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Autore: ArcoeFreccia    07/06/2010    5 recensioni
Una storia scritta a quattro mani, un capitolo e un personaggio a testa, in cui si racconterà come Kanon proverà ad aiutare Milo a ritrovare la via perduta e i due dovranno vedersela con una banda di teppisti manovrati da un vecchio pretendente al titolo di sacro guerriero d'oro.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gemini Kanon, Nuovo Personaggio, Scorpion Milo
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo VII

Capitolo VII

La Scommessa

 

questo capitolo è stato scritto da winnie343

 

 

 

Sono seduto fuori dal negozio di fiori quando vedo arrivare Kanon e Melina ... tutti e due con passo sostenuto e tutti e due scuri in volto. Ammetto di provare un certo divertimento a vederli così. Melina entra in negozio ignorandomi completamente, mentre Kanon si siede accanto a me.

-        Allora scoperto qualcosa?

-         Qualcosa? su cosa?

-        Su Melina

-        E cosa dovrei scoprire?

-        Milo .. sei sicuro che quei tizi non ti abbiano ucciso i neuroni che hai nel cervello?

-        Kanon non sono interessato alle tue battaglie, te l'ho già detto

-        Questo l'ho capito, ma mi era sembrato di capire anche che provavi un certo interesse per ciò che poteva essere accaduto alla tua amica.

-        E' vero, ma ho capito che alla fin fine non me ne frega nulla. Mi manca la mia spiaggia e voglio tornare ad oziare sotto il sole

-        Non hai scoperto nulla vero? - un ghigno canzonatorio compare sul volto del mio amico

-        Esatto ... nulla di nulla.

-        Maledizione! - Kanon alzandosi sferra un pugno sul muro

-        Perchè ti scaldi tanto?

-        Niente

-        Ah ... e come mai tutti e due siete entrati scuri in volto?

-        ...

-        Mmmh ... ehi Melina! MELINA!

-        Ma che ti urli deficiente – Melina esce dal negozio furibonda – mica sono sorda

-        Scusa, ma non rispondevi

-        Che diavolo vuoi? - ma possibile che questa ragazza non abbia il minimo di grazia?

-        Come mai tu e Kanon siete di cattivo umore?

-        E tu mi hai chiamato per questo? - sta per darmi uno dei suoi soliti schiaffi in testa, ma agilmente mi alzo e lo evito – ah, vedo che ora stai meglio, quindi potresti andartene anche subito!

-        Eh no ... mi hai concesso tre giorni e tre giorni avrò!

La nostra diatriba viene interrotta dal sopraggiungere di Aristea ... wow ... ora capisco l'inebetimento di Kanon ... mi ricordavo il suo dolce volto, ma ora è diventata veramente carina ... certo ... non è proprio il mio tipo, se è per questo neanche il tipo di Kanon, ma carina è carina. Mentre lei rimane un pò sulla soglia indecisa sul da farsi, Melina e Kanon si irrigidiscono, io invece decido di sbloccare la situazione e sorridendole amabilemente la saluto. Lei per tutta risposta corre ad abbracciarmi, scoppiando a piangere. Io, il mio amico e la strega ci guardiamo un pò sorpresi. Kanon infastidito forse dalla scena prende la parola

-        Aristea, tutto bene? - Lei si discosta da me asciugandosi le lacrime

-        Oh si Kanon .. è solo che dopo tanto tempo che non ci vediamo, vedere Milo ridotto così ... mi dispiace

-        Ah ma figurati mia cara – le do una pacca sulla spalla che la sposta in avanti – questo non è nulla ... tu piuttosto ... ma quanto sei diventata carina!

-        Oh Milo smettila – la vedo arrossire,mentre Kanon sbuffa e Melina mi fulmina

-        Ma dico seriamente ... voglio dire ... nell'infanzia siamo tutti bei bambini .. crescendo poi c'e' chi migliora e c'e' chi peggiora e tu sei decisamente migliorata – alla conclusione della frase ricevo un calcio da Melina seguito da un epiteto irripetibile e non riesco a rispondere perche vengo abbandonato dalla suddetta su due piedi

-        Sei incorreggibile Milo – Kanon mi guarda di traverso

-        Beh! Ma che ho fatto? - pensando alla mia ultima frase realizzo – porca miseria ... scusatemi io ... voi continuate pure per conto vostro ... io devo andare!

Senza sentire la loro risposta corro dietro a Melina per scusarmi delle mie parole. La raggiungo poco prima che esca dalla piazza principale e la blocco prendendola per il braccio ... ancora una volta ottengo come reazione il suo irrigidimento, ma diversamente dall'altra volta, si riprende immediatamente e voltandosi mi da uno schiaffo. Le sorrido

-        Questa volta me lo merito – sta per andarsene, ma la fermo ancora – perdonami ... io non mi riferivo a te, credimi.

-        Non ha importanza – tenta di liberarsi da me, ma io la blocco ancora

-        Si che lo ha, non voglio che tu pensi male di me – la sento agitarsi e cominciare a tremare

-        Lasciami

-        Io voglio farti capire che non volevo ...

-        LASCIAMI!! - il suo urlo mi spinge a mollare la presa, ha il fiatone e l'agitazione tipica delle persone che sono sotto shock. Decido di aspettare che si calmi

-        Sei calma ora?

-        Ma che cosa vuoi da me Milo? Perchè non mi lasci in pace?

-        Voglio sapere che cosa ti è successo e cosa ti ha portato a diventare così

-        L'hai detto tu no? C'e' chi migliora come Aristea e chi peggiora come me... tutto qui .. sono diventata brutta e diventando brutta mi sono sentita umiliata e mi sono chiusa in me stessa

-        Non credo neanche ad una parola di quello che mi stai dicendo

-        Problema tuo – Melina  mi guarda furiosa, ma questa volta non tenta di scappare e continua a fissarmi

-        Vuoi scommettere?

-        Scommettere?

-        Si ... facciamo una scommessa ... come quando eravamo piccoli ti ricordi?

-        Io ....

-        Mi dicevi sempre che non sarei mai riuscito a fare quello o quell'altro ... e alla fine scommettevamo sempre – lei accenna un sorriso

-        Già .. e la maggior parte delle volte tu perdevi

-        Solo perchè le tue scommesse erano assurde. - le sorrido di rimando

-        E su cosa vorresti scommettere? Sentiamo

-        Non mi interessa .. la scommessa falla tu ... sono sicuro di vincere in ogni caso ... ciò che mi interessa è il premio che riceverò in cambio

-        Ah si? E quale sarebbe?

-        Una serata con te

-        COSA?

-        Si, una serata con te alle mie condizioni

-        Scordatelo – Melina tenta di fuggire nuovamente, ma io le blocco la fuga

-        Cos'è? Hai paura di perdere?

-        Io non ho paura

-        E allora accetta ... in fin dei conti puoi decidere tu la scommessa .. cosa hai da perdere?

-        Cosa ho da guadagnare vorrai dire!

-        Ah ... se perdo potrai obbligarmi a fare quello che vuoi

-        Mmmh ... anche sparire?

-        Anche sparire ....

-        No ... non accetto!

-        Avanti! - la guarda di sbieco – se non accetti sarò costretto a girare per tutto il paese in cerca di informazioni sul tuo conto e posso assicurarti che alla fine scoprirò il tuo segreto

-        Io non ho segreti!

-        Tutti li hanno

-        Anche tu? - La sua è una domanda spontanea

-        Anche io – non riesco a non essere onesto con lei in questo momento

-        Mmmh – la vedo pensare – e va bene ... allora se vinco io tu mi racconterai i tuoi segreti e poi sparirai

-        Affare fatto! - la guardo divertito – allora su cosa scommettiamo?

-        Seguimi

Senza darmi il tempo di replicare si allontana quasi correndo e io la seguo incuriosito da ciò che potrà partorire la sua testa. Si ferma di fronte ad una vecchia casa che un tempo fu dimora di persone altolocate. I ricordi mi assalgono e fanno emergere nella mia mente giornate sotto il sole passate all'esterno di questi cancelli in attesa dell'arrivo dei proprietari ... ore e ore ad aspettare solo per vedere l'unica automobile presente in tutta l'isola. Melina mi strattona per ridestarmi dai miei ricordi.

-        Oh .. che ti sei inbambolato?

-        No .. pensavo semplicemente a quanto tempo ho sprecato di fronte a questi cancelli. Certo che la casa è ridotta male. Ma che è successo hai proprietari?

-        Rovinati. Completamente e irrimediabilmente

-        Ma come è possibile? - sono sicuro che il loro patrimonio era di gran lunga superiore perfino a quello di Alman di Tule

-        Cattive compagnie ... diciamo che hanno avuto l'infelice idea di accettare un accordo con il mio caro zietto

-        Capisco – un pensiero scuro si manifesta nella mia mente, ma il nuovo Milo decide di scacciarlo – e allora perchè mi hai portato qui?

-        Il proprietario, dopo aver perso tutto, si è suicidato e la moglie per non dover vivere di stenti se ne è andata al seguito di un turista americano facoltoso. L'unica ad essere rimasta e l'anziana mamma di lui. Non ha più un soldo da anni, quasi non ci vede più e non accetta la visita di nessuno.

-        E come fa a vivere?

-        La gente del paese l'aiuta. Non le fanno mancare nulla e in questo modo continuano a darle l'illusione di potersi permettere una vita agiata. Per questo non vuole vedere nessuno ... solo persone di un certo rango e di una certa classe che possiedo eleganza nei modi e nel comportamento.

-        Ho capito – la guardo dubbioso – ma questo cosa c'entra con me e la nostra scommessa?

-        E' questa la scommessa

-        Non capisco – la guardo sempre più perplesso

-        Vedi ... l'anziana non si separa mai da una collana di zaffiri .. io voglio che tu te la faccia dare

-        Tutto qui?

-        Si .. tutto qui ... ma attenzione ... deve essere lei a dartela ... di sua spontanea volontà ... non devi minacciarla, vessarla o derubarla

-        Ehi – la guardo inorridito, ma poi le sorrido amabilmente – ma per chi mi hai preso?

-        Bravo bravo .. ridi ora ... voglio vedere quando tornerai da me strisciando senza collana, cosa farai?

-        Non accadrà mai – le sorrido nuovamente - quando posso cominciare?

-        Anche ora ... ma bada ... hai tempo fino a domani mattina ... entro le sette dovrai portarmi la collana .. se no avrò vinto io.

Senza aggiungere altro se ne va lasciandomi di fronte alla casa fatiscente. Sorrido all'idea di quanto  possa essere ingenua Melina ... veramente pensa di mettermi in difficoltà? Tutte le donne, giovani, anziane, ricche, povere, belle o brutte, sono cadute irrimediabilmente ai miei piedi ... e così sarà per questa anziana signora. In questo modo, vinta la scommessa, obbligherò Melina a raccontarmi il suo passato, con la scusa della serata. Entro nella casa dopo aver inutilmente bussato più volte e dopo un lungo gironzolare, trovo la donna nel tinello. E' seduta su una sedia e sta guardando fuori; è sola, vecchia, piegata dagli anni e dal dolore; quasi provo compassione e tenerezza. Ma in un lampo questi sentimenti spariscono di fronte alla reazione dell'anziana donna. Vedendomi di fronte a lei, dopo aver urlato "Al ladro!", prende un bastone vicino alla sedia e tenta di darmelo in testa, fallendo miseramente il bersaglio. La violenza con cui tenta di colpirmi le fa perdere l'equilibrio e la porta a ricadere come un sacco di patate sulla sedia dove prima era seduta. Apparentemente svenuta, si rianima dopo poco e tenta nuovamente di colpirmi, questa volta al grido di "Aiuto! Mi vuole violentare!", al che trattenendo a stento una risata tento di calmarla spiegandole che sono lì per una visita di cortesia, ma onde evitare azioni pericolose, nel frattempo le sottraggo il bastone. La donna per tutta risposta prende un ombrello che è posizionato sull'altro lato della sedia e dopo aver provato a colpirmi ancora, urla disperata "zotico! Maiale! Ladruncolo! Cafone da quattro soldi!" . Ovviamente tutti i suoi colpi vanno a vuoto e dopo poco stramazza sulla sedia, sfinita e distrutta. Quando credo che abbia esalato l'ultimo respiro, quella si rianima nuovamente e ricomponendosi, dopo essersi data una pettinata con le mani, mi guarda in  modo solenne. Ammetto di rimanere stupito del cambiamento che la donna ha; da vecchietta impaurita e fuori di testa si trasforma in anziana ereditiera, fiera e altera.

-        Giovanotto, io non parlo con tipi rozzi e volgari come voi

-        Vedete, voi non mi conoscete

-        E non intendo conoscervi. Andatevene!

-        Signora io ...

-        ANDATEVENE!

-        Ma lasciatemi spiegare

-        Giovanotto per caso siete sordo? A-N-D-A-T-E-V-E-N-E ... o sarò costretta a chiamare la polizia

Il suo tono autoritario e la sua risolutezza mi spingono, mio malgrado a sgomberare il campo. Decido di battere in ritirata per darle il tempo di riprendersi. Aspetto per un pò fuori dalla casa e dopo un'oretta tento una nuova sortita. Il risultato è simile se non peggiore ... e così vado avanti per tutta la giornata. La vecchiaccia, impermeabile ad ogni mia richiesta, puntualmente mi spedisce fuori dalla casa. Indeciso tra lanciargli un colpo mortale, mandando all'aria tutti i miei buoni propositi di non belligeranza, e andare da Melina e prenderla a calci per avermi organizzato questo speciale inferno pomeridiano, opto per la terza soluzione ... andare a casa a schiarirmi le idee e a riposarmi. Purtroppo quando giungo a destinazione, mi rendo conto di avere degli ospiti. Seduto fuori il portico, con le braccia incrociate trovo ad aspettarmi la mia personale croce e delizia .. il mio amico Camus ... l'unico uomo sulla faccia della terra che con uno sguardo riesce a penetrare il profondo della mia anima ... proprio quello che mi ci voleva dopo un pomeriggio infernale ... una serata da incubo! E purtroppo non è solo ... il maledetto ha pensato bene di farsi accompagnare dall'incubo personale di Kanon ... il suo gemello Saga .... fantastico ... doppio confronto ... si prospetta una serata indimenticabile. Però il saluto cerimonioso e le movenze eleganti del mio amico mi fanno balenare un'idea brillante ... mio caro Camus tu sarai il mio personale cavallo di Troia che mi porterà a vincere la scommessa con quell'arpia.

 

 

Eccovi il nuovo capitolo con un Milo leggermente più battagliero, anche se il suo fascino sembra aver perso decisamente colpi. E Camus e Saga come entreranno in questa storia? Di seguito le risposte di sagitta72 alle recensioni:

 

Charme_strange:    innanzitutto grazie per i compimenti sulla costanza, ma sai io e la mia collega amiamo molto leggere e aspettare poco, pertanto ci mettiamo nei panni di chi come noi adora andare avanti e vedere come si evolvono i fatti. quindi da come vedi siamo gia' qui con l'altro capitolo. in effetti per me il dopo Hades vede un Kanon proprio cosi' come lo descrivo e mi fa piacere che non sono l'unica a pensarla cosi'. Milo arrendevole? si e' vero...ma chissa' per quanto...un cavaliere abituato a combattere non so quanto possa resistere a non essere quello che realmente e'...giusto?!  spero continui a piacerti ogni capitolo di piu' e grazie mille per seguirla.

Anzy:   che onore te che leggi una storia scritta anche da me!!! (winnie e' abituata a vederti io e' la prima volta )...vogliamo prenderlo a sberle in due Milo? anche a me fa questo effetto ogni volta, pero' dai poverino, a tutti capita di avere crisi esistenziali nella vita, no?! ... chissa' se Kanon riuscira' a farlo tornare sulla retta via...oppure ci vorra' qualche altro miracolo!! ...Aristea troppo ingenua?...beh si  e' vero, pero' e' anche vero che e' cresciuta solo col padre...non puo' mica credere al primo venuto che si permette oltretutto di parlarne male di lui!!!.grazie tanto per seguirla...e mi raccomando ...non sparire piu' cosi' tanto da Efp!!! sono stata chiara!!

JackoSaint94:  effettivamente anche a me fa ridere Milo in fase di redenzione....con Kanon dall'altra parte per farlo redimere...ma guarda si fanno i favori a vicenda!!!  Sara' che Milo vuole diventare piu' bello di quanto lo e' gia'? Kanon innamorato di Aristea!!!...ma scherzate!! ve lo immaginate voi con moglie e marmocchi intorno?...io proprio no. cmq continuate cosi'..leggete...leggete...e divertitevi, spero!!

Sakura2480:   niente scuse abbiamo tutti i nosti problemi ed impegni...diciamo pero' che hai fatto in tempo a commentare...visto che stiamo aggiornanando e posso risponderti..si e' vero un cavaliere di Athena sa fare solo il cavaliere e basta, ma mi sembra che Milo si stia impegnando molto a non farlo...e ci sta riuscendo alla grande!! Kanon invece e' proprio un vero cavaliere....freddo ...implacabile...letale...ma pur sempre galante..non credi?...peccato pero' che le stia vicino solo per indagare...vabbe' si sa, ha altri interessi. un bacione a te e grazie di essere sempre presente...

 

  
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