Ho ideato questa fanfic
dopo che, per sbaglio, ho letto un libro di mia sorella.
Vedendo che la storia mi è piaciuta ho
deciso di riadattarla.
Mi dispiace se non tutti i personaggi rispecchiano
il loro vero carattere, ma ho dovuto cambiarli perché, se no, non si addicevano
alla storia.
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IL MAGGIORDOMO DI DRACO MALFOY
Mentre
stavo andando a Camogli
Ho
incontrato un uomo con sette mogli,
ogni
moglie con sette sacchi,
ogni
sacco con sette gatti,
ogni
gatto con sette gattini:
gatti,
gattini, sacchi e mogli,
in
quanti stavano andando a Camogli?
Anonimo
Iniziare con C’era
una volta sarebbe, forse, un tantino scontato.
Meglio cominciare dal principio, o almeno il più vicino
possibile in cui la vicenda diventa interessante.
Immaginate
l’Inghilterra durante il periodo della reggenza.
Guerre,
moti popolari, indulgenza,crudeltà, genio, sregolatezza.
Grandi
opere letterarie, grandi invenzioni, grandi ingiustizie.
Grazie
al cielo, gli appartenenti a quest’epoca
riescono anche a ricavarne un po’ di frivolezza, un po’ di divertimento.
E
alcuni in particolari, potrebbero meritare di essere menzionati.
Chi
sono queste persone?
Perché
non iniziare da Draco Malfoy, marchese di Westham?
Un
uomo che ha la fortuna di possedere un aspetto oltremodo attraente, un
patrimonio immenso e una brillante intelligenza… e la sfortuna di avere un
temperamento iracondo che, cinque anni
prima, lo aveva spinto a battersi in duello che per poco non era costato la
vita al suo avversario.
Fatto
vergognoso.
E
Draco si era vergognato, ne era rimasto sconvolto.
Che
diavolo gli era preso?, si era domandato.
Possibile
che un insulto rivolto alla sua ultima fiamma- come si chiamava, a proposito?-
avesse reso necessario recarsi a Lincolns Inn Fields per lanciarsi incantesimi
alle prime luci dell’alba?
Che
fosse uscito di senno? La morte di suo padre, avvenuta durante un duello quando
lui incominciava a muovere i primi passi, non gli aveva insegnato nulla?
E
perché poi si era battuto suo padre?
Se
lui non ne ricordava il motivo, e si che era il figlio del Folle Lucius, appariva chiaro che era stato tutto sproporzionato al
risultato finale… sua madre in gramaglie e suo padre in polvere nella cappella
funeraria di famiglia.
Di
conseguenza punito e contrito si era rifugiato nella sua tenuta in campagna per
riflettere sulla sua vita.
Ma
adesso che aveva appena compiuto venticinque anni e ne aveva fin sopra i capelli di fare l’eremita, Draco è ormai
convinto che è pronto per tornare a Londra e vivere civilmente.
Tra
l’altro gli serve una moglie.
Ha
riflettuto, molto e a lungo, anche su questo.
Ciò
che gli occorre è una moglie accondiscendente, tranquilla, imperturbabile, una
donna educata e moderatamente intelligente, ma dotata di un carattere dolce
come un mattino di maggio… per il bene della futura prole, ovviamente.
E
quindi parte alla volta di Londra.
Si
dà il caso che c’è anche una certa miss Virginia “Ginny” Weasley stia
viaggiando alla volta di Londra.
Cara
Virginia. È mai esistita una donna più incantevole?
Povera
Virginia. È mai esistita una donna più tribolata?
È
la figlia maggiore e il capo della famiglia Weasley, cosa che spiega le sue
afflizioni.
Benché
adorabile, sua madre è un tantino svampita.
Suo
fratello un disastro.
La
sua bisbetica nonna non fa che rivivere il suo non proprio irreprensibile
passato.
E
hanno tutti perennemente bisogno di soldi.
Così
lei si reca a Londra con la speranza di avere un matrimonio vantaggioso, che
risolvesse i problemi economici della famiglia.
E
cosi la famiglia ha intenzione di andare
a Londra per farsi notare, fare acquisti al mercato matrimoniale, e rinnovare
l’amicizia giovanile della madre con Sally Jersey, per ottenere così i
biglietti d’ingresso per Almack’s, ed essere
presentati all’alta società.
Molly,
la madre di Ginny, riesce a stento a stare nella pelle per l’eccitazione.
Mai
definita la vedova Weasley, titolo che spetta a sua suocere, è una donna dalla
bellezza oramai sfiorita, ma ancora graziosa,
anche se gli anni le hanno regalato alcune rughe, e qualche chilo di
troppo.
Anche
se la sua intelligenza non è aumentata con gli anni.
Va
detto che Molly ha l’abitudine di pensare a lettere maiuscole.
Fanny
Weasley, la nonna di Ginny, è un tantino…bé, si potrebbe dire una donna
estremamente indipendente.
All’insaputa
della nipote, lei ha dei grandiosi progetti.
Ha
ideato un piano destinato a convincere almeno uno dei suoi ex amanti a
presentare a Ginny un ricco e possibilmente affascinante nipote deciso a
sposarla.
Quello
di cui non dubita è che neppure per
tutto l’oro del mondo, né per la prospettiva di fregiarsi di un altisonante
titolo nobiliare, permetterà alla nipote
di sposare un uomo che assomigli anche solo lontanamente a quel deficiente di
suo fratello Ron.
Diretto
a Londra per la Stagione c’è anche Edgar Marmon avventuriero di professione,
che ha la veneranda età di settant’anni. Si dirige nella capitale per attuare un’Idea Fantastica.
Un
Piano Brillante destinato a
procurargli per l’ultima volta una somma sostanziosa in modo tale da vivere di
rendita per il resto della sua poca vita.
Oh,
mio dio, ecco un’altra persona che pensa a lettere maiuscole!
Al
momento si cela sotto le mentite spoglie di sir Edgar Marmington, che truffa i
parlamentari facendogli credere che può trasformare in oro ogni metallo.
Già
a Londra , ma con l’intenzione di cambiare indirizzo, è una certa Olive
Norbert.
Una
sarta di cinquanta due anni, ora a riposo per via dell’entrata in possesso di
un modesto patrimonio ereditario da parte della sua ultima cliente, caduta
accidentalmente dalle scale.
A
Londra si trova anche Blaise Zaini, conte di Brentwood, amico e compagno di
Draco, quando quest’ultimo si trovava ancora a Londra.
Fino
a quando il marchese non lo aveva sfidato a duello provocandogli una cicatrice
che gli ha portato fortuna con le donne, ma che da filo da torcere al suo
barbiere personale.
Nella
tenuta londinese del marchese, si trovano ancora alcuni dei suoi domestici.
Innanzitutto,
Mrs. Hazel Timon, la governate e cuoca della residenza.
L’altro
membro femminile della servitù è Luna, la giovane, graziosa cameriera dalla
testa vuota che al momento funge da tutto fare, ma anche come cameriera
personale, ma che trascorre la maggior parte del tempo a civettare con Harry.
Valletto,
vice maggiordomo, stalliere e cocchiere,
Harry si presta ad ogni evenienza.
Alla
residenza appartiene soltanto un altro domestico: lo stimato e ingegnoso Thornley.
È
stato per anni il leale maggiordomo dei Malfoy.
È
dignitoso quanto basta. Ed è anche altre due cose: è ambizioso e non tollera
gli sprechi.
Così
che, dopo essersi stancato di continuare a pulire i vasi, Thornley ha
escogitato un sistema per tenere occupata la servitù.
Quindi
da tre stagioni le camere della dimora sono state affittate.
Perchè
una casa ha bisogno di gente.
E
i guadagni non erano così misere.
Dunque
quante persone stavano andando a Camogli…ehm, stanno per incontrarsi a Grosvenor Square?
Contiamole:
-una
servitù poco numerosa ma piena di inventiva.
-
una famiglia non comune.
-un
vecchio amico.
-un
avventuriero un po’ disonesto.
-un’assassina
potenziale.
Infine,
per ultimo sta arrivando senza preavviso, un puntigliosamente flemmatico Draco
Malfoy.
Forse
avrebbe dovuto mandare un biglietto.