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Autore: Tayr Seirei    17/07/2010    12 recensioni
Questa fanfiction rimarrà incompiuta. Nell'ultimo capitolo postato troverete un link al riassunto di come sarebbe dovuta finire.
Yuugi conta solo sedici primavere, ma la sua vita è già alquanto disastrata: famiglia quasi sempre assente, amici pressappoco zero; i bulli, a scuola, sovente lo scambiano per un punching-ball... Ma quando troverà una Lampada magica (Puzzle) con il relativo Genio (lo Spirito) che gli potrà offrire una scorta illimitata di desideri (finché non avrà trovato la sua vera volontà) la sua vita comincerà lentamente a cambiare... Sorgerà però un problemuccio da niente: tra lui e il Genio, inizialmente, non correrà buon sangue. Ma è pur vero che gli opposti si attraggono...
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Dark/Yami Yuugi, Nuovo personaggio, Yuugi Mouto
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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C:\Documents and Settings\Documenti\Tayr Soranance\Fan fiction\Storie DA COMPLETARE!!!!\Fa' cio che vuoi\Un incontro-scontro magico, direi..rtf


Noticina preliminare: per ragioni di trama, in questa storia chiamerò Atemu Yami. Semplicemente perché qui, per quanto sempre senza memoria, è comunque un’entità con un corpo a parte, tutto suo, e come “altro Yuugi” non avrebbe senso. Piuttosto che dargli un nome qualsiasi, ho preferito questo. Ora, buona lettura!




Primo Capitolo


Un incontro-scontro magico, direi.





Il Puzzle era quasi ricomposto. Ci mancava solo l'occhietto.
Yuugi non riusciva a crederci.
Ad essere onesti, faccio fatica a convincermene pure io che sono la narratrice, ma insomma.
Ci aveva messo otto giorni, otto lunghi giorni di pura follia: non aveva messo giù quella trappola infernale nemmeno per un istante, arrivando a portarsela dietro a scuola (Neanche così strano) e persino dentro la vasca da bagno (Questo è un tanticchio più sospetto, ma tanto l'oro non si arrugginisce). I suoi compagni di classe, i bulli e, come se non bastasse, pure la madre, si convinsero che fosse definitivamente sbiellato.
Yuugi non ci badava tanto: d'altro canto, le maligne insinuazioni sulla sua salute mentale erano sempre fioccate (Oh, come lo capisco! Siamo proprio due geni incompresi!), specialmente dai suoi cari compagni, per cui aveva finito col farci il callo. Ed ora eccolo lì, premio di tutte le sue fatiche: il Gioco dei Giochi, il puzzle primigenio, stava per essere vinto da lui! Quel diabolico marchingegno avrebbe presto ceduto le armi.
Nell'attimo in cui si accingeva a sollevare il pezzo con inciso un occhio (L'occhio di Udjat, si era informato. Aveva scoperto che si trattava di un talismano egizio piuttosto potente, che rappresentava l'occhio cavato e poi risanato di Horus. Appurò così che gli Egizi avevano un certo gusto del truculento....) però, uno strano dubbio lo colse: ma se per caso, intrappolato in quel puzzle dorato, ci fosse stato un antico spirito pronto a prendere possesso del suo corpo non appena avesse completato il giochino?
Ma andiamo! Yuugi scosse il capo. A nessuno sarebbe potuta venire un'idea così scema.*
E quindi sospirò un attimo, mentre allungava la mano. Se solo avesse potuto esprimere un desiderio... Gli sarebbe tanto, tanto piaciuto poter trovare un amico. Anzi, perché essere tirchi con i desideri? A quel punto cambiava poco! Voleva parecchi amici, lui!
Yuugi posò l'Occhio di Udjat.
E il Puzzle cominciò a risplendere.
Lo sapevo!
Pensò sbiancando. Con la mia sfiga, come minimo mi sono appena attirato contro una maledizione millenaria!
Ma i film di Indiana Jones non insegnano proprio niente!?
Lo splendore del Puzzle aumentò d'intensità di secondo in secondo, finché non divenne abbacinante; Yuugi chiuse cautamente gli occhi...
... e non successe niente.
Sì, avete letto bene.
Non successe nulla di nulla.
Questo perché, anche se qualcosa fosse accaduto, come avrebbe fatto a vederla con gli occhi chiusi...? Perdiana.
- Puoi anche guardare - gli fece notare qualcuno dalla voce sconosciuta, ma con un tono probabilmente sarcastico. - Non esplode mica, non è una granata.
Okay, il tono era più classificabile sul sarcastico/tendenzialmente cinico/"Oh-ma-guarda-quanto-sono-figo".
Yuugi riaprì gli occhi di scatto.
E pure la bocca.
Davanti aveva un ragazzo. Spuntato fuori dal nulla.
Be', non proprio un ragazzo, ma facciamo una cosa alla volta.
Non era esattamente una pertica, ma aveva un fisico asciutto e palestrato che compensava la scarsa altezza. Il portamento fiero e disinvolto, la mano appoggiata con noncuranza su un fianco snello...
E un bel volto. Affilato, come se avesse vissuto chissà quali peripezie. Lunghe ciocche dorate ricadevano sugli occhi e le guance.... Sì, in effetti avevano una capigliatura simile. Ma sicuramente, ad attrarlo di più furono gli occhi color ametista, dal taglio allungato.
Semplicemente magnetici.
No, suvvia, cosa andate a pensare! A lui piacevano le ragazze, e come no! Aveva ormai perso il conto di quanti pensieri poco casti (Secondo lui, ovviamente. Su questo preferisco non esprimermi, per pura pietà) si era fatto su Anzu... eh-ehm.
Ma quegli occhi erano... conturbanti...
Il tizio portò avanti una mano abbronzata e gli richiuse la bocca. Ci sarebbe potuto volar dentro qualcosa.
Poi Yuugi si riprese, tutto d'un colpo.
Cosa cazzarola ci faceva quello in camera sua!?
E perché aveva un paio di ali da pipistrello!?
(Ve l'avevamo detto che non era propriamente normale, noi...).
I canini da vampiro, che mostrava apertamente sorridendo - sogghignando - come se nulla fosse? E le orecchie con una leggera punta...?
D'accordo, stava per montargli l'emicrania.
- Chi sei? - sbottò Yuugi ostilmente. Ma prima che l'altro avesse modo di rispondere, si corresse: - Anzi, cosa sei!
- Come sarebbe a dire, cosa sono? Ma le favole non le legge più nessuno? - chiese di rimando l'altro. - Sono un Genio, sveglia!
Ah, ora si spiegava tutto. Era un genio. Chissà come aveva fatto a non capirlo subito!
No, momento. Un genio!?
Ma non stavano in piccole lampade dorate, che qualche scaltro ragazzino trovava casualmente in grotte abbandonate vicino ad esotiche città arabe...? E soprattutto, non si parlava di favole!?
Be'... aveva sempre creduto a quelle storie, e alla magia in generale; in fondo, perché non avrebbe dovuto?
C'era da chiedersi se fosse davvero lui, l'infantile, o gli altri privi della benché minima stilla d'immaginazione.
Modestia a parte, credeva nella seconda.
Comunque, che il tipo fosse un genio era abbastanza plausibile: le ali sembravano una prova sufficiente, ed ora stava agitando una bacchetta dorata con la mano destra.
La quale, ad ogni movimento, rilasciava una pioggia di scintille azzurrine.
Se non fossero cadute appiccando fuoco al copriletto, sarebbero state quasi carine!
Eeeeh!?
- EHI! Il mio letto!
Il genio sgranò gli occhi viola e tirò fuori un secchio d'acqua, che rovesciò sulle fiamme. - La prossima volta procurati un copriletto ignifugo!
- Non aspettavo la visita di creature sovrannaturali piromani - gli fece notare Yuugi fra i denti.
- Ah, ecco, vedo che mi credi. - Il "ragazzo" scrollò le spalle. - Menomale che non è partita la solita solfa: "Io non credo nelle fate!".
Sono molto convincente, anche se la mia è una lampada non convenzionale.
- Eh, sì, un puzzle - disse lentamente Yuugi. Allora dentro quel pezzo d'oro c'era davvero qualcuno! - Ma io me li immaginavo un po' diversi i geni, sai... - provò ad obiettare.
L'altro gli rivolse un'occhiata interrogativa, poi guardò oltre la sua spalla e sorrise. - Ah, dici per le ali? No, tranquillo, è solo che sono un Genio moderno. Mica ci si può presentare sempre vestiti con un kaftano e un tappeto volante sottobraccio. Io sono più per il Gothic Style.
Qui Yuugi convenne: il genio-o-qualunque-cosa-fosse indossava un paio di pantaloni di pelle, una maglietta nera piuttosto attillata e una quantità pressoché incalcolabile di roba "borchiosa", tra braccialetti, cinture e collarino. E gettò un'altra circospetta, ma curiosa occhiata alla pirotecnica bacchetta.
- Cos'è quella?
Il genio lo squadrò un po' con un'espressione scioccata. - Una bacchetta magica - rispose con il tono di chi dice una completa ovvietà. - Come diamine dovrei realizzarli i desideri, altrimenti?
Yuugi drizzò le orecchie. Mais oui, quello era un genio! Aveva diritto ai classici tre desideri! Un trucco letterario scontato, banalissimo, trito e ritrito, ma se servivano per rimettere a posto quel casino che insisteva a definire "La sua vita", ben venissero pure i cliché! (Cliché? Oh, se solo sapesse!)
- Desideri?
- Ra benedetto - bofonchiò l'altro, - Devo spiegarti tutta la faccenda...?
Yuugi sospirò. Ma non poteva capitargli un genio un pochino più paziente? - Sì, per favore, comincio a perdere il filo.
Si sedette con un'aria sconfortata. Gli stava venendo voglia di ritirarsi in un angolino buio a guardare la polvere e tracciare cerchietti col dito. Forse avrebbe dovuto desiderare una vita da eremita, e buonanotte al secchio.
L'altro sembrò recepire, e si rilassò un po', ammorbidendo anche la voce (Fino ad allora, il tono non si era spostato di una virgola dal sarcastico-tendenzialmente cinico-et cetera... oh, ma com'è adorabile.) - Prima presentiamoci, ok?
- Io sono Yuugi Mutou - Yuugi gli porse la mano, nella speranza che la conversazione prendesse una piega più normale.
L'altro esitò un attimo. - Ehm, io un genio.
- Sì, questo l'avevo capito.
- No, voglio dire, non ho un nome mio... - L'altro gli sembrò per la prima volta sulle spine.
- Tutti hanno un nome! - A Yuugi sfuggì proprio.
- Be', io no - ribatté l'altro piccato, incrociando le braccia e mettendo il broncio. - Non si possono avere tutte le fortune, nella vita!
Okay, a Yuugi era proprio sfuggita e se la sarebbe proprio dovuta risparmiare. - D'accordo, ma allora quando ti devo chiamare che faccio, fischio? Scusa, eh...
- Scegli il nome che preferisci - replicò l'altro socchiudendo gli occhi.
Yuugi lo osservò per un lungo momento. Dai suoi vestiti neri, alle sue ali nere, allo suo sguardo fosco... che però, per lui che se ne intendeva, serviva solo a nascondere della malinconia.
- Yami - gli salì alle labbra automaticamente. - Ti va bene?
- Yami... - ripeté l'altro, e per una volta fece un sorriso allegro.
Molto, molto carino, per quanto Yuugi cominciasse a trovare piuttosto intrigante il suo ghigno sardonico, che...
Aaaah! Il ragazzo si morsicò la lingua. Ma cosa diavolo andava a pensare!?
- Sta bene! - accettò il così ribattezzato Yami. Acchiappò la mano destra di Yuugi e la strinse vigorosamente. - Allora okay, piccoletto, ora sei sotto la mia tutela, e ti racconterò tutta la storia... sarà una cosa un po' lunga...
- Mi piacciono le lunghe storie.
- Prima, però, avrei una domanda di fondamentale importanza... - disse Yami lanciando uno sguardo al cielo buio oltre la finestra.
- Dimmi.
- Mi cederesti il tuo letto?
- Ma neanche per sogno!
- Mpf. Lo immaginavo.

Cosa Yami se ne facesse del letto di Yuugi, divenne un completo mistero qualche minuto più tardi, poiché il genietto prese a fluttuare blandamente a mezz'aria.
- Sai pure volare? - chiese con una punta d'invidia il ragazzo. No, a certe persone non capitano tutte le fortune. Di più!
- Ai!
- E non puoi anche dormirci, in quel modo?
Yami sbuffò. - Oh, sì, potrei, certamente. Ma poi glielo spieghi tu, a tuo nonno, come mai un metallaro svolazza in tutta allegria per la tua stanza?
Bastò l'ipotesi per far rabbrividire Yuugi, nonostante avesse già le coperte tirate fino al mento.
Così , che al nonno sarebbe venuto il colpo buono. Di quelli da fulminarti all'istante e farti cadere così, stecchito, sul pavimento, in preda ad un pauroso rigor mortis. Yuugi cancellò il pensiero.
- Meglio di no - decretò. - Ma allora, quella storia...?
Il genio ridacchiò in un modo alquanto sinistro, come se avesse dimenticato da un bel pezzo il significato della parola "allegria".
- La mia storia comincia molto tempo fa - dichiarò. Senza troppa convinzione, visto che aggiunse subito: - Oppure no. Francamente, non ne ho idea.
Yuugi, che si era aspettato di tutto, fuorché quello, domandò quasi istantaneamente: - Prego?
L'altro si strinse nelle spalle, con quella che voleva essere un'espressione impassibile, ma in realtà tradiva un certo... come dire... disappunto. (Sembrerebbe più vagamente incazzato, comunque...)
- E' così; non ho alcuna memoria di me o del mio passato, nemmeno il nome. So solo che prima ero un essere umano, come te, ma poi una strega mi ha tramutato in genio per un qualche mio peccato... Peccato, però, che non sappia quale sia - concluse con un sorriso cupo.
Ehm. Era una cosa tanto triste che a Yuugi, francamente, mancarono le parole. Doveva consolarlo? O magari dargli una pacchetta sulla spalla, così, dimostrazione di pura e semplice solidarietà? Uscirsene con un patetico "Sono cose che capitano", forse, sarebbe stato un pochino crudele, con cognizione di causa.
Quindi Yuugi optò per una battuta da tergiversamento.
- Okay, ho visto il film di Aladdin e me ne intendo - Yuugi squadrò il suo genio, che ora galleggiava con le mani intrecciate dietro la nuca, davanti a lui. - Sei prigioniero della lampada?
Yami distolse lo sguardo, ma Yuugi fece in tempo a vedere un certo rossore salirgli alle guance. La cosa lo imbarazzava..?
Era una reazione decisamente insolita. Diamine, come poteva rattristarsi uno che possedeva simili poteri?
- So cosa stai pensando - lo rimbeccò Yami. - Ho immensi poteri cosmici e mi lamento pure. Hai ragione, neh. Ma vedi, ti ricordo anche come si conclude la citazione: "Immensi poteri cosmici in un incomprensibile spazio vitale".
No, quella era proprio sbagliata.
Infatti Yuugi rettificò: - Mi ricordavo "Minuscolo". Era un "minuscolo spazio vitale".
- Già, ma il mio non è tanto minuscolo... è una sorta di immenso labirinto...
- Oh, c'è pure il bagno?
Okay. Dopo quest'ultima immane, improponibile cretinata che la sua bocca aveva proferito senza che lui fosse particolarmente partecipe, Yuugi si convinse di una cosa: il suo cervello doveva essersi preso una serata di vacanza. Perché da quando Yami aveva messo piede... o ala... nella sua stanza, era abbastanza certo d'aver detto una minchiata dietro l'altra. Ma che cavolo, si poteva sapere cosa lo mandava tanto nel pallone...?
Be', in fin dei conti,
pensò corrugando la fronte Mi prendono sempre tutti per un cretino... Ci manca solo che lo creda pure il mio genio, e sono apposto...
- Ma certo - rispose il genio a sorpresa, con un ghigno malizioso. - E ben fornito, sai. C'è anche una jacuzzi con idromassaggio. Quando vuoi provarla con me...
- YAMI!
Yuugi si seppellì sotto le coperte strinate, pregando che il viso, i capelli e il cuscino non prendessero fuoco.
- Andiamo, scherzavo!
Doveva assolutamente darsi un tono. Doveva. Yuugi riemerse dalle lenzuola, cercando di apparire autoritario e sicuro di sè. Dopotutto quello era il suo genio, e di conseguenza comandava lui.
- Bene, ricapitoliamo - decise. - Primo: sei un genio.
Yami picchiettò l'indice su uno dei suoi canini aguzzi. - Così pare.
- Non sei un vampiro venuto qui per succhiarmi il sangue.*2
- Presumibilmente...
- Ed ho tre desideri! - concluse Yuugi trionfante.
- Sbagliato - lo contraddisse tranquillamente l'altro.
A Yuugi caddero le braccia. - Come sarebbe, scusa?
- Hai una scorta illimitata di desideri, tutti quelli che vuoi - spiegò Yami con una strana espressione. Ma Yuugi non ci fece caso, poiché era tutto impegnato a borbottare "Lo sapevo, io, che c'era l'inghippo!" Ah, i ragazzi e le loro menate. Le quali, generalmente, gli impediscono di vedere dettagli fondamentali. Fortuna che la narratrice è donna.
- Che freg... eh? Quanti desideri voglio?
- Sì, fintanto che non avrai trovato il tuo desiderio supremo, la tua vera volontà - terminò l'altro. - Il desiderio più nascosto, quello che è da sempre dentro di te.
- Ah... e quale sarebbe?
Seguì una piccola, imbarazzante pausa.
Yami, alla fine, alzò gli occhi al cielo. - Se non lo sai tu! Io ci metto solo la magia, giovanotto. Il resto del lavoro è tutto tuo!
Oh, perfetto. Sì che c'era, l'inghippo.
Ma, tutto sommato, che vuoi che sia vivere con lui per un po'... Non ci saranno problemi!

- Ah, tra l'altro... - riprese Yami, con aria tutta carina. Della serie: "Ti preeego, per favoreeee!".
- Cosa...?
- Sei assolutamente certo che non mi vuoi cedere il letto? Posso anche dormire con te, sai!
- SCORDATELO!
Per poco Yuugi non si strozzò, nella fretta di dirlo. Affondò il viso nel morbido cuscino. Ma dove si era mai sentito di un genio marpione...?
Yami sospirò. - Tu hai proprio uno scarso senso dell'umorismo.
Eh, già.
Sarebbe stata una convivenza mooolto complicata.


Fine Primo Capitolo.



*Molto, molto lontano da lì, ad un certo Kazuki Takahashi fischiarono le orecchie.
*2 Da quando ho avuto il (dis)piacere di incontrare la famigliuola Cullen, sono assolutamente convinta che leggere Twilight faccia male alle giovani menti. (Ma questo è solo il parere di Melissa, neh. Se volete vedere perché ne è tanto sicura, andate pure a leggere l'altra mia fic "L'incontro". Sì, mi sto facendo autopromozione. XD Nd Tayr)


*UFFICIO DELL'AUTRICE* (Che, di recente, è stato attrezzato con una Ruota della Tortura, una piccola gogna portatile ed un efficientissimo piegapollici! Inoltre, Francis - la palla di polvere che risiede sotto il mio letto - è un ottimo segretario!)

Yooooh! ^___^
Rieccomi qui! Aggiornamento, dal mio PoV, a tempo di record! Ho messo sotto Melissa per farglielo finire il prima possibile! XD (Di' un po', razza di schiavista! Ma mi hai preso per la tua serva!? Nd Melissa che corre a prendere Julius) O_O' per chi non lo sapesse, Julius è una contundente spranga di ferro... quindi meglio che mi sbrighi! ^_^'
Note necessarie: per questa storia ho preso un po' l'ispirazione ds Aladdin, La Storia Infinita, Due Fantagenitori e pure La bella e la Bestia XD. Più che ispirazione, ho preso giusto qualche concetto qui e là su cui fondare regole nuove: ad esempio, da Fantagenitori ho preso l'idea di un'infinità di desideri possibili! Qualche volta ci saranno citazioni-tributo dalle suddette opere, nel caso avvertirò. I diritti, tutti agli autori!
Come ho già anticipato nel trafiletto della trama, tra Yami e Yuugi inizialmente non ci sarà tutta 'sta amicizia... e nel prossimo capitolo toccheremo il fondo =_=' ma poi si riprenderanno!
Spero che questo vi sia piaciuto!
*Melissa, armata, tossicchia*. *Tayr gli passa una bustarella*
- Oh, ora si ragiona! *La malvag... ehm ^^' fanciulla se ne va*.
Phew =_=' Tornando a noi! Pare che il prologo sia piaciuto... non sapete quanto la cosa mi renda felice!
E quindi ringrazio:
Hollie, Nemeryal, NatsuVIII, gatta1290, Diana924, angelikaf4ever, Andromeda2012 e Mizushipping!
Le quali hanno inserito tra Preferiti/Seguite e/o commentato! ^__^
Grazie, siete meravigliosi!

Risposte alle recensioni:

Nemeryal:
Oh miei dèi °-°' con tutte le volte che ho sentito questa frase, devo dire che la gattabuia si avvicina sempre di più! (Evvai così alla grande! Nd Seto)(Ma se neanche ti ho nominato, ancora?)(SO che lo farai e non mi piacerà! Nd Sempre Lui, il Polemico). Mah! A parte che ti prego di non morire, grazie per i complimenti ^//^
Ushio l'ho voluto fare un po' demente perché... be', è un ato di fatto: è scemo, punto. U_U Basta guardare la prima puntata della Shadow per convenire! La storia sarà veramente un bel mix, e t'assicuro che certe scene saranno al limite... (Non so perché, ma sento già i brividi corrermi lungo la schiena. Nd Yami) A proposito di lui, spero ti piaccia comunque anche in versione Gothic XD vederlo scorrazzare per tutta la fic a torso nudo non sarebbe stato male ma, diciamocelo, il dark addosso gli sta divinamente. ** Grazie, alla prossima!

Hollie:
salve, cara! Prima di qualsiasi cosa: la tua risposta non mi è arrivata ç__ç mannaggia al PC!
Quanto a Ceneri di un dio, porta fede e pazienza: sto scrivendo anche quello, ma l'ultimo capitolo, in quanto "Ad Alto Tasso di Spiegazioni" è un filino più complesso. Ma presto arriverà!
Ti ringrazio profusamente per i tuoi bei complimenti °//° mi lusingano troppo! Eccoti qui Yami, spero sia di tuo gradimento.... anche se migliorerà solo col tempo... -.-' e figurati, nella recensione sei libera di scrivere quello che preferisci XD Grazie tanteee! Bye!

Mizushipping:
oh, tu sei la solita adulatrice. XD Lieta di far divertire e riflettere! Per quanto, lo sai, io rimango ben lontana dai tuoi filosofici ed apprezzabili scleri XP. L'Aibou ne sopporterò di tutti i colori, fidati, ma non mi risparmierò neppure col genietto T_T (Muahahahah!).
Grazie sorellona, alla prossima!

Diana924:
oh, è un piacere sentirti! ^_^ Yuugi è tenero: è una sorta di pucciosa caratteristica genetica! Ce ne darà altre prove più avanti...ora che è riuscito a risolvere "Il Gioco dei Giochi" le cose cambieranno eccome! Parola mia! Grazie, alla prossima!

Andromeda2012:
altro che sotto i tacchi! Diciamo pure sottoterra! (Me tapino .__. Nd Yuugi abbacchiato) Per la giornata pregna, però, ci siamo fatti un sacco di risate sul set! Nevvero, ragazzi? (Oh, COME NO! Nd Tutta la Troupé che tenta la fuga) crudeli ç.ç e Ushio è stato davvero un ottimo attore! Tornerà in scena nel prossimo capitolo, comunque. Il Puzzle se Yami è d'accordo te lo presto pure, ma credimi, in queste occasioni è meglio affidarsi alle esperte mani di un Killer Professionista (Melissa, per dirne una...). Grazie. Bye!


Be', a questo punto c'è solo una cosa da dire...
Alla prossima, io torno dietro le quinte a progettare mass... (O___O Nd Tutti) Fa niente! ^_^'

Bye!


  
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