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Autore: JackoSaint    14/07/2010    4 recensioni
... il titolo parla già da sè: in questa fic rivivremo alcuni momenti dell'infanzia e dell'adolescenza dei nostri amati Gold Saints! La storia non segue un filo conduttore, è appunto una raccolta di brevi racconti cronologicamente collegati: un tema molto ricorrente sarà la difficoltà di Aiolia nell'accettare la morte del fratello Aiolos...
(Scritta da Giorgia)
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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2. Lezione di filosofia...



Gio: ho bisogno di scrivere, ma di scrivere tanto tanto tanto tanto tanto... altrimenti che faccio, che farei senza di voi???? ç_ç Già un computer mi è bruciato perchè lo usavo troppo *rischi del mestiere... xD* e speriamo che quest'altro rottame non mi abbandoni... meglio lasciarvi alla lettura... sìsì.... Bacioni!!!!! <3


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II CAPITOLO: LEZIONE DI FILOSOFIA...




IL COMANDANTE...



Solitamente quando Mu, Aiolia, Aldebaran e Milo finivano gli allenamenti, si davano appuntamento sotto un grande albero dove passavano ore ed ore a chiacchierare.

Quella volta, però, Mu non si presentò e la cosa preoccupò parecchio gli altri tre bambini che, sebbene pieni di dubbi, si sedettero sull'erbetta fresca poggiando la schiena contro il grande tronco dell'albero.

- ... Che facciamo? - chiese ad un certo punto Aiolia con la sua dolce vocina. - Mu non è mai in ritardo, anzi... è sempre il primo ad arrivare - .

- Già - bofonchiò Aldebaran mentre giocava con un filino d'erba. - Poi senza di lui non è divertente - .

- Magari è stato trattenuto - ipotizzò il piccolo Milo stringendosi le ginocchia al petto, - o magari ha preferito stare con qualcun altro - .

- Figuriamoci - fece Aiolia. - Mu è nostro amico. Noi quattro ci siamo sempre comportati da amici - .

Aldebaran ridacchiò piano. - Magari ha incontrato una bella bambina - .

- Per piacere! - fu la risposta divertita di Milo. - Non ci sono belle bambine qui. Le ragazze che ci sono hanno più anni di noi - .

Aiolia annuì, deciso. - Già, invece la mia ragazza deve essere più piccola di me. E comunque ora dobbiamo pensare a diventare Cavalieri - .

- No no, dobbiamo prima trovare Mu - .

- Vero!, giusto Aldy - gli rispose Aiolia. - Non possiamo restarcene qui per molto, comunque - .

Milo allora si alzò. - Andiamo a chiedere in giro. Qualcuno l'avrà poi visto - .

- Giusto - Anche Aldy si alzò, così Aiolia fu obbligato a fare lo stesso. - Allora, io propongo di... - Non riuscì a finire di parlare, perchè Milo gli tolse la parola:

- Andiamo alla Casa dell'Ariete! - .

Questa cosa fece arrabbiare tantissimo il piccolo Leone. - Ma Milo, chi ti ha detto che tu puoi decidere? - .

- Nessuno - .

- Comunque io non vengo con te. Non sei il capo e non puoi decidere - .

- Lia, forza, guarda ch- - .

Aldebaran si intromise. - Dai, basta ora!, dobbiamo trovare Mu ricordate? - .

Milo ed Aiolia si immobilizzarono alle sue parole, poi il primo ricominciò a parlare:

- Sì ma funziona un po' come una spedizione, quindi serve un comandante - .

Aiolia ringhiò, grave. - Sono io il comandante - .

- No, tu sarai un mio soldato, come Aldy - .

- No! - .

- Allora posso promuoverti a vice, che ne dici? - .

Aiolia tacque, gli occhi felini puntati sul compagno di giochi. Poi: - Adesso mi spieghi perchè tu dovresti essere il capo - .

Milo ricambiò quell'occhiata infuocata con altrettanta decisione. - Semplice, io sono il più grande tra noi tre! - Di certo non aveva torto. - Quindi tu sarai un mio sottoposto - .

- Mai - .

Allora Milo pensò bene di rigirare a lui la domanda: - E perchè dovresti essere tu il comandante? - .

- Tsk, che domande!, perchè io sono il migl- - .


SHAKA...


Alcuni passi. Una voce. - Scusate il ritardo, amici! - .

Tutti e tre si voltarono. Era Mu.

- Mu! - fanno all'unisono Milo ed Aiolia.

Ben presto notarono che il loro amico non era solo: a seguirlo infatti, un bambino dai lunghi capelli biondi che.... che teneva gli occhi chiusi??

Aldebaran si fece diffidente. - Mu, chi è? - .

- Oh!, scusate! - Con dolcezza Mu prese il bambino per la mano e lo avvicinò ai tre. - Si chiama Shaka - .

Che strano nome! Nessuno dei bambini allungò la mano per stringergliela, e la cosa risultò abbastanza esilarante per Mu:

- Shaka non è cieco, non preoccupatevi! - .

- E perchè tiene gli occhi chiusi? - Anche Milo sembrava vagamente impaurito da quello strano bambino...

- Per concentrarsi - .

Solo in quel momento Shaka aprì lentamente gli occhi, limpidissimi e luminosissimi diamanti. - Non c'è bisogno di scusarsi - Allungò la mano e così a ruota i tre bambini gliela strinsero, presentandosi.

- ...è per questo che hai ritardato, Mu? - chiese allora Aiolia.

- Già - .


Aldebaran allora sospirò, più sollevato: - Ci hai fatto preoccupare parecchio... - .


- Tenevo a farvelo conoscere, solo che ho dovuto forzare un po' per portarlo qui. Sapete, a lui piace la tranquillità e la solitudine... - .

Parole che spaventarono sia Aiolia sia Milo. Tranquillità. Solitudine. Al solo pensarci sentirono dei freddi brividi lungo la schiena.

Milo, forse per riprendersi da quello shock passeggero, prese parola: - Sai Mu, stavo per venirti a cercare! - .

- Ah sì? Che gentile, non ce n'era bisogno... - .

La prima persona singolare usata dall'amico sollevò Aiolia; ma dopo alcuni secondi dovette ricredersi:

- Sì sì, volevo venirti a cercare con il mio piccolo esercito - .

Il giovane Leone sentì il sangue saligli al cervello. - Sarebbe comunque stato il mio esercito, Milo! - .

- No, che dici? Io sono il più grande, quindi decido io! - .

- Sì ma io sono più forte. Tra l'altro tu sei incapace di dare ordini, quindi ci avresti portato alla sconfitta! - .

E così i due ricominciarono a litigare.

Aldebaran e Mu non sapevano proprio come farli smettere, ergo come uscire da quella situazione a dir poco imbarazzante: Shaka infatti osservava i due con sconcerto e sdegno dipinti sul volto.

A rassicurarlo ci pensa subito Mu: - Shaka, non fare quella faccia... in verità sono molto amici... - e, come sottofondo, le loro voci urlanti:

- Milo, ma devi sempre avere ragione tu?? - .

- Perchè sono il più grande! - .

- Ma sei anche più stupido di me! - .

- Cosa?? Non è vero Lia, io sono molto intelligente... e bello, a dispetto di te! - .

- Cosa?? No, io sono più bello, chiariamoci! - .

No no, qui bisognava rimediare. Shaka richiuse gli occhi, poi parlò alzando un poco la mano destra: - Risparmiatemi questo orribile scena, per favore - .

Milo ed Aiolia erano due maschere di furia. Si voltarono a guardarlo, fecero per aprire bocca, ma Shaka li fermò:

- Basta, ve ne prego. Sedetevi ora - .


AMICIZIA, LEGAME INDISSOLUBILE...



E chi si credeva di essere questo? A Mu venne quasi la voglia di consigliare al suo nuovo amico di smetterla perchè poteva finire veramente male, ma con grande stupore vide che le sua parole avevano avuto l'effetto desiderato: la tempesta infatti si era calmata e Milo ed Aiolia seppur mantenendo una cerca distanza si erano seduti.

Anche il piccolo Aldebaran guardava stupito: una scena simile non l'aveva mai vista.

- Bene - incominciò allora Shaka. Iniziò poi a passeggiare intorno ai due, che dal basso lo guardavano attentamente quasi volessero accertarsi che non facesse mosse false. - "Nei rapporti con gli altri non comportarti in modo da renderti nemici gli amici, ma da farti amici i nemici". Così diceva Pitagora. Cosa mi rispondete? - .

Sconcertati. Non c'era altra parola per definire i volti di Aiolia e di Milo: certo che il loro amico Mu aveva trovato  un bambino un po' strano...

- Allora? - Shaka attendeva una risposta. Il primo ad accontentarlo - se si può così dire... - fu Milo:

- E che accidenti c'entra? Prima dell'amicizia viene il rispetto. Devo farmi rispettare - .

Aiolia lo assecondò: - Giusto. E poi chi sei tu per venirci a fare la predica? - .

- L'amicizia è comunque una forma di rispetto, forma che vi ha sempre legati o sbaglio? - .

- Tsk, amicizia... - fece Milo volgendo lo sguardo altrove. - è una parola troppo grossa - .

- E allora perchè vi trovate sempre ogni giorno, come mi ha detto Mu? - .

- Perchè gli altri sono antipatici - soffiò Aiolia. - Quindi... bisogna accontentarsi di quello che si trova, no? - .

Frase bollente. Milo per poco non gli lanciò un destro, infatti riuscì chissà come a trattenersi. - Lo... stesso vale... per me - .

La domanda successiva di Shaka li spiazza: - Non vedete che vi appoggiate sempre? Quello che uno pensa lo pensa anche l'altro. Non c'è dubbio che tra di voi ci siamo una forte intesa - .

- Per piacere! - sbottò ad un certo punto Milo. - Ne ho piene le tasche delle tue frasi fatte! La realtà è più dura da affrontare, Shaka! Sembra proprio che tu viva in un altro mondo! - .

- Percepisco astio nelle tue par- - .

- E basta! - .

- E voi smettete di fingervi nemici. Non siete forse cresciuti assieme? Siete di qui, no? Chissà da quanto vi conoscete... - .

Questa volta fu Aiolia a rizzare il pelo: - Smettila di parlare o ti picchio! - .

- Fate la pace. Si vede sia che fate apposta a non sopportarvi sia che volete ritornare amici - .

Silenzio. Il fruscio delle foglie. Il vento.

Aiolia poggiò i gomiti per terra e guardò Shaka: - Ma guarda che noi non siamo amici! Tra l'altro non ci siamo mai detto "ti voglio be- - .

Tutto avvenne in un nanosecondo: Milo scoppiò a piangere, tutto rosso in viso, poi si fiondò su Aiolia abbracciandolo convulsamente.

- Ti voglio bene, Lia!! - .

Un urlo che rischiò di perforargli il timpano.

Mu ed Aldebaran avevano l'espressione più sconcertata che si potesse immaginare, mentre Shaka era irremovibile e dal suo sguardo non traspariva nessuna emozione.

La stretta di Milo era soffocante, in più sfregava così forte la propria guancia contro la sua che gli risultava impossibile perfino respirare, affondato nei suoi lunghi capelli biondi:

- Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia!!... - .

- E basta! - si stufò Aiolia, ma la sua era un'esclamazione felice. Con un grandissimo sforzo riuscì a staccarsi di dosso l'amico ed a sgattaiolare via. - Ho capito, ho capito! - .

E così, anche quella volta, dopo tanti altri litigi riuscirono a chiarirsi.


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E con questo ho ancora finito... uffi, ora mi toccherà aspettare domani per pubblicare l'altro capitolo... ç_________ç *Si illumina, torcia sotto al mento* Ma magari... domani raddoppio e faccio il 2x1.... MUAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!! Lasciate perdere lo sclero... xD Ah!, e poi una delle lettrici si è accorta di una piccola cosa *perchè ho già letto le recensioni... xD*: Miluccio è il più piccolo tra i Gold, è bene saperlo... ma sapete com'è, con i bambini... e con Milo poi... le sue manie di grandezza superano qualsiasi ragionamento logico... xD
Bene, ora risponderò alle vostre amorevoli recensioni....


Sunight: ciauuuu! Quanto mi ha fatto piacere la tua recensione, in più così velocemente... wow! Aiolia è proprio un tipetto duro, sìsì... non cederà mai di fronte al nemico... Death è sempre il solito, certo che sì!, come si fa ad immaginarne uno diverso??? XD Per quanto riguarda Aphro... be', devo dire che io come personaggio lo vedo molto "attivo", ecco... in più l'amicizia che lo lega a Death, puoi capire che mix letale... ^^ Ora passiamo a Saga... sai, anch'io non sapevo proprio come caratterizzarlo... il nostro caro dio greco non è facile da caratterizzare, poi però ho scelto di farlo buono e gentile, anche severo certo! Non so, Saga mi dà l'impressione di essere una persona composta ma comunque dolce... almeno fino a quando resta buono! xD E poi sì, Mu si sarebbe liberato da solo... parola di scorpioncina U.U Grazie per la recensione, bacione!


Diana924: ma guarda chi si vede!, anche qui ti sei intrufolata? Scherzi a parte, mi fa molto piacere... essì, Aiolia deve vincere su tutto e tutti... lui è il migliore, il fiero Leone indomabile... ^^ Per quanto riguarda gli aggiornamenti dovrei riuscire a postare ogni giorno almeno un capitolo... dico almeno uno perchè ci sono dei momenti in cui devo per forza pubblicare qualcosa... XD Grazie ancora, carissima!!!! Bacione!



   
 
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