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Autore: Strega_Mogana    22/09/2005    2 recensioni
Motoki parte per l'Africa e lascia il suo amato locale nelle mani di due persone che si odiano... andrà tutto bene?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chibiusa
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Usagi se ne stava sotto la doccia da diversi minuti ormai, aveva finito di lavarsi ma non di riflettere su lei e Mamoru.

Come aveva potuto immaginare che quel ragazzo fosse, anche solo lontanamente, interessato a lei?

Rei era molto più bella, forte, non era pasticciona e pigra... chiaramente la ragazza ideale per Mamoru.

E, comunque, lei non si stava ripetendo da una settimana che quel ragazzo non le piaceva?

Allora perché stava quasi per piangere quando li aveva visti mentre si baciavano?

Sospirò alzando il viso verso il getto dell’acqua calda... ricordava ancora la bellissima sensazione che aveva provato l’altra mattina al suo risveglio. Il calore del corpo di Mamoru, il profumo della sua pelle così buono, il suo fiato sul collo, le sue sensuali labbra che le sfioravano l’orecchio....

Chiuse l’acqua e uscì dalla doccia, si avvolse nell’asciugamano rosa e andò nella sua stanza.

- Mi sembri turbata Usagi. – constatò Luna quando vide la sua padrona entrare – C’é qualcosa che non va? Hai litigato ancora con Mamoru?

Usagi scosse il capo e prese la sua biancheria.

- Usagi...- mormorò la gatta tristemente – perché non vuoi più parlare con me?

- Non é vero che non voglio parlare con te Luna. – rispose lei vestendosi – Forse... sono solo molto confusa al momento e non saprei neppure cosa dirti.

Luna annuì ma non sembrava soddisfatta di quella risposta.

- Si tratta di Mamoru?

- Esatto.

- Ti piace?

Usagi restò immobile per qualche secondo.

- Sì, credo che mi piaccia... – rispose alla fine ma non più alla sua gatta ma a se stessa, ammettere che Mamoru le piaceva era come togliersi un peso enorme dal cuore - in queste settimane ho visto una parte di lui che non conoscevo... e mi chiedo quante altre parti ancora non conosco. A volte mi fa quasi paura la sua complessità. – sospirò e riprese a vestirsi – Ma a lui piace Rei... e io non posso proprio mettermi in mezzo, non farei mai un torto alla mia amica.

- Tu sei sicura che a lui piaccia Rei?

- Eccome se ne sono sicura!

- Allora, Usagi, devi solo seguire quello che ti dice il cuore.

Usagi annuì e uscì dalla camera pronta per un’altra giornata lavorativa.

 

- Buongiorno Usagi.

- Buongiorno Mamoru.

Il ragazzo notò immediatamente l’alone di tristezza nei suoi occhi blu.

- Usagi stai bene? Mi sembri triste.

- No, sto benissimo. – mentì lei togliendosi la borsa e prendendo il grembiule.

Lavorarono molto quel giorno, i clienti abbondarono e non c’erano stati molti momenti dove poter parlare tranquillamente.

Usagi stava male.. soprattutto perché quel giorno era il suo compleanno e, probabilmente, Mamoru se l'era dimenticato.

- Beh di cosa mi stupisco?- disse tra sé e sé mentre serviva i clienti – Non sono la sua ragazza!

In più le sue amiche l’avevano chiamata dicendole che non potevano festeggiare con lei quest’anno per colpa dei loro impegni estivi... che compleanno schifoso!

- Testolina buffa sei sicura di stare bene? – le sussurrò Mamoru all’orecchio durante un breve momento di pausa.

- Sì, Mamoru sto bene. – sbuffò lievemente adirata – Il tavolo cinque vuole due caffè.

Mamoru alzò un sopracciglio, si vedeva lontano un miglio che Usagi era arrabbiata per qualcosa...

Lui odiava lasciare un discorso in sospeso o una questione irrisolta ma, in quella giornata frenetica di lavoro, non aveva avuto occasione di chiederle realmente cosa avesse.

Verso sera il locale si era svuotato.

- Sono distrutta! – disse buttandosi su una sedia Usagi – Penso che andrò subito a letto stasera. E tu Mamoru? – non ottenendo risposta si guardò attorno. – Mamoru? Dove sei?

Le luci del locale si spensero, Usagi iniziò a tremare.

- O Mamoru mi ha chiuso dentro, - iniziò a riflettere la ragazza – o sono i ladri... oppure...

I suoi pensieri vennero interrotti dall’entrata del ragazzo, il suo viso era illuminato da una piccola candela. Si mise a sedere accanto a Usagi e le passò un piatto, fu allora che vide la fetta di torta al cioccolato.

- Esprimi un desiderio. – le disse Mamoru teneramente.

Usagi chiuse gli occhi e sorrise, poi spense la candelina.

- Aspetta un attimo...- fece l’altro correndo ad accendere le luci.

- Pensavo che te ne fossi dimenticato. – fece Usagi guardandolo mentre si risiedeva accanto a lei.

- Non avrei mai potuto dimenticarlo... non dopo che tu me l’hai ricordato praticamente ogni giorno da due settimane a questa parte.

Usagi arrossì un poco.

- Scusa se la fetta é un po’ piccola... ma é rimasta solo questa.

- E tu non la mangi la torta?

- E’ il tuo compleanno... – rispose tranquillamente – io resto solo qui a guardare.

- Ma non é giusto. – velocemente Usagi si alzò e corse dietro il bancone del bar, prese un piattino, una forchetta e tornò al suo posto. Tagliò in due la fetta e ne passò una parte a Mamoru.

- Non mi piace festeggiare da sola. – disse con un sorriso dolcissimo.

Mangiarono la torta in silenzio scambiandosi, ogni tanto, un’occhiata furtiva.

- Grazie Mamoru. – disse Usagi finito di mangiare.

- Aspetta... devo darti il tuo regalo.

- Il mio... ehi un regalo!- gioì mentre i suoi occhi si ingrandivano – Che bello!

Mamoru rise e le passò una scatoletta di latta a forma di luna.

Usagi la rigirò tra le mani...

- Aprila. – le suggerì l’altro.

Usagi obbedì e aprì la semplice scatoletta, dentro c’erano due rettangolini di carta colorata, quando lesse il nome saltò al collo dell’amico con un gridolino di gioia.

- Veramente sono i biglietti per quel posto?

- Li ho comprati stamattina.

- E mi ci vuoi portare?

- Ovvio! Domani teniamo chiuso il locale. Non credo che Motoki se la prenderà.

- Domani?- chiese Usagi confusa – Ma non avevi il tuo appuntamento con Rei.

Mamoru sospirò e avvicinò il viso a quello della ragazza.

- Usagi...- disse piano – io e Rei non siamo insieme.

Per un attimo la paladina della legge credette di aver capito male.

- Come? Ma l’altro giorno...

- Rei era venuta a chiedermi di tornare insieme ma io... io continuo a pensare ad un’altra ragazza ora.

Usagi abbassò il capo.

- Capisco. – mormorò tristemente alzandosi e prendendo i piatti sporchi.

- Idiota!- pensò Mamoru imbestialito – Quel momento era perfetto per dirle quello che provi! Mamoru Chiba ma cosa stai combinando?

- Stupida, stupida, stupida, stupida! – pensò nello stesso istante Usagi – Era ovvio che non prende nemmeno in considerazione una mocciosa come me!

- Allora per domani va bene?- chiese Mamoru alzandosi.

- Sì! Ma ti avverto che mi comporterò come una bambina di quattro anni!

 

   
 
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