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Autore: ArcoeFreccia    04/06/2010    5 recensioni
Una storia scritta a quattro mani, un capitolo e un personaggio a testa, in cui si racconterà come Kanon proverà ad aiutare Milo a ritrovare la via perduta e i due dovranno vedersela con una banda di teppisti manovrati da un vecchio pretendente al titolo di sacro guerriero d'oro.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gemini Kanon, Nuovo Personaggio, Scorpion Milo
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo VI

Capitolo VI

Curiosità

 

 

Penso a ciò che mi ha appena detto Milo e concordo  sul fatto che debba scoprire cosa diamine sta succedendo in questo paese.  Non dubito del fatto che Aristea non sia in qualche modo  immischiata in questa brutta storia, e’ una ragazza  dolce e sensibile ed i suoi modi contrastano troppo con quelli dei ragazzi con cui mi sono scontrato l'altra sera. Ma se suo nonno ha ragione e il padre è coinvolto in loschi affari devo scoprire assolutamente che ruolo ha lei in tutta questa vicenda ... non so perché, ma sento di doverla proteggere da qualcosa di molto più grande di lei, che le potrebbe rovinare la vita così come  e’ accaduto a sua  madre.  Prima di cominciare le mie indagini però devo affrontare un’ultima volta Milo,  mi ha lasciato di nuovo con l’amaro in bocca e stavolta non sarò tenero con lui, non gliela farò passare liscia. Salgo immediatamente  in camera di Melina e spalancando la porta violentemente, lo trovo seduto sulla scrivania della ragazza. Sogghigno all'idea che nonostante il poco allenamento fatto i suoi riflessi siano ancora pronti ... so che al mio ingresso ha nascosto qualcosa nella tasca dei suoi pantaloni e il gelido sguardo del cavaliere di Scorpio me lo conferma.

  • Hei ma sei impazzito - il furbo sorride sornione - quasi mi facevi prendere un infarto
  • E perché mai …. hai la coscienza sporca per caso? -  inclino il capo per osservare meglio la tasca dove naconde dei fogli di carta  – che hai là dietro?
  • Dove?
  • Dietro ... nella tasca dei tuoi jeans
  • Nulla
  • E i fogli che vedo spuntare?
  • Niente che ti riguardi  .... ma sai che non ti credevo così cafone? Entrare così all'improvviso nella mia stanza!
  • Prima di tutto questa non e’ la "tua" stanza, secondo nessuno mi ha vietato di entrarci
  • Beh allora ... ti vieto di entrare nella stanza che ora occupo … esci di qui
  • Dimmi che cos’hai là dietro!
  • Ho detto che non ti riguarda! - Milo riesce a schivare tutti i miei tentativi di strappargli i fogli - Non hai altro da fare? Che so .. salvare dolci fanciulle in pericolo?
  • No! al momento sono a risposo ... avanti ... o mi fai vedere o te lo prendo con la forza
  • Ma se non riesci neanche ad avvicinarti a me! sono troppo veloce per te mio caro - con un balzo riesco ad atterrarlo
  • Forse un tempo - gli strappo i fogli dalla tasca - ora sei diventato troppo lento per impensierirmi
  • Uff ... dovrò fare più esercizio ... non voglio essere battuto in velocità da un bradipo come te! - Milo sorridendo dimostra tutta la rassegnazione dell'uomo appena sconfitto
  • Che diavolo sono questi fogli?
  • E io che ne so!
  • Ora basta Milo! Mi sono stufato
  • E va bene  ... non voglio che ti scoppino le coronarie .... credo che sia una specie di diario ... e credo che in questi fogli siano racchiusi alcuni dei pensieri di Melina
  • Bene, vedo che allora anche tu ti stai preoccupando della faccenda …. e cos’hai scoperto? C’e’ scritto qualcosa di interessante?
  • Ancora no ... sono talmente tanto pasticciati che non si capisce nulla ... mamma mia quanto scrive male! ... comunque non gioire troppo ... la mia è solo curiosità .... non ti aiuterò in nessun modo … anzi  ora li rimetto a posto, mi stai facendo perdere tempo e voglio evitare che entri trovandomi con la refurtiva in mano …
  • Si si …se vuoi farmi passare per fesso fallo pure, tanto so che appena esco da questa stanza li leggerai
  • Ok Kanon perchè ora non te ne vai?
  • Ho ancora qualcosa da dirti
  • Ah! Ma che ti è successo? Da quando sei tornato dall'Inferno sei diventato perfino più logorroico di Doko! - ignoro completamente il suo sarcasmo e proseguo per la mia strada
  • Dopo quello che ci ha raccontato il vecchio sei ancora convinto di continuare a farti gli affari tuoi? Il tuo spirito guerriero non si è ancora ridestato?
  • Spiacente amico ...il mio spirito guerriero è in letargo profondo    poi ora  sono anche  convalescente e non posso assolutamente fare sforzi - nel pronunciare le ultime parole mi fa pure l'occhiolino - inoltre quell'arpia di  Melina vuole che nel giro di  tre giorni me ne vada da qui, quindi mi attende il riposo assoluto.
  • Si si … tre giorni, e poi?...che farai ?...quelli torneranno da te, perché hanno visto che te le fai dare senza reagire. Io non so se riuscirò a starti accanto 24 ore su 24.
  • Ma io non ne ho bisogno, hai visto, no? Mi riprendo facilmente .. e poi magari riusciranno a cambiarmi i connotati rendendomi ancora più bello di quanto già sono.
  • Senti Milo, smettila di fare il buffone ...  il vecchio ha parlato di quest’uomo e del Grande Tempio … quindi è possibile che il genero sappia dell'esistenza del Santuario dei  cavalieri di Athena, ma soprattutto sappia della nostra Dea. Anche questo per te non significa nulla? Pensaci un attimo, amico mio, e’ tornato da quel luogo cambiato in peggio, quindi vuol dire che ha avuto qualche brutta esperienza. Neanche questo ti fa pensare?
  • No ….- ancora si ostina- a cosa dovrebbe farmi pensare?
  • PER TUTTI GLI DEI AD ATHENA!!!! – gli urlo in faccia ormai completamente spazientito-  Ma possibile che non ti entri in testa che lei stessa potrebbe essere in pericolo? E tu comportandoti così stavolta  non fai altro che dimostrare di essere  un traditore!!!  Per favore, Milo, cerca di pensare bene a quello che ti sto dicendo, non e’ uno scherzo, se non ci avesse parlato del Grande Tempio, avrei continuato per la mia strada senza romperti piu’ le scatole, ma ora che si parla di colei alla quale abbiamo giurato eterna fedelta’, ti chiedo di tornare in te e di aiutarmi a scoprire cosa c’e’ dietro tutta questa storia. Mi poteva star bene che tu non volessi piu’ usare violenza su nessuno, ma non mi va assolutamente che tu rimanga a guardare senza fare nulla ora che c'e' la possibilità che la nostra Dea rischi la vita…. questo non te lo perdonerò mai e poi mai, Milo ….

Detto ciò, gli giro le spalle senza aspettare  una risposta e me ne vado via furente, stavolta non voglio sentirglelo dire che ho ragione, ma voglio vederlo agire. Uscendo dal negozio incontro il vecchio che mi chiede dove sto andando, lo informo così che farò un giro del paese per vedere come procede la giornata e soprattutto per cercare di incontrare i bastardi che hanno ridotto Milo in quello stato. Dopo un  rapido controllo sulle spiagge mi inoltro nel mercatino che si trova in una delle viuzze centrali del paese. Mentre sto osservando una signora che parla animatamente, cercando di capire il motivo della sua agitazione, sento alle mie spalle  un botto ed una voce che dice:

  • Lo sapevo non dovevo caricarmi troppo … uff - mi volto lentamente riconoscendola
  • Ehi Aristea …
  • Kanon! … - arrossisce un po’ e  subito abbassa lo sguardo verso una busta colma di mele che si e’ rotta sotto il troppo peso – come al solito non ne combino una giusta!
  • Beh devo dire che ti trovo sempre nei momenti in cui ti cadono le cose … - le sorrido e chinandomi ad aiutarla – non hai un’altra busta dove metterle?
  • Purtroppo no, e queste sono già colme
  • Non c’e’ problema vado a chiederne una – me ne faccio dare una da un negoziante, dopodiché  aiutandola – mettile qui dentro, ci penso io a portartele
  • Ma no figurati , non c’e’ bisogno
  • Insisto – la guardando intensamente cercando di penetrargli l’anima con il mio sguardo che lei naturalmente non riesce a sostenere
  • Ti ringrazio, accetto volentieri, e’ meglio non rischiare di tornare a casa con la purea di mele..- ed accenna ad una risata cristallina
  • Dai a me – le prendo le borse dalle mani e la seguo verso casa, in questo modo cercherò di scoprire qualcosa in più di lei
  • L’altra sera sei corsa via quasi spaventata … non vorrei averti terrorizzato in qualche modo
  • Oh no ma figurati, e’ che mio padre non vuole che io stia fuori troppo a lungo e soprattutto di sera. Infatti quando sono arrivata era gia’in pensiero, gli ho spiegato cos’era successo e per fortuna non si è arrabbiato
  • E’ piuttosto suscettibile tuo padre?
  • No … è solo troppo premuroso … tutto qui … sai dopo la morte della mamma gli sono rimasta solo io … e gliela ricordo molto …  mi ha fatto un sacco di domande su di te, cioè su chi mi aveva aiutata, sai lui come tutti i papà è un po’ geloso ….- vedo che mi guarda di sfuggita – e Milo? … me l’hai salutato?
  • Certo … diciamo che ho fatto in tempo prima che una banda di teppisti lo riempisse di botte –  la guardo seriamente, lei spalanca gli occhi incredula
  • Come di botte …. hanno picchiato il nostro Milo?
  • Nostro? – non so perché ma di nuovo mi sento assalire da un moto di stizza
  • Si … beh nostro del paese … è conosciuto da tutti … e poi … eravamo molto amici da piccolini … anche con mia cugina Melina, l’hai conosciuta per caso?
  • Si …. è venuta lei  a chiamarmi dicendomi che lo avevano aggredito … si era messo in mezzo tra quei tizi e tua cugina, da quanto ho capito ha impedito che la molestassero … - vedo che abbassa lo sguardo tristemente – non  ti ha detto nulla tua cugina?
  • No … è passato un po’ di tempo dall’ultima volta che l’ho vista … e anche se fosse, non mi avrebbe detto nulla …  ultimamente non abbiamo un buon rapporto
  • Strano, mi era sembrato il contrario …. - cercando di mantenere un tono vago e non troppo indagatore – sai ho visto la foto che tuo nonno ha in negozio … mi sembravate tutti molto uniti
  • E lo eravamo, almeno io e lei, fino a qualche anno fa …. poi è sparita per un po’ senza dire nulla a nessuno … non si sa dove sia andata, ma da quando e’ tornata non e’ più la stessa persona … e non parlo solo fisicamente … anche se ha fatto un cambiamento radicale
  • Ah …. non ti ha detto nulla? – possibile che sa quanto il vecchio? Non mi sta dicendo nulla di nuovo … speravo che almeno lei riuscisse a darmi qualche notizia in più
  • No …. Anzi mi tratta con freddezza … come se le avessi fatto qualcosa, ma  io non le farei mai del male … le voglio troppo bene
  • Magari se insisti un po’ … può darsi che … - mi interrompe bruscamente
  • Ma Scherzi!!!!...l’ultima volta che l’ho fatto a momenti mi prende a sberle … mi ha imposto di non farle più domande – guardandomi preoccupata – ti posso assicurare che mi ha fatto veramente paura ….

Continuiamo il nostro cammino rimanendo in silenzio, sinceramente non so più che dirle per non sembrare troppo ossessivo, in fondo la conosco da un giorno, non posso certo permettermi di farle un interrogatorio su tutta la sua vita, e’ la sua fiducia che mi devo conquistare. Cerco di osservarla senza farmene accorgere, ha uno sguardo così dolce … limpido … puro …, oddio Kanon .... ma che diavolo ti prende? Possibile che questa ragazzina ti stia entrando così prepotentemente nel cuore? Ma no, magari è solo la mia voglia di protezione, che frustrata dal compotamento indifferente di Milo si sfoga con Aristea ... comunque   non può essere che lei abbia a che fare con quei tizi, o almeno, non direttamente ... magari c’e’ di mezzo il padre ... magari lei non conosce i suoi veri affari. A rispondere ai miei dubbi, compaiono di fronte a noi i tre ragazzi a cui  il giorno prima ho dato una lezione, li guardo dritto negli occhi in maniera piuttosto minacciosa, se provano a toccarla giuro che li spedisco all’altro mondo, ma loro tranquillamente mi ricambiano lo sguardo e poi uno di loro si rivolge a lei.

Ehi Aristea … che ci fai in compagnia di questo tizio? - quindi li conosce … molto bene, ora vediamo che ruolo hanno nella sua vita

Alexios … - la sento piuttosto imbarazzata in loro presenza … - lui e’ il ragazzo che mi ha aiutato ieri … oggi di nuovo mi sono trovata in difficoltà.. sono senza speranza … ahaha  e mi stava aiutando a riportare a casa la spesa …

Beh ora ci siamo noi, non hai più bisogno di lui – poi rivolgendosi a me con fare arrogante - Ok bello, ora dai a me … ci pensiamo noi - tenta di togliermi le borse dalle mani, ma io le trattengo con forza, guardandolo dritto negli occhi mentre una mano si appoggia delicatamente sul mio braccio

Dagliele pure …. mi accompagneranno loro a casa … sei stato nuovamente gentile con me … grazie  – sorridendomi

Sei sicura?

Certo … -  scoppia a ridere – sono come dei fratelli per me …. li conosco da anni … sai, anche loro hanno perso la mamma molto giovani e mio padre se ne  prende cura, per lui sono come figli … diciamo i maschi che non ha potuto avere 

Ah si?! – lancio un’occhiata ai ragazzi poi guardo di nuovo lei e con aria severa le dico -  ed il tuo papà sa che i suoi bravi ragazzi vanno in giro a picchiare la gente?

Cosa? – il suo sguardo diventa incredulo – ma che dici?

E non solo, si divertono a dar fuoco anche ai negozi …. bancarelle …. a fare i teppisti.

Guarda che ti sbagli … loro non ne sarebbero capaci, li conosco troppo bene …

Ne sei certa? … chiedi loro come si sono divertiti a pestare Milo … insieme a quell’altro bell’imbusto che ora non c’è … dove lo avete lasciato? – la vedo rabbuiarsi e  allontanarsi da me.

Hai visto? Le tue menzogne non l’hanno convinta

Ma perché mi dici queste cose? Se fosse come dici tu … in paese già mi avrebbero messa in guardia..

Magari perchè sono minacciati … quelli che tu pensi di conoscere bene in realtà non sono che persone violente e senza scrupoli.

Sei tu che sei un persona violenta, ci hai assaliti senza una ragione

Bruciare il negozio di quel vecchio non e’ una ragione? – il mio sguardo passa da lui ad Aristea che mi sta osservando spaventata

Non credergli …. noi stavamo cercando di aiutarlo a spegnerlo … vai a chiederlo al diretto interessato e vedrai che ti darà la vera versione dei fatti …

Ah si?...e allora se avevate la coscienza pulita …  perché siete scappati quando sono arrivato?

Perché sei venuto verso di noi come una furia …. ci hai fatto paura, non volevi che adempissimo al nostro dovere di civili cittadini …

E’ vero quello che stanno dicendo?

Io ho visto ben altro, le loro mani impugnavano bastoni infuocati e non e’ di certo con quelli che si spengono gli incendi

Io voglio credere alla tua buona fede …. sono sicura che avrai capito male –  mi guarda tra lo deluso e lo sconcertato – forse loro volevano solo buttarli …. li avranno trovati li – poi rivolta a loro – non e’ vero?

Tranquilla piccola,  e’ proprio come hai detto tu - uno dei ragazzi le si avvicina e le accarezza la guancia – e poi ci conosci, sai che siamo dei bravi ragazzi, se fosse come dice lui tuo padre non si fiderebbe mai a lasciarti con noi … ti pare?

E la storia di Milo? E' vero che lo avete picchiato?

Non lo abbiamo picchiato …. lui ha attaccato briga contro Davos che stava cercando di evitare le continue malmenate di tua cugina … quella e’ una pazza … hai visto anche tu che ormai e’ uscita fuori di senno … vai a capire pure a quella che le ha preso …. evidentemente il suo amico avrà  pensato che la picchiasse e così Davos si e’ dovuto  difendere …. ma qualche pugno non ha mai ucciso nessuno!

Interessante, picchiare a sangue per te equivale dunque a dare qualche pugno – sto facendo un grande sforzo per rimanere fermo e sembrare tranquillo, quando invece vorrei prendere questi tre e farli volare via, ma un comportamento aggressivo mi farebbe perdere la fiducia di Aristea …. anche se penso che ormai io non abbia più tanta credibilità ai suoi occhi.

Ahahahaha ….. certo che tu ed il tuo amico siete proprio esagerati …. dai vieni Aristea, non perdiamo altro tempo, tuo padre ti aspetta, ci aveva mandato a cercarti … sa che si sono certi elementi in giro e non vuole che ti accada nulla

Sicuro … con voi invece e’ in buone mani, vero?!- è Melina che sopraggiungendo alle mie spalle, si insinua nella conversazione

Ecco che arriva la matta! La matta che è andata fuori di testa! Quando ti deciderai a far sparire la tua brutta faccia da questo paese tranquillo?

Smettetela di prenderla in giro - Aristea prende le difese della cugina – sono contenta di vederti …. e’ passato cosìtanto tempo dall'ultima volta, stai bene?-

Io sto sempre al solito posto ... se il tempo è passato senza che noi ci vedessimo è colpa tua

Sai che papà non vuole che venga al negozio del nonno

E ovviamente tu da brava bimba obbedisci e fai tutto quello che ti chiede ... dando un dolore perfino atuo nonno che ti adora ... non te ne importa nulla di lui e di me, quindi non fare la recita.

Certo che m’importa!!! E Non riesco ancora a capire  perché continui a comportarti così con me …. lo sai che ti voglio bene … e te ne ho sempre voluto

E come al solito sei sempre troppo mielosa ….quando la smetterai di sbattere i tuoi occhioni da cerbiatta e ti darai una svegliata? – poi rivolgendosi a me -  ed il tuo amico ?

Sta riposando in camera tua

Ma bene …. ora anche con i malviventi se la fanno tua cugina e tuo nonno ….. se solo tuo padre sapesse di questa storia! E’ meglio andarcene ...dai vieni -  uno dei teppisti tira per un braccio Aristea trascinandola con se.

Si si … vai … non si sa mai che ti potremmo finalmente aprire gli occhi! – Melina le rivolge un’occhiata piena di disprezzo e di tristezza.

Mentre stanno andando via, la ragazza si gira piu’ volte a guardarci, sembra che voglia tornare indietro ma  quell’Alexios continua a tenersela stretta e non la lascia andare nemmeno per un istante. Ad un certo punto voltano per la via e scompaiono alla nostra vista, mi giro verso Melina, che mi sta osservando dubbiosa.

Beh che hai da guardare?

Cercavo di capire quanto potessi essere diverso da Milo

Che vuoi dire?

Lui sembra totalmente disinteressato a quello che gli accade intorno. E tu? Mi sembra di aver capito che mia cugina ti interessa.

Ti sbagli - il suo commento mi disturba - è solo che mi sembra una brava ragazza e sinceramente non capisco perchè frequenti certe compagnie.

Quelli non sono i suoi compagni. sono le sue guardi del corpo, che fanno in modo che mia cugina continui a vivere sotto la campana di vetro che mio zio ha creato appositamente per lei.

Quindi lei non sa nulla di ciò che succede in questo paese.

Tzsè ... assolutamente nulla. E' una stupida - in lei noto un tono amaro nella voce - e io sono più stupida di lei.

Che vuoi dire? - forse questa volta riuscirò a scoprire qualcosa in più

Nulla ... non sono affari tuoi.

E con passo veloce si dirige verso casa, naturalmente  le vado subito dietro, magari riesco ad intrattenerla un po’ parlando di lei e della cugina, almeno così riesco a capire qualcosa in più si spera e soprattutto do’ altro tempo a Milo per scoprire qualcosa, di sicuro starà leggendo quel diario e se non la fermo ora, il mio amico potrebbe non avere più occasione di farlo. 

 

 

Ecco il nuovo capitolo, scritto da sagitta72, con un Kanon più battagliero che mai e con un Milo forse sulla via della “redenzione”. Di seguito le risposte di winnie343

 

x sakura2480: intanto grazie mille per i complimenti, ma dire che siamo più brave di te è impossibile :-). In ogni caso sono veramente contenta che la parte introduttiva del capitolo ti sia piaciuta, se non altro perchè mi dimostra che sono riuscita a far trasparire la sofferenza di Milo e delle sue scelte. Con Melina un rapporto speciale? Sicuramente si, per quanto lei possa essere scontrosa e burbera il nostro eroe ha intuito che qualcosa di doloroso la perseguita :-). Vediamo come si evolverà e se Milo riuscirà ad ottenere qualcosa.

X JackoSaint94: ma grazie per tutte le recensioni lasciate. Ci fa veramente piacere che questa storia ti abbia presa molto e che ti piaccia la coppia di personaggi che abbiamo scelto. Non riesco a rispondere a tutte le recensioni, ma ti assicuro che mi hanno fatto veramente piacere. Per quanto riguarda quella del capitolo precedente, posso dirti che mentre Kanon sta probabilmente sprofondando in un nuovo sentimento a lui sconosciuto, Milo forse ha trovato un motivo per destarsi dal suo torpore .. almeno speriamo :-(.

  
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