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Autore: C r i s    28/06/2010    5 recensioni
«E pensi che l’abbia scelto io? Pensi che io abbia scelto di innamorarmi di te?! Di passare le mie giornate come un automa, fossilizzata davanti a quella finestra, aspettando che arrivi la neve, come se arrivasse la fine del mondo?! No! Non l’ho scelto io, dannazione, eppure ogni giorno, quando apro gli occhi, sento un’angoscia nascermi dentro, sento il cuore pronto all’esplosione per quanto io abbia paura di affacciarmi fuori dalla finestra. Io ho paura, Mark!»
Genere: Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo;

 

Camminava spedita sul viottolo.

Mancava esattamente da un mese, ma reggeva tra le braccia un nuovo mazzo di fiori, quei fiori. Non avrebbe mai potuto portare fiori differenti, lo sapevano tutti. Le faceva sempre uno strano effetto arrivare a destinazione senza neanche ricordarsi quando fosse uscita di casa. Quella mattina, non era sola. A differenza delle altre volte, il cielo era coperto da manti bianchi di nuvole, che presto si sarebbero tinte di grigio.

Poggiò il mazzo di tulipani sulla lapide di marmo e la carezzò, sentendo una fitta al cuore.

Un anno, era passato esattamente un anno.

Era il 30 Dicembre 2009.

Sentì vibrarle la spina dorsale, mentre la stretta al cuore aumentava. Si chinò per strappare le erbacce cresciute e mai estirpate. Gettò il tutto in un bidone lì vicino e sistemò i nuovi fiori nel vaso scelto da zia Sally.

Pensò alla stramba donna che aveva sopportato per tanto tempo e che ancora sopportava, con grande affetto. La adorava. Senza di lei, probabilmente sarebbe andata a picco. Si erano fatte forza a vicenda, vivendo ognuna basandosi sull’altra.

Rimase dinanzi quel nome inciso nella pietra e si trovò a sorridere, un sorriso amaro che le giungeva sempre, quando lo andava a trovare.

Come promesso, non lo aveva accantonato. Non lo avrebbe mai potuto fare. Ma, come promesso, non si sarebbe fermata a lui. Sarebbe andata avanti, per lui, per se stessa.

Qualcosa di ghiacciato le si infranse sul naso e, alzando il capo, osservò la polverina bianca cascare sul manto verde della città.

Ci fu uno scambio di sguardi, cercava di rivedere i suoi occhi. Spesso la notte si era svegliata, preda dalla nostalgia, e si era guardata attorno, cercando lui. E poi non l’aveva trovato. Si era affacciata fuori dalla finestra, cercando un colpo di freddo che l’avrebbe spedita a letto con qualche linea di febbre. Invece, quello che trovò, fu della semplice e soffice neve.

E, in quel momento, si risentì come sempre.

Si fece forza e, deglutendo, lanciò un’ultima occhiata al suo nome.

«Ti amo, Mark», mormorò tra sé e sé.

Si strinse nel cappotto invernale e roteò sui talloni, ripercorrendo la stessa strada per tornare indietro, per tornare alla vita.

Nella sua mente, nonostante non volesse, c’era sempre e solo lui.

Arrivò al cancello e si guardò attorno.

Troppo sovrappensiero, non si rese conto del ragazzo che investì con il suo peso. Gli cadde tra le braccia e, leggermente stonata, gli chiese scusa per averlo assalito.

Eppure, quando si guardarono negli occhi, per un attimo le sembrò di rivedere i suoi occhi.  Ma, nonostante dovesse, non rimase delusa quando si accorse che quelli non erano davvero i suoi occhi, ma gli occhi di un altro.

Non si era neanche accorta di avergli rovesciato il caffè per terra e si sentì leggermente in colpa.

«Mi spiace! Non so come rimediare».

«Potresti offrirmi un altro caffè, se ti va», le offrì uno di quei sorrisi che non si potrebbero mai dimenticare.

«Certo, pur ché sia io a portarti in un Bar».

Si guardarono negli occhi e non aggiunsero altro.

Mentre si incamminavano verso la loro destinazione, Molly inclinò il capo e, sorridente, lanciò un’ultima occhiata al cimitero.

Te l’ho promesso, Mark, continuerò a vivere, pur portandoti nel mio cuore…Per sempre.

 

 

 

 

«Lontani,
non saremo mai io e te lontani
perché prima di noi
furono mari e montagne
a decidere il nostro domani
che adesso è qua
domani,
poi saremo ancora più vicini
perché prima di noi
saremo cuori per strada
a rivivere il nostro amore
Indissolubile»;





Ed eccoci alla fine di questa storia. Lo so, speravate che il povero Mark resuscitasse ù.ù Ma non mi chiamo Dio e neanche Beautiful (la soapopera XD), però ho cercato di rendere il tutto più reale possibile. Spero che quest’ultimo capitolo vi abbia fatto capire il punto di vista di Molly e che questa storia sia stata apprezzata nel suo semplice modo di essere. Ringrazio tutte voi che mi avete seguita e appoggiata, spronata nel continuarla e finirla. Come promesso, non è durata molto e spero che sia stata abbastanza scorrevole =) Grazie un mondo. Baci, Cris.


   
 
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