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Autore: Limnia_Black    27/05/2010    1 recensioni
Perchè Toshimasa è quello che agisce e Akito quello che imita. Essenzialmente.

Spaccati di vita dei gemelli attraverso gli occhi di personaggi importanti e semplici comprimari.
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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~ Kano Ono


Kano Ono ha dodici anni e le idee meravigliosamente chiare su qualsiasi argomento, è una ragazzina graziosa e sembra emanare una sconcertante aura di autorevolezza ogni volta che apre bocca. A tutt'oggi è l'unica persona che riesca a farsi ascoltare da Akito e Toshimasa anche quando sembra una battaglia persa. Sì, i due Ono maggiori sono due bestie immonde e sadiche e, sì, l'unica persona per cui nutrono apertamente sentimenti di affetto è la loro sorellina. Dal suo punto di vista ha imparato, fin da quando era piccola a godersi i piccoli vantaggi che questo comporta. Naturalmente come dice Spiderman in quel film che lei e i suoi fratelli hanno guardato insieme in un noioso venerdì pomeriggio, da grandi poteri derivano grandi responsabilità, ne consegue che quando il suo radar la informa che i gemelli lo stanno facendo di nuovo, è lei a doverli fermare.
Oggi non fa eccezione, Toshimasa esce dalla stanza di Akito, non illudetevi nemmeno lei è in grado di distinguerli l'uno dall'altro ma capisce che è lui dalla maglietta di FMA che lei gli ha regalato, il colletto è macchiato di sangue ma Kano non si scompone.
« è sangue tuo quello, Tocchan? » chiede, con la sua voce che d'infantile non ha nulla, sembra quella di una donna fatta.
« in parte » risponde il bassista ed entra in bagno senza aggiungere altro.
Kano sospira e si dirige verso la camera del chitarrista che sta seduto alla scrivania e si preme la borsa del ghiaccio sul labbro inferiore, la bambina non fatica a presumere che domani sarà gonfio e Akito parlerà meno del solito. Certe volte vorrebbe chiedere a Toshimasa di non colpirlo sulle labbra, parla già così poco. Sospira ancora e Akito la trapassa con uno sguardo poco amichevole. « Beh? Che hai da fissarmi? » chiede acido.
Kano scuote semplicemente la testa e gli restituisce uno sguardo ambrato che sembra una caratteristica preponderante di tutti i figli di Masashi e Saiyuri Ono.
« Quand'è che la smettete? » chiede semplicemente e la sua voce da adulta, il suo sguardo consapevole, non vacillano, sono lì e abbracciano la figura di suo fratello maggiore facendolo sentire inadeguato.
Ovviamente non sa cosa rispondere e non vuole ammettere di esserselo chiesto anche lui più di una volta.
Quand'è che la smettiamo?
Solo che non sapere cosa rispondere a sè stesso è grave, ma non sapere cosa rispondere a Kano, che lo fissa con occhi limpidi che non hanno mai giocato sporco, è ancora peggio, ed è proprio per questo, perchè non può sostenere quello sguardo, che lentamente si alza e chiude la porta della camera, lasciando Kano alla sua perenne condizione di spettatrice esterna che nulla sà o immagina di quanto realmente il gioco si sia fatto duro tra lui e Toshimasa.

[ Owari ]
  
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