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Autore: sciona    13/07/2010    12 recensioni
Elisa è una ragazza normale. La sua vita si divide tra scuola , amici e una famiglia un pò fuori dalle righe.  " Marti mentre tu a ferragosto sei al mare a fare una grigliata con tutti i parenti, io devo solo sperare che qualcuno mi fermi per non prendere a pugni mia cugina e che mia zia non affoghi mia madre, ti sembra normale questa situazione? No, a me no! " avevo esclamato furente mentre facevo sue giù per la sua stanza " E adesso ci mancava anche questo tizio " " Bello come un Dio " mi aveva interrotta mentre io la fulminavo " che dice di essere mio zio! Diamine ,  ha solo vent'anni! "
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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LucasElisa

 

 

                                                                                                   Lovely Secrets

                                     -  My Uncle?! -

 

 

1 Dicembre

 

Fin da quando ero bambina avevo sempre avuto la tendenza a percepire quando qualcosa stava per succedere. Era una cosa strana, ma ne ero consapevole : avvertivo una leggera morsa allo stomaco e, in quel momento, capivo che c’era qualcosa che si prospettava all’orizzonte. L’unica pecca era che non riuscivo mai a capire se si trattava di un avvenimento spiacevole o meno e , soprattutto, chi riguardasse, pertanto non sapevo darmi risposte soddisfacenti in proposito. Quel giorno però avevo sottovalutato la morsa che attanagliava il mio stomaco : la giornata era trascorsa fin troppo bene, la professoressa si era complimentata con me per la ricerca che le avevo consegnato, ero quasi sicura che la mia opera di convincimento di farmi comprare una macchina stesse portando i suoi frutti  e , stando alle previsioni meteo, avrebbe sicuramente nevicato entro due settimane al massimo. Non c’era niente di meglio che potessi  chiedere. O forse si? Ma quello  l’avrei capito solo in seguito.

 

 

<< Eli hai ospiti a pranzo? >> mi aveva domandato incerta  Martina, la mia migliore amica, mentre io ero intenta a chiudere la cerniera dello zaino , da cui avevo estratto le chiavi di casa. Avevo alzato la testa di scatto : quattro macchine, c’erano quattro macchine oltre a quelle dei miei. Brutto segno. L’ultima volta che avevo avuto i miei parenti a casa era stato per il compleanno di mio fratello e , come sempre, era finita con mia zia che lanciava un bicchiere contro mia madre. << Cazzo >> avevo mormorato appoggiando il capo sul sedile << Vedrai che mi tocca combattere anche con quella stronza di mia cugina >> avevo concluso mentre lei accostava sul ciglio della strada per permettermi di scendere. << In bocca al lupo >> aveva esclamato ridendo prima che io scendessi dall’auto. << Ridi ridi >> avevo replicato stizzita << Ma se fra qualche ora ti chiamo corri a prendermi : le cose potrebbero mettersi male >> avevo concluso dandole un bacio sulla guancia. Mentre attraversavo il giardinetto la presa al mio stomaco si era ristretta ulteriormente e io avevo sospirato  afflitta : allora erano guai seri. Avevo aperto la porta senza essere avvertita e , dopo aver tolto il cappotto , mi ero accorta che sull’appendi abiti erano presenti più indumenti del previsto, evidentemente c’era anche qualcun altro . Mi ero diretta in salotto , con il cuore in gola, trovandoli tutti seduti sui divani … a parlare. Non gridavano, non si lanciavano oggetti, ma parlavano. << Ciao tesoro >> mi aveva accolta mio padre alzandosi dal divano per venirmi incontro. Avevo perlustrato velocemente la stanza per poi chiedere spaventata << Dov’è la nonna? >>. << Sono qui amore >> aveva risposto con voce allegra la mia nonnina, spuntando fuori dalla cucina, mentre io correvo ad abbracciarla decisamente più sollevata. Una volta finiti i convenevoli mi ero appoggiata allo stipite della porta aspettando che si decidessero a dirmi il motivo di quella rimpatriata, che altrimenti non ci sarebbe mai stata. La mia famiglia era strana – lo era sempre stata – e ormai non mi ponevo neppure più il problema : accettavo addirittura senza più sconvolgermi le innumerevoli litigate che ne coinvolgevano i componenti . Non sapevo con certezza quando i miei parenti avessero incominciato ad odiarsi reciprocamente ma , da quel che avevo capito, era iniziato tutto con la morte di mio nonno paterno anche se – ne ero sempre più sicura – certi rancori covavano da molto tempo nei loro cervelletti. Rancori che , inizialmente, non pensavo sarebbero sfociati in bicchieri volanti, forchette assassine e servizi da settantadue usati come frisbe . La prima litigata a cui avevo assistito era ancora impressa nella mia mente : mio cugino aveva sempre provato un amore incondizionato verso di noi – in particolar modo verso mia madre – e  , quando un giorno aveva chiesto alla zia di poter trascorrere con noi una settimana in montagna, questa si era inferocita a tavola come una piccola iena, urlando a mia madre parole a dir poco raccapriccianti per una bambina che allora aveva dieci anni e buttandole contro un bicchiere pieno di aranciata. Ecco, quello fu il primo bicchiere volante della mia vita, a cui ne seguirono tanti altri. Da quella lite mi ero accorta come solamente io credevo di avere una famiglia perfetta, stile mulino bianco, tutta baci e abbracci e quando avevo esposto a mio cugino le mie riflessioni, era scoppiato in una risata isterica. Non dirmi che davvero lo credevi?, mi aveva chiesto mentre ancora sghignazzava. Da quel momento avevo aperto gli occhi, avevo osservato con molta più attenzione i ritrovi della mia famiglia ed ero , in conclusione, arrivata a chiedermi per quale assurdo motivo continuassero a mettere in piedi quelle sceneggiate dello stare tutti insieme, quando queste contribuivano solo a creare dispiaceri e malumori. Non me ne capacitavo : sembrava che il rovinare le giornate festive li rallegrasse in qualche modo. Negli ultimi anni poi la situazione era degenerata a livelli indecenti : il giorno del mio diciottesimo compleanno – grazie a Dio avevo optato per due feste separate : amici e parenti – erano entrati tutti sorridenti a casa mia e dopo avermi fatto gli auguri non mi avevano neppure concesso il tempo di farli accomodare in salotto che si erano messi a litigare senza alcun preciso motivo, lanciandosi , tra l’altro, alcuni pasticcini presenti sul tavolo. Così le occasioni dei ritrovi erano diminuite notevolmente e questi avvenivano solo in occasione di qualche grave notizia – solitamente la morte di qualche parente – e durante le festività. << Bene >> avevo iniziato a dire sollevandoli dal dover intavolare un qualsiasi discorso << Considerato che solo io credevo che fossimo una famiglia alla mulino bianco e che invece è tutto il contrario , potete evitarvi tutta questa sceneggiata. Ditemi cosa succede e se è morto qualcuno. Prima facciamo, prima finiamo, e forse , per una volta, potremmo evitare di lanciare pezzi di mobilio eh? >> avevo chiesto guardando esplicitamente mia zia, che aveva voltato il capo dal lato opposto. << Vedi tesoro la cosa è complicata >> aveva esordito mio padre facendomi segno di sedermi. << Preferisco stare in piedi e , papà,  sono cresciuta in mezzo a voi, nulla sarà più complicato o più difficile da  sopportare >> avevo risposto non scollandomi minimamente dalla mia posizione. Dio quanto mi sbagliavo. Mio padre aveva sospirato e stava per ripartire a parlare ma l’avevo anticipato << Papà, per favore, non prenderla tanto alla larga >>. Mi aveva sorriso : mi conosceva fin troppo bene e aveva colto l’impazienza che mi attanagliava in quel momento. << Eli, hai un altro zio, mio fratello >> aveva esclamato improvvisamente. Cazzo, forse un po’ alla larga poteva prenderla. Avevo deglutito confusa << No pà, tu hai due sorelle , non un fratello >> avevo affermato scioccamente, come se non capissi il senso di quell’affermazione. << No Eli, io ho anche un fratello >> aveva replicato pacatamente. Non capivo : sempre che non mi stessero prendendo in giro,da dove diamine saltava fuori questo tizio adesso? Forse poteva essere uno zio vecchio e scorbutico che si era allontanato dalla famiglia prima ancora che questa si formasse interamente, o … << Nonna sei incinta? >> avevo urlato isterica strappando qualche sguardo scioccato alla mia famiglia. << Tesoro ma che dici >> aveva borbottato la nonna portandosi una mano sul cuore, l’avevo spaventata. Avevo riportato lo sguardo su mio padre. << Gentilmente >> avevo iniziato ironica << mi spieghi che diavolo succede? >> avevo concluso con un tono di voce da cui trapelava tutta la mia confusione ed incertezza. << Allora c’è stato un periodo di tempo durante il quale il nonno e la nonna si sono separati  e questo lo sapevi vero? >> mi aveva chiesto mentre io annuivo silenziosamente. << Bene. Durante quel periodo, a quanto pare, tuo nonno ha avuto una relazione con una donna e adesso questo ragazzo ci ha trovati >> aveva concluso dandomi un quadro generale della cosa, anche se in quel momento avevo di gran lunga sottovalutato la parola “ragazzo”, non ricordandomi minimante che il periodo di separazione dei nonni era avvenuto qualche anno prima della mia  nascita. << Ok >> avevo iniziato incerta << Ammesso che questo tizio racconti la verità, perché spero che vi siate accertati se sia vero o meno, cosa vuole da noi? Insomma, cosa ne ricava a spuntare adesso dal nulla? L’eredità del nonno è stata ormai già spartita e anche sperperata >> avevo concluso lanciando una leggera frecciatina a mio zio. << Ah tesoro, l’eredità è proprio l’ultimo dei miei problemi >> aveva esclamato improvvisamente una voce profonda, portandomi a voltarmi.

 Lucas 2Oh cazzo! La stretta allo stomaco era improvvisamente diventata dolorosa e il cuore aveva preso a martellare nel mio petto mentre alzavo lo sguardo verso un paio di occhi azzurri, da infarto. Non poteva essere … mio zio. Poteva avere al massimo qualche anno più di me. Sai tesoro , due anni prima che nascessi i tuoi nonni hanno vissuto un periodo di separazione. Le parole di mia madre , che risalivano a qualche anno prima,rimbombavano nella mia testa senza sosta. Oh Dio Santo!Aveva vent’anni!  Mentre mi ero persa ad osservare – ammirare – la persona che avevo di fronte avevo notato come, anche lui, senza farsi il minimo scrupolo si era soffermato ad analizzare il mio corpo. << Piacere >> aveva poi iniziato allungandomi la mano << Io sarei colui che secondo te vorrebbe l’eredità e tu dolcezza saresti? >> aveva chiesto malizioso stringendomi la mano. << Lei è Elisa, Lucas. Mia figlia >> aveva risposto per me papà mentre osservavo … mio zio sgranare gli occhi sorpreso. << Come tua figlia? >> avevo chiesto allarmato (?)  non lasciando la mia mano << Hai detto che era una bambina >> aveva esclamato confuso. << Si, una bambina di diciotto anni >> avevo replicato io sbuffando e sottraendo la mano dalla sua presa. << Diciotto? >> aveva chiesto mentre la sua mano rimaneva ancora sospesa in aria. << Si diciotto, ma questo al momento è l’ultimo dei nostri problemi >> avevo affermato andando a ripescare il mio tono acido << Preferirei di gran lunga sapere il perché di questa comparsa! >> avevo chiesta incrociando le braccia al petto. Aveva riso spudoratamente puntando lo sguardo su mio padre e lasciando da parte me. << Cavoli, però non scherzavi quando dicevi che era una peperina >> aveva esclamato mentre la mia stizza cresceva a palate. Mio padre aveva sorriso annuendo. << A quanto pare il caro nonnino si è divertito più di quanto pensassimo >>. Era stato un sussurro, un sussurro che probabilmente la persona interessata  pensava  nessuno avrebbe percepito. Avevo alzato gli occhi al cielo prima di voltarmi, dando le spalle al nuovo elemento della famiglia, e avevo puntato lo sguardo su mia cugina, Michela. << Ehy stronza >> avevo esclamato attirando su di me gli sguardi confusi della mia famiglia << Hai intenzione di aggiungere altro? Potrei non farmi scrupoli a metterti le mani addosso stavolta  >> avevo concluso prima di fare un passo avanti nella sua direzione, mentre mio padre mi richiamava all’ordine, ma senza successo. Avevo solamente due cugini : Christopher e Lei. Potrei a questo punto fare un riassunto molto sbrigativo : il primo lo amavo sopra ogni altra cosa, la seconda la odiavo sopra ogni altra cosa. Una ragazza quasi trentenne brutta come un ornitorinco – che non me ne vogliano  - e che era in grado di portare alla luce anche i lati più oscuri del mio carattere. << Hai qualche problema cuginetta? >> aveva chiesto alzandosi in piedi, con una tremenda faccia da schiaffi. << Il mio unico  problema sei tu, credo che questo si sia ormai capito , e le cazzate che spari a ruota libera >> aveva risposto alla sua domanda facendo un altro passo avanti. << Tesoro non ti agitare >> aveva affermato prima di avvicinarsi ancora << Infondo ho solo detto la verità : il tuo caro nonnino se l’è spassata molto a quanto pare >> aveva concluso sorridendo malefica. A quel punto non ci avevo visto più : avevo coperto la distanza che ci separava e mentre le urlavo parole poco ripetibili mi ero buttata su di lei e l’avrei anche conciata per le feste, se qualcuno non mi avesse ripreso per i fianchi e mi avesse trattenuta mentre mi dimenavo come una scalmanata. << Ehy Elisa >> aveva sussurrato una voce al mio orecchio << Eli calmati >> aveva riprovato e … aveva anche funzionato. Un brivido mi aveva scossa tutta, come non succedeva da tempo, portandomi a fermare la mia folle dimenata.

 

 

 

Angolo Sciona : Salveeeee!!!!!!Sono tornata! Lo so, avevo detto che avrei dato la precedenza a The Edge Of Love ed è quello che farò ma la sfiga mi accompagna ultimamente : ho una mano fasciata, l'esame pratico di guida domani che sta iniziando a preoccuparmi e questo era l'unico capitolo quasi interamente conlcuso che possedevo. Vi ringrazio per l'accoglienza a questa nuova storia *-* e spero tanto che questo capitolo non vi deluda! Ringrazio chi ha messo la storia tra i preferiti, i seguiti e da ricordare!!Grazie mille!!

 

Risposta alle recensioni :

fataflor : Ciao Anna! Sono stata molto contenta che il prologo sia piaciuto e spero che ti piaccia anche questo primo capitolo! Si, porterà un pò di scompiglio!;) Un bacio e alla prossima!

 

SweetCherry : Ciaoooo!!!Sono contenta che ti sia piaciuto e grazie per i complimenti! A me piace molto l'idea dell'incesto (non chiedermi perchè xD) quindi per il momento ho lasciato che si intenda come tale!Spero che questo capitolo non ti abbia delusa, un Bacione e alla prossima!!

 

laelefante : *_________* Grazie, grazie per i complimenti!Ti piace lo zio figo??xD Spero di non averti delusa con questo capitolo, alla prossima e Un bacione!!!

 

ary_gg : Io non ho assolutamente voglia di liberarmi di te *___* Ian *non so cosa* ?Sono morta dalle risate quando l'ho letto e comunque certi cognomi chi li metti in giro non si sa ù.ù Sono contenta che ti piaccia e spero che sia così anche per questo capitolo!!Alla prossima, Bacii!

 

_deny_ : Denyyyy...come farei senza di te??!!*___* sono contenta che ti piaccia e poi a noi l'incesto .... ci piaceeeeee!!! ;)  mahahahahahah xD Spero di non averti delusa con questo capitolo ma tu credo mi abbia capita ormai, sotto pressione ( e ansia) non rendo ù.ù...peggio di Chiara!xD Beh un bacione grande grandissimo  per il momento (sappiamo come sentirci)  ;)

 

Valentina78 : Ciao!!!Sono contenta che ti piaccia anche questa e spero di non aver deluso neanche te con questo capitolo!Un bacio!!

 

Rosella : Grazie!!!Spero ti piaccia anche questo!Un bacio!

 

_Maddy_ : Sono contentissima che non mi abbandoni!!!xD Me stra-felice che il prologo ti sia parso interessante e spero lo sia anche questo nuovo capitolo!Lo zio figo fa la sua comparsa!!!xD Un bacione e alla prossima!!!!

   
 
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