You’re finished.
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Mi
sono ostinatamente calcata il mio cappello blu sulla testa e sono uscita dal
Dormitorio alle otto e mezza, sapendo che se fossi uscita alle nove meno un
quarto sarei sicuramente arrivata in ritardo. Tento disperatamente di
nascondermi il più possibile dentro la mia sciarpa color avorio avvolgendola
strettamente intorno al mio viso, mi stringo nella mia cappa color notte e
lancio un’occhiata sospettosa agli stivaletti invernali che mi ha prestato
Dominique. Quantomeno sono comodi.
Alla
fine mi sono buttata sul mio solito abbigliamento: un paio di jeans, un
dolcevita color panna e un gilet a rombi bianchi. Mia cugina ha poi deciso di
salvarmi dalla mia (cito le sue esatte parole) < Miserevole piattezza >
prestandomi questo paio di morbidi stivaletti color avorio.
Inutile
precisare che Dominique mi ha lanciato un’occhiata di totale disapprovazione
quando ho preso il cappello dal mio baule. Probabilmente preferirebbe che camminassi
con un topo morto sulla testa.
Quando
raggiungo l’entrata della Sala Grande, sono già le nove meno cinque.
E lui è là.
Rallento,
cercando di non farmi prendere dal panico, voltarmi e scappare via. Continuo a
camminare, felice che il mio viso sia in parte nascosto dal cappello e dalla
sciarpa.
Mi
fermo di fronte a lui, splendido nella sua felpa bordeaux e mi rilasso,
rendendomi conto che è vestito esattamente come gli altri giorni. Tiro fuori il
naso dalla sciarpa e sorrido “Buongiorno” lui risponde al mio sorriso, facendo
svenire qualche ragazzina di passaggio.
Ok,
non è vero, non è svenuto nessuno, però la scena sarebbe stata esilarante!
“Andiamo?”
chiede Scorpius, facendomi l’occhiolino e riuscendo a
non apparire disgustoso. Sono pochi gli esseri umani in grado di ammiccare e
non fare la figura dei porci e lui fa parte di questa minoranza, ovviamente.
Sono
tentata di sfiorarlo, per assicurarmi che esista realmente e non sia solo una
delle mie fantasie, ma quando inciampo sui miei stessi piedi e finisco
addossata alla sua schiena, ho la conferma che, si, è reale. Tiepidamente reale.
Mi
allontano rapidamente, con le orecchie rosse “Ahm. Scusa” un sorriso divertito
gli attraversa il viso “Di nulla. Se vuoi ti porto in spalla fino ad Hogsmeade” roteo gli occhi “Spiritoso!” Scorpius
ridacchia e poi tace, mentre ci dirigiamo silenziosamente verso il villaggio.
Quando
arriviamo, Rose comincia a farmi strada tra i negozi e le botteghe. Mi rendo
conto di non aver mai visitato Hogsmeade come si
deve, tranne quelle rare volte con Malco e Lucas,
oppure durante quelle uscite con le ragazze con l’unica finalità di appartarci
in qualche angolo sperduto.
Osservo
con attenzione i boccoli rossi che fuoriescono dal cappello di Rose, unico
ostacolo che mi impedisce di guardarla con attenzione.
Scherzosamente
le tolgo il copricapo dalla testa “non fa così freddo” mi giustifico,
giocherellando con il cappello. Rose arrossisce furiosamente “Ridammelo!” allunga il braccio, tentando di togliermelo
dalle mani ma anni di duri allenamenti di Quidditch
mi hanno fornito degli ottimi riflessi “Tranquilla, lo tengo io per ora” Rose
si tende verso di me, sempre più rossa e io sollevo il braccio, per tenere il
cappello fuori dalla sua portata “Scorpius!” sbotta
infine lei, alzandosi il più possibile sulle punte e premendo su una mia
spalla, per sollevarsi ulteriormente. Inutilmente, direi. È estremamente
minuta.
Nel
frattempo ho tutto il tempo di guardarla con attenzione: è completamente
diversa dal tipo di ragazza con cui sono uscito fino ad ora, piene di curve ben
sviluppate, alte e spigliate. Lei no. Rose è minuta, dall’aria fragile, ha i capelli
di un colore indefinibile, a volte rossi, altre volte castani, pieni di boccoli
che non stanno mai in ordine, la pelle pallida e con qualche lentiggine
sporadica sul naso, una bocca rossa e carnosa e due splendidi occhi blu.
È
una ragazza che sfata i canoni della bionda da urlo, della mora provocante o
della rossa focosa. È Rose.
E ha gli occhi più
belli che abbia mai visto.
Mi
risveglio quando sento il suo respiro sulla mia guancia. Noto che sta ancora
tentando di riprendersi il cappello, tenace e incontrastabile come un bambino
che cerca di prendere il barattolo dei biscotti dal ripiano della cucina, per
lui ancora irraggiungibile “D’accordo, per questa volta ti ridò il tuo
cappello” abbasso il braccio e lei lo prende tra le mani, stringendoselo contro
e guardandomi male “Non dovevi farlo” dice quindi, con un tono che, accidenti,
è davvero offeso. La guardo, perplesso “Non sarai arrabbiata, vero? Era per
scherzare un po’ … sembri così tesa” Rose arrossisce e si calca il cappello
sulla testa “Va bene, ma solo perché non è un bel cappello non vuol dire che
puoi prenderlo in giro” sta difendendo il suo cappello? Sorrido, intenerito
dalla visione di lei che spinge con decisione il copricapo sui suoi capelli “Io
penso che sia adorabile. Se non avessi avuto il cappello, comunque, avrei preso
la sciarpa” Rose batte le palpebre sui suoi straordinari occhi blu e infine
arrossisce ulteriormente “Non pensi che sia un brutto cappello?” chiede, con un
tono quasi stupefatto. Inarco un sopracciglio “è un cappello blu.” Rispondo,
non capendo dove vuole arrivare “Beh, ma … non pensi sia brutto?” sono
totalmente affascinato dalla totale assenza di noia in un dialogo che, visto
dall’esterno, riceverebbe il premio per il più alto livello di tediosità mai
registrato “Rose, che ha che non va il tuo cappello?”
“Dominique
dice che sembra il gatto di Gazza, tinto di blu”
Ok,
giuro che ho provato a non ridere ma l’immagine di Rose con Mr.Purr
blu, distesa sopra la testa è talmente esilarante che non posso farne a meno.
E
mentre io mi rotolo dalle risate, poggiato al muro di pietra grezza all’entrata
di una piccola bottega di ingredienti per pozioni, Rose mi osserva con gli
occhi spalancati, sconvolta.
Sinceramente
non ho ancora capito se sta ridendo di me, o dell’idea di me con in testa Mr. Purr tinta di blu. Credo
la seconda. Spero la seconda.
“Scorpius?” lui alza gli occhi, lucidi dalle risate, su di
me e con qualche sforzo riesce a smettere di ridere “Perdonami, ma non ho
potuto fare a meno di immaginarti con …” una nuova scarica di risate lo
colpisce e io lo lascio ridere, sollevata.
La seconda.
Mezzora
dopo siamo arrivati finalmente all’entrata della piccola libreria. La vetrina è
piena di tomi antichi e stropicciati, intervallati da album di fotografie dalle
copertine più particolari e assurde. Ce n’è uno interamente ricoperto di Tuttigusti+1.
Mi
volto verso Scorpius e sorrido, notando che è felice
come un bambino al parco giochi “Ma è magnifico!” si lancia all’interno del
negozio e lancia uno dei suoi sorrisi disarmanti al commerciante che ricambia,
perplesso “posso aiutarla?” chiede e Scorpius si
affretta a rispondere “Album. Posso vedere gli album di fotografie?”
“Pieni
o vuoti?”
“Avete
anche delle raccolte?!”
“Certamente”
“Allora
entrambi”
“Perfetto,
seguitemi” ci conduce nella parte più nascosta del negozio, al di là delle file
di libri, quindi si ferma all’entrata di una nuova sezione, piccola quanto la
prima “A destra può trovare gli album, a sinistra le raccolte” Scorpius annuisce sorridendo, ringrazia rapidamente il
commerciante e corre via. Io lo seguo, divertita da tanto entusiasmo “Ti piace?”
chiedo, più per fare conversazione che per il bisogno di una risposta. La sua
faccia parla da sola “è splendido! Fino ad ora avevo trovato i soliti album in
cuoio, in velluto, in legno magari … ma mai in Api Frizzole,
piume di Barbagianni o squame di salamandra” mi siedo per terra, accanto a lui,
mi tolgo il cappello e la sciarpa e li infilo nella borsa “Felice che ti
piacciano” concludo. Mi appoggio contro la parete, rendendomi conto pochi
secondi dopo che in realtà è un’altra scaffalatura piena di album. Rischio di
rovesciarmeli addosso, ma Scorpius è più veloce e
pianta con decisione le mani ai lati della mia testa, ridendo “Sei la persona
più pasticciona che abbia mai conosciuto” arrossisco furiosamente “Grazie,
molto romantico” romantico?! Ho davvero detto < romantico >?!
Scorpius ammutolisce e io
tento di rimediare “Cioè, non che tu debba essere … non volevo dire che … Oh,
miseriaccia, intendevo dire che non è esattamente il tipo di …” la sua risata
stronca questo mio patetico balbettio “Io trovo che la tua goffaggine sia
estremamente attraente” batto le palpebre, a dir poco scioccata “La mia goffaggine?”
“Devi
ammetterlo, sei terribilmente impacciata” arrossisco furiosamente e lo spintono
con forza “Già, lo sono! Ma sono anche terribilmente brava nel lanciare
incantesimi, quindi scansati se non vuoi ritrovarti con pustole doloranti in luoghi in cui nessuno dovrebbe avere pustole doloranti” scatto in piedi e mi
scotolo rapidamente i pantaloni. Scorpius continua ad
osservarmi, quasi divertito dal mio repentino cambio d’umore.
Mi
ha appena detto che sono una sorta di impedita!
Sto
per voltarmi e marciare via quando la sua mano, stringendosi intorno al mio
braccio, me lo impedisce “Rose …” dice il mio nome in maniera così - NO! No
Rose, mantieni il controllo, puoi farcela “Mi sembrava di essere stato chiaro,
ma a quanto pare mi sono sbagliato” ok Rose, è vero, il suo viso è pericolosamente
vicino al tuo ma puoi ancora averla
vinta!
“Mi
piaci, Rose”
Niente
da fare, non puoi farcela.
Sei finita.
Spazio Autrice:
(xD)
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Lossò. Sono
crudele xD
Interrompo
proprio sul più bello! Cosa accadrà?
Lo saprete
nella prossima puntata u.u
Besos♥
P.S. Grazie a tutti coloro che hanno aggiunto la storia tra le preferite, le
seguite e le storie da ricordare **
Un grazie
speciale va a color che recensiscono ovviamente u.u
Purtroppo sto
pubblicando alle due di notte e mia mamma sta sclerando
@.@ non ho il tempo di ringraziarvi singolarmente … quindi GRAZIE!
*Moony☾