L’evoluzione dei Daleks
(parte 2)
Note
dell’autore: Eccovi il primo capitolo dell’episodio “L’evoluzione
dei Daleks part.2” della mia terza stagione con Rose.
Ringrazio
ancora una volta BadWolfTimeLord per aver recensito anche la prima parte, sono
contenta che ti stia piacendo anche se non è il tuo episodio preferito, spero
che anche questo ti piaccia.
Disclaimer: Doctor Who e
tutti i suoi personaggi non sono di mia proprietà (purtroppo), tutti i diritti
sono dei legittimi proprietari, il mio è solo un divertimento
Capitolo 1
L’attacco dei Daleks
Corsero fuori dalle fogne, raggiungendo Hooverville, dove
Solomon, come promesso aveva organizzato dei gruppetti per la guardia notturna,
il Dottore senza perdere tempo si avvicinò a lui, mentre Rose, Martha e
Tallulah si riscaldavano al fuoco vicino.
“Credo non esistevano più i Daleks!” esclamò Martha,
verso Rose assopita nei suoi pensieri.
“Anche io lo credevo. Purtroppo è così, trovano sempre un
modo per tornare.” Disse Rose, senza staccare gli occhi dal fuoco davanti a
lei.
“Deve essere tremendo per lui, visto che ha perso il suo
pianeta.” Continuò, Rose guardò nella direzione del suo Dottore.
“Non immagini quanto.” Le rispose ricordando la prima
volta che avevano incontrato l’ultimo Dalek, al museo Van Statten, la prima
volta che aveva avuto paura del suo Dottore.
Si avvicinò a lui, mentre Solomon si allontanò, gli
strinse la mano, appoggiando il mento
alla spalla. Il Dottore si voltò verso di lei le cinse la vita con un braccio,
stringendola a se le diede un bacio sulla fronte, con dolcezza chiudendo gli
occhi. Rose rabbrividì a quel tocco, sentiva il suo bisogno di averla accanto.
“Mi dispiace.” Le
sussurrò all’ orecchio.
“Come li fermiamo Dottore?” chiese la ragazza chiudendo
gli occhi.
“Non lo so, proprio non lo so.” Le disse con sincerità.
“Ma ti prometto Rose, che ce la caveremo.” Continuò
rassicurandola.
“Come sempre, Dottore.” Gli rispose sorridendogli. Aveva
molta fiducia in lui, sapeva bene che al momento giusto gli sarebbe venuto in
mente una delle sue idee brillanti, e avrebbe risolto la situazione.
“Arrivano, arrivano.” Gridò qualcuno correndo verso il
campo, i due si separarono.
“Una sentinella deve aver visto qualcosa.” Disse Solomon
avvicinandosi di nuovo al Dottore.
“Li ho visti, sono mostri.” Gridò l’uomo, scatenando il panico
tra la gente. Martha e Tallulah furono vicino al Dottore e Rose in un attimo.
“E’ cominciata.” Disse il Dottore stringendo la mano di
Rose, mentre Frank con alcune persone armate si misero attorno a loro.
“Dobbiamo restare uniti.” Gridava Solomon come se fosse
un generale, il Dottore si guardava intorno cercando di capire se c’erano anche
i Daleks.
In poco tempo furono circondati dagli uomini maiali,
mentre alcune persone venivano catturate.
“Andiamo via dal parco.” Suggerì Martha.
“Non possiamo sono su tutti i lati, ci hanno circondati.”
Disse il Dottore.
“Siamo in trappola.” Aggiunse Tallulah terrorizzata. La
gente iniziarono a sparare, sperando di poter fermare quegli essere, Rose alzò
gli occhi al cielo e il sangue le si gelò nelle vene.
“Dottore.” Lo chiamò in un sussurro deglutendo
lentamente, aggrappandosi alla sua giacca. L’uomo guardò nella direzione di
Rose e le strinse ancora di più la mano, non appena vide un Dalek avanzare nel
cielo.
“Così potremmo tenerli a bada per un po’.” Disse Martha stringendo
tra le mani il ramo di un albero.
“No, Martha loro sono solo la fanteria.” Disse il Dottore
guardando in cielo, seguito da tutti gli altri.
“O per la miseria.” Si lasciò sfuggire Martha.
“Adesso siamo davvero nei guai.” Aggiunse Rose.
“Che diavoleria è?” chiese Solomon guardando il Dottore.
“Un diavolo, un diavolo in cielo. Che Dio ci salvi
tutti.” Disse terrorizzato un uomo.
“Ah si, adesso lo vedremo.” Urlò Frank sparando un colpo
con il fucile, prima che il Dottore poté fermarlo.
“No serve a niente.” Disse il Dottore furioso, Rose fu di
nuovo al suo fianco.
“Ne arrivano altri.” Disse indicando altri due Daleks,
che iniziarono a sparare attorno a loro, colpendo chi era rimasta nascosto
nelle capanne.
“Basta smettetela.” Urlò Rose facendosi avanti, senza che
il Dottore riuscì a fermarla.
“Rose!” la chiamò avvicinandosi a lei.
“Attenzione, è stato localizzato il Dottore e la sua
compagna.” Disse il Dalek davanti a loro, Martha guardò nella loro direzione.
“Lasciateli stare, non vi hanno fatto niente.” Aggiunse
il Dottore.
“Voi due siete considerati i peggiori nemici dei Daleks.
Per questo sarete sterminati.” Disse il Daleks puntando la sua arma contro i
due. Il Dottore si mise davanti a Rose, pronti entrambi al loro destino, ma con
sorpresa il Dalek non sparò.
“Io non capisco.” Disse, Rose e il Dottore si guardarono
confusi.
“Questo è il Dottore, e lei ha ucciso il nostro
imperatore.” Continuò a dire, come se stesse parlando con qualcun altro.
“Il mio impulso di uccidere e troppo forte.” Continuò il
Daleks, mentre Rose e il Dottore erano sempre più confusi.
“Io obbedisco.” Disse infine.
“Che cosa succede?” chiese il Dottore.
“Il Dottore deve seguirmi.” Ordinò il Daleks, Rose gli
strinse di più la mano e lo guardò spaventata.
“No.” Gridò Martha avvicinandosi
“Non puoi farlo.” Gli disse Rose, lui si voltò verso di
lei e le prese il viso tra le mani.
“Devo farlo Rose. Sai bene che i Daleks non cambiano mai
idea.” Gli disse dolcemente.
“Ti potrebbero uccidere.” Disse cercando di non piangere.
“Lo avrebbero già fatto. Devo andare.” Le disse le
appoggiò un bacio sulla fronte e l’abbracciò più che poteva.
“Tornerò da te, Rose, è una promessa.” Le sussurrò
nell’orecchio mentre le metteva la carta psichica nella tasca posteriore dei
pantaloni.
“Cosa ne sarà di noi?” gli chiese Martha, dividendo i due. Il Dottore guardò verso la
gente che era lì attorno a loro, con la speranza di essere salvati.
“Ad una condizione, verrò con voi se non toccherete per
nessun motivo, tutte le persone che sono qui. Mi avete capito?” ordinò con
severità.
“Tutti gli umani saranno risparmiati, Dottore. Seguici.” Ordinò ancora. Il dottore lasciò la mano di Rose
e seguì i due Daleks. Martha si avvicinò a Rose.
“Adesso cosa facciamo?” le chiese, la bionda tirò fuori
la carta psichica del Dottore.
“Occupiamoci dei feriti, e dopo entreremo in azione.”
Disse mostrandole soddisfatta il prezioso documento, Martha le sorrise
sollevata.
Rose era nella tende mentre Martha curava i feriti, e
Tallulah le dava una mano. Lei cercava un modo per aiutare il Dottore, le aveva
lasciato la carta psichica per un motivo, e doveva capire cosa farne. Poi
improvvisamente si ricordò di una cosa che disse Solomon quando erano arrivati
al campo.
“Ma certo!” disse alzandosi improvvisamente attirando su
di se le attenzione delle altre due.
“Cosa succede?” chiese Tallulah.
“Siamo stati così stupidi a non capirlo subito.” Disse la
bionda correndo fuori seguita dalle altre.
“Cosa sta succedendo? Cos’è che hai capito?” chiese
Martha. Le ragazze si avvicinarono a Frank che aveva preso il controllo della
situazione.
“Frank. Ascoltami, Diagoras di cosa si occupava?” chiese
la ragazza.
“Ci trovava lavoro.” Rispose il ragazzo senza capire.
“Anche per l’Empire State Building?” chiese ancora.
“Soprattutto per quello.” Le rispose ancora confuso.
“Lo sapevo. Andiamo!” Disse iniziando a correre, seguita
da tutti e tre.
Di corsa arrivarono al palazzo in costruzione, grazie
alla carta psichica riuscirono a passare tranquillamente.
“Ci vuoi dire cosa succede?” le chiese Martha, mentre erano
dentro l’ascensore.
“Ricordi cosa ha detto Solomon, quando siamo
arrivati?”chiese, ma Martha scosse la testa.
“Com’è possibile che in piena recessione i lavori
dell’Empire State Building proseguivano così velocemente.” Le chiarì la bionda.
“Vuoi dire che i Daleks hanno costruito questo palazzo?”
chiese incredula.
“Non credo, ma sicuramente lo stanno usando per
qualcosa.” Continuò la ragazza.
“Sai è la prima volta che vedo l’Empire State Building.
Non mi aspettavo fosse così” disse Martha distraendosi un attimo.
“Beh, io l’ho visto quando lo hanno inaugurato, a New,
New York.” Affermò Rose, l’altra la guardò sorpresa.
“Stai scherzando, vero?” chiese.
“Secondo te?” le chiese guardandola divertita.
“E’ stato il nostro primo viaggio su New Earth.”
Specificò e Martha sorrise divertita.
“Ma di che diavolo state parlando?” chiese Tallulah
confusa.
“Lunga storia.” Le rispose Martha.
“Allora dove siamo diretti?” chiese invece Frank, un po’
ansioso che tutta quella storia finisse in fretta.
“In cima. Dove lo costruiscono.” Spiegò Rose.
“Aspettate, ma com’è possibile che siamo passati al
controllo senza farci domande?” chiese ancora Tallulah, Rose roteo gli occhi,
stufa di dover dare una spiegazione a tutto.
“Carta psichica.” Spiegò Martha indicando il documento
che Rose teneva saldamente in mano.
“Fa vedere agli altri quello che vogliamo.” Continuò a
spiegare.
“In base a questa siamo due ingeneri, un architetto e
l’assistente personale dell’architetto.” Spiegò infine Rose.
Passò ancora un po’ di tempo prima che l’ascensore si
fermò al piano voluto, uscirono di corsa arrivando nella stanza dove c’erano i
progetti.
“Finalmente, non ne potevo più.” Si lamentò Rose.
“Guardate dove siamo, la cima del Mondo.” Disse Tallulah
con entusiasmo notando la vista della città.
“Attenta siamo al centesimo piano.” Si raccomandò Martha.
“Ecco i progetti.” Indicò Frank, le due corsero a
controllare.
“Frank per favore controlla che il piano sia al sicuro.”
Disse Rose guardando i fogli, il ragazzo eseguì e si allontanò.
“Ehi guarda qui.” Disse Martha indicando un marchio
rosso.
“Li hanno cambiati oggi, all’’ultimo minuto.” Specificò.
“Saranno stati i Daleks. Qualsiasi cosa hanno modificato
sarà su questo.” Spiegò ancora Rose prendendo i fogli e appoggiandoli a terra.
“L’altezza di questo posto, è davvero incredibile.” Disse
invece Tallulah continuando a guardare fuori, Frank ritornò nella sala in quel
momento.
“Tutto tranquillo.” Disse rientrando, si avvicinò alle
altre due.
“Allora, cosa stiamo cercando?” chiese chinandosi accanto
a Martha.
“Ad uno dei Daleks che ci ha scortati nelle fogne,
mancava un pezzo dell’armatura.” Iniziò a spiegare la bionda senza staccare gli
occhi dai fogli.
“Vedete quelle barre, sono fatte di un materiale
particolare, il Dottore lo chiama … Policarburo, molto resistente..” continuò a
spiegare.
“Aspetta un attimo, nelle fogne hanno parlato di un conduttore
di energia … Il Dalekanium.” Disse improvvisamente Martha.
“Esattamente. Qualsiasi cosa abbiano in mente, gli
servirà molta energia e useranno questo palazzo per averla.” Continuò Rose, poi
finalmente riuscì a trovare ciò che cercava.
“Eccolo è qui.” Disse indicando il pennone.
“Proprio sul pennone centrale.” Aggiunse Martha.
“Adesso ci tocca solo arrivarci.” Disse Rose, poi
l’ascensore si aprì facendo uscire il Dottore con Laszlo.
“Laszlo!” urlò Tallulah correndogli incontro.
“Dottore!” dissero Rose e Martha all’uniscono. L’uomo per
prima cosa bloccò l’ascensore per evitare che anche gli schiavi maiale li
seguissero, poi si avvicinò agli altri.
“Siamo felici di rivederti.” Disse Martha.
“Si anche io, allora cosa abbiamo qui.” Disse inforcando
gli occhiali.
“Guarda i Daleks hanno posizionato il Dalekanium sul
pennone. Stavano pensando un modo per smontarlo.” Gli spiegò Rose.
“Oh … ti ho mai detto che sei brillante.” Le disse
sorridendole.
“Non ultimamente.” Si lamentò lei, il Dottore l’abbracciò
sollevandola da terra.
“Ok, Dottore mettiamoci a lavoro.” Disse la ragazza
sorridendo, non che l’abbraccio le dispiaceva, anzi, ma sapeva bene che avevano
un lavoro da fare.
“Giusto.” Disse correndo verso fuori seguito dalle altre
due.
“Che ore sono?” chiese togliendosi gli occhiali.
“Le undici e un quarto.” Rispose Frank, confuso da tutta
quella situazione.
“Mancano sei minuti, le radiazioni gamma colpiranno il
Dalekanium.” Disse il Dottore guardando
in basso la città.
“Le radiazioni gamma, ma che diavolo sono?” chiese
Tallulah saldamente abbracciata al suo Laszlo.
“Quant’è alto. Non ero mai salito fin qui.” Disse il
Dottore in un sussurrò ricordandosi che soffriva di vertigini.
“Dobbiamo salire ancora più in alto.” Disse Rose
avvicinandosi alla scala.
“Martha tu e gli altri andate via di qui. Trovate un
posto dove nascondervi.” Disse il Dottore, mentre aiutava Rose a salire.
“Il teatro è vuoto possiamo andare lì” aggiunse Tallulah.
“Scordatelo non posso lasciarvi da soli.” Insistette la
ragazza.
“Martha non è il momento di discutere, vai.” Le disse
alzando la voce.
“Ci rivediamo lì,
su vai.” Disse il Dottore seguendo Rose.
Fine
I Capitolo