CAPITOLO 15 (RATING ROSSO)



Due settimane. Sono due settimane che io e Bella ci frequentiamo ufficialmente. La mia famiglia è a dir poco felice e credo che mia madre segretamente abbia già preparato gli inviti di nozze XD!! Charlie l'ha presa bene, se l'aspettava da un momento l'altro, così aveva detto. Naturalmente non sono mancate le minaccie ma tutto sommato non mi lamento.

In questi giorni siamo stati sempre in compagnia dei miei fratelli e i rispettivi compagni, non l'ho ancora presentata ai miei vecchi amici, e credo che non lo farò molto presto...non voglio che Bella conosca certa gente.

Ebbene si!

 Solo ora mi sono reso conto che razza di persone avevo come amici. Di sicuro James e gli altri farebbero i loro soliti commenti poco educati, mentre Tanya e il resto delle ragazze tratterebbero Bella come un'intrusa che mi ha portato via da loro, e per portato via intendo che non le ho più degnate della mia presenza sessuale. L'invidia regna tra le ragazze e non oso immaginare come la tratterebbero.
 L'ultima cosa di cui ha bisogno ora Bella è quella di avere persone che potrebbero avere una brutta influenza su di lei.      

La suoneria del mio cellulare mi distoglie dal flusso dei miei pensieri. Guardo lo schermo. Un sorriso nasce spontaneo. E' Bella.

"Ciao tesoro!" rispondo

"Ciao...ti disturbo?"

"Certo che no! Tu non disturbi mai!"

"Hai da fare stasera?Hai qualche impegno?"

"No perchè?"

"Perchè mi ha chiamato mio padre pochi minuti fa...e mi ha avvertito che rimarrà in centrale a fare il turno di notte...così mi chiedevo...se ti andrebbe di venirmi a fare compagnia stasera...non voglio rimanere da sola e poi voglio stare un pò con te!Che ne dici?"

"Dico che sarò lì tra 10 minuti....arrivo subito!" risposi scendendo dal letto e scattando velocemente fuori casa. Lo so sono pazzo. Ma cercate di capirmi....Sono follemente innamorato!

Infrango ogni limite di velocità e in pochi minuti sono davanti alla porta di casa sua.Suono il campanello e sento i suoi passi mentre scende le scale di corsa. La porta si apre rivelandomi la visione più bella del mondo.

"Edward ma sei pazzo!" mi urla contro

"Che ho fatto?"domando sorpreso

"A quanto diavolo sei andato?Te l'ho detto mille volte...non voglio che corri forte con la macchina, specialmente se è per venire da me...io non scappo tanto!"

"Ok non lo faccio più prometto!Ora mi fai entrare?" gli chiedo facendo la faccia da cucciolo bastonato

Sorride afferrandomi per la maglia e tirandomi dentro casa.

"Non me lo dai un bacino?" dissi continuando a fare l'espressione di prima

"Se fai quellla faccia ti riempio di bacini!" disse avvicinandosi

"Benissimo vorrà dire che avrò perennemente questa faccietta!" sussurrai
sulle sue labbra per poi baciarla.

Ci staccammo dopo qualche istante per mancanza d'ossigeno.Andammo in camera sua e devo dire che solo ora mi accorgo di cosa indossasse. Un kimono di seta con una vistosa scollatura che lasciava intravedere il reggiseno nero di pizzo e le gambe erano quasi del tutto scoperte. Era una visione e anche le mie parti basse apprezzavano la visuale.

"Ti piace quello che vedi?" mi domandò

Riuscii a deglutire a fatica. Per quanto ci pensassi ogni minuto io e Bella non ci eravamo mai spinti oltre i baci e questa nuova situazione mi mette un pò di agitazione.

"Si" sussurrai a voce bassissima

"Come?Non ti ho sentito...puoi ripetere?" piccolo demonio

"Ho detto si! Certo che mi piace quello che vedo...Cazzo Bella sto impazzendo!" sbottai frustato

"Beh allora dobbiamo risolvere la situazione - disse togliendomi la maglietta e buttandomi sul letto - non voglio che il mio fidanzato impazzisca! Dopo non saprei con chi giocare!" si posizionò ai piedi del letto e lentamente fece scivolare il kimono dal suo corpo mostrandomi il suo meraviglioso corpo coperto solo dall' intimo (E che intimo!!)

Sensualmente gattonò sul letto fino a raggiungermi , con due dita cominciò a sfiorarmi delicatamente gli addominali mentre la sua bocca era impegnata prima sui pettorali, poi sul collo per poi salire sulla mascella...Le nostre bocche si incollarono mentre le nostre lingue si cercarono annodandosi in mille giochi, respiro il suo respiro e gemo quando una sua mano si intrufola nei miei jeans e prende ad accarezzarmi la mia eccitazione ormai più che evidente. I movimenti sono lenti fatti apposta per farmi perdere il controllo.Mi abbandono alle sue attenzioni e mi sento struggere dal piacere ...Quando sento l'orgasmo arrivare le blocco la mano e con uno scatto la porto sotto di me.

"Ora tocca a me tesoro!" le sussurro con voce roca

Le mie mani cominciano ad accarezzare il suo corpo, passano dal seno alla schiena scendendo giù a soffermarsi sulle natiche, intanto accosto il viso nell'incavo del suo collo con le labbra dischiuse. Lentamente le tolgo il reggiseno e prendo a giocare con i suoi seni con la lingua. La sento gemere e questo non fa altro che accrescere il mio desiderio. Con la mano scendo all'interno delle sue mutandine ormai bagnate, e le mie dita si muovono esperte, la percorrono su tutta la sua lunghezza senza mai entrare, mentre con il pollice stuzzico il clitoride strappandole gemiti sempre più forti.

"Parla Bella! Voglio sentire la tua voce...Voglio sentirti urlare il mio nome!" le dico avvicinandomi al suo sesso sostituendo la lingua alle dita.

"OH Dio!! Edward....Ahhh...Edward!" strilla travolta dall'orgasmo.

Ci baciamo più volte e il sapore dei miei baci  è quello del suo piacere...Metto una mano dietro la sua schiena e faccio mettere seduti entrambi, si alza leggermente afferrando delicatamente il mio membro portandolo vicino alla sua apertura poi lentamente scivola sopra di me accogliendomi per intero.Rimaniamo immobili per qualche secondo guardandoci attentamente negli occhie beandoci delle sensazioni mai provate poi comicia a muoversi, prima lentamente poi sempre più veloce, quando sento che sto per venire la fermo le afferro le gambe e la riporto sotto di me riprendendo a spingere fino a quando l'orgasmo ci travolge entrambi.

Stremati e sudati  ci abbracciamo sorridendo.

Non c'è bisogno di parlare. Non servono parole. Lo sguardo in cui siamo incatenati in questo momento è molto più intimo e significativo di qualsiasi dichiarazione d'amore.






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