Neve
Era
tutto soffice. Ovunque cadesse lo sguardo, sembrava tutto morbido. I prati, la
stessa scuola di pietra.
O
forse, beh era la neve a rendere tutto soffice.
Bianca,
pura, piccoli fiocchi. Neve che si posava sul terreno e sulle guglie, sui gargoyle
e sulle nostre teste. Semplice neve che gelava le mie mani abbastanza delicate.
Ma nonostante tutto il dolore che sentivo, non mi importava molto.
Mi
lasciai cadere a terra, avvolta nel cappotto che mi ero costretta ad indossare.
Sfiorai il terreno bianco con i polpastrelli, beandomi della sensazione fresca
che mi colpiva come tante stilettate. Chiusi gli occhi, lasciandomi andare
indietro anche con il busto, ringraziando mentalmente Victoire, che mi aveva
costretto ad indossare il cappellino di lana regalatomi da nonna Molly.
Allungai
braccia e gambe, disegnando il tradizione angelo che facevo ogni anno alla
prima nevicata.
Mi
sentivo bene, in quel momento. C’era così tanta tristezza al castello,
tristezza che forse sentivo solo io. guardavo Victoire, Rose, Lily e le vedevo
sorridere, allegre. Guardavo me, davanti allo specchio, e vedevo un guscio
vuoto che cercava riparo nella freddezza e nell’arroganza.
Rimasi
per quelle che mi parvero ore, sommersa dai fiocchi di neve che continuavano a
cadere, imperterriti, assaggiandoli con le labbra secchie.
Il
cielo iniziò a farsi più scuro, quando qualcuno venne a sedersi al mio fianco,
una sigaretta appena accesa tra le labbra. James Sirius Potter.
“Che
diamine ci fai qui, Dominique? Tua sorella sta dando di matto perché non ti fai
vedere da stamattina” affermò, con la sua solita voce strascicata, da perfetto
menefreghista. Non ricordavo più di quando fosse un semplice bambino, che
correva per la Tana, al riparo dai rimproveri di zio Harry e zia Ginny.
“Oh
bene … sei in fase non rispondo a nessuno perché sono incazzata col mondo!”
disse ancora, scuotendo la testa e ghignando come solo lui sapere fare. Peggio
persino di Draco Malfoy, a sentire zia Hermione.
“Lasciami
in pace Potter” esclamai, ringhiando quasi.
Cosa
voleva da me? Perché non mi lasciava in pace una volta per tutte?
“Sei
tutta gelata”
Non mi
accorsi di come prese le mie mani tra le sue, soffiandoci sopra per provocare
calore. Arrossì immediatamente a quel contatto, ma non dissi nulla. Era piacevole.
Alzò lo
sguardo verso di me, con quel suo ghigno che non voleva saperne di
andarsene. Staccai le mie mani dalle
sue, scottata quasi.
“Hey ma
che ti prende?”
“Nulla”
“Senti
se vuoi morire assiderata puoi anche dirmelo, sai? Così non cerco di riscaldarti
un po’”
Si era
arrabbiato. Lo capii da come iniziò ad aspirare boccate di fumo più frequenti,
una dietro l’altra. Mi soffermai a guardare la sua figura, snella ma muscolosa,
ora nascosta dai maglioni che lo riparavano dal freddo. Non lo avrebbe mai
ammesso, ma era parecchio freddoloso.
“Scusa
…”
“Dominique
Weasley che si scusa? Mandatemi una secchiata d’acqua che forse mi risveglio!”
disse, scoppiando a ridere come una iena. Ma beato lui che si divertiva!
“Oh
smettila! Sei antipatico quando fai così, sai?”
“Beh
stai parlando proprio tu mia cara cuginetta isterica!”
Gli
feci la linguaccia e mi sentii improvvisamente più leggera. Poi, non so ancora
perché, mi gettai tra le sue braccia, circondando il suo collo con le mie.
Il suo
odore –erba fresca, cuoio e miele– era un mix esplosivo per il mio povero
olfatto. Senza rendermene conto iniziai a sniffarlo, piantando il naso nel suo
collo.
Anche
il mio odore dovette piacergli parecchio, dato che non aveva intenzione di
staccarsi dai miei capelli.
Quando finalmente
ci decidemmo a lasciarci andare … fu un solo attimo. Un leggero incontrarsi di
labbra, che si rincorrevano voraci e affamate. Io e James, nessun’altro.
“James
…” dissi, non appena riuscii a trovare la forza di volontà per staccarmi da
lui.
“Siamo
cugini, si lo so. Ma …”
Non
riuscii a sentire altro. Mi alzai dalle sue gambe e corsi via.
Il mio
primo bacio l’avevo appena dato a mio cugino.
Ma non
un semplice cugino. Quello che avevo sempre dimostrato di odiare da sedici
anni. Quello a cui miravo i miei scherzi e al quale toglievo più punti per la
Coppa delle Case.
I
giorni si susseguivano lenti, uno dietro l’altro. L’orologio sembrava essersi
fermato, mentre scappavo da una lezione all’altra, cercando sempre di non
incontrarlo.
Nessuno
riusciva a spiegarsi il perché del mio comportamento, e io non avevo intenzione
di dire nulla. Se non l’aveva fatto James, perché avrei dovuto farlo io?
“Ti ho
trovato finalmente”
Sobbalzai.
Diamine, non avevo pensato che visti i M.A.G.O. in avvicinamento, anche lui
avrebbe preso a frequentare la biblioteca.
Rimasi
ferma, indecisa se rimanere ad ascoltarlo o se scappare via a gambe levate.
“Mi
spieghi che ti prende? Alla Torre ti rintani nella tua camera, non scendi più
in Sala Grande, non vieni agli allenamenti. Cosa ti succede Dominique?”
“Io …
lasciami in pace James, non sono di certo obbligata a rispondere alle tue
domande”
“Non me
ne frega un cazzo! Tu ora ti prendi la briga di dirmi tutto”
“No”
“Dimmi
la verità, è per il nostro bacio?”
Bingo!
Centrato in pieno Potter. Preso l’ennesimo Boccino.
“Senti
io … non ne sono affatto pentito. Forse non dovremmo, ma tu a me piaci e non
intendo come cugina. Davvero. Perciò … beh devi solo scegliere tu. Comunque
vada non smetterei di rivolgerti la parola e non ti renderei la vita
impossibile, tranquilla”
Non
risposi. Non volevo rispondere. Fare una scelta implicava il non poter rimanere
più in quella sorta di limbo che mi ero creato. Limbo in cui stavo bene, almeno
per il momento.
“Siamo cugini. Ciò basta”
Non
volevo rispondere eppure la mia scelta l’avevo fatta. Quattro parole, che
spezzarono il mio e il suo cuore in un
istante.
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M Y S P A C E
Mi stavo
annoiando. E naturalmente quando mi annoio decido di sfoltire la lista delle
storie scritte e non pubblicate.
E naturalmente
decido di non aggiornare le long in sospeso.
Solo
che io e le long stiamo passando un periodo molto conflittuale, perciò … beh
evitiamo il discorso che mi sento molto meglio.
Non
mi uccidete. È la prima shot che scrivo su Dominique e James, ma beh spulciando
la sezione ne ho trovate alcune carine e mi hanno fatto venir la voglia di
provare.
Spero
vivamente non faccia andare in bagno. Beh, nel caso, avvertitemi che vedo di
far qualcosa.
Ok ora
scappo.
Baci baci!
E piove…scappa~