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Autore: shootingstar_    29/06/2010    11 recensioni
Giugno 1995. La notte della lotta nell'ufficio misteri. La notte della morte di Sirius.
Qualcuno a casa ancora lo aspetta. Aspetta di essere coccolato e nutrito dal suo padrone, con il quale, due anni prima, aveva conquistato la libertà.
Solo quando vedrà arrivare Hagrid, Fierobecco si renderà conto di ciò che non vedrà più Sirius.
Dal teso: Si sarebbe inchinato cento, mille volte davanti al suo coraggioso padrone che mai più avrebbe rivisto.
Buona lettura, fatemi sapere cosa ne pensate!
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
- Questa storia fa parte della serie 'Animals are our best friends ~'
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IL PIANTO DELL'IPPOGRIFO



Aveva visto il suo padrone uscire in tutta fretta insieme agli altri. Si era accucciato e basta. L'avrebbe aspettato per tutta la sera. Era giorno di manutenzione, Sirius lo spazzolava sempre.
Sirius non tornava.
Iniziava ad avere fame. Scioccò il becco con irritazione. Come poteva non calcolarlo per così tanto tempo? Oh, quando sarebbe tornato, Sirius se lo poteva anche scordare l'inchino, e avrebbe fatto bene a tenere il collo coperto.

Udì il cigolio della porta. Alzò gli occhi con rabbia. Eccolo che tornava. Alla buon'ora!
Ma quello che vedeva davanti a lui... quello non era Sirius. Quello era Hagrid. Hagrid con la faccia che ricordava dall'ultima volta: gonfia e coperta di lacrime.

L'omone abbozzò un inchino. Senza aspettare che fosse ricambiato, gli si avvicino. Gli diede qualche pacca sul becco.
Erano animali intelligenti, gli Ippogrifi. Erano orgogliosi ma anche astuti.
«Andiamo, Beccuccio».

Mentre Fierobecco volava nel cielo coperto da pesanti nubi cariche di pioggia, la luna si specchiò negli occhi arancio da uccello. Emise un verso di dolore, come se qualcosa gli avesse appena rotto un'ala.
Se avesse potuto, avrebbe pianto. Quella notte era così simile e così diversa da quella di due anni fa, quando avevano conquistato la libertà insieme... due fuggitivi. Sirius gli aveva voluto bene. Lui aveva voluto bene a Sirius.

Si sarebbe inchinato cento, mille volte davanti al suo coraggioso padrone che mai più avrebbe rivisto.

Il cielo, quella notte, sapeva di libertà anche per lui. Se avesse potuto, avrebbe sorriso.




Note: Mi piacerebbe tanto sapere chi sparge droga nell'aria. Davvero, non avrei mai pensato di scrivere della morte di Sirius dal punto di vista di Fierobecco. Però... non so. Perché Fierobecco non dovrebbe piangere? Solo le Fenici piangono? No, non mi sta bene ù.ù Però vi assicuro che è difficle mettersi nel cervello di un Ippogrifo ò.ò
Spero che vi sia piaciuta e che non l'abbiate trovata una cosa tanto fuori dal mondo.
Aspetto con ansia i vostri pareri, che adoro sempre e comunque.
Grazie per la lettura e per un'eventuale recensione,
Minnie.

Per lei, l'altra me stessa, che schiavizzo sempre.

   
 
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