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Autore: Strega_Mogana    21/09/2005    4 recensioni
Motoki parte per l'Africa e lascia il suo amato locale nelle mani di due persone che si odiano... andrà tutto bene?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chibiusa
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Mamoru entrò nel suo appartamento stanco ma immensamente felice, erano passate due settimane da quando Motoki era partito per l’Africa… due settimane dove aveva imparato a conoscere Usagi. Non aveva mai provato a capire fino in fondo quella ragazza, l’etichetta di rompi scatole gli era sempre sembrata quella più adatta, aveva capito che si era sbagliato.

Usagi non solo stava dimostrando maturità, aveva anche imparato tantissimo e serviva i clienti con una facilità sorprendente, dopo il disastro del caffè aveva deciso di controllarla meglio, magari evitare che servisse ai tavoli, ma dopo quel giorno la sua graziosa testolina buffa si era impegnata sempre di più diventando molto bava.

Si era stupito e aveva capito perché Usagi Tsukino aveva così tanti amici, era il suo sorriso, la sua gioia di vivere, la sua allegria infinita che riusciva a contagiarti… si era chiesto perché non avesse visto in lei quelle caratteristiche, perché continuasse a credere fermamente che Usagi fosse solo ragazzina.

Beh non lo era.

E, probabilmente, anche lei aveva visto un nuovo aspetto del suo carattere, diversamente da quello che tutti si aspettavano erano due settimane che non litigavano… o meglio, le litigate c’erano sempre ma non più furiose come prima. Erano solo piccoli battibecchi che finivano in una risata, magari davanti ad una coppa di gelato. 

Il ragazzo andò in cucina a prepararsi la cena, avrebbe mangiato qualcosa veloce e poi si sarebbe buttato sul letto per una lunga dormita ristoratrice. Mente prendeva quello che gli serviva dal frigorifero si rese conto che il compleanno di Usagi era la settimana prossima… socchiuse gli occhi, voleva farle un regalo!

E non un regalo qualsiasi ma uno che l’avrebbe lasciata a bocca aperta, era un modo per scusarsi di tutte quelle brutte litigate che avevano avuto in quegl’anni.

Anche Usagi era felice di quel nuovo lavoro, non solo si era resa conto che le piaceva ma stava anche andando bene!

E, come se non bastasse, Mamoru aveva apprezzato quel cambiamento.

Non che glielo avesse detto, figuriamoci Mamoru tiene tutto dentro di sé, ma lo aveva visto nei suoi occhi. Solitamente la fissava con uno sguardo freddo, distaccato o denigratorio, invece ora era uno sguardo pieno di dolcezza, luminoso, molto più umano… era dolce e le sembrava un amico più che un “compagno di litigate”.

Ogni volta che tornava a casa si sentiva il suo sguardo addosso fino a quando non svoltava l’angolo, era quasi del tutto convinta che Mamoru la guardasse mentre si dirigeva verso casa.

Era una bella sensazione.

Qualcosa in quel ragazzo la faceva sentire viva.

Le piaceva la sua compagnia, era maturo, estremamente intelligente e acuto, dolce e sensibile… ricordava quando un pomeriggio era entrato un bambino con la sua mamma. Voleva un gelato ma era troppo piccolo e non vedeva bene il bancone, allora Mamoru, senza che nessuno glielo chiedesse, l’aveva preso in braccio e gli aveva indicato i gusti. Era stata una scena dolcissima… Mamoru Chiba aveva un cuore.

Allora perché mostrare quella fredda maschera insensibile?

Usagi si strinse il cuscino al petto e chiuse gli occhi, il sonno arrivò subito e sognò Mamoru che rideva felice con tanti bambini.

 

Quella giornata era particolarmente calma, i clienti erano pochi se non nulli, c’erano state parecchie ore dove Mamoru e Usagi non avevano assolutamente nulla da fare. Su consiglio del ragazzo, Usagi aveva portato i compiti delle vacanze e, nei momenti morti, studiava tranquillamente seduta ad un tavolo.

Quel pomeriggio stava letteralmente impazzendo davanti ad un compito di matematica particolarmente difficile, mentre cercava di capire quale ruolo avesse la x e la y si chiedeva perché Ami non fosse lì a darle una mano.

- Ci rinuncio! – urlò chiudendo il quaderno – E’ troppo difficile! Non sono capace di risolvere queste cavolo di equazioni!

Mamoru alzò lo sguardo dal libro di biologia che stava leggendo.

- Testolina buffa qualche problema?

- Spiritoso... – sbuffò la ragazza – fai anche i giochi di parole... sì, ne ho molti di problemi e nessuno che riesca a risolvere!

Mamoru per un attimo rimase interdetto... poi capì cosa la turbasse tanto, chiuse il suo libro e si mise a sedere accanto a lei.

- Allora vediamo cosa c’é che non va. – mormorò dolcemente aprendo il quaderno, diede un’occhiata veloce al problema e sorrise – Ecco qua, vedi?- disse prendendo una matita e segnando l’errore – Hai sbagliato a riportare l’importo... e anche a ricopiare questo simbolo...

Usagi guardò il suo quaderno con una strana espressione.

- Visto così sembra quasi semplice. – ammise tristemente.

- Ma perché é semplice. – rispose l’altro venendo più vicino – Ti faccio vedere.

Quelle strane ripetizioni di matematica continuarono per tutto il pomeriggio, interrotti solo un paio di volte da qualche cliente.

Usagi guardava Mamoru seduto accanto a lei e sorrise... i suoi occhi erano bellissimi, così scuri e profondi, anche le sue labbra sottili erano dannatamente seducenti.

Mamoru invece cercava solo di guardare il libro di testo anche se il dolce profumo della ragazza lo stava decisamente facendo impazzire.

Vaniglia a cannella.... il suo preferito.

Verso sera il cielo si era annuvolato e aveva iniziato a piovere.

Usagi guardò fuori e sospirò:

- Accidenti non ho l’ombrello.

- Perché non chiami tuo padre e ti fai venire a prendere? – domandò Mamoru spegnendo le luci.

- Perché non ci sono, - spiegò l’altra – sono andati da mia nonna per il fine settimana e solo a casa da sola.

- Capisco... ti darei un passaggio ma sono a piedi anch’io.

- Non importa. – sorrise Usagi alzando le spalle – Farò una corsa fino a casa! – e iniziò a correre sotto la pioggia – Ci vediamo domani!- urlò girandosi appena per salutarlo.

Mamoru la guardò allontanarsi per poi dirigersi dall’altra parte.

 

   
 
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