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Autore: LadyDaphneZabini    30/06/2010    12 recensioni
Arrivai davanti la mia camera e feci per entrare. Un rumore però mi fece fare un passo indietro, veniva dal dormitorio femminile. Mi affacciai e vidi una chioma bionda lasciarsi scivolare sulla porta fino a sedersi per terra. Le spalle erano scosse da lievi singhiozzi. Mi avvicinai il più piano possibile...
“Ehi.. Tutto bene?”
“Si Blaise.. Solo una pessima notizia!” mi sorrise. Era fatta così Daphne, sorrideva sempre con le labbra e mai con gli occhi.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Entrai in dormitorio con ancora indosso la divisa sporca di fango

§  Only if you want  §

 

 

 

 

 

Entrai in dormitorio con ancora indosso la divisa sporca di fango.

Avevo assoluto bisogno di farmi una doccia, levarmi dalla pelle la pioggia e il sudore, dopodiché mi sarei dedicato al mio solito passatempo.

Stuzzicare il mio migliore amico!

Ero stato l’unico a tornare in dormitorio per fare la doccia, il resto della squadra preferiva farla agli spogliatoi!

Stranamente trovai un silenzio tombale. Che fine avevano fatto tutti quanti?

Ma certo! Molti erano andati a vedere l’allenamento.. Altri erano sicuramente andati a Hogsmeade.

Che coglione però Draco, decidere di mettere l’allenamento proprio oggi solo per evitare un uscita con Pansy!

Tuttavia dovevo pensare in modo positivo, in fondo avrei avuto il dormitorio tutto per me!

Oltrepassai la Sala Comune lentamente, c’era un leggero odore di tabacco, in giro potevo intravedere anche qualche mozzicone di sigaretta buttato.

Sbuffai, la sera prima avevamo avuto una misera festicciola per il compleanno di Millicent, non era stata per niente paragonabile alle feste che avevamo dato precedentemente ma almeno era riuscita bene!

Arrivai davanti la mia camera e feci per entrare.

Un rumore però mi fece fare un passo indietro, veniva dal dormitorio femminile.

Mi affacciai e vidi una chioma bionda lasciarsi scivolare sulla porta fino a sedersi per terra. Le spalle erano scosse da lievi singhiozzi.

Mi avvicinai il più piano possibile.

“Ehi.. Tutto bene?”

Che domanda idiota, mi dissi.

Quella alzò la testa scoprendo il viso nascosto dai capelli biondi e lucenti.

Qualche lacrima aveva rovinato il suo bel trucco, con la mano cercò di rimediare asciugando le lacrime.

Sapevo già che fosse proprio lei, d’altronde era davanti la sua camera.

“Si Blaise.. Solo una pessima notizia!” mi sorrise.

Era fatta così Daphne, sorrideva sempre con le labbra e mai con gli occhi.

L’aiutai ad alzarsi porgendole la mano.

“Vedo che accogli benissimo le pessime notizie!” cercai di sdrammatizzare.

Lei sorrise un po’ di più.

In sette anni di vita vissuti a stretto contatto con lei e gli altri, raramente avevo visto Daphne sorridere di cuore.

La prima volta che la vidi serena e spensierata era stato al terzo anno, io avevo fatto uno scherzo a quei gorilla di Tiger e Goyle durante la lezione di Erbologia. Lei fu l’unica ad accorgersi di ciò che stavo per fare e le feci cenno di non dire o fare nulla. Quando i due si sono accorti dello scherzo risi così forte che lei contagiata da ciò che era accaduto rise insieme a me.

Ricordo che rimasi incantato da quel sorriso sincero.

“Come mai qui Blaise? Credevo di essere da sola!” mi chiese lei facendomi tornare al presente.

“Se e per questo lo credevo anche io.. Comunque sono tornato per farmi una doccia!”

Mi resi conto che ancora indossavo quella divisa puzzolente.

Lei annuì.

“E ora cosa fai? Sono tutti ad Hogsmeade!” le dissi.

“Io.. non so.. Avevo pensato di stare in Sala Comune ad aspettare il ritorno degli altri, non penso proprio di raggiungerli lì..”

“Allora ti faccio compagnia, solo che adesso devo farmi la doccia.. Mi aspetti qui o vuoi venire in camera mia?”

Dopo un attimo di esitazione decise di seguirmi.

In fondo non era la prima volta che entrava in camera mia e di Draco. Anzi a pensarci bene quasi tutta la popolazione femminile di Serpeverde e anche di altre case era entrata almeno una volta in camera nostra.

Poche erano quelle che c’erano entrate solo per parlare o stare insieme semplicemente. Una di quelle era proprio Daphne.

Di nuovo aprii la porta della mia stanza, feci entrare prima Daphne e poi vi entrai io.

Lei andò subito a sedersi sul mio letto, accavallò le gambe e prese un libro, cominciò a leggerlo con tutta la disinvoltura possibile.

Sorrisi. Invidiavo alcune parti del suo carattere, come poteva risultare impassibile a tutto? Per certi versi mi ricordava Draco.

Entrai in bagno e velocemente mi spogliai per immergermi nel calore dell’acqua della doccia.

Cercai di fare tutto in maniera veloce, avevo paura che Daphne se ne andasse e io volevo sapere perché stava soffrendo.

Uscii dalla doccia e legai un asciugamano in vita.

Mi accorsi di aver dimenticato vestiti di ricambio e bacchetta in camera, così ritornai.

Guardai in direzione del mio letto e notai Daphne distesa a pancia sotto intenta a leggere ancora quel libro. Indossava dei Jeans molto stretti che davano una precisa idea di ogni curvatura dalla vita in giù. Di sopra invece indossava una camicetta blu scuro, anche quella stretta a delineare ogni centimetro di pelle.

Probabilmente non si ero accorta che ero uscito perché la sentii intonare un motivetto, con la testa e il piede andava a ritmo della canzoncina.

Di nuovo sorrisi. Mi faceva così tenerezza quella ragazza, così misteriosa e così forte all’apparenza, in realtà delicata come un fiore di cristallo.

Presi i vestiti tentando di non fare rumore, tuttavia era quasi impossibile non sentire lo scricchiolio del cassetto che si apriva.

Infatti lei si girò di scatto.

“Cazzo Blaise avvisa almeno!”

Io le feci un sorrisetto a mo di scuse.

Presi i vestiti e corsi in bagno.

“Quando finisco me la canti per bene” dissi mentre chiudevo la porta del bagno.

Sentii un tonfo secco alla porta e immaginai che mi avesse lanciato il libro.

Risi di gusto. Adoravo fare imbestialire le persone, con Draco era divertente perché da persona posata qual’era quando si incazzava era uno spettacolo!

Mi vestii impaziente di uscire.

Mi guardai allo specchio, i capelli ancora umidi mi ricadevano sulla fronte, li arruffai ancora un po’ ed uscii.

Daphne mi stava aspettando con le braccia conserte e il naso all’insù quasi fosse una bambina.

“Perché quella faccia?” chiesi avvicinandomi a lei.

“Sei uno stupido presuntuoso Zabini!”

Mi guardò male e poi mi fece spazio per farmi sedere accanto a lei.

“Veramente intendevo la faccia di prima, quella con cui ti ho trovato davanti la tua stanza!” dissi serio.

Lei mi fissò stupita, poi fece una smorfia.

“E’ arrivata una lettera dai miei genitori.. niente di ché..” rispose sbrigativa.

Cercò di alzarsi ma io fui più veloce e la trattenni per fianchi.

“Ferma qui.. ora mi racconti tutto!”

Mi accorsi di essere stato troppo prepotente nel chiederglielo, così le feci una carezza.

“Non dovresti tenerti tutto dentro..” le dissi con un tono più dolce di quello precedente.

Lei volse lo sguardo lontano dal mio.

“Io.. non posso dirtelo.. cioè, credo che prima o poi lo saprai..”

La guardai dubbioso.

In quel momento un gufo picchiettò alla mia finestra.

Mi alzai per andare ad aprire.

Il gufo entrò, slegai la lettera dalla sua zampetta, dopodiché quello se ne andò.

Mi voltai verso di Daphne e mi accorsi che quella non c’era più.

Pensieroso aprii la lettera.

 

 

Blaise,

Spero tu stia bene!

Volevo informarti che questa mattina io e tuo padre abbiamo avuto un incontro con i Signori Greengrass.

Questa lettera è per annunciarti il tuo fidanzamento con la signorina Daphne Greengrass.

Ti abbraccio.

Tua madre

 

Finii di leggere e sentii un tuffo al cuore.

I miei genitori mi stavano dicendo che io e Daphne avremmo dovuto sposarci?

Mi sentii leggero e felice.

Io e Daphne, insieme.

Mi persi un attimo nella bellissima visione di Daphne che viene verso di me con un abito bianco e un sorriso vero.

Chiusi gli occhi per immaginare il suo sorriso ma al suo posto vidi gli occhi sofferenti di Daphne.

Quegli occhi che qualche minuto prima erano bagnati dalle lacrime.

La verità mi colpì come un fulmine a ciel sereno.

Daphne stava piangendo per una lettera ricevuta dai suoi genitori.

Forse la lettera che annunciava il nostro fidanzamento, per questo era triste? Lei non voleva sposarmi?

Gettai la lettera e corsi fuori, dovevo trovarla e parlare con lei.

La Sala comune era ancora vuota, mi diressi verso camera sua e bussai.

Nessuna risposta.

Con la bacchetta feci un incantesimo per rivelare se c’erano persone il tutto il dormitorio.

Niente, nessun segnale, doveva essere uscita!

Corsi verso l’uscita e mi scontrai con due persone.

“Blaise ma che cazzo avete tutti oggi!”

Alzai lo sguardo e vidi Theodore con una biondina tassorosso.

“Scusa Theo.. hai visto Daphne?” chiesi massaggiandomi la spalla con cui avevo sbattuto.

“Prima di scontrarmi con te mi sono scontrato anche con lei.. Stava uscendo fuori dal castello immagino dato che si era messa la giacca!”

Annuii e feci per proseguire quando Theo mi prese il braccio.

“Tutto apposto amico?”

“Certo Theo.. ci vediamo dopo!”

Lui annuì e mi lasciò andare.

Continuai a correre e mi precipitai fuori.

Dovevo sembrare un pazzo a stare fuori senza nemmeno il mantello..

Fortunatamente correndo non riuscivo a sentire granché.

Poi mi fermai per riflettere, c’era un freddo pazzesco e io non avevo idea di dove si fosse cacciata quella ragazza.

Non potendo stare troppo fermo per via del vento gelido decisi di correre in una qualsiasi direzione.

 

L’avevo cercata dappertutto, alle serre, al lago, verso il campo da Quidditch..

Nessuna traccia di lei.

Stanco e con la faccia e le mani gelate decisi di rientrare.

In quel momento stavano rientrando anche i ragazzi andati a Hogsmeade e mi intrufolai fra loro.

Ben presto arrivai in Sala Comune.

Mi guardai attorno ma ancora nessuna traccia di lei.

Decisi di cambiarmi e salire a mangiare con tutti gli altri, sicuramente sarebbe venuta a cena e lì non mi sarebbe più sfuggita!

 

Ero già seduto da quindici minuti e ne lei, ne Pansy erano ancora arrivate a cena. Avevo chiesto a tutti quelli che c’erano se l’avevano vista ma nessuno sembrava averla notata.

Finalmente vidi Pansy entrare in Sala Grande, con mio dispiacere però era sola.

Appena si sedette al tavolo la chiamai.

“Ehi Pan, Daphne non sale a mangiare?”

Lei guardò prima me e poi si girò a guardare il posto che di solito occupava a pranzo.

“Pensavo fosse qui, in stanza non c’era!”

Mi innervosii ancora di più.

Con uno scatto mi alzai e raggiunsi Pansy che era seduta due posti dopo il mio. Mi avvicinai al suo orecchio per non dover allarmare qualcuno.

“E’ tutto il pomeriggio che la cerco. Hai una minima idea di dove si possa essere cacciata? So solo che è uscita dal castello e non è più rientrata!

Pansy preoccupata si mise a pensare.

“Blaise hai controllato ovunque? Anche sotto il salice?” mi chiese.

Salice? Quale salice?

“Dov’è questo salice?” sperai davvero che fosse la pista giusta.

“E’ il suo posto preferito.. Ci va sempre da sola, ma di solito ci resta solo un’oretta. Si trova dietro le serre, c’è un piccolo sentiero, seguilo e per strada ti troverai il salice!

Annuii sperando di aver capito tutto.

Non sapevo neanche che ci fosse un salice ad Hogwarts, ma in fondo vicino le serre vi erano molti alberi.

E soprattutto non sapevo che quello fosse il posto preferito di Daphne.. Quante cose non sapevo di lei? Credevo dopo sette anni di conoscerla perfettamente e invece già c’era qualcosa che non sapevo di lei.

Senza creare sospetti uscii dalla Sala Grande, a quell’ora le porte dovevano essere tutte chiuse da un pezzo, fortunatamente sapevo di un passaggio che mi avrebbe facilitato il compito.

 

Ancora una volta ero uscito senza giubbotto e mentalmente maledii il gelo ancora più pungente rispetto a pomeriggio.

Avevo finalmente trovato il sentiero.

Era un po’ nascosto in verità, e aiutato solo dalla luce della bacchetta non era stato semplice trovarlo.

Lo seguii per qualche minuto, poi lo vidi, un enorme salice. La sua chioma mi ricordava tanto quella di Daphne pomeriggio mentre era china a piangere.

Mi avvicinai e scostai i sottili rami quasi fossero una tenda, con la bacchetta feci luce sperando di trovare Daphne.

Fortunatamente era ancora lì, mi avvicinai sperando di non spaventarla.

Quando arrivai davanti a lei mi accorsi che stava dormendo stretta nella sua giacca.

Sorrisi vedendola in quel modo, sembrava una bambina bisognosa di amore e protezione.

Mi chinai e le posai un bacio sulla fronte. Era gelida.

Subito accesi un piccolo fuoco con la bacchetta e mi sedetti accanto a lei abbracciandola.

La sentii muoversi e stringersi di più a me.

Feci un lungo respiro.

Probabilmente quando si sarebbe svegliata mi avrebbe detto che non voleva sposarmi, magari aveva già un altro a cui pensare?

In fondo non avevo mai pensato neanche io a questa eventualità, se avessi avuto anche io qualcuna come mi sarei comportato?

Eppure ero stato così felice quando avevo avuto la lettera, non credevo che mi avrebbe fatto questo effetto sapere che un giorno avrei sposato Daphne!

E invece probabilmente avrei dovuto scrivere ai miei per convincerli a disdire tutto.

“Blaise”

Mi girai verso di lei, con una mano la stavo ancora accarezzando.

Quando mi accorsi che era realmente sveglia smisi immediatamente.

“Daphne.. Ero preoccupato, non sei tornata più al castello..”

Lei si staccò di poco da me.

“Io.. non mi sono resa conto, mi sono addormentata”

Si guardò intorno notando probabilmente che era già notte. Poi si girò verso di me spaventata.

“La lettera..

Annuii.

“Quindi lo sai!”

Di nuovo annuii.

“E cosa ne pensi?”

“Veramente io ti stavo cercando per sapere cosa ne pensi tu.. E posso intuire che, attraverso i tuoi comportamenti oggi, non ne sia tanto contenta”

Lei abbassò lo sguardo.

“Non è del tutto vero.. Avevo solo paura della tua reazione..”

“Perché mai?” chiesi confuso.

“Non credo di essere il tuo tipo!” rispose lei.

“E questo chi lo dice?”

Lei parve pensarci.

“In tutti questi anni ho visto bene le ragazze che ti sei portato a letto, e sicuramente io non sono come loro..

“Lo so che non sei come loro.. Per questo mi piaci!”

Un barlume di speranza si stava accendendo in me. Non c’era nessuno quindi nel suo cuore? Era solo per quello che era triste?

Lei arrossì. Non l’avevo mai vista così, di solito aveva sempre un aria sicura, un comportamento degno di una contessa.

“Quindi non sei arrabbiato per il fidanzamento?” chiese ancora.

“No.. Anzi ne sono felice.. Ma lo sarei ancora di più se mi dicessi che lo sei anche tu!”

La guardai negli occhi, in quel bellissimo verde che richiamava il colore dei prati in Primavera.

“Lo sono!”

Lo disse senza esitazione, guardandomi negli occhi e seppi che era vero.

Lentamente mi avvicinai al suo viso, sulle sue guancie il rossore provocato probabilmente dal fuoco che aveva creato un ambiente caldo.

Le miei labbra sfiorarono le sue, un aroma di fragola e vaniglia mi invase completamente, rendendomi quasi privo di senno.

Come erano morbide e invitanti le sue labbra, voglioso di lei mi avvicinai ancora di più, stringendola a me.

Non avevo mai provato sensazioni del genere..

Dopo un infinità di secondi sentii una leggera pressione al petto.

Con la sua mano stava cercando di allontanarmi.

“Scusa.. ma c’è un punto che devo chiarire!”

Mi fece lei ansante, le sue labbra arrossate mi stavano invitando, cercai di resistere e concentrarmi sulle sue parole.

“Dimmi..

“Se adesso noi stiamo insieme.. Vuol dire che tu non inviterai più nessuna ragazza in camera tua giusto?”

Nel dire quest’ultima frase aveva ripreso il suo solito tono da bella e impossibile.

Ghignai.

“Dovresti stare attenta a quello che dici, così potresti farmi intendere che potrei incontrarle fuori tranquillamente!”

Lei fece per ribattere ma poi si fermò.

“Tranquilla, giuro che ti sarò fedele, a patto che lo sia anche tu!”

Girò il capo fingendosi offesa.

“Non mi abbasso a questi livelli io.. Ti risulta che io abbia mai tradito?”

“A me non risulta neanche che tu sia mai stata con qualcuno veramente!” risposi.

Fece per alzarsi ma la trattenni stringendola forte.

“Anche se fosse?” mi chiese furiosa.

“Sarebbe bellissimo poter essere il primo nella tua vita, ne sarei felicissimo..

Rimase in silenzio.

D’un tratto si appoggiò al mio petto.

“Ho sempre aspettato solo te.. Volevo davvero che tu fossi il primo.. e anche l’ultimo!”

A quelle parole m’illuminai, non avevo mai sentito parole più belle e mi accorsi di desiderarle da tanto tempo.. Desiderarle da lei.

“Ti amo Daphne..

In quel momento vidi per la prima volta un suo sorriso sincero, dai suoi occhi sembrava che anche la sua anima stesse sorridendo con lei.

“Ti amo anche io Blaise..

Di nuovo mi chinai e catturai le sue dolcissime labbra.

 

Rimanemmo sotto al salice quella notte, riscaldati dal calore del fuoco e dalla passione del nostro amore, certi di un futuro felice. Insieme.

 

 

 

 

 

 

Non potevo non scrivere niente sulla mia coppia preferita.. Proprio no!!

Spero che vi sia piaciuta..

Ringrazio chiunque leggerà e recensirà!

Un bacio,

Trilli

 

 

 

 

 

   
 
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