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Autore: Francesca Akira89    14/09/2005    2 recensioni
[RoundRobinStory] Una misteriosa ragazza che conosce l'identità di Shinichi si presenta da lui... cosa vorrà?
[ NdAdmin: questo riassunto è stato modificato dall'amministrazione poichè non conteneva alcun accenno alla trama. L'autore è invitato a cambiarlo con uno di sua creazione. ]
E' vietato inserire il doppio tag br nelle introduzioni.
Rosicrucian e Nami, assistenti amministratrici.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-

 

 

 

 

-          Ciao amore! Sono così felice di rivederti! Perché non ti sei più fatto sentire?!- la ragazza s’inginocchiò e abbracciò di slancio un confusissimo Conan/Shinichi, che sentì d’istinto le sue guance imporporarsi.

 

Ran nel frattempo osservava la scena ad occhi spalancati…

Sentì una strana, alquanto irragionevole rabbia crescere dentro di lei…

Non sapeva chi diavolo fosse quella ragazza, ma non le piaceva.

Non le piaceva il modo in cui aveva scandito le parole né il tono in cui le aveva dette…

E soprattutto non le piaceva che stesse abbracciando il SUO piccolo Conan!!

Ehi.. un attimo.. Aveva detto “suo” ..?!

 

Sì, va bene… Ormai considerava Conan quasi un fratellino doveva essere per quello che era.. insomma…

…Gelosa…?!?

 

Era così presa dalle sue elucubrazioni mentali che non si rese nemmeno conto di ciò che la ragazza aveva detto… E cioè che si stesse riferendo al suo “fratellino” come se fosse Shinichi…

Cosa che diede il tempo a Conan, ovvero effettivamente Shinichi, di divincolarsi dall’abbraccio, afferrare per un braccio la misteriosa ragazza e trascinarla in un'altra stanza.. letteralmente, dato che lei, non essendosi alzata dalla sua posizione inginocchiata, al suo strattone aveva finito inevitabilmente per cadere faccia a terra.

Non appena fu riuscito, un po’ a fatica, a tirarla fin dentro la camera da letto in modo da chiudere la porta a chiave senza tranciarle le gambe, lei si tirò su ravviandosi i capelli e strofinandosi il volto arrossato, come se non fosse accaduto nulla…

Anzi, andò a sedersi sul letto, accavallando le gambe e rivolgendo una risatina al piccoletto, che era rimasto come un mammalucco a guardarla:

 

-          Che c’è amore, hai già voglia?.. Capisco che nelle condizioni in cui ti trovi attualmente non avrai avuto molte occasioni per soddisfare i tuoi bisogni, ma penso che dovremo comunque aspettare che quell’ altra se ne sia andata… Non sembra ma sono un tipo riservato, io!...

 

Conan avvampò suo malgrado.

Triste ad ammetterlo, ma sulle prime, a vederla sulla porta, era rimasto affascinato dalla bellezza di quella ragazza dai capelli corvini riflessati di bruno e dai grandi occhi azzurri… Fin troppo grandi in effetti, le davano l’aria da smorfiosa e da oca (ma sospettava che gli occhi non c’entrassero poi molto, con quello), ma erano comunque belli a vedersi…

 

Rendendosi conto di essere rimasto fin troppo in silenzio (cosa che non sembrava comunque aver infastidito la ragazza, che si era messa senza troppi problemi a rifarsi il trucco rovinato strisciando sul tatami che ricopriva il pavimento della casa di Goro…), decise di esordire una qualche conversazione :

 

-          Chi diavolo sei?!?- inizio non troppo originale, ma comunque d’effetto.

 

Lei lo guardò sorpresa:

 

-          Ma come Shinichi caro, non ti ricordi più di me…?- aveva quasi le lacrime agli occhi.

 

Lacrime assolutamente FINTE, dato che due secondi dopo i suoi occhi corsero allo specchietto e notarono che le si stava sciogliendo il maskara, per cui riprese a tirare fuori dalla borsa pennellini, cremine, un grosso specchio e una lampada da comodino… (O.O ndtutti)

 

-          O.o”””- faccia di Conan.

 

Chiedendosi vagamente se avesse a che fare con Mary Poppins, oppure con un angelo inviato sulla terra a dirgli che il veleno che gli era stato iniettato aveva finalmente fatto l’effetto che doveva fare, e la sua ora era giunta (benchè la sua fede gli impediva di credere che nell’ Esercito Celeste vigessero simili imbecilli…), Conan aggiunse:

 

-          Dimmi almeno come fai a sapere chi sono…

 

Lei gli gettò un’occhiata come se pensasse che avesse fatto il buffone:

 

-          Non dire sciocchezze, sei cambiato un po’ ma si vede che sei tu…- disse, piccata, riprendendo a truccarsi.

 

A quel punto Conan cominciava ad innervosirmi:

 

-          DIMMI SUBITO CHI SEI E COME FAI A SAPERE CHE SONO SHINICHI!!!!- urlò.

 

-          Vacci piano… La tua amica potrebbe sentirti…

 

Conan si tappò immediatamente la bocca con le mani, voltandosi verso la porta chiusa e aguzzando l’udito per sentire eventuali rumori provenire dal soggiorno, magari il tonfo di un corpo che sveniva…

Fortunatamente per lui, Ran era ancora troppo intenta a chiedersi la ragione di quegli strani sentimenti che pochi minuti prima le avevano agitato l’animo e buttato nelle più profonde crisi esistenziali, costringendola a porgersi domande preoccupate sull’effettiva natura della sua sessualità, per badare a ciò che accadeva nell’altra stanza…

Appurato il passato pericolo, Conan tornò a rivolgere la sua attenzione alla ragazza con lui, che aveva preso a strigliarsi i capelli con una spazzola elettrica (O.O””” ndTutti).

 

-          Insomma…- sbottò, esasperato, tralasciando come quella mini-borsetta di circa trenta millimetri di diametro potesse contenere tutta quella roba- Si può sapere almeno come hai fatto a sapere dov’ero…?

 

La ragazza si chinò nuovamente sulla sua borsa, lasciando un Conan sbuffante ad immaginarsi di veder comparire da un momento all’altro un estetista già bell’è pronto con tanto di baffetti a ricciolo e pettine dietro l’orecchio… Invece la donna estrasse un piccolo oggetto, che gli lanciò con abbastanza noncuranza per poi riprendere  a spazzolarsi i capelli…

 

L’ oggetto, che Conan prese al volo facendo un triplo exel a mezz’aria prima che volasse fuori dalla finestra, dato che la mira della ragazza non era troppo buona (e questo è per gentilezza, dato che la finestra le si trovava alle spalle, mentre Conan le era di fronte), era una busta di carta. Il ragazzino detective l’aprì, e nel suo palmo aperto scivolarono due oggetti: un medaglione con un simbolo araldico che riconobbe come quello della sua famiglia, e un anello infilato in una catenina d’argento…

Non per offendere Ran e l’amore di Conan/Shinichi per lei (né i suoi genitori ingiustamente snobbati), ma la sua attenzione fu subito catturata da quest’ultimo oggettino: lo conosceva molto bene… Era appartenuto ad una giovane donna ormai morta, e sapeva che la sua più cara amica non se lo sarebbe mai tolto dal collo spontaneamente…

 

-          CHE COSA HAI FATTO AD AI?!?!?!

 

 

Nota dell’ autrice (di questo cap… ^^”):

 

Ok, gente… Io ho fatto il mio dovere, adesso continuate voi! ^^”

Non credo scriverò altri cap dopo questo… Era solo per provare come funziona una RR…

All’autrice del primo cap: se non c’era il genere “comico”, forse dopo questo cap è meglio aggiungerlo… ^^”””

Spero che il mio cap sia piaciuto e di non aver deluso nessuno (in primo luogo colei o colui che ha postato per primo/a questa fic) …

Arrivederci a tutti, e ricordatevi che questo cap l’ha scritto:

 

Francesca Akira89    

 

Mi raccomando, leggete le mie fic!!! ^O^

 

 

  
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