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Autore: Sonomi    25/07/2010    4 recensioni
Ciao sono tornata con una nuova storia....come al solito il personaggio che narra è inventatto da me, i fratelli Molina (che come avrete ormai capito sono i miei personaggi preferiti) saranno anche qui protagonisti. Trama: Carlotta ha sedici anni e vive a Firenze. I suoi genitori hanno divorziato e si sono risposati con altre due persone...che hanno due figli... Bruno Molina è tormentato dai fantasmi segreti del suo passato e fatica ad uscire dalla sua continua aura di tristezza...cosa succederà??ah dimenticavo..mi sono ispirata ad un cartone animato...ditemi secondo voi quale xD bacione e commentateeee
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bruno Molina, Gonzalo Molina, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao gente eccomi^^
allura ringraziamenti recensioni:
-fataflor: ciao Anna** già povero tortellino...(ti ci metti anche te? ND Bruno)
(zitto e non rompere ND io)
(ma.....ND Bruno)
(vuoi per caso finire cotto con la panna?? ND io)
ok fine sclero ahhahaha a parte gli scherzi si...è un pò triste la storia..per quanto riguarda il rapporto con Car vedrai in questo capitolo...c'è una piccola svolta...grazie per la recensione^^
-_Chicca_: tesoro mio ti ho fatto piangere??Nuuu scusa xDxD eeee per Car chissà...potrebbe essere...mah..boooo vedremo nei prossimi capitoli...ma anche dalla parte di Bruno potrebbe succedere qualcosina chissà...grazie per la recensione!
Ps. stavo per dimenticarmi..ti ho mandato un'email...l'hai letta?

buona lettura!

CAPITOLO 6
GITA AL MARE

-Car, carica la tua borsa in macchina- urla mia madre mentre io esco di casa.
-Si mamma- metto il mio borsone nel bagaiaio. Stiamo per partire per una vacanza al mare. Abbiamo una casa sulla riviera ligure ed è parecchio tempo che non ci vado. Vedo Bruno uscire con uno zaino e dirigersi verso la macchina.
-Riesci a trovare un buco per metterci la mia borsa?- mi chiede.
-Aspetta- riesco a infilarlo tra la mia sacca e quella di suo padre.
-Sarà lungo il viaggio?- mi chiede.
-Tre ore circa. I nostri genitori sono veloci al volante lo sai- gli sorrido. Dalla sera della cena di famiglia io e Bruno andiamo d'accordo in un modo impressionante. Fatico a crederci io stessa.
-Vero...finalmente un pò di pace...- sussurra lui guardando con aria sognate casa nostra.
-Già...là c'è una tranquillità incredibile-
-Per fortuna...magari riuscirò anche a divertirmi..che dici?- mi chiede sorprendendomi. E' la prima volta, anche dopo quella sera, che mi parla con così tanta confidenza.
-Si...e poi ricordati che ci sarò io a farti distrarre...mi impegnerò perchè tu ti diverta-
-Grazie Car...- e mi sorride. Ed ecco che ci risiamo...tumtumtum..no non è la cornetta del telefono: è il mio cuore che batte come un cavallo impazzito. Sono giorni che mi sento così...e non capisco veramente il perchè. Però...sono anche felice. Da quando Bruno mi ha confidato quello che gli è successo ho notato che i suoi occhi sono più luminosi e brillanti. E soprattutto riesco a leggerli. Sembra che il mio nuovo fratello si sia lasciato andare e sono contenta di essere io la persona che lo ha aiutato.
Saliamo tutti in macchina. Metto le cuffie dell'ipod nelle orecchie e premo la testa contro il finestrino. La nostra macchina è una gip. La usiamo quando dobbiamo muoverci tutti insieme. Ha otto posti e noi siamo sette. Quindi è perfetta. Piano piano perdo i sensi...e mi addormento.

-Car?- una voce mi chiama e sento una mano sfiorarmi il braccio. Apro un occhio e vedo Bruno che mi fissa.
-Dimmi-
-Siamo arrivati, ti sei addormentata- e sorride.
-Si...stanotte ho dormito poco...-
-Ahahah, poverina...dai forza, dobbiamo aiutare i nostri genitori con la casa-
-Arrivo- mi alzo lentamente mentre osservo Bruno avviarsi verso la nostra abitazione canticchiando. Sorrido. Quanto mi piace il nuovo Bruno! Scendo dalla macchina prendendo la mia valigia e vado dentro anche io.

***

-Stasera in paese c'è una festa, vi va di andarci?- chiede mia madre sorridente.
-Perchè no, sarà divertente- rispondo.
-Inizia alle nove quindi possiamo mangiare a casa-
-Ok, allora è deciso- andiamo alle solite feste di paese liguri. Io mi diverto un sacco con le orchestre, le bancarelle, le lotterie... è fantastico. Spero solo che Bruno non si senta a disagio. Lo osservo: non sembra preoccpuato nè triste. Meno male.
Uscimmo di casa alle otto e mezza. Il sole tramonta sul mare, l'aria fresca della sera. Stupendo.E' tutto perfetto. Mi sono messa un abito di lino bianco lungo fin sotto le ginocchia e un paio di sandali bassi. Voglio sentirmi libera. Anche gli altri comunque si sono vestiti leggeri. Entriamo nello spiazzo della festa. Le luci, l'orchestra, la gente che va e viene. I bambini che corrono e giocano, gli adulti che parlano tra di loro e scherzano. Questa è l'aria che mi piace respirare. L'aria di paese.
-Andiamo a sederci ad un tavolo- dice mio padre. Ci posizioniamo vicino al palco della banda. Stanno suonando musica jazz.
-Mi piace il clima di qui- mi dice Gonzalo sorridendo.
-Si...qui è tutto magico..mi piace venirci..- ma la mia risposta viene interrotta dal cantante maschile della banda: avrà si e no 19 anni, biondo chiaro. Alto. Carino nel complesso, ma non è il mio tipo.
-Bene..ora è arrivato il momento del karaoke a sorpresa...il nostro occhio di bue sceglierà i due ragazzi che dovranno esibirsi per noi adesso...pronti?- chiese con suspance.
-Si!- urlò qualcuno. Il mio unico pensiero in questo momento: non beccare me, non beccare me...
Ma quando mai le mie preghiere vengono esaudite? La luce si ferma proprio su di me. Gli sguardi di tutti puntati sulla mia figura illuminata. Che imbarazzo.
-Ecco la prima candidata..vieni sul palco- mi dice il ragazzo sorridendo. Mi alzo e salgo con molta calma. -Ciao..allora come ti chiami?- chiede il giovane puntandomi il microfono sotto la bocca. -Carlotta-
-E quanti anni hai?-
-Sedici-
-Bene..tu sarai la nostra cantante femminile per questo giro di karaoke...ora vediamo il ragazzo...luce!- urla al tecnico. L'occhio di bue riparte. Si muove sulle teste delle persone. Tutti tremano al pensiero di essere scelti. In fondo io sono abbastanza calma..dopo tutte le serate nei locali che ho fatto...
L'occhio di bue si ferma. Lì per lì non vedo chi è stato scelto, anche perchè era un ragazzo che stava per scappare. Era vicino all'uscita. Aspetta...ma io lo conosco...Bruno???
-Ehi, stavi scappando? Forza sali sul palco!- dice il ragazzo al mio fianco. Bruno si gira verso di noi e mi guarda come dire "e io che dovrei fare?".Gli sorrido incoraggiante.
-Dai, non fare il timido- dice nuovamente il tizio della banda. Bruno, lentamente, si avvicina e sale sul palco.
-Il tuo nome?-
-Bruno- risponde lui amorfo.
-Età?-
-Sedici-
-Come la nostra Carlotta...vi conoscete?-
-Si- rispondiamo tutti e due allo stesso tempo.
-Ancora meglio...bene. Spero che voi due non siate stonati...-
-Chi sarebbe stonato scusa??- chiediamo tutti e due oltraggiati. Aspetta..io ho un motivo valido per incazzarmi..ma Bruno...vuolo dire che anche lui canta?
-Scusate..avete già esperienza?-
-Si..ho un gruppo- rispondo.
-Io cantavo un annetto fa- conclude Bruno.
-Bene..allora divertitevi- e sparisce.
La musica parte. Riconosco la canzone per fortuna: Broken Strings di Nelly Furtado e James Morrison. Adoro quella canzone. Ed ecco che Bruno inizia a cantare...
-Let me hold you
for the last time
it’s the last chance to feel again
but you broke me
now i can’t feel anything...- sento la sua voce e mi paralizzo. E'..fantastica...vellutata, dolce, chiara..perfetta. Sento quasi una fitta al cuore. Senza rendermene conto tocca a me. Faccio la mia parte senza pensare..soltanto quando dobbiamo duettare mi concentro. Sentire le nostre voci legarsi in quella canzone mi fa effetto..ma mi fa anche paura perchè mi rendo conto che mi piace sentirmi così. Noto che Bruno mi guarda...il mio cuore parte a mille nel vedere i suoi occhi dritti nei miei con un'intensità da far tremare le gambe. Finiamo la canzone e una serie di applausi ci prende in pieno. Io arrossisco e abbasso lo sguardo. Bruno si inchina, mi prende la mano e mi trascina giù dal palco finendo nel "dietro le quinte". Ci appoggiamo ad un muro. Lo sento sospirare.
-Non mi sarei mai aspettato di riuscirci..solo grazie a te ce l'ho fatta- mi dice guardando il cielo.
-Di cosa parli?-
-Del cantare...vedi..c'è un motivo se quella sera non ho ballato con te e non ho più cantato...vedi...entrambe le attività le facevo con lei...- e lascia la frase in sospeso.
-Ah..è..è per questo che cercavi di scappare prima?- chiedo.
-Si...penso che se non fossi stata tu la cantante femmina me la sarei data a gambe levate. Non so perchè ma...tu mi dai forza Carlotta..da quella sera..ho bisogno di averti vicino se voglio reagire. Non capisco neanche io perchè- confessa senza guardarmi. A quelle parole il mio cuore perde un battito. Ha detto che..ha bisogno di me?
-Bruno...stai dicendo sul serio?- chiedo.
-Si...E pensare che all'inizio non facevamo che litigare...buffo no?- e ride. Rimango affascinata dalla sua risata..che però si spegne presto. -Non riesco a credere di averti trovato..-
-Sai..mi...mi fanno piacere le tue parole..- dico io arossendo ancor di più. Che situazione...non avrei mai immaginato di contare così tanto per Bruno.
-E io sono felice di sapere che non ce l'hai a morte con me..grazie per quello che fai Car. Sono sicuro..che diiventeremo davvero come se fossimo due fratelli di sangue io e te..-
-Si...lo spero- ma quelle parole mi feriscono. Perchè? Perchè mi sento così porca miseria? Come diamine fa questo ragazzo a darmi queste emozioni? Ma soprattutto..cosa significa quello che provo? Devo parlare con Guido..
-Scusami...vado a fare due passi..- gli dico io, devo scharirmi le idee. Prendo a camminare tra le persone e in un batter d'occhio sono fuori dalla festa. Mi siedo su una panchina lì vicino. Che casino. Una mano si posa sulla mia spalla. E' il tizio biondo del karaoke.
-Ciao..tutta sola?-
-Faccio due passi- rispondo senza dare confidenza.
-Sono Andrea- e mi porge la mano. La stringo ma debolmente.Voglio stare da sola.
-Sai che sei carina?- mi chiede.
-Grazie- rispondo fredda.
-Senti..che ne dici se una di queste sere usciamo insieme? Ti faccio conoscere il paese-
-Conosco già il paese benissimo.Vengo qui in estate da quando avevo sette anni- dico io quasi con rabbia. Ma che sfacciato!
-Ancora meglio..allora a cena fuori che ne dici?-
-E se ti dicessi che devi levarti dalle palle? Che ne dici di questo?- e mi alzo per andarmene. Mi incammino per tornare dai miei parenti. Lo sento seguirmi. Non demorde eh? -Ehi aspetta..- mi urla dietro. Siamo ritornati immezzo alla gente. Mi fermo sotto un alberello a qualche metro dal mio tavolo.
-Ma mi vuoi lasciare in pace? Non ho la minima voglia di uscire con te ok?- gli dico incazzata.
-Dai belleza...non fare la difficile...- dice lui avvicinandosi e posando una mano sulla mia spalla. Mi tolgo dalla sua presa.
-Senti te lo dico per l'ultima volta. Gira al largo..- e me ne vado. Faccio un metro solo e poi mi fermo. Mi ha preso per il polso. Ora siamo a due metri dal mio tavolo. Tutti i miei parenti ci fissano. Giro loro le spalle e fisso il ragazzo in faccia.
-Mi vuoi lasciare in pace si o no?- gli urlo quasi.
-Ma...- dice ma viene interrotto.
-Mi pare che ti abbia ripetuto più di una volta che non ha intenzione di uscire con te..o sbaglio?- dice una voce dietro di me. Bruno fissa con astio Andrea.
-Levati tu dalle palle, non centri- risponde.
-Se dai fastidio a Carlotta, centro eccome. Stalle lontano-
-Non rompermi..- gli intima Andrea. Bruno fa un passo verso di lui. Sono vicinissimi.
-Vedi di mettertelo in testa: sfiora Carlotta anche solo con un dito e ti ritroverai a essere femmina nel giro di cinque secondi...chiaro?- sussurra Bruno con rabbia.
-Chiarissimo...- e se ne va. Rimango a fissare Bruno. Perchè ha reeagito così? In fondo..era solo un ragazzo un pò insistente, me ne sarei sbarazzata da sola tranquillamente. Sono abituata a liquidare questo genere di ragazzi. Un'ondata di calore mi scalda il cuore: Bruno si è preoccupato per me. I nostri genitori ci fissano sorpresi, soprattutto quelli di Bruno. Gonzalo, invece, sembra pensieroso ma compiaciuto.
-Stai bene?- mi chiede Bruno.
-Si..benissimo. Grazie per prima-
-Di niente..se ti desse di nuovo fastidio dimmelo..non scherzavo sulla minaccia del farlo diventare donna- scoppio a ridere.
-Ok...ne terrò conto- lui si allontana. Sembra turbato. Ma lo lascio stare. Mi siedo al tavolo bevendo un solso d'acqua.

*angolo autrice*
allura che ne dite?? Bel capitolo?? Bruno ha degli atteggiamenti diversi dal solito..non vi pare???
muahahahahah (Sonia ride diabolica)
kiss kiss
Sonia

  
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