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Autore: Freya Crystal    13/06/2010    13 recensioni
"- Edward Cullen non ti piace? Come mai? – gli chiesi. - Quel ragazzo è strano. Non mi ispira fiducia. Voglio che tu gli stia lontana. - "
Lei è una studentessa del liceo di Forks. Lui un avvocato.
Lei ha 17 anni. Lui 47.
Ma soprattutto... lei ama lui.
Bella Swan non è attratta dai suoi coetanei, anzi, li teme. E’ forse per questo motivo che a far breccia nel suo cuore è un uomo molto più maturo di lei. Acerba, insicura, fragile, e facilmente manipolabile, la nostra Bella Swan è costretta a fronteggiare la nascita di un amore impossibile.
A scuola evita qualsiasi forma di contatto con i suoi compagni di classe: con le ragazze non parla mai; con i ragazzi mantiene la distanza assoluta. Nessuno riesce a spiegarsi il motivo di questo suo comportamento, nemmeno suo padre.
E come se non bastasse, c'è Edward Cullen, splendido e irraggiungibile, che prova un odio profondo e immotivato verso Bella sin dal primo istante in cui i suoi occhi hanno incrociato quelli di lei.
Con il passare del tempo il silenzio fa sempre più male. Il dolore diventa sempre più forte. Le ferite scavano sempre più in profondità dentro Bella, incapaci di richiudersi da sole. Suo inseparabile compagno è il segreto che porta con sé e che la uccide a poco a poco.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Twilight
Capitoli:
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Need of answers


Smarrita e spaventata. Schiava delle mie paure e delle mie emozioni. Ecco come mi sentivo.
Non capivo dov'ero, verso dove mi stavo dirigendo, cosa stavo cercando. Mi mancava il respiro e non riuscivo a smettere di piangere.
Fermai la macchina e la spensi, guardandomi attorno. L'aver distolto la mente dalla guida mi permise di capire che ero in preda all'ennesimo attacco di panico e che mi ritrovavo a Seattle, precisamente di fronte ad un ristorante italiano.
Metti giù il telefono e stai attenta alla strada. Io ti troverò, lo prometto!
Alica stava arrivando, dovevo restare calma. Appoggiai la fronte al volante e chiusi gli occhi, cercando di fare ampi respiri.
Tutto quel male, a differenza dell'altra volta, me l'ero fatta da sola.
Vivere era troppo difficile. Avrei pagato l'anima per poter leggere la mente delle persone, il tempo necessario per capire chi era sincero e non giocava con i sentimenti altrui.
Il rumore di un'auto che parcheggiava dietro la mia mi distrasse momentaneamente dai miei dolorosi pensieri.
- Bella! -
Riaprii gli occhi e alzai la testa di scatto, guardando fuori dal vetro.
La commozione esplose nel mio petto. Aprii la portiera di slancio e mi catapultai tra le braccia di Alice, stringendola forte forte a me. Da quel momento, lei sarebbe stata il mio spiraglio di luce nel buio.
Alice ricambiò il mio abbraccio con una tale intensità capace di stordirmi.
- Sono qui, non sei sola. Non lo sarai mai. -
Mi lasciai cullare dalla solennità di quelle parole, quasi addormentandomi.
- Non sei sola, Bella. Non lo sarai mai. -
Più Alice le ripeteva, più mi tranquillizzavo. Affondai la testa nella sua spalla, mentre lei mi accarezzava delicatamente i capelli.
- Mi dispiace... Mi dispiace... Dio, mi dispiace da morire, così tanto che penso di meritare di soffrire! -
Avevo ritrovato la forza di incolpare  me stessa e volevo prendermi a schiaffi.
- Ssh, non c'è nulla di cui tu ti debba scusare. Ssh... Ora ti porto a casa mia... Jasper, si parte. -
Non avevo nemmeno fatto caso al fatto che Jasper fosse presente.
- Dormi, Bella. Dormi. -
La voce di Alice era rassicurante come la carezza di una madre al suo bambino, dolce come quella di un angelo. Mi lasciai ipnotizzare e caddi tra le braccia di Morfeo.


Quando mi risvegliai, ero in macchina, la testa appoggiata contro la spalla di Alice. Alla guida di una Gip c'era Jasper. Tornai con la mente al giorno in cui entrambi mi erano venuti a prendere all'ospedale. Le emozioni che sentivo erano le stesse che avevo provato durante quel breve viaggio verso casa mia; l'atmosfera era così simile che pensai di essere vittima di un dejà-vu. La calma placida e il senso di sicurezza erano qualcosa di straordinario per me, Isabella Swan.
Non dissi una sola parola quando Alice mi sorrise e Jasper mi lanciò un occhiata dallo specchietto retrovisore. Sapevo che esprimere i miei rimorsi per come avevo trattato Alice non sarebbe servito, non esistevano parole per farlo e a lei non servivano.
Jasper parcheggiò davanti ad una splendida casa bianca circondata da un'ampia vetrata circolare. Che i Cullen fossero ricchi e la loro madre avesse un gusto unico nel scegliere l'abitazione ideale, era qualcosa di sondato a Forks.
Scesi dalla macchina e senza spiaccicare parola mi lasciai guidare all'interno dell'edificio.
- Jazz, vai a prendere il pick-up di Bella e portalo a casa sua, per favore. -
- D'accordo. -
Non appena la porta si richiuse dietro a Jasper, il senso di calma e sicurezza iniziò a sbiadire, sostituito dallo sconcerto per tale fenomeno.
Alice mi disse di salire le scale ed entrare in una camera. Non appena fu entrata anche lei, mi fece segno con la mano di sedermi sul letto blu elettrico a forma di cuore situato al centro della stanza. Obbedii e mi portai le mani in grembo, torturandomi le dita com’ero solita fare quando ero nervosa, spaventata o agitata. Le braccina forti di Alice mi avvolsero ancora una volta. Mi sforzai di trattenere le lacrime incoraggiate dalla commozione. Rimanemmo così per un po’, unica fonte di rumore il mio respiro.
- Cosa è successo? -
Quella domanda era troppo generica. Troppo dolorosa. E me ne fece formulare un’altra: cosa ti è successo, Isabella Swan?
Che ne era stato di me, negli ultimi due anni?
Sospirai, il capo appoggiato sulla spalla di Alice. – Tanto. Tante cose. –
-    Ti ho vista litigare con Edward, ma non avevo previsto che sarebbe finita così. –
Alzai la testa per guardarla negli occhi. – Cosa? –
Ero confusa come non mai.
Alice sbuffò, pensierosa. - Va bene, te lo dico. Io vedo il futuro. E' così che sono riuscita a trovarti subito.–
-    … Cosa? – ripetei, scioccata, mantenendo la stesse espressione del viso.
Stavo sognando ancora, probabilmente.
-    Adesso penserai che sono pazza, che sto dicendo tutto questo solo per impressionarti, ora che… ora che sei qui con me. –
Non avevo mai visto Alice Cullen così seria in vita mia.
-    Che cosa significa che vedi il futuro? – domandai con un debole sussurro.
Avevo la pelle d’oca. E non per ciò che avevo appena sentito dire, ma per il fatto che ci stavo credendo senza avere alcun dubbio al riguardo.
-    Che sono diversa dalle altre persone, Bella. Un po’ come senti tu di esserlo. Certe volte ho delle visioni di cose che potrebbero succedere, io vedo le conseguenze delle decisioni prese in precedenza dagli altri. –
-    Sto sognando. – sentenziai.
Alice fece una risatina armoniosa.
Mi piaceva il modo in cui rideva. Fatto strano, perché solitamente il rumore delle risate delle oche della Forks High School mi davano fastidio. Ma lei… era tutta un’altra storia. Alice aveva rivoluzionato il mio modo di vedere le cose. Era anche per questo motivo che avevo cercato di tenerla lontana da me: mi ero troppo abituata all’idea che le persone mi avrebbero solo delusa, e non riuscivo a credere possibile che una mia coetanea fosse riuscita a farmi affezionare a lei.
-    No, sei super sveglia, Bella. –
-    Un momento… - mormorai - … La sera che abbiamo tamponato la macchina di… insomma, di Johnny… - una fitta bruciante mi colpì allo stomaco - … tu hai strizzato gli occhi quando ti ho detto che sarei salita in macchina con lui. All’inizio eri un po’ diffidente, ma poi, quando li hai riaperti ti ho vista convinta. Ecco… hai avuto una visione in quel momento? –
Attesi una risposta, sperando in un sì, altrimenti avrei fatto la figura della cretina.
-    Hai indovinato. Ho visto che quell’uomo non ti avrebbe fatto nulla, che non ti avrebbe violata in alcun modo.  Ma qualcosa, a quanto pare, è successo dopo… -
Alice assottigliò le palpebre, fissando un punto imprecisato al dì la della mia testa.
Ritornai con la memoria a quella sera. La sera in cui avevo baciato Johnny e lui mi aveva respinta, apparendo spaventato.
Quando ero tornata a casa, avevo trovato, con mia spiacevole sorpresa, due persone ad aspettarmi assieme a mio padre. Allora ero corsa nella foresta e… Buio totale.
Mi ero risvegliata nel mio letto senza sapere come.
La testa mi stava scoppiando per le mille domande che vi rimbalzavano dentro.
Perché Johnny aveva detto di essere già stato dalle parti di casa mia?
Perché Alice fingeva di non conoscerlo, se, quando lo aveva visto, aveva sussurrato: “Tu…”?
Come ci ero tornata in camera mia?
Johnny, Johnny, Johnny… Iniziai a capire qualcosa: mi accorsi che se mi trovavo in quella situazione era solo colpa mia. Lui mi aveva respinta in un primo momento, ma io avevo insistito, dicendogli che l’amavo. La sera precedente mi aveva detto con un contorto giro di parole di essersi innamorato di me. Forse era per quello che aveva cercato di allontanarmi da lui, era senza dubbio un uomo sposato, con dei figli, e avere a che fare con una diciassettenne non avrebbe giovato né a lui né alla sua famiglia. Non avevo alcun diritto di dimostrarmi ferita se lo avevo sentito chiamare qualcuno “tesoro” mentre era al telefono. Non gli avevo lasciato nemmeno il tempo di spiegare.
-    Bella? –
Alice mi fece una carezza al viso, fissandomi intensamente.
-    Ho sbagliato tutto! – esplosi, coprendomi il viso per la frustrazione.
Scoppiai a piangere. – Sono innamorata di lui, Alice. Sono… dannatamente, fottutamente innamorata di Johnny! –
-    Io non avrei mai voluto innamorarmi, dopo quello che mi è successo! Ma invece… lui, lui mi ha stregata. Non posso fare a meno di lui! Anche in questo momento, tutto ciò che desidero e averlo qui di fronte a me, stringerlo fra mie braccia e fare l’amore con lui! Io… Io… non voglio vedere nessuno! Nemmeno quell’altro, che ha continuato a mandarmi lettere per poi piombare in casa mia! Non voglio avere niente a che fare con dei delinquenti che si presentano al bar per minacciarmi, né con degli idioti che mi rifilano messaggi su dei bigliettini per intimorirmi! Sono stanca di essere l’oggetto di mille problemi, sono stanca! –
Urlavo senza alcun controllo, le parole mischiate alle lacrime, la gola secca per la mancanza di fiato rimastomi.
Alice mi abbracciò. – Bella, i biglietti che hai trovato te li ho scritti io! Mi dispiace, io volevo solo metterti in guardia su Sam e Tray! –
Smisi di piangere, fissandola allibita.
Il rumore di una porta che sbatteva fece sussultare entrambe.
-    On no… Edward. – annunciò Alice.
Non udimmo nemmeno il rumore delle scale che scricchiolavano sotto i suoi piedi, due secondi dopo aveva aperto la porta della camera, dirigendosi a passo spedito verso Alice.
Tremai di paura, la sua figura sprigionava una rabbia palpabile.
-    Dovevi dirmelo che lei lo conosceva! – esclamò, lanciandomi una breve occhiata.
Mi sentii trafiggere da quello sguardo nero e gelido.
-    Edward, calmati! –
Alice si alzò in piedi, parlandogli faccia a faccia. Era così piccola di fronte a lui… Per un attimo temetti per lei.
-    Questo! E’ roba tua! – mi si rivolse Edward, sprezzante, porgendomi lo zaino che teneva in mano.
Ancora stordita dal suo turbolento ingresso, afferrai lo zaino.
-    Io me ne vado, Alice. Scusa per tutto quanto. – mormorai, uscendo velocemente dalla camera.
-    E’ un po’ tardi per le scuse, ti pare? – giunse alle mie orecchie la voce tagliente di Edward.
-    Sei un deficiente! Taci, una buona volta! –
La mano di Alice mi afferrò per il polso mentre scendevo le scale.
-    Ti prego, lasciami andare. Ti sto facendo litigare con tuo fratello, non voglio! Fammi sparire! –
-    D’accordo. Se te ne vuoi andare, non te lo impedirò. Ma io ti seguo. – sentenziò, risoluta.
-    Alice… -
Edward ci aveva raggiunte. Scesi di corsa le scale. Stavo tremando. Avevo paura di lui.
-    Alice, andiamo via. – supplicai, voltandomi per guardarla.
Andai a sbattere contro qualcuno. Tramortita dal colpo, rischiai di perdere l’equilibrio, se non mi avesse sorretta la mano di…
- Jasper! -
Alice schizzò al nostro fianco. Jasper cinse la vita di Alice, protettivo. – Edward, rilassati, ti prego. –
Alle parole del fratello Edward assunse un’espressione del viso più calma, l’aura rabbiosa e minacciosa svanì dalla sua figura.
Fissai Jasper, profondamente turbata. Lui mi sorrise pacatamente, e in quello stesso istante la paura, l’ansia, la disperazione e il dolore furono risucchiati dal mio corpo.
“Io vedo il futuro.”
Le parole di Alice rimbombavano nelle mie orecchie, mentre fissavo i profondi occhi dorati di Jasper.  Alice gli accarezzò il viso. – Grazie, amore mio. –
Distolsi lo sguardo e mi sentii attratta da quello di Edward, in piedi sugli scalini. Mi sforzai di mantenere il contatto visivo, gli occhi offuscati dalle lacrime.  
I Cullen… Alice, Jasper, Carlisle, Edward… Erano diversi, tutti.
Il tocco freddo di una mano al mio braccio mi risucchiò dal vortice degli enigmatici occhi di Edward. – Andiamo, ti porto a casa. –
Annuii ad Alice.
-    Ciao, Jasper. – mormorai, imbarazzata.
Lui mi fece un cenno del capo.
Alice aprì la porta di casa. Quando fui sulla soglia, una voce mi fece fermare.
-    Ciao, Bella. –
Mi impietrii. Feci leva su tutta la mia forza di volontà per voltarmi.
Edward mi diede le spalle e salì al secondo piano. Quando fu sparito, mi lasciai sfuggire un sospiro. – Ciao, Edward. – mormorai piano, quando fui certa che non avrebbe potuto sentirmi.


*******


Non cercai più Alice il giorno dopo, dalla nostra ultima conversazione in macchina, mentre mi riportava a casa.
Lei mi aveva detto che vedeva il futuro, e che per questo motivo mi aveva infilato dei bigliettini sotto al banco e sul parabrezza della macchina per mettermi in guardia da Sam e Tray. Come conosceva i loro nomi? Ribadisco: vedeva il futuro.
In conclusione, era lei quella delle due che si era scusata per avermi spaventata.
“Non sapevo come dirtelo, non mi avresti creduta se ti avessi detto che avevo visto quei tizi nella mia mente. Scusa.
Almeno un piccolo quesito era stato risolto.
“E… stasera? Stasera succederà qualcosa?”
“Non riesco a vedere bene, ma sento che è meglio se resti a casa. Salta il lavoro, per una volta. Fallo per me, e per te stessa.”
Avevo deciso di ascoltare le parole di Alice. E così, eccomi al parco, ad aspettare chissà cosa, seduta da un’ora sulla stessa panchina del giorno precedente. Mi ero dimenticata di rivolgere ad Alice la fatidica domanda: “ Perché conosci Johnny? E perché sembra conoscerlo anche Edward?”
Incredibile ma vero, mi ero preparata con cura per andare a scuola, consapevole che all’uscita mi sarei dovuta fermare in quel posto. Jeans neri, camicetta bianca semi-sbottonata, ciondolo a forma di luna argentata al collo, un filo di trucco per dare colore al mio viso pallido e capelli sciolti, con alcuni boccoli leggeri. La particolarità sta nella semplicità, così avevo sentito dire. Alice mi avrebbe uccisa, se mi avesse sentita pensare una cosa simile.
Mi ero preparata per lui, nella speranza di vederlo. E non ne avevo fatto parola con nessuno.
Mi era preparata per chiudere i conti con lui.
Ancora non riuscivo a credere di essere stata coraggiosa a sufficienza per trovare la forza di deciderlo.
Sapevo che sarebbe venuto. Non aveva il mio numero di cellulare, e quello era l’unico posto dove ci saremmo potuti vedere, dopo che Caroline, la mia datrice di lavoro, ci aveva visti insieme.
Scacciai quel pensiero dalla testa. Presto avrei chiuso l’intera faccenda.
Mano a mano che i minuti passavano, sentivo il cuore stringersi in un pugno di sangue e muscoli tritati.  Avrei sofferto, e tanto. Ma non dovevo pensarci, altrimenti sarei fuggita senza aspettarlo, per paura di affrontare il dolore che mi avrebbe investita dopo ciò che gli avrei detto.
Erano ormai le sei di pomeriggio. Era da due ore che ero lì. Ma non mi diedi per vinta.
Finché non la vidi.
Una lucida BMW nera che si fermò per parcheggiare vicino al marciapiede. Spostai lo sguardo sulle mie mani, facendomi scudo coi capelli che mi erano ricaduti sul viso. Con la coda dell’occhio, diedi una sbirciata verso l’auto.
Quando udii il rumore di una portiera che sbatteva, il mio cuore salì in gola. Tremai da capo a piedi, per l’ansia e la paura di non essere all’altezza della situazione, e, soprattutto, al pensiero che quella persona non fosse chi stavo aspettando.
Mi feci coraggio, imponendo alla mia testa di sollevarsi e di guardare dritta davanti a sé.
Diavolo.
Come poteva essermi fatale in camicia nera e jeans?
Si passò una mano tra i capelli, guardando a destra e a sinistra, come se stesse cercando qualcosa.
Vederlo sgretolò ogni mia decisione, ogni mio pensiero e ogni mia sicurezza. Tutto ciò su cui avevo meditato sembrò sbiadire, diventare patetico e inutile.
Rimasi semplicemente lì, seduta ad aspettare, mentre me lo mangiavo con gli occhi, incapace di distogliere lo sguardo.
Lo volevo in quello stesso istante.
No, non ce l’avrei fatta a dirgli addio!
Johnny mi vide, cambiò espressione, accennò ad un piccolo, micidiale, sorriso. Mi stava compatendo. Oppure si sentiva in imbarazzo ed era sorpreso all’idea di avermi vista.
Ero pietrificata sulla panchina. Non mi sarei mossa da lì.
Lui mi raggiunse, senza togliermi gli occhi di dosso.
-    Ciao. – mormorò, quando mi fu di fronte.
Feci un cenno col capo, tenendo lo sguardo fisso sul prato.
-    Sono felice di averti trovata qui. Immagino tu voglia farla finita. –
Quelle frasi accostate l’una al fianco dell’altra non avevano senso. Non erano ciò che avrei voluto sentirmi dire.  
Scossi il capo, frustrata, e irretita dalla bellezza di quella voce che mi solleticava le orecchie, evocando qualcosa di proibito nella mia mente: il desiderio di un piacere segreto che avrei voluto scoprire con Johnny.
-    Non ti capisco. – dichiarai, fredda.
-    Guardami negli occhi. –
Suadente, bassa voce roca.
Come vittima di un incantesimo incatenai i miei occhi ai suoi smeraldi: indecifrabili abissi di passione e tormento per la mia anima.
-    Ieri stavo parlando al telefono con la mia figliastra. – annunciò, serio, sicuro delle sue parole.
-    Oh… -
Sospirai. – Johnny… Tu sei sposato? Insomma… io non so niente di te. –
-    Ero felicemente sposato, fino a dieci anni fa. Poi ho divorziato, e la mia ex moglie è stata uccisa. Hai sentito parlare del caso della donna bionda trovata a Forks? E’ il giallo del momento. –
Mi portai una mano alla bocca, sconvolta.
-    Non c’è nessun’altra donna nella mia vita. – ammise, mandandomi a fuoco.
-     Sono un bravo oratore, sarei stato capace di sbarazzarmi di te da molto prima, se fossi stato sposato, o fidanzato. –
Johnny fece un sorriso mesto. Le sue parole mi turbarono per un momento.
-    Ho quarantasette anni, Bella.  E questo, è solo il minor problema tra noi due. –
Trent’anni di differenza. Johnny superava mio padre di cinque anni.
Rabbrividii di sconcerto, ma fui in grado di riprendermi subito. In fondo, erano solo sette anni in più di quel che avevo creduto...
Scacciai quel pensiero. Non mi importava. Non mi importava di uno stupido numero, quando davanti a me avevo il dio del fascino.
-    Non me ne frega niente! – sbottai, arrabbiata. – Ti ho già detto che non mi fa paura l’età. –
Johnny mi si sedette accanto, fissandomi le labbra.
-    E allora… cosa ti spaventa? – mi sussurrò all’orecchio.
Chiusi gli occhi, conficcandomi le unghie nelle ginocchia. - Tu. –
Il mio corpo si protendeva per ghermirlo in un abbraccio senza via di scampo. Lo volevo, nonostante non avessi che un pugno di parole come certezze in mano.
E se ti avesse mentito?
Beh, allora non sarebbe tornato qui nella speranza di trovarmi.
Mi ero data una risposta da sola. O forse stavo solo cercando di convincermi a credere a ciò che volevo.
Dannazione, che ne era stato del mio raziocinio? L’amore aveva sconvolto la mia persona.
-    Tu mi spaventi, Johnny. Mi spaventa il mio sentimento per te. –
-    Siamo sulla stessa barca, allora. –
Quelle parole mi spiazzarono.
-    Non riesco a fare a meno di te. –
Il cuore stava per balzarmi fuori dal petto.
-    Oggi sei splendida. – soffiò ancora una volta sul mio orecchio.
Mi specchiai nei suoi occhi. Io non ero splendida, ma se Johnny lo credeva, e aveva dichiarato di essere attratto da me, era inutile che mi facessi mille domande. -    Ti desidero. –
Ero in ebollizione. - … Anche io. –
Johnny mi sorrise, sensualmente. – Vieni con me. –
Si alzò in piedi. La paura di non essere all’altezza di cogliere un frutto proibito era mischiata all’eccitazione e all’incredulità di fronte a ciò che sapevo sarebbe successo se mi fossi alzata da quel rettangolo di legno e avessi seguito Johnny.
Istinto contro razionalità.


*******


Spazio dell'autrice: allora.... Cosa farà Bella?
A voi il diritto di indovinare!
Oggi sospendo in modo ancor più crudele, perché non vi dico niente del capitolo XD
Dunque dunque dunque... Sembra che Edward chiappe sode e irresistibili stia vincendo. E che Tanya non piaccia per niente.
Continuate a rispondere:
1) Edward vs Johnny: chi è il migliore?
2) Tanya: amica o nemica?
Se non ricordo male, adesso siamo a quota 6 anti Johnny e 1 anti Edward; mentre Tanya tutti, eccetto 2, la considerano nemica.
Ringrazio tutti coloro che mi seguono e che commentano. Ahimé, non sono arrivata a 20 recensioni per lo scorso capitolo, ma non importa, vorrà dire che ce la farò più avanti XD

Ringraziamenti e risposte alle recensioni:


 Saretta__Trilly__ [Contatta] Segnala violazione
 03/06/10, ore 21:19 - Capitolo 10: Leave me alone... Please
Devo dire che qualcuno ha azzeccato sul perché Edward e Johnny si conoscono XD Presto lo scoprirai anche tu ;)
Forse adesso Bella ha capito perché Alice cercava in tutti i modi di starle vicino. Presto le due avranno modo di fare una luuuuuuuunga chiacchierata.
 kandy_angel [Contatta] Segnala violazione
 03/06/10, ore 15:02 - Capitolo 10: Leave me alone... Please
Ahahahah... e chi lo sa... per l'ultima cosa che hai detto XD Lo vedrai! 
 bells84 [Contatta] Segnala violazione
 03/06/10, ore 00:46 - Capitolo 10: Leave me alone... Please
Non sei malata, credimi, ti capisco *.* (Stile Alice che cerca di fare amicizia con Bella XD XD)
Presto scoprirai come mai Johnny conosce i Cullen ;)
Sono felice di sapere che mi segui spesso, tanto, è un onore *_*
 veggente [Contatta] Segnala violazione
 02/06/10, ore 23:55 - Capitolo 10: Leave me alone... Please
Dal tuo nick presuppongo che tu sia ricca di inventiva XD Mi piacerebbe risponderti, le tue considerazioni sono molto interessanti.  Capirai presto perché Johnny conosce i Cullen, non c'è molto da aspettare, lo prometto ;)
 shasha5 [Contatta] Segnala violazione
 02/06/10, ore 21:50 - Capitolo 10: Leave me alone... Please
Hai avuto la risposta alla tua recensione.
... Almeno, per ora.
La verità non la fa la bocca di qualcuno! Ci vogliono i fatti XD
Uhu, il fascino dell'uomo maturo ti ha colpita! Ti capisco cara *_*
Ahahaha, le ultime due frasi suonano come una minaccia nascosta XD... Come mi diverto a farti soffrire, buahahahahaha!!!!! O_O
Okay, sono tornata nel mio corpo XD Alla prossima con una sorpresina ;)
 sandy69 [Contatta] Segnala violazione
 02/06/10, ore 21:27 - Capitolo 10: Leave me alone... Please
Sono pienamente d'accordo su tutto ciò che hai detto. La risposta di Edward sulla questione della fidanzata ha fatto sentire Bella sull'ultimo piano di un quadro. Leggendo questo capitolo avrai capito che Alice sarà fondamentale per Bella. La aiuterà molto ;)
E sì, tranquilla, ogni nodo verrà al pettine, capitolo dopo capitolo ;)
 cinzia818 [Contatta] Segnala violazione
 02/06/10, ore 21:17 - Capitolo 10: Leave me alone... Please
Eheheheh, e chi lo sa cosa succederà. Domani è un altro giorno e si vedrà XD
(Sono pazza, non farci caso -,-)
Mi fa molto piacere ricevere commenti da nuovi lettori ;)
 _flo_cullen [Contatta] Segnala violazione
 02/06/10, ore 21:16 - Capitolo 10: Leave me alone... Please
Wow, un'altra nuova lettrice ;)
Abbiamo trovato un'altra del team-anti Johnny! Alcune lettrici saranno davvero felici di saperlo XD
 mistake [Contatta] Segnala violazione
 02/06/10, ore 21:16 - Capitolo 10: Leave me alone... Please
Ho postato... NON UCCIDERMI, TI PREGO *_* Ho la netta sensazione che questa interruzione non ti piaccia più di tanto XD...
Ahahah, non avevo dubbi al riguardo sulle tue scelte, specie su quella tra Johnny ed Edward XD
 PAZZA96 [Contatta] Segnala violazione
 02/06/10, ore 20:13 - Capitolo 10: Leave me alone... Please
Spero di non deludere le tue aspettative, allora *_*
 Sabe [Contatta] Segnala violazione
 02/06/10, ore 20:08 - Capitolo 10: Leave me alone... Please
Oddio O_O Mi fai paura O_O
1) ... -,- ... Okay, non rispondo -,-
2) Se prima Bella era cretina, adesso cos'è diventata? O_O Tu mi odierai a morte, me lo sento XD
Ahahahah, dai, almeno qualche rispostina l'hai avuta in questo capitolo XD 
 _Miss_ [Contatta] Segnala violazione
 02/06/10, ore 19:27 - Capitolo 10: Leave me alone... Please
Sicura di non correre troppo? XD Magari Johnny lo stai sopravvalutando... Uhm, non posso dirti niente! Lo scoprirai tu ;)
 federika88 [Contatta] Segnala violazione
 02/06/10, ore 19:02 - Capitolo 10: Leave me alone... Please
Vedere Bella serena... ce ne vorrà. Mi viene male addirittura a me a pensarci ç_ç
Comunque presto scoprirai perché Johnny conosce i Cullen, non manca tanto ;)
 Lalayasha [Contatta] Segnala violazione
 02/06/10, ore 18:44 - Capitolo 10: Leave me alone... Please
Ma ciao cara la mia pazzerella *_*
Oh mio Dio O_O Non penserai che Johnny è l'ex di Edward?....
...............................
Tu ne saresti capace....
..........................
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
...............................
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH okay basta -,-
Seriamente, spero che tu ci dorma la notte o_O
E spero di non averti delusa con questo capitolo ;)
 vanderbit [Contatta] Segnala violazione
 02/06/10, ore 18:42 - Capitolo 10: Leave me alone... Please
Sì, Carlisle sa qualcosa della situazione di Bella. Come del resto Alice e... Ah, basta, devo tacere XD
Per quanto riguarda Edward, lui ha le sue ragioni per trattare Bella in quel modo, tuttavia inammissibili.
Come ho già detto alle altri, presto si scoprirà perché Johnny conosce i Cullen. Resisti *.*
 __cory__ [Contatta] Segnala violazione
 02/06/10, ore 18:20 - Capitolo 10: Leave me alone... Please
Lieta che la mia storia ti interessi ;)
Sei come me, anche io prediligo le storie contorte XD Mi piace leggerle e, con mio sommo masochismo, scriverle. Giuro, certe volte mi ci ingarbuglio pure io!
Spero che il capitolo ti sia piaciuto ;)
 harrytat [Contatta] Segnala violazione
 02/06/10, ore 18:14 - Capitolo 10: Leave me alone... Please
E con te siamo a due pro Tanya XD Davvero quello stronzetto di Edward è il migliore? Mah.... X


  
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