Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Aislin    30/06/2010    4 recensioni
Missing Moment dedicato alla coppia Rose/Edward da collocarsi al termine del capitolo XXI: “Ti amo Weasley...e fidati se ti dico che non c'è strega che possa farmi impazzire quanto te....nessuna ha il totale controllo delle mie emozioni.”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Rose Weasley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
- Questa storia fa parte della serie 'Missing Moment'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Breve Missing Moment da collocarsi alla fine del capitolo XXI, al termine del Ballo del Ceppo. I protagonisti sono la nostra Rose, e il nostro Edward e mi auguro che possa essere una sorpresa tradita per tutte le mie lettrici.

Metto un ranting arancione, perchè credo che la scena sia di per se più che mai delicata. Se il linguaggio dovesse offendere qualcuno o se pensaste che sia più adeguato un ranting rosso alzerò immediatamente.

 

Spero vi piaccia...nell'attesa di un paio di aggiornamenti della FF principale!

 

un bacione a tutti

 

Ben

 

 

 

First Time:

"Amor, ch'a nullo amato amar perdona,

mi prese del costui piacer sì forte,

che, come vedi, ancor non m'abbandona"

 

 

 

Scoppiamo a ridere nello stesso istante, mentre le sue dita si intrecciavano alle mie e mi guida allegramente per il corridoio. Non sento nulla: né il suono attutito della musica che giunge dalla Sala Grande, né i vociare degli studenti. E' tardi, so che se ci troveranno in giro per questa parte del castello finiremo nei guai ma per una volta non mi interessa. Secchia Weasley non si tira indietro...non ora.

Dopo quello che ci siamo detti è stato solo silenzio, interrotto dalle sue labbra sulle mie, dal suo sapore che è quasi intossicante per quanto è intenso. Mi entra dentro, e so che la pozione non ha altro effetto che quello di accentuare le percezioni dei miei sensi già impazziti per la sua presenza. Lo desidero dalla prima volta che mi ha guardato dritto negli occhi, ed è così anche adesso. La consapevolezza ha fatto crollare anche l'ultimo barlume di razionalità e di paura e ora lascio che mi trascini dove vuole lui. Improvvisamente mi sento felice, completamente e pienamente soddisfatta e aumento la velocità del mio passo per affiancarlo stringendogli maggiormente la mano.

Lui si ferma a guardarmi, ed è come se potesse leggere dentro di me: ogni singola emozione, sentimento sono li, alla portata della sua mano.

E' un secondo, prima che l'energia accumulata tra di noi si manifesti e le mie labbra trovino le sue. Prima lentamente poi sempre con maggiore foga naufrago in un mare infinito di sensazioni. La morbidezza delle sue labbra, i respiri che si mescolano, la sua lingua che cerca la mia in una carezza intima e desiderata. Ogni fibra del mio corpo è risvegliata, e capisco finalmente le parole di mia nonna quando da bambina le ho domandato cosa fosse l'amore.

“L'amore è inspiegabile, ma quando lo trovi non solo il tuo cuore e la tua mente, ma anche il tuo corpo si risveglia. Ti senti felice...soddisfatto”

Nonna Molly è sempre stata pronta ad ascoltarmi, ma solo ora capisco cosa mi voleva dire, e mi sento pronta, pronta a donare ogni cosa di me ad Edward.

Insinuo le mie mani sotto la sua camicia, scivolando con le dita sulla sua pelle calda, percependo sotto le dita i suoi muscoli tonici. E' perfetto, più di qualunque cosa io abbia mai visto, e quando riapro gli occhi e incontro il suo sguardo capisco che anche per lui è lo stesso.

Dimentico che mi sento troppo grassa, che ho il seno troppo piccolo, dimentico qualunque cosa che non sia la sensazione delle sue mani che scivolano in una lenta carezza lungo le mie spalle, fino a che una non si posa sul mio collo, mentre con i pollice disegna lentamente il profilo del mio mento. Inclino il capo da una lato e per lui questo basta per essere letto come un invito, e le sue labbra scendono a disegnare una striscia di fuoco fino alla spalla che morde leggermente.

“Sai di buono...”

Ho gli occhi socchiusi e il respiro ansante, ed è forse con l'ultimo barlume di lucidità che mi accorgo di dove sono e di chi siamo. Un corridoio, un caposcuola corvonero, un campione di serpeverde. Entrambi con un ruolo, entrambi con una reputazione da difendere, o meglio io ho ancora una reputazione, Ed nell'infrangere le regole è molto avanti rispetto a me.

Poso una mano sul suo petto, e sorrido quando sento il battito del suo cuore impazzito. Non sono la sola quindi ad essere sconvolta dall'intensità di quello che sto provando. Inclino il viso per incontrare i suoi occhi, ma poi lo allontano leggermente prima di mettermi a correre. Mi fermo solo per togliermi i tacchi alti aspettando che lui mi segua. Ed è così, lo sento correre alle mie spalle ed è quasi riuscito ad afferrami quando riesco ad evitarlo prima di fermarmi del tutto al corridoio del terzo piano.

“Voi fuggire Weasley?” me lo domanda prima di trattenere tra la labbra il lobo del mio orecchio, provocandomi un inteso brivido lungo la schiena. E' dietro di me, sento le sue braccia avvolgermi in un abbraccio. Siamo fermi di fronte ad un armatura con la cotta decorata con un motivo floreale, e mi volto per dargli un breve bacio sulla guancia mentre la sua mano risale lente lentamente lungo la mia gamba nuda. Scorre sulla mia pelle, fino a che non sono io stessa a fermarla scostandomi leggermente.

“Seguimi...”

La mia voce non mi sembra nemmeno più mia quando prendendolo per mano, spinsi la cotta rivelando alle spalle dell'armatura un passaggio segreto.

“Porta alle serre...”

Le sue labbra si atteggiarono ad una smorfia sorpresa, prima si passano una mano sulle mie spalle stringendomi a lui.

“Weasley..sei una scoperta continua! Chi l'avrebbe detto fossi così preparata!”

Scoppio a ridere mentre lo guido per il passaggio buio che conosco a memoria. Ogni pietra sconnessa, e gradino sono impressi della mia memoria per vie delle migliaia di volte che ho percorso la strada per le serre di notte. Adoro il profumo delle serre, dal fertilizzante di farfalla che usa il professor Patciok, così come l'odore di erba appena tagliata del prato all'inglese con il quale ha foderato le pareti. Ogni tanto sento Ed inciampare ed imprecare contro Morgana, Godrick Grifondoro, o chi per esso fino a che la tremolante luce delle serre non compare di fronte a noi. Siamo così presi l'uno dalla presenza dell'altro che non abbiamo nemmeno pensato di far luce con le bacchette.

“Qui nessuno verrà mai a cercarci..almeno fino a quando nevicherà!”

Si avvicina, rivolgendomi un sorriso smagliante e decisamente malizioso.

“Oh la mia bella strega è decisamente intelligente...dovrei preoccuparmi! Tanta pena per rimanere da sola con me...potrei quasi pensare che tu voglia abusare del sottoscritto”

La naturale arroganza dei serpeverde fa apparire la frase eccessivamente vanagloriosa, ma sono i suoi occhi che mi dicono tutto quello che a parole non esprime quasi mai. Edward affida tutto ai gesti: quando si siede al mio tavolo per mangiare, quando in mia presenza non rivolge nemmeno un'occhiata alle ragazzine adoranti, ogni cosa che fa farmi sentire il suo affetto mi scaldano il cuore.

Rimango imbambolata a guardarlo qualche istante, fino a quando senza nemmeno accorgermene lo afferro per il bavero della giacca, avvicinando il suo volto al mio.

“Le streghe innamorate sono le più pericolose..” con la punta della lingua disegno le sue labbra e lo sento irrigidirsi come un serpente pronto ad attaccare “...e abusare di te non era tra le mie priorità ma se proprio ci tieni” Lo soffio lentamente, prima di baciarlo di nuovo, attirandolo verso di me. Poi è tutto confuso e concitato. Vasi che cadono a terra, le sue braccia che si stringono intorno al mio corpo mentre mi solleva facendomi sedere su uno dei tavoli da lavoro. Il mio vestito si sporca di terra ma non ci bado minimamente troppo impegnata a togliergli la giacca e sbottonare la sua camicia. Ma non sono la sola ad avere le mani impegnate, e mentre il nostro bacio ci toglie il respiro facendosi sempre più possessivo e profondo le sue dita sciolgono i lacci che chiudono il mio vestito sulla schiena. Ancora una volta lo scosto, scendendo dal tavolo, decisamente incerta sulle gambe.

“Io..Rose...se non vuoi...non ho fretta...io...”

La sua voce suona incerta, come il suo sguardo che immagino confuso di fronte alla nuova interruzione. Non ho il coraggio di guardarlo mentre facendo un passo avanti permetto alla seta blu di scivolare via dal mio corpo lasciandolo esposto ai suoi occhi. E' la prima volta che mi mostro senza vestiti a qualcuno, la primo volta che mi concedo il lusso di fidarmi così tanto di un ragazzo al punto di desiderare di fare l'amore con lui. Amore, non sesso. A fare sesso sono bravi tutto, ma io ho sempre voluto qualcosa di più, qualcosa che ho trovato in Ed. Magari non staremo insieme tutta la vita, ma ora è lui che desidero, lui che mi fa dimenticare qualunque cosa.

“Dio Rose..tu sei...” balbetta quasi, e non riesco a scollare la mia prospettiva dai miei piedi nudi. Indosso solo un paio di slip neri, e mi sento esposta, vulnerabile, e il suo silenzio mi pesa addosso come un macigno.

“Sei splendida...sei la creatura più bella che abbia mai visto”

Dicendolo si avvicina di nuovo, sfiorando con infinita delicatezza il collo, fino a al mento che mi invita a sollevare.

“Ti amo Weasley...e fidati se ti dico che non c'è strega che possa farmi impazzire quanto te....nessuna ha il totale controllo delle mie emozioni.”

Il bacio che ci scambiamo è dolce, senza fretta, mentre assaporo le sue labbra, la sua lingua che sonda la mia con delicatezza. Ma nuovamente la calma ha breve vita, e basta un piccolo gemito a risvegliare il desiderio cocente. Credo di non aver mai voluto niente come voglio Zabini. Il che è folle considerato il fatto che sono la figlia di un eroe della guerra. Un incantesimo non verbale fa apparire un prato alle nostre spalle ed è li che sospingo il mio serpeverde. Lo guardo sedersi con un sorriso malizioso, prima di essere attirata sulle sue ginocchia.

Le sue labbra scorrono sulla pelle del mio collo, scendendo fino al mio seno accarezzandolo. Ed è tutto il corpo che si risveglia, come se fossi stata addormentata per tutta la mia vita. I miei capezzoli si inturgidiscono sotto le sue attenzioni e la carezza delle sue labbra e della lingua. Inarco la schiena e mi tendo verso di lui, infilando le mani tra i suoi capelli per attirarlo più vicino.

Lo ridacchiare, ma è solo un attimo, prima che sfugga un gemito. Lo vedo rialzare di scatto la testa per osservarmi con gli occhi chiari velati di desiderio.

“Io Rose...farò una pessima figura...già lo so...ma ti voglio così tanto”

Sembra un bambino mentre mi parla e non resisto, cercando di nuovo le sue labbra mentre mi invita a distendermi sopra di lui. Se sue dita scorrono sulla mia schiena accarezzandola, fino a soffermarsi sull'orlo degli slip. Si ferma come a chiedermi il permesso

“La strada credo che tu la conosca”

Il mio è un sussurro roco che quasi non riconosco, e non ho nemmeno il tempo di pensare a quando sono stata sfacciata perché abilmente ribalta la posizioni, facendomi sdraiare sulla schiena.

I suoi occhi accarezzano ogni curva del mio corpo, prima di essere seguiti dalle sue mani e dalle sue labbra. Il mio seno è oggetto di nuove attenzioni, e mi devo mordere il labbro per non permettere ai miei gemiti di arrivare fino al castello. Senza bisogno che dica nulla schiudo le gambe, e mi dona un sorriso, prima di posare un bacio tra di esse. Il mio corpo brucia letteralmente ed è come se fossi bombardata da milioni di sensazioni differenti. Con delicatezza mi aiuta a togliermi gli slip, e con delicatezza un dito sfiora le mie labbra, trovandole già umide di desiderio. Ogni movimento è lento, misurato, quasi temesse di farmi male o temesse un mio rifiuto. Ma non avviene nulla, nulla che non siano i miei gemiti mentre il suo dito, e poi un secondo, scivolano dentro di me, colmandomi. Lentamente una scossa elettrice arriva dritta al mio cervello

“Ed...ti voglio”

E' una supplica la mia. E nuovamente passo le braccia intorno al suo collo avvicinandolo a me.

“Guardami Rose...”

Apro gli occhi, e di fronte a me ho il suo viso teso e concentrato. Si toglie di dosso gli ultimi vestiti, prima di tornare su di me, e per la prima volta poso lo sguardo sul mio pene eretto. Allungo la mano per sfiorarlo, lentamente prima di farmi più sicura. Lo sento trattenere il respiro, fino a che non ferma la mia mano.

Rialzo lo sguardo, quasi preoccupata, mentre lui ora è tornato a sorridere

“Se continui così, temo che sarà tutto finito tra pochi minuti”

Solo ora capisco e arrossisco. Mi posa un lieve bacio sulla punta del naso, e quel gesto delicato risveglia tutti i pensieri di poco prima.

Mi bacia col dolcezza e quando finalmente sento la punta scivolare tra le mie labbra umide nuovamente si ferma

“Può fare male...ma ti prometto che sarà solo per questa volta...”

Gli credo, non c'è bisogno che dica null'altro, ma dondolando il bacino sono io stessa ad andargli in contro. Con estrema calma lo sento entrare e fermarsi per abituarmi all'intrusione, e il mio è solo un lieve fastidio, un bruciore che si attenua non appena mi concentro sulla sensazione del suo corpo sopra mio, del suo respiro fresco, delle sue labbra contro la pelle delicata del mio collo.

E non appena sente che mi sono abituata e inizia a muoversi, ogni fibra del mio essere è attraversata da una scarica di piacere così forte che sento spezzarsi il respiro.

I nostri gemiti si confondo in una sinfonia irripetibile, e quando arriviamo al culmine uno dopo l'altro ci ritroviamo abbracciati, i corpi ansanti e ancora brucianti.

Nessuno dei due dice nulla, e semplicemente lasciamo che sia la presenza dell'altro a colmare qualunque incomprensione, ora...e per sempre.

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Aislin