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Autore: evanss    27/07/2010    12 recensioni
L’avrebbe guardata e le avrebbe detto che in fondo, in un modo strano, anche loro erano una coppia perfetta.
Era perfetto il modo in cui camminavano per strada, non sempre per mano -come tutte le normali coppie perfette- ma vicini abbastanza da potersi sfiorare; perfetta era la sua risata, quando dopo una ‘giornata no’ lei riusciva a tirarlo su. Perfetto era il modo in cui sapevano cercarsi tra la folla, durante le feste, quasi come avessero avuto una specie di sesto senso. Lui si voltava e lei era già lì, con gli occhi fissi nei suoi.Una comune lite tra due innamorati non proprio comuni, ma perfetti. A modo loro.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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perfect~

 

Se fosse stato uno di quei babbani mosci –come li chiamava suo padre- probabilmente avrebbe iniziato a mangiarsi le unghie. Poi si sarebbe buttato sul divano a guardare qualche soap opera ovvia e deprimente, una di quelle in cui i protagonisti dopo tremila peripezie finiscono insieme. E magari si sarebbe anche commosso, alla fine.

Ma per Merlino, Scorpius Malfoy non avrebbe mai fatto una cosa del genere.

Era un mago. E un Malfoy.

E quindi avrebbe dovuto piantarla di starsene davanti alla tv mentre imprecava contro Alex, il protagonista di “Non lasciarmi mai”*. E avrebbe dovuto smetterla di fissare l’orologio, che sembrava muoversi più velocemente del solito, troppo.

4 ore, 35 minuti e 20 secondi prima, la porta si era chiusa con un rumoraccio e di lei ancora nessuna traccia. Di solito non passavano mai più di due ore.

Di solito c’era il consueto rumore sulle scale, di passi veloci, babbani, che lo avvertivano che era tutto ok, che il peggio era passato, che lei era di nuovo a casa.

Le aveva sempre chiesto perché si ostinasse a fare tre piani di scale, quando avrebbe potuto comodamente smaterializzarsi, com’è giusto che sia tra maghi.

Lei sbuffava –come al solito- poi sorrideva e farfugliava strane giustificazioni, la preferita di Scorpius era “perché l’attesa aumenta il desiderio” o qualcosa del genere.

Malfoy sbuffò, poi buttò un’occhiata in tralice alla rivista aperta che ora se ne stava per terra. “I 10 comandamenti della coppia perfetta” diceva l’articolo in prima pagina.

Merlino, forse era il caldo estivo o magari lo stress accumulato dal lavoro, perché altrimenti non si sarebbe spiegato il fatto che lui e Lily avevano “litigato” per una sciocchezza del genere.

“Bene, scusa se non sono abbastanza perfetta per te” aveva urlato lei, scuotendo la testa, le guance diventate dello stesso colore dei suoi capelli.

Sarebbe impazzito un giorno, per lei. Ne era sicuro. O magari era già pazzo.

Ripensò brevemente alla litigata, breve e dannatamente stupida. A volte si comportavano come due adolescenti, per Merlino.

Mentre infilava un paio di jeans, Scorpius si chiese se esistesse davvero la famigerata coppia perfetta. Quella in cui non c’erano litigi, né dissensi, quella in cui la pace sembrava regnare sovrana.

Lily gli diceva sempre che una coppia senza litigi e incomprensioni era una coppia spenta, senza passioni, dove non c’era l’interesse di lottare per preservare quel pezzo di vita insieme all’altro.

Scorpius infilò la t-shirt, poi fece un mezzo sorriso. Già s’immaginava Lily, seduta su una di quelle panchine al parco, con le braccia incrociate al petto e l’espressione imbronciata e decisa, tipica di chi sa di essere nel giusto. Tipico di lei.

Era il momento di andare a cercarla, in uno di quei posti in cui lei sapeva di poter essere trovata.

L’avrebbe guardata e le avrebbe detto che in fondo, in un modo strano, anche loro erano una coppia perfetta.

Era perfetto il modo in cui camminavano per strada, non sempre per mano -come tutte le normali coppie perfette- ma vicini abbastanza da potersi sfiorare; perfetta era la sua risata, quando dopo una ‘giornata no’ lei riusciva a tirarlo su. Perfetto era il modo in cui sapevano cercarsi tra la folla, durante le feste, quasi come avessero avuto una specie di sesto senso, o radar. Lui si voltava e lei era lì, con gli occhi fissi nei suoi.

Mentre si infilava una scarpa, Scorpius dovette ammettere che beh, erano perfette tante cose in loro, magari Lily avrebbe gradito.

Mise l’altra scarpa, fece qualche saltello per infilarla decentemente, poi abbassò la maniglia e aprì la porta.

Con la mano a mezz’aria, il pugno chiuso e l’espressione sorpresa, Lily era lì, con la chiara intenzione di bussare.

Aveva i capelli scompigliati e le guance un po’ rosse, ma non aveva affatto abbandonato quel cipiglio battagliero.

“Pace” avrebbe voluto dirgli Scorpius, o magari “ti amo” o addirittura avvinarsi e baciarla fino a dimenticarsi di respirare. Ma non lo fece.

L’unica cosa che riuscì a dire sorridendo fu: «il tempismo». Se non era perfetto quello, cos’altro lo era?

Lei fece una strana espressione, poi assottigliò gli occhi, come per assicurarsi che non fosse ferito e stesse delirando. Lui si rese conto che respirava velocemente, forse per aver fatto le scale, forse perché aveva corso o forse semplicemente perché provava la stessa cosa che sentiva lui ogni volta che se la trovava davanti.

«Sei un’idiota» bofonchiò lei, con l’aria di chi la sa lunga.

Lui si fece più vicino e cavolo – avrebbe potuto giurarlo su qualunque cosa- il cuore di Lily cominciò a batter ancora più veloce, se possibile.

Era perfettamente cosciente dell’effetto che aveva su di lei. Era perfetto il modo in cui il suo corpo reagiva senza che lei neanche se ne rendesse conto.

«E tu sei un’insopportabile ragazzina viziata» rispose lui in un sussurro. Era abbastanza vicino da poter contare le lentiggini sul suo viso, ma non abbastanza per baciarla.

Lily rise, poi si morse il labbro e gli buttò le braccia al collo.

«Coppia interessante eh?» bofonchiò, mentre si perdeva nell’incavo della sua spalla e cominciava a baciargli il collo.

Lui sorrise, la trascinò in casa e con la mano libera chiuse la porta. Piano, stavolta.

Mentre la baciava e la sua maglietta cadeva a terra riuscì a sussurrare qualcosa, sorridendo.

«Perfetta»

 

 

 

 

 

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ahhh, quanto mi era mancato tutto questo.

salve a tutti gente! probabilmente nessuno si ricorda di me lol beh, sono solo una tizia che ama L&S e non smetterà mai di farlo.

la canzone che ha ispirato questa shot è perfect, degli hedley.

beh, fatemi sapere che ne pensate!

*”Non lasciarmi mai” l’ho inventato su due piedi, pensatela come una di quelle soap smielate XD

un bacio a voi!

vals  

 

  
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