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Autore: _Hanna_    04/07/2010    2 recensioni
Questa è la rielaborazione di una FF che creai e postai qui circa 3 anni orsono. Ho deciso di modificarla e continuarla,dato che la lasciai incompleta per svariati motivi. Si tratta comunque di una storia che precede il 3° libro di HP: la vita di Sirius Black prima e dopo la fuga da Azkaban. Spero sia di vostro gradimento e che commentiate in tanti,buona lettura ^_^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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“Fear can hold you prisoner but hope can set you free…”
 
Erano queste le parole che continuavano ad aleggiargli nella mente…quella mente che troppo a lungo era stata tenuta prigioniera molto più del suo stesso corpo,la stessa mente brillante che aveva saputo tirarlo fuori dalla più intricata situazione…Cos’era in realtà la paura..?Forse un modo per conoscersi meglio,ma non era di quella che Sirius aveva bisogno,no!Per troppo tempo era stato succube della sua stessa paura,di quella paura che lo teneva in catene e che allo stesso tempo gli stava martoriando i pensieri e logorando il corpo.Ma adesso era giunto il momento di dire basta,di dare una nuova speranza alla sua vita,uno spiraglio di libertà…
 
*Io sono innocente..e lui deve saperlo…*
Si disse una sera il mago,rigirandosi sul duro e aspro giaciglio che si era creato da solo in quella angusta cella…
 
Azkaban
 
La prigione di maghi più temuta dell’intera Inghilterra,se non dell’intero mondo magico…Un luogo oscuro,infame e terribile che sapeva farti ghiacciare il sangue nelle vene solo a sentirne pronunciare il nome…Immaginate per chi per sua sfortuna era costretto a viverci.Oh beh viverci,una parola grossa…Chiunque veniva spedito ad Azkaban non riusciva a tenersi in piedi per più di qualche mese,forse anche meno:anime dannate costrette alla pazzìa o private della loro linfa vitale dai tremendi carcerieri che li controllavano.
I Dissennatori erano probabilmente tra le creature più spregevoli e mai se ne sarebbero potute trovare di più infami e più adatte a tenere sotto controllo i malcapitati prigionieri.Capaci di estirparti dal corpo l’anima senza che te ne accorga,lasciandoti privo di essenza,uno stupido vegetale senza cervello…Ma una cosa non sapevano fare:toglierti la speranza,e questo Sirius lo sapeva.Ogni giorno andava avanti ripetendosi le stesse parole :
 
*Io sono innocente..e lui deve saperlo…*
Una mattina si alzò in piedi e quasi gli venne voglia di sorridere,ma sentiva che ancora non era giunto il momento di farlo,poi qualcosa improvvisamente sembrò accendergli una luce in quegli occhi ormai spenti…Il Ministro della Magia in persona,Cornelius Caramell,si era presentato ad Azkaban,probabilmente per far visita a qualche detenuto di spicco…Si ricordò di quando fu catturato il figlio di Bartemius Crouch,i suoi genitori venivano spesso a trovarlo in cella e quella povera donna di sua madre era distrutta dal fatto che suo figlio potesse essere tra i Mangiamorte del famigerato Voldemort.
Poco dopo Sirius si accorse che Caramell era venuto proprio a far visita a lui.

*Che cosa ci fa qui..?*
Pensò il mago squadrando il Ministro con aria un po’ confusa attraverso le sbarre della sua cella,dato che non era cosa da tutti i giorni vedere la più importante carica del mondo magico che viene a sincerarsi della tua salute…Forse era venuto per dirgli della sua condanna…

*No,questo devo scordarmelo..io uscirò da questa bettola per cercare lui…*
Si disse deciso Sirius,mentre Caramell gli si avvicinava con passo incerto e tremolante,la bombetta verde acido in sintonia col resto del suo vestiario ben calcata sul capo…

“Buongiorno Black,son venuto per visitare la prigione…”
Disse col suo solito fare pomposo,tradito solo dal lieve tremore nella sua voce e nelle continue occhiate che lanciava al Dissennatore che lo scortava,alto e silente al suo fianco.Sirius scoprì in un impercettibile ghigno i denti ormai divenuti gialli col passare del tempo mentre osservava impaurito la mortale creatura fluttuante,che non emetteva suono alcuno,tranne che per qualche rantolìo soffocato da quella bocca nascosta sotto il logoro mantello nero…
 
“Buongiorno a lei Caramell..bella giornata,vero..?”
Disse sarcastico il mago,ricambiando il saluto del Ministro e fissandolo intensamente,quasi volesse escludere la figura del Dissennatore da quel teatrino che si era creato.In realtà poi la giornata non era delle migliori:fuori pioveva a dirotto,nonostante fossero in Estate,esattamente metà Luglio…

“L’ha già letto quello?”
Chiese ancora Sirius,facendo un cenno alla Gazzetta del Profeta che il Ministro teneva sotto il braccio destro
Questi dapprima lo guardò circospetto..che diavolo poteva cercare un detenuto tra le pagine di un quotidiano?Come cavolo poteva essere tanto tranquillo quando aveva interi plotoni di Dissennatori che lo sorvegliavano 24 ore su 24...Tutti gli altri prigionieri di solito se ne stavano seduti al buio a confabulare cose senza senso,ma lui gli sembrava troppo,stranamente normale...
Poi però fece spallucce,pensava che Black volesse soltanto fare le parole crociate alla fine del giornale…

“No,tienilo pure..i giochini non amo farli…”
Rispose noncurante,tendendo la Gazzetta attraverso le sbarre per darla al mago che gli stava di fronte.Sirius l’afferrò con la mano ossuta e ferita,piena dei tatuaggi con incisioni runiche che si era fatto durante quei dodici anni di torture psico-fisiche…Notò uno strano tremore da parte del Ministro quando accidentalmente gli sfiorò una mano nel tendergli il giornale,ma non ci fece caso perché sulla Gazzetta c’era qualcosa di più importante a cui prestare attenzione.
L’articolo citava la vincita della lotteria annuale del Super Galeone d’Oro della Gazzetta del Profeta e Sirius osservò con stupore che un suo conoscente,Arthur Weasley,ne era il vincitore.Subito dopo l’articolo c’era una foto del mago in compagnia della sua numerosa famiglia,che tutti sorridenti sembravano salutarlo. Ma una cosa su quella foto lo lasciò senza fiato:il topo che uno dei ragazzi Weasley aveva poggiato su una spalla…era lui,Sirius ne era più che certo!Quante di quelle maledette volte l’aveva visto trasformarsi?Cosa avrebbe combinato se fosse riuscito a prendere Harry mentre era ad Hogwarts?Mai e poi mai avrebbe permesso che Voldemort o qualcuno dei suoi sudici tirapiedi mettessero le loro sporche mani sul ragazzo…Non fu capace di proteggerlo da piccolo,quando Lily e James furono vittima dei Mangiamorte la tragica sera del 31 Ottobre,ma adesso doveva riuscirci…
Caramell seguitava a guardarlo come se avesse chissà quale problema mentale,poi andò via sempre scortato dal Dissennatore.La notte non tardò ad arrivare,così come le mille domande che si era fatto poco prima…

“E’ a Hogwarts!”
Continuava a ripetersi Sirius durante il suo tormentato sonno,rigirandosi più e più volte su quella sottospecie di letto,talmente duro da sembrare di marmo,sempre che non lo fosse davvero…
Nei giorni che seguirono,fu come se qualcuno avesse acceso di forza una lampadina nella testa del mago,una fioca e tenue luce,ma tanto forte da non poter essere spenta nemmeno dall’alito fetido dei Dissennatori…era incredibile pensare a quanto quella minuscola luce aiutò Sirius a farsi forza.Venne poi il giorno in cui decise di dare una radicale svolta alla sua vita: Sirius era persino riuscito a riprendere la sua forma di Animagus e in quei giorni si trasformava in segreto nella sua cella. Riuscì anche a capire che i Dissennatori,che non vedono chi li circonda ma captano le loro emozioni,non si preoccupavano di lui perché le emozioni di un animale sono molto meno complesse di quelle di un essere umano.
Eccoli che arrivano,fluttuanti e spettrali come loro solito,per la loro ronda serale e per sfamare i detenuti. Sirius deglutì,poi fece un enorme sospiro e divenne un grande cane nero come la pece. Chiunque avrebbe potuto scambiarlo per un Gramo o qualunque altro spirito malefico,ma non avrebbe mai potuto essere una creatura demoniaca con quegli occhi talmente luminosi,colorati a metà fra il blu e il verde.
Scivolò silenzioso alle spalle dei Dissennatori e grazie alla sua eccessiva magrezza fu persino capace di passare attraverso le sbarre,senza che loro potessero accorgersi di nulla.
***

 

Era libero

 

O forse non ancora…solo un ostacolo lo separava dalla tanto bramata libertà e corse a perdifiato verso quest’ultimo,riuscendo ad eludere ogni tipo di sorveglianza,finchè non si trovò faccia a faccia  col mare in tempesta.Per chi non lo sapesse,la prigione di Azkaban è situata su un’isola sperduta in chissà quale posto in mezzo al mare e un moto di paura sembrò invadere Sirius,che prontamente seppe scacciarla.Con una piccola rincorsa all’indietro,il cane si slanciò verso il mare e vi si sommerse completamente,riemergendo pochi attimi dopo,preceduto da tante bollicine;il tempo non accennava a migliorare,la pioggia cadeva incessante,picchiettando fastidiosamente sul capo del cane.Aveva ormai perso la cognizione del tempo…chissà quante ore aveva passato a mollo nell’acqua gelida,tante da sentirle nelle ossa e sentirla scorrere al posto del sangue nelle proprie vene…Nuotando si accorse anche di essersi ferito durante la fuga a rotta di collo dalla prigione:sulla zampa anteriore destra si era aperto un grosso squarcio,ora stagnato,che però probabilmente gli aveva fatto perdere un’ingente quantità di sangue.Ma Sirius non fece caso alla ferita,ci avrebbe pensato quando sarebbe giunto sulla terraferma,ora l’unica preoccupazione che aveva era quella di dire la verità ad Harry,quella verità che gli doveva da tredici lunghi anni…In quegli anni aveva perso tutto:il suo migliore amico James e sua moglie Lily,il piccolo Harry,Remus e tutti gli altri…nel suo cuore oltre alla speranza albergava un senso di vendetta.Doveva assolutamente trovare Peter,era lui la causa di tutte le sue sofferenze e di quelle del gruppo

*Sporco traditore…*
Pensava intanto il mago,ancora sotto le spoglie dell’enorme cane,ancora intento a sopravvivere nel mare in tempesta.Stava per lasciarsi andare fra i flutti,quando da lontano potè finalmente scorgerla…Terra.Con un impeto misto fra rabbia e testardaggine,Sirius diede a spingere con tutte e quattro le zampe,acquistando man mano sempre più velocità,stringendo convulsamente i denti perché il dolore alla ferita stava cominciando a manifestarsi con spiccata violenza.

Ormai ce l’aveva quasi fatta,il porto era vicino poche falcate…

Giusto in quel momento sembrava che l'acqua volesse allontanarlo dalla riva,sbattendo le onde con forza sul corpo già martoriato della povera bestia,che però non rinunciava alla sua missione e continuava imperterrita a nuotare.Fu una questione di secondi:una grossa onda si levò alle spalle del cane,e quando si abbassò fu capace di scaraventarlo in avanti,facendogli però guadagnare parecchi metri...Un bel colpo di fortuna non c'è che dire,ma forse Sirius avrebbe preferito guadagnarsi quei metri nuotando,piuttosto che farli sbatacchiato come una fogliolina in balìa del vento...

***

Comunque era fortunatamente arrivato al porto,dove cominciò a nuotare un pò più piano per recuperare quelle poche forze che aveva in corpo e cercando con gli occhi chiari un attracco per tornare sulla terraferma.

*Tombola!*
esordì mentalmente il cane nero,scodinzolando a più non posso mentre raggiungeva la piccola serie di scale che gli permettavano di raggiungere il porto e subito dopo la città che era nei pressi.Le salì trotterellando,ma prima si scrollò di dosso tutta l'acqua di cui era impregnato il suo ispido pelo color della notte e ripartì allegro alla volta della città.

*Bene,adesso non voglio più vedere il mare per qualche mese...*
pensò il povero Sirius mentre camminava per il porto come se nulla fosse..chissà,magari qualche scaricatore o marinaio gli avrebbe anche offerto da mangiare!Stavolta però la fortuna non fu dalla sua: per il porto non c'era anima viva,a causa del temporale che a dirla tutta continuava ad imperversare e il forte vento faceva muovere le barche attraccate nei pressi.Sirius cominciava ad avere freddo e lo confermò un sonoro starnuto che fece durante la sua camminata;la zampa gli dava fitte allucinanti,che lo costringevano a zoppicare...Avrebbe potuto riprendere le sue sembianze,ma non era una saggia decisone,ad Azkaban potevano già essersi accorti della sua fuga...Certo chissà che scompiglio si sarebbe venuto a creare in pochi giorni..lui,un mago apparentemente pluriomicida,fuggito dalla fortezza più sicura del mondo magico...schiere di Auror sarebbero state mobilitate per la sua ricerca,e molti di questi lo ritenevano un pazzo maniaco...Ma non gliene importava nulla,voleva solo ritrovare Harry e informarlo della fuga di Minus,per poi scovare anche lui e fargliela pagare per il male che aveva commesso e per le torture che aveva dovuto patire nei suoi dodici anni ad Azkaban...
Seguitando la sua marcia,Sirius pensava a come e dove nascondersi..sicuramente il porto non rientrava nei suoi piani.Magari un piccolo parco o anche il retro di un'abitazione di maghi,così avrebbe anche potuto tenersi aggiornato su ciò che succedeva nel suo mondo...

Ad ogni passo che faceva,il cane si sentiva sempre più pesante,un pò per la pioggia che gli batteva sul groppone bagnandolo nuovamente,un pò per il dolore allucinante alla zampa che gli annebbiava ulteriormente la vista..però mancava ancora poco e sarebbe presto arrivato in città.Sentì improvvisamente alle sue spalle quello che doveva con ogni probabilità essere il clacson di un'automobile Babbana,ma non fece in tempo a girarsi per evitarla,che anche quella lo prese in pieno.L'auto sparì nella nebbia e l'unico rumore oltre allo scrosciare della pioggia,era quello del respiro affannato di Sirius,altrenato a piccoli guaiti di dolore...Poi il buio.

***
   
 
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