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Autore: ecila94hina    21/06/2010    2 recensioni
Ciao, avete mai riflettuto sull'importanza della vita delle persone prima di noi? Ebbene ho deciso di presentarvi la vita di un personaggio storico utilizzando i vari personaggi di Naruto. La protagonist sarà Temari che vivrà la vita di Caterina Sforza, una donna di cui secondo me è importante conoscere almeno il nome (il motivo potete scoprirlo solo leggendo...o cercando in internet, ma vi consiglio di leggere XD). Per quanto riguarda le coppie vi posso dire che Caterina si è sposatapiù di una volta XD e ci sarà Naruhina. Spero di avervi incuriosito e pero leggerete (vi prego... scherzo...ma forse neanche tanto XD, fate quello che volete).
Genere: Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Temari
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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4°capitolo

Ciao a tutti e…si spera più di due. Grazie a chi a recensito e a chi ha avuto il coraggio di leggere.

Sarhita: sono fiera di sapere che ti piace. Mi dispiace molto che sia stato corto lo scorso capitolo e forse anche questo non è il massimo per lunghezza ma il tempo è veramente poco (colpa dello stage). Spero che questo cap ti piaccia.

Vaius: grazie. Spero ti piaccia anche questo cap e, pensala così, il momento del loro arrivo si avvicina. Mi dispiace per il capitolo corto, cercherò di rifarmi con i prossimi. Spero di ricevere altre tue recensioni.

La mattina successiva Temari si svegliò da sola. Accanto a lei il letto era vuoto. Su una sedia vi era la camicia da notte del nuovo marito. Ancora impossibile per lei definirlo tale. Prese la vestaglia e se la mise. Poco dopo arrivarono le serve che la lavarono e cambiarono.

La giornata trascorse veloce e anche se nessuno lo dava a vedere tutti volevano sapere se effettivamente i nuovi coniugi Riario si fossero uniti quella notte.

Dopo cena, una volta soli, Temari decise di parlare a suo marito e gli chiese spiegazioni.

-Volete sapere perché ieri notte non vi ho deflorata evitando così di causarvi un trauma infantile?!- domandò seccato il Riario.

Temari rispose di si.

La risposta di lui non tardò ad arrivare - Ora lo sapete. Ci uniremo solo al momento giusto, non mi va di sprecare le mie ore di sonno a fare una cosa che sicuramente in questo momento della vostra vita non porterebbe a niente. Ne riparleremo all’arrivo del vostro primo mestruo-

- Vi ringrazio per l’accortezza da voi compiuta nei miei riguardi allora- disse lei.

- Questo non vuol dire che passerò tutte le mie notti A DORMIRE da solo- la informò lui.

Sebbene fosse ancora piccola Temari comprese pienamente il significato di quella frase, troppo abituata con suo padre e come forma di ultima resistenza a quella provocazione rispose:

- Non esponetevi troppo alle chiacchiere della nobiltà e- disse voltandosi per andare verso la sua camera personale- non appena, come dite voi, io sarò nelle condizioni di non farvi più perdere ore di sonno inutilmente credo dovrete cambiare le vostre abitudini-

-Se voi riuscirete a soddisfarle pienamente- controbatté lui, quasi divertito.

Temari tremò al pensiero, ma continuò senza darlo a vedere.

- Vedremo se c’e l’ho nel sangue allora-

Tutti erano a conoscenza della sua condizione di figlia illegittima, non se ne vergognava e non le creava problemi ammetterlo, e il chiaro riferimento riuscì a far ridacchiare il moretto che rispose.

-Attenderò con impazienza quel momento sperando arrivi presto-

-Lo spero. Buona notte marito- controbatté orgogliosa

- Buona notte -

E se ne andò.

I giorni e i mesi passarono e così volarono due anni, permettendo ai due coniugi di conoscersi meglio.

Alcuni giorni Temari poteva notare sotto gli occhi di lui un leggero velo di occhiaie e allora lui le sorrideva furbo puntando lo sguardo su qualche sghignazzante nobildonna. A quel punto Temari gli si avvicinava e diceva

- Non avete dormito molto questa notte. Brutti sogni? Vi consiglio una buona tisana-

-Penso di aver avuto un sonno parecchio agitato.- rispondeva lui allusorio

Sasuke si divertiva molto a punzecchiarla e credo che anche lei si divertisse.

Lei rispondeva tranquilla - Devo consigliare la stessa tisana alla contessa Ino temo, ho notato un piccolo ematoma sull’avambraccio sinistro e un segno rosso sul collo, difficile da coprire con la cipria. Temo che anche lei soffra del vostro stesso disturbo notturno-

E allora lui controbatteva - Non lo chiamerei disturbo-

Lei non rispondeva e continuava a guardare dritta davanti a se.

Con il tempo l’impazienza di punzecchiarsi sull’argomento aumentò andando a sfociare su battutine sempre più esplicite e questo non potè che favorire l’instaurarsi della complicità e…del desiderio.

Crescendo Temari cominciò a notare sempre più, particolari che prima non aveva notato o che non riteneva importanti come il volume dei muscoli al di sotto della sua veste, il suo sguardo intelligente o il suo modo di parlare lento e caldo al momento delle loro comuni provocazioni.

Un giorno lui partì per Imola, la città affidatagli dal papa suo zio, e la informò che si sarebbe assentato per parecchio tempo. Lei lo avrebbe atteso a Milano. Il momento dell’addio fu breve, poche parole formali e un bacio leggero sulla fronte di lei, grosso miglioramento rispetto all’inizio.

Eccetto brevi periodi della durata da una a due settimane lui mancò per quasi un anno e mezzo. In quel lasso di tempo Temari si accorse che il suo corpo stava lentamente, ma inesorabilmente cambiando e non solo quello.

Ecco mi sento un po’ in imbarazzo a parlar di certe cose, ma capisco siano fondamentali per un’ esatta comprensione dello scorrere degli eventi e del personaggio. Credo sia necessario qui l’inserimento di una delle lettere di Temari a mia moglie Hinata.

In quei giorni mi sentivo strana, mi sembrava di avere tanta aria compressa nel ventre. Ero anche molto irritabile e non riuscivo a stare ferma. Tu puoi riconoscerne i sintomi sicuramente. Una mattina, poco prima dell’alba mi svegliai con una strana sensazione di bagnato. Bastò uno sguardo per capire, per avere la conferma. Il momento che stavo attendendo era giunto. Per mio marito era finito il tempo di andare con le altre donne. Sapevo cosa sarebbe successo, quello che avevo evitato i tre anni e mezzo prima, ma devo ammettere che non provavo più lo stesso ribrezzo che avevo all’inizio al solo pensiero, ma provavo invece una strana emozione, forse curiosità. Vedi Hinata, non sono così coraggiosa come credi, quando ci unimmo la prima volta io e Sasuke era un momento desiderato da tutti e due, fu speciale, anche se doloroso e sono felice di averlo avuto con lui. Mi rattrista molto, invece, sapere di quello che accadde con tuo marito e realizzo che tu sei stata molto più coraggiosa di me e non c’è solo questo episodio a confermarmelo. Sei molto più forte di quello che credi. Ricorda sempre che nutro un grande affetto per te e per il bambino che porti in grembo. Ti verrò a trovare molto presto.

La tua fedelissima amica Temari

Questa lettera la inviò prima che io e Hinata ci sposassimo, quando lei era incinta del figlio del suo primo marito. È una storia molto lunga da raccontare ed assai dolorosa che avvenne nel periodo in cui tutti noi vivevamo alla corte di Roma. Inutile anticiparvi
  
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