava affluendo prepotentemente alla testa.
«Devo anche risponderti?» Cercavo di mantenere un tono di voce calmo e pacato, ma lei mi stava indispondendo da morire.
«Non so, fai tu. Cosa devo pensare?»
«Niente, che vuoi pensare! Tanto, che succeda qualcosa o no, dai sempre la colpa a me. Nella tua testa ti ho tradito con tutte le donne del pianeta!»
«Mi stai dando della pazza?» Strinsi i pugni. Sì, dopo questa risposta SI'!
Mi passai una mano sul viso, e poi la morsi appena per controllare la rabbia.
«Te lo stai dicendo da sola.»
«Lasciamo stare va, che non ho troppa voglia di litigare dato che sono già in aeroporto» Un cattivo pensiero sull'aereo mi balzò alla mente ma lo fermai appena in tempo.
«Di certo non sono io quello che inizia a litigare!»
Silenzio, respiro pesante. «Non mi dici nulla su come va, c'è QUELLA che ti gira intorno.. mettiti nei miei panni!»
«QUELLA ha un nome, si chiama Vianne e sicuramente in questo periodo preferisco che sia lei a girarmi intorno, piuttosto che una compagna scazzata e gelosa!»
No, non l'avevo detto. No, no. Cazzo, avevo esagerato.
Dovevo scusarmi. «Vane.. scus-» Mi bloccai, sentendo che aveva riattaccato.
«'FANCULO!» Urlai al telefono, come se potesse sentirmi.
Presi le buste e mi avviai verso casa, digrignando i denti. Dio, che rabbia!

«Ehi, ci hai messo un sacco di tempo» Vianne mi accolse con un sorriso dolcissimo, che smontò parte della mia rabbia.
«Sì, ho avuto un contrattempo.» Buttai lì, distrattamente.
Lei annuì. «Capisco.» Era così discreta, lei! Esattamente l'opposto di Vanessa.
«Il pranzo è pronto.» Ci sedemmo a tavola e cominciammo a mangiare.
La mia mente stava ripassando tutti gli insulti possibili e immaginabili, come se avesse il pilota automatico. Com'era possibile litigare un giorno sì e l'altro pure?
Le cose erano sempre andate tutte rose e fiori, tra noi. Che diamine era cambiato nell'ultimo periodo? Mah.
Stavo portando la forchetta alla bocca ma mi bloccai con la mano a mezz'aria, notando che Vianne mi stava fissando.
«Che c'è?»
«No, niente. E' solo che stavi infilzando gli spaghetti come se stessi accoltellando qualcuno. Non hanno fatto niente di male, loro.»
«Loro no, hai ragione.» Sorrisi. Aspettavo la sua domanda, che non arrivò. Guardava distrattamente la sua forchetta mordendosi il labbro.
«Se vuoi parlarne sono qui. Altrimenti chiamo la protezione civile e la facciamo rinchiudere direttamente, che dici?»
Aveva già capito. Non riuscivo a smettere di sorridere. Era incredibile.
«Lei.. è gelosa di te»
Vianne cadde dalle nuvole, sgranando gli occhi. «Di me?! C'è da essere gelose di me?» Sembrava sinceramente sorpresa.
Certo che c'è da essere gelose di te, Vianne, avrei voluto dirle. Mi limitai ad alzare le spalle e a scuotere la testa.
Sussultammo appena sentendo il rumore delle chiavi infilate nella toppa della porta di casa. Doveva essere Nicole.
Quando ci vide si aprì in un sorriso. Erano secoli che non la vedevo.
Corsi ad abbracciarla. Salutò Vianne stringendola forte.
«Lui dov'è?» Ci chiese, apprensiva. Le indicammo la loro stanza e la accompagnammo di sopra. La guardammo osservare Danny che riposava. Gli occhi le si riempirono di lacrime e corse in bagno.
Guardai Vianne che sospirò. Notò subito la mia espressione leggermente alterata.
Non avevo certo cambiato idea.. pensavo ancora che far venire Nicole fosse stato un errore, e sperai che almeno riuscissimo nell'intento di curare Danny. Poi, per il suo cuore spezzato, avremmo rimediato in seguito, in qualche modo.
«Non ti preoccupare. Danny capirà.» Vianne mi strinse la mano improvvisamente e fu come se il mio cuore avesse perso un paio di battiti.
«Lo spero.» Le risposi, ancora un po' stranito.

Come al solito aveva ragione.
La cosa andò splendidamente bene, meravigliando tutti. Danny si comportò come un angioletto, sembrava avesse capito l'importanza di curarsi e tutto il resto. Provai a parlargli un paio di volte della possibilità che Nicole non restasse, ma non ne ebbi il coraggio. Sembrava troppo felice.
Tre giorni che era arrivata Nicole, tre giorni di disintossicazione. Il dottor Anderson mi aveva detto che la prima settimana sarebbe passata liscia, più o meno, con l'aiuto degli anestetici. Così fu.
Nicole non mollava Danny un secondo. Gli stava vicino, tenendogli la mano, quando dormiva e quando aveva delle piccole crisi. Nel bene e nel male, si dice, no?
Nonostante sembrasse stare sempre da lui, ebbe il tempo di osservare me e Vianne. Insomma, sapevo che Nicole era parecchio acuta come donna, e che non le sfuggiva nulla, ma quando butto lì il discorso a metà settimana mi stupii lo stesso.
Fu quando Vianne chiamò Ryan. La vedevo ridere alle parole del ragazzo e un qualcosa mi si smuoveva dentro. Quando poi salì di sopra con il telefono all'orecchio mi diede parecchio fastidio. E Nicole colse l'occasione per farmelo notare.
«Non la perdi d'occhio un secondo» Mormorò gentile con un sorriso. Ricambiai, imbarazzato, aspettando la domanda che sicuramente mi avrebbe fatto. Ci avrei scommesso la testa.
«Ti piace?» Ecco, appunto. Avevo pensato alla domanda ma non alla risposta, però.
Provai a sfoderare le mie abili doti di attore. «Pfff, a me? No, ma che dici?»
Nicole mi lanciò un'occhiataccia. Cos'è, dov'era finito il migliore attore del decennio?!
«Non lo so, forse. Cioè sì, indubbiamente è una ragazza straordinaria..» Mi stavano brillando gli occhi, vero?  
«Ma?» 
«Ma io ho Vanessa, ricordi?» Dissi con una smorfia che non riuscii a camuffare. Nicole mi guardò.
«Se guardi Vanessa come guardi lei..» Lasciò la frase in sospeso e si alzò, lasciandomi solo come un deficiente.
Guardavo Vanessa nello stesso modo in cui guardavo Vianne?
Come guardavo Vianne?
Anzi, il problema era come mi sentivo quando guardavo Vianne.
Come? Eh. Lasciamo perdere.

Vianne's POV

Fortunatamente era andato tutto bene. Almeno, fino a quel giorno. Danny si lasciava curare, io avevo rivisto Nicole, che mi mancava da morire, e il mondo sembrava girare nel verso giusto.
Johnny era un po' strano, ma pensai fosse preoccupato per il fratello. Sì, doveva essere quello.
Avevo notato l'occhiata fulminante quando avevo chiamato Ryan, e anche le sue reazioni strane ogni volta che mi avvicinavo.. ma sinceramente, non volevo illudermi. Avrei preso una cantonata stratosferica!
Perciò, meglio rimanere coi piedi per terra, no?
La svolta -o meglio, una specie- accadde il giorno della partenza di Nicole. Quella sera ero davvero stanca e non mi andava di cucinare, così chiamai Ryan e ordinai le pizze.
Venti minuti dopo, all'incirca, il fedele pizza deliverer bussò alla porta.
Presi i soldi che avevo già preparato e andai ad aprire.
«Ehi! Ciao Ry!» Scambiammo pizze-soldi e mi sporsi per salutarlo con un bacio sulla guancia, ma lui mi interruppe con una domanda.
«Ti sono arrivate le mie email?»
Oh, merda. Speravo non arrivasse mai questo momento. L'ultima volta che aveva chiamato non ne aveva fatto parola, perciò avevo pensato che se ne fosse dimenticato...
«N-sì. E scusa se non ti ho risposto, ma.. vedi, Ryan.. non che non voglia uscire con te.. ma è proprio un brutto periodo..» Stavo annaspando alla ricerca di una scusa plausibile senza sbottonarmi troppo sulla questione di Danny, quando due mani calde si posarono sui miei fianchi.
Il respiro si fermò e il cuore mi salì in gola, impedendomi di continuare. Johnny aprì di più la porta, facendosi vedere da Ryan.
Intanto le sue mani stavano lì, adagiate sui miei fianchi che ormai bruciavano come se vi fosse un ferro rovente.
Guardai Ryan, e posso giurare di aver visto la sua faccia diventare di almeno tre colori diversi.
«J-?» Pronunciò solo la prima lettera, come se chiedesse a se stesso "ma è lui? Possibile che sia lui? No.. non può es- okay, magari è lui.."; poi spostò lo sguardo alla mia sinistra e lesse la targhetta posta sopra al campanello. Precisamente lesse il cognome inciso su quella targhetta, e divenne pallido come un cencio. Poi si incupì.
«Beh, mi dispiace per il brutto periodo..» Ironizzò guardando torvo Johnny. Merda. Mi dispiaceva tantissimo per lui. «Grazie per aver scelto Crazy Pizza.» Concluse atono e se ne andò sbattendo la porta del camioncino.
Tolsi le mani di Johnny dai miei fianchi e rientrai in casa stizzita e sommersa dai sensi di colpa. 
«Potevi anche evitare di umiliarlo in quel modo!» Sbottai dopo un paio di minuti di silenzio.
«Che ho fatto?» Johnny mi guardò con espressione angelica e innocente. 
«Già lo stavo scaricando per la quarta volta, poi si vede arrivare Johnny-Depp-il-più-figo-del-mondo a dare la botta finale! Ora andrà a suicidarsi!»
Lui rise disinteressato. «E' stato più forte di me, scusa.»
*A me sembra un po' geloso* Mormorò Ermengarda, la vocina bastarda.
Pfff.. figuriamoci! Geloso! Johnny Depp? Di ME? Prima Vanessa e ora lui?!
«Non dire stronzate» Questa era diretta a Ermengarda, ma avrei dovuto dirlo a bassa voce.
«Dai, ti ho solo risparmiato un'uscita noiosa! Che devi fare con quel crucco?» Notai il tono teso e leggermente impacciato. *Ho ragione! Ho ragione! Trallallà!* Canticchiava Ermengarda.  
«Sai, se non fossi impegnato con Vanessa, direi che sei.. come dire..» La parola premeva per uscire, incitata da Ermengarda, assatanata come non mai. «..geloso
Lui rise sotto i baffi e stava per dire qualcosa, ma fu interrotto dallo squillo del suo cellulare.
Sempre il solito fortunato. Salvato in calcio d'angolo anche stavolta.
Sbuffò contrariato guardando il display. «Parliamo del diavolo...»
«..e spunta Satana in persona. Col tunnel della Manica tra gli incisivi.» Conclusi beccandomi un'occhiataccia da Johnny. Sorrisi serafica e gli feci una linguaccia.
«Pronto?» Rispose con l'aria scocciata. 
Non sapevo che fare. Non volevo muovermi da lì, ma d'altra parte avrei dovuto lasciargli un po' di privacy.
«Oh. Okay. I bambini come st- sì, d'accordo. Senti ma.. c-ciao» Allontanò il telefono dall'orecchio e lo guardò sconvolto. Non gli aveva nemmeno lasciato il tempo di risponderle!
«Mah.» Commentò Johnny incredulo. Poi, senza che io chiedessi nulla prese a parlare.
«Mi ha chiamato solo adesso per dirmi che è arrivata e che è tutto okay. Ha detto che non ha avuto un secondo libero. Ha riattaccato in tre secondi netti»
«Ho notato» La cosa puzzava. Il mio sesto senso era in allerta.
«Cosa deve fare in Spagna?» La curiosità è donna, si sa.
«Gira un video.» Perchè, ha ancora una carriera musicale? Non lo sapevo.
Sospirammo all'unisono, senza sapere cosa dire. Qualcuno bussò alla porta e mi precipitai ad aprire. Sembrava piuttosto nervoso, a giudicare dal modo in cui aveva bussato.
Ryan?
«Che ci fai q-» Non ebbi il tempo di parlare, che lui mi attirò a sè con forza e mi baciò. Davanti a Johnny.
Restai senza fiato, letteralmente. Quando si allontanò azzardò un sorriso e alzò le spalle. «Scusa, dovevo farlo. Non faccio altro che pensarti»
Mi girava un po' la testa.
Deglutii a fatica e provai a sorridere. «Ci vediamo, Vianne» Disse e sparì veloce come era arrivato.
Credo che restai a guardare la strada con la porta aperta parecchio tempo, perchè fu Nicole -che era stata in disparte a guardare, fino ad allora- a chiuderla e a risvegliarmi da quello stato di trance.
Però bacia bene.
«Wow» Sussurrai, ancora sorpresa.
Guardai Johnny che mi stava fissando e mi sentii a disagio, sotto il suo sguardo.. arrabbiato? Dio, sembrava davvero arrabbiato.
«Che c'è?» Non riuscii a trattenermi dal chiederglielo. Che avevo fatto? Nulla!
«Niente»
«Sei.. arrabbiato?» Chiesi titubante.
*No, è geloso, scema* Ermengarda, ma un'insalata di cazzi tuoi mai?
«No, perchè dovrei?» Disse con eccessiva enfasi, insospettendomi.
«Non lo so, mi guardi come se volessi uccidermi» Replicai, dicendo semplicemente la verità. Lui mi diede le spalle.
«Non è te che voglio uccidere» Ribattè lui tra i denti, ma riuscii a capire lo stesso. Si girò a guardarmi con un'espressione sorpresa e mi scrutò a fondo, forse per capire se avessi sentito.

Johnny's POV

Non l'avevo detto ad alta voce, vero?
E soprattutto lei non aveva sentito, vero?
Nicole mi guardava ridendo sotto i baffi, e Vianne sembrava confusa. Troppo ingenua, quella ragazza.
Mangiammo in silenzio, ognuno immerso nei propri pensieri. (Detti anche comunemente pippe mentali, ndA.)

«Ti accompagno io» Mi offrii, prendendo le chiavi. Nicole scosse la testa. «No, non ti disturbare! Prendo un taxi!» Sorrise, amabile.
Cercai di farle capire che avevo bisogno di parlare con lei, e in un qualche modo contorto ci riuscii. Con l'espressione da complottatori salutammo Vianne e ci rifugiammo in auto.
«Su, spara. Apriti. Confida i tuoi segreti alla cognatina.» Risi, nervoso, alle sue parole.
«Sto impazzendo. Almeno credo.»
«No, ti sbagli.»
«Sì, invece! Dico cose senza senso. Me ne esco con certe frasi che non hanno nè capo nè coda. Tipo quella di prima..»
«Per me un senso ce l'hanno. Poi fai te.» Scrollò le spalle, guardandomi maliziosa.
Sbuffai. «Come la guardo?» La domanda mi premeva parecchio. Ci avevo pensato per tutta la settimana, dannazione. Mi stavo arrovellando il cervello e alla mia età non era una buona cosa.
«Prego?»
«Hai detto che guardo Vianne in un modo.. particolare. Come?»
«Te l'ho già detto come la guardi.» Sorrise divertita. Ci aveva preso proprio gusto.
«No che non me l'hai detto!»
«Sì invece. Gli occhi sono gli stessi di quando guardi Vanessa.»
«Oh, non dire stronzate»
Lei scoppiò a ridere, e io realizzai ciò che avevo appena detto. Sospirai pesantemente.
«Vedi? Lo sai da solo come la guardi, Joh. Non c'è bisogno che te lo dica io.» Mi diede una pacca sulla spalla.
«Sì, ma cosa posso fare? Dimmi qualcosa!» Lei scosse la testa.
«Non posso dirtelo io. Lo sai tu cosa senti davvero.» Fermai l'auto, eravamo arrivati.
«Wow. Mi sei stata proprio d'aiuto.» Le dissi, scocciato.
«Sono sicuro che farai la cosa giusta.» La salutai con un bacio.
Lo spero proprio.





Ciao amori miei! *-* Posso chiamarvi così o vi offendete? ù_ù Beh, anyway, rieccomi tra voi!
Come vi è sembrato questo capitolo? A me stranamente piace tanto XD E adoro Nicole.
Muahauah, Johnny sta delirando. E vedrete nel prossimo capitolo (date un'occhiata allo spoiler)!
*parte di nuovo la risata malefica*
Dovrei riuscire a pubblicare il prossimo entro la fine del mese, scuola permettendo. Sono a dir poco settimane di fuoco. Si spera siano le ultime, così a giugno non ci vado. Bah. Vedremo.
Siccome non so mai cosa dire per farvi capire quanto siate adorabili a recensire, mi limito a dirvi grazie, ma davvero.
Siete una delle poche cose belle di questi mesi. Di quest'anno, che non è iniziato proprio bene.
Grazie a chi legge, a chi mette nelle seguite/preferite/da ricordare, a chi si ferma a commentare.
Rak: Ora la storia ce l'hai, quindi scrivi più che puoi, che mi ispira tanto!! Se vuoi una mano sai sempre dove trovarmi e ricorda, non sottovalutarti mai. E non sei sola more mio. Per ora ci sono io, poi arriverà anche lui a farti compagnia. E ti farà stare bene. Per forza, altrimenti lo uccido. Non so chi sia questo lui, ma so che arriverà. Punto. T'amo (L)
lilyblack: Hahaha mi hai fatto morire dal ridere xD Povera mamma tua! Anzi, povere mamme nostre! Anche la mia si è rassegnata. Ecco il continuo per te, che ne pensi? Un bacione!
DarkStar: La recensitrice dell'anno (L) Io ti amo, lo sai? E comunque smettila di rileggerti ste cagate che scrivo, che poi ti vengono i conati di vomito xD Eddai! Io nel letto di Johnny Depp CON Johnny Depp non dormirei, ma comunque.. xD Come mi è venuta? Non lo so. A volte rileggo i capitoli e trovo certe frasi geniali e penso "wow, ma le ho scritte io?" XDDD Per tua informazione, da ora in poi pubblicherò spoiler a ogni capitolo, quindi stai attenta xD Quello di oggi è molto spoileroso *muahauah* Beh, cara. Ti ringrazio davvero tanto per i complimenti e ti mando un abbraccio forteforte! <3
Eowyn 1: Siii, ultimamente i giornali sono pieni di interviste a Vanessa. Come se lei avesse una carriera lontanamente paragonabile a quella di Johnny! Bah. Menomale che la pubblicità non la stanno trasmettendo più. Il momento in cui faremo ciao-ciao a Vanessa sta per arrivare, non disperare. XD Intanto spero tu continui a seguirmi (L) Un bacio!
Leia_the_Witch: Non preoccuparti per le recensioni (: Graziegraziegrazie, anch'io ridevo come una demente mentre lo scrivevo xD Non siamo normali, credo. Comunque, felice che ti piaccia! Davvero! Mi rendete fiera di me. *-* Non potete immaginare quanto vi adori. E te in particolare, una delle fedelissime <3 Un bacione!
DolceRosellina: Sangue dal naso? xD Oddio, se la fic ti fa quest'effetto smetti di leggere eh, non voglio causarti problemi xD Comunque, felice d'averti fatto ridere! *-* Gli sviluppi tra questi due pazzi sono di tuo gradimento? :D Fammi sapere! Un bacione!
Summerbest: Ho fatto prima che ho potuto xD "Che serate interessanti che passa con la Vane" ahahah mi hai fatto morire! XD Sei adorabile <3 Mamma mia. Dovrei proprio andare a studiare. Fuggo. Che te ne pare questo capitolo? Aspetto il tuo resoconto dettagliato :D Un baciooo!
Liz: Va bene. Mi sono commossa quando ho letto la recensione. Tu non puoi dirmi certe cose ç__ç Quanto sei beddddda. Grazie per il sostegno che continui a darmi. E' davvero importante per me <3 Ti adoro!
Dreamer235: Grazie! Sono davvero contenta ti abbia colpito! E sono ancora più contenta del fatto che ti sembra realistico. E' uno degli obiettivi che mi sono sempre posta nello scrivere fanfiction. Mi fa tanto piacere che tu abbia recensito! *-* Grazie ancora, spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! Un abbraccio :)

Grazie anche a Eowyn 1 che ha recensito Survivors!

Ecco lo spoilerino -o meglio spoilerONE xD- del nuovo capitolo:

[...] Mi lasciai sfuggire un sospiro. Stare accanto a lui era così appagante.
Non facevamo niente, ma mi sentivo bene lo stesso, senza contare però i battiti che perdevo ogni volta che si muoveva.
Quando si stiracchiò appena e allungò un braccio per attirarmi a sè, in un moto improvviso di affetto, ne persi parecchi.
Poi posò un bacio tra i miei capelli mentre il mio cuore decollava come un Boeing 747.
Non potei fare a meno di accoccolarmi sul suo petto sfregandovi sopra la guancia.
Non riuscivo a distinguere i nostri battiti: o non sentivo il suo cuore, oppure anche i suoi battiti erano accelerati quanto i miei. [...]



Un bacio (muahauahau xD),
Sara.
   
 
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