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Autore: winnie343    30/07/2010    5 recensioni
In una metropoli qualsiasi la storia di un giovane studente che per sbarcare il lunario accetta una proposta di lavoro un pò particolare dal padre del suo migliore amico.
Genere: Generale, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aquarius Camus, Nuovo Personaggio, Scorpion Milo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo XII

Capitolo XII

Billy Elliot

 

 

Sono in ritardo … in terribile ritardo … come al mio solito aggiungerei … la lezione di danza sarà ormai cominciata da circa 10 minuti ed io affannosamente, dopo aver indossato i miei sobri shorts – in confronto alla calzamaglia di ordinanza, anche un paio di boxer risulterebbero più sobri – entro come una furia nella sala prove per trovarmi di fronte un gruppetto di persone intento ad osservare la mia nuova prodezza. Al centro c'e' un uomo di mezza età, fisico mingherlino, sguardo impertinente e aria cinica e contrariata.

-       Chi è questo bell'addormentato, cara Cotilleur?

-       Uno dei mie allievi – la voce di Madame raggiunge una nota acuta alla parola “miei” – a onor del vero uno dei meno dotati

-       Al contrario cara … a me sembra veramente ben messo, invece – rimango un po' perplesso alle parole del tizio che mi viene presentato come uno dei più grandi coreografi mai esistiti – d'accordo ragazzo, fammi vedere quello che sai fare

-       Che? - io e la Cotilleur pronunciamo le stesse parole con lo stesso tono terrorizzato, io mi blocco e lei prosegue – ma caro Vassiliv, posso assicurarti che lui è un caso dispe... ehm … non è interessato alla rappresentazione .. veRO???

-       Si … si … non sono interessato

-       A cosa ragazzo?

-       Cosa?

-       Cosa sto facendo io qui secondo te?

-       Come?

-       Tanto bello quanto stupido … c-o-s-a s-t-o facendo q-u-i??

-       Una lezione di danza?

-       Quasi … sto facendo dei provini per …? Su … non è difficile ...

-       Io … ehm … una nuova rappresentazione di danza? - ovviamente tutti mi guardano allibiti, manco fossi l'ultimo degli idioti, mentre Bronte tenta di suggerirmi a gesti

-       Si....bravo! Quale?

-       Ehm … Jack lo Squartatore?

-       Ah ah ah ah … ma quanto sei divertente ...Romeo e Giulietta caro … Romeo e Giulietta … conosci l'opera?

-       Ah … ecco … - lancio un'occhiataccia a Bronte che, per farmi capire, aveva inscenato un mezzo assassinio con finto pugnale  – beh .. si .. Shakespeare

-       Si … certo ...ma io parlo del balletto caro … conosci il balletto?

-       Certo … certo …

-       Allora vorrei che eseguissi per me l'entrata di Romeo

-       Eh? …. no guardi … non è il caso … sa io ho molti impegni e poi … mi creda … sono negato …

-       IO decido ragazzo … avanti ...BALLA!!!

Costretto dagli eventi, mi ritrovo a scimmiottare quattro passi di danza , scatenando la solita ilarità dei presenti, per fortuna il grande maestro mi interrompe subito … troppo scempio per un genio come lui: lo vedo alzarsi come una furia dirigendosi verso di me; ora mi strozzerà, ne sono sicuro, liberando il mondo da un usurpatore del vero ballo. Invece con mio grande stupore – e non solo mio – mi abbraccia vigorosamente, gridando al miracolo

-       Finalmente ti ho trovato!

-       Cosa? - Per l'ennesima volta io e la Cotilleur pronunciamo le stesse identiche parole con lo stesso tono di voce, questa volta sono io a proseguire, mentre la Cotilleur intuendo la catastrofe si affloscia su una sedia – ha voglia di scherzare vero?

-       No ... caro … affatto … tu sei perfetto per una versione innovativa del Romeo e Giulietta … basta … sono stanco della perfezione stilistica di certi ballerini … stufo delle solite rappresentazioni .. tu sarai il mio rozzo Romeo che concupirà la leggiadra Giulietta interpretata dalla nostra Bronte

-       Rozzo è rozzo .. non c'e' che dire – queste le uniche parole che riesce a pronunciare Madame prima di svenire

-       Allora siamo tutti d'accordo … mi raccomando … alle prove puntuale .. Cotilleur ti dirà tutto … ci vediamo caro

Prima di andarsene, il maestro mi da una pacca sul sedere, lasciandomi affranto e sconvolto; tutte le ragazze escono dalla sala, lasciando la Cotilleur svenuta sulla sedia, me basito e incapace di muovere un passo, Bronte sghignazzante in un angolo, Aldebaran pensieroso e Aphrodite sconvolto. Il primo a parlare è Al

-       Ah amico mio, quanto ti invidio

-       Ma vuoi scherzare Al? … Sai questo cosa significa? Che mi toccherà mostrare al mondo intero la mia incapacità nel ballo. Mi renderò ridicolo di fronte ad una platea di gente. Verranno tutti ….tutti ...TUTTI e dico TUTTI! Pronti a prendermi per i fondelli per il mio modo orribile di ballare

-       Ballare? - Aphrodite comincia ad urlare portando la sua voce sopra di due ottave – BALLARE??? E quello che fai, tu lo chiami ballare? Perfino una scimmia … ma che dico una scimmia … un rinoceronte .. un elefante … un orso grizzly saprebbe ballare meglio di te … tu vendemmi … schiacci i sassi … polverizzi i macigni … continuamente … ti muovi come panzer in un campo di fiori distruggendo, rovinando e frantumando tutto ciò che incontri

-       Hai ragione … hai ragione su tutto … ma che vuoi da me? Mica gli ho detto io di scegliere me .. potevi ballare meglio .. entusiasmarlo ..

-       Sei un vero idiota … qui non si tratta di ballo …

-       Ah no?

-       No

-       E di cosa si tratta?

-       Del tuo c … del tuo fondo schiena idiota!

-       Che?

-       Vassiliv Bulgacov è un grande ballerino, un fantastico coreografo e un fissato maniaco del sesso, amante dei bei ragazzi … evidentemente ha deciso che tu sarai la sua prossima preda

-       Cosa? Ma io non sono gay!

-       Non ha nessuna importanza … per lui conta il fatto che ti trova piacevole .. Dio solo sa perchè poi!

-       Ma tu sei molto più bello di me … decisamente … hai più classe, più grazia, più charme e sei gay … fa qualcosa … prova a sedurlo … tu sai come si farà …

-       Già fatto!

-       Cosa?

-       Già fatto idiota … evidentemente sono stato troppo arrendevole … spero che almeno riesca ad ottenere quello che vuole … io perderò la mia grande occasione, ma tu perderai il ..

-       Non dirlo!

Mentre Aphrodite se ne va sghignazzando, mi volto disperato prima verso la Cotilleur, che continua a boccheggiare generando delle imbarazzanti bolle d'acqua, poi mi volto verso la mia ultima e unica risorsa …

-       Rossa … non puoi farmi questo … decisamente non puoi!!

-       Ma Milo io non capisco perchè mai ti agiti così

-       PERCHE'??

-       Smettila di urlare .. sembri Aphrodite – il paragone mi zittisce immediatamente – primo ... non sei obbligato a cedere a Vassiliv se non vuoi

-       Giusto

-       Secondo, puoi anche andartene dal corso ... non sei più obbligato a frequentarlo …

-       E' vero! - il sorriso mi illumina il volto – Hai ragione!

-       NO! - La Cotilleur si rianima improvvisamente e dopo essersi alzata, mi punta il dito contro – non se ne parla proprio! Sono mesi che sopporto la tua figura pachidermica in giro per questo corso … e ora che il grande Vassiliv ha accettato di fare una rappresentazione con la mia scuola di ballo scegliendo te come protagonista, non mi abbandonerai!

-       Ma Madame, lo sa anche lei che non so ballare!

-       Certo che lo so! Tu sei proprio negato … non solo per la danza classica, troveresti difficoltà anche con una mazurka! Non c'e' bisogno che me lo dici!

-       E allora?

-       E allora se Vassiliv vuole te, avrà te! E non mi interessa se dovrai ballare nudo o prostituirti … quello che Vassiliv vorrà, tu lo farai

-       Ma …. così rovinerà il nome della sua scuola … sa che...

-       Se tu non balli e lui si arrabbia posso assicurarti che farà di peggio! Perciò tu ballerai!

-       Non può obbligarlo – Bronte assume la sua espressione più battagliera, mentre la Cotilleur affila le unghie

-       Si … lo farà … e non provare a minacciarmi ragazzina. Questa volta non cederò … puoi usare tutto quello che hai contro di me … ma credimi, non ti conviene. Se il tuo amico non balla, farò in modo di non farti calcare più le scene del palcoscenico

-       E che mi interessa … si figuri che io odio ballare!

-       Divertente …. so che non è vero … ma è divertente. In ogni caso ho altre armi per distruggerti ragazzina ….non ti conviene sfidarmi – non so perchè ma ho l'impressione che la Cotilleur, in questo momento, sarebbe capace di ucciderci entrambi per costringermi a ballare, manco fosse Glen Close in Attrazione Fatale; al solo pensiero di lei con un coltello in mano, decido di cedere per salvare Bronte dalle sue ire

-       E va bene … ballerò ….

-       Bravo … sei un ragazzo ragionevole

-       La sua scuola di ballo sarà rovinata dalla mia prestazione

-       Sicuramente …. ma non importa ...meglio la rovina che subire l'ira di Vassiliv

 

Anche in piscina arrivo in ritardo, abbacchiato più che mai:ho realizzato che da quando conosco la rossa la sfortuna mi perseguita senza sosta ; avrò anche risolto i miei problemi economici, ma le calamità che si sono abbattute su di me sono in crescita esponenziale. Per fortuna alla seduta odierna di allenamenti c'e' Saga versione Dottor Jekyll; giuro che non sarei riuscito a sopravvivere a Mister Hyde. Vedendomi affranto, mi lascia in pace per tutto l'allenamento, anche se sbaglio sistematicamente ogni passaggio verso i miei compagni. C'e' da dire che è l'umore generale che è basso; tutti, nessuno escluso, sembriamo dei morti che camminano. Alla fine Saga interrompe l'allenamento mezz'ora prima e ci obbliga a seguirlo al Pub dietro la piscina. Dopo aver ordinato una pinta di birra per tutti cerca di farci confessare le nostre disgrazie.

-       Allora Al … comincia tu … cosa ti abbatte?

-       Ma niente di che Saga …. il fatto è che … - Al mi lancia un occhiata di sottecchi a cui io non rispondo – sono stanco di essere il brutto anatroccolo

-       Cosa ti è successo?

-       Io credo di essere un discreto ballerino …. - tutti annuiscono anche se nessuno, a parte me, lo ha mai visto ballare – eppure per la parte di protagonista è stato scelto Milo

-       Protagonista?

-       Protagonista di cosa? - tutti domandano e chiedono … fantastico … ora grazie al bestione tutti sapranno del mio futuro exploit comico

-       Senti Al … mica è colpa mia!

-       Lo so Milo … lo so …. non fraintendermi … io non ce l'ho con te … so che tu non c'entri nulla … è solo che, solo perchè tu sei bello ottieni le cose che io vorrei

-       Ma io non le voglio!

-       Al tempo ragazzi … fatemi capire – Saga fa da pacere tra di noi – raccontami meglio Al

-       Milo sarà Romeo nel balletto organizzato dal grande Vassiliv Bulgacov … ma lui non sa ballare … è stato scelto solo perchè ...ehm … il maestro si è invaghito di lui – scontato scoppio di risate generale

-       Si … bravi … ridete pure ….

-       Ora ho capito anche perchè tu sei così abbacchiato, Milo

-       Già … hai un grande intuito Saga … complimenti

-       Ah ah ah ….non prendetevela così … vedrete che le cose andranno per il verso giusto … tu Al cerca di impegnarti al massimo

-       Ma Saga tanto non verrò mai scelto

-       Non puoi saperlo … può succedere qualsiasi cosa … tu dai sempre il massimo – Al sorride rincuorato alle parole di Saga – e tu Milo … cerca di non dare mai le spalle al tuo maestro – altro scoppio di risate

-       Già … spiritoso ….

-       Scherzo, il fatto è Milo che io so che sopravviverai anche a questa figuraccia che ti aspetta: tu hai la capacità di sopravvivere a tutto – le parole di Saga incredibilmente rincuorano anche me – e tu Aioria cosa hai?

-       Nulla

-       Avanti … si vede lontano un miglio che hai qualcosa che non va

-       Beh … ecco … uff … e va bene … sono annoiato

-       Annoiato?

-       Si … annoiato …

-       Di cosa?

-       Del fatto che tutte le donne vengano a letto con me così facilmente

-       Alla faccia … e questo ti annoia??? - Shura parla in vece di tutti, più o meno – io ne sarei lusingato

-       Credimi Shura … dopo un po' ti stuferesti pure tu …

-       Perchè sei un coglione – Death Mask interviene nella discussione con il suo solito tatto – come tutti del resto qui … sempre a piangervi addosso … incapaci di cambiare le vostre vite … bah … uno che piange perchè non viene scelto come ballerino … ma essi contento Al … saresti ridicolo con il tutu … l'altro che piange perchè non vuole fare il protagonista, manco fosse una donnicciola indifesa … castra quel coglione di maestro e tira innanzi … sto cretino che piange per le troppe donne che si fa … basta! Me ne vado … siete pietosi … pietosi

Death Mask guadagna la porta, andandosene veloce come Carl Lewis il figlio del vento … anzi … più veloce di Lewis .. manco avesse alle calcagne la polizia

-       Evidentemente aveva qualcosa di più urgente da fare – Saga osserva la porta pensieroso – comunque Aioria non capisco perchè ti duoli, pensa al povero Milo che invece di avere delle donne che gli cadono ai piedi ha solo un uomo che attenta alla sua virtù – solito scoppio di risate

-       Si si … continua a infierire … cosa ci troverai da ridere non lo so!

-       Hai ragione,scusa, in ogni caso Aioria, secondo me il tuo problema si risolve facilmente

-       Dici?

-       Si dico, trovati una donna da amare e vedrai che finirai di annoiarti; se ami una donna, finisci di campare serenamente … fidati – il mio coinquilino lo guarda perplesso – e tu Shura? Problemi?

-       Nessuno

-       Bravo! Tu invece Mu? Ti vedo parecchio giù ultimamente, quale è il tuo problema?

-       Tu

-       Come prego?

-       Tu … tu sei il mio problema

-       Non capisco Mu – Saga lo guarda stupefatto e anche noi lo osserviamo come se fosse appena entrato annunciandoci l'arrivo dei marziani – io sarei il tuo problema?

-       Si … ormai sei diventato il mio incubo … ti sogno, ti vedo dappertutto, mi perseguiti ovunque

-       Io?

-       Si Saga, tu ... o meglio la versione cattiva di te …. se mi fermo un attimo a riposarmi dopo aver camminato tanto, sento la tua voce che mi urla “lavativo!” … se mi ritrovo in mezzo agli altri senza parlare, ti vedo che mi gridi “cretino” … sono stanco, non dormo più, non mangio più … ne ho parlato con i miei psicologi

-       E cosa ti hanno detto?

-       Che devo liberarmi di te – Saga lo guarda perplesso – non in quel senso … non ti devo uccidere …. ma devo riuscire a dirti che ti odio e che sei il mio incubo!

-       Beh … lo hai appena fatto

-       No no …. non lo devo fare al te calmo … ma al pazzo, alla tua versione folle

-       Senti Mu, io sono io, non c'e' un altro me, sinceramente non capisco … è vero .. ogni tanto vi riprendo con troppa enfasi

-       Troppa enfasi? - Shura si sente in dovere di intervenire, prima che Saga possa perdere le staffe – l'ultima volta c'e' mancato poco che lo affogassi solo perchè aveva sbagliato un passaggio!

-       Veramente? - l'espressione di Saga è quella di un uomo sincero che sente per la prima volta cosa incredibili su di se – uff ….senti Mu …. tranquillo … vedrai che sistemerò questa cosa

-       Davvero?

-       Si davvero .. te lo prometto …

-       Ok

-       Però il tuo lato crudele ci ha portato ad essere terzi in classifica … ci avresti mai creduto?

-       Che vuoi dire Aioria?

-       Che se tu non ci spronassi così … ehm … duramente … forse non ci sentiremmo così sotto pressione e non daremmo il meglio di noi … avanti non guardarmi così … voglio dire … terzi … ti rendi conto?

-       E io che pensavo che la nostra posizione derivasse dai miei insegnamenti – Saga assume un'espressione delusa

-       Ma è così!

-       Ah lasciamo perdere … in fin dei conti c'e' chi sta peggio … - Saga comincia a fissarmi insistentemente ed io sbotto

-       Ora basta! E va bene rischio di essere sodomizzato da un pazzo omosessuale … voglio dire … a questi non gli bastano quelli come loro? Devo venire a rompere le scatole pure a uno come me a cui non frega nulla di loro? A me piacciono le donne … decisamente - tutti mi guardano divertiti per il mio sproloquio ad eccezione di Camus, che continua ad osservare il biliardo pensierosamente. Mi rendo conto di aver esagerato

-       Cosa hai Camus? - Saga, accorgendosi della vacuità dello sguardo del mio amico, mi interrompe – sei un po' assente ultimamente

-       Nulla … non ho nulla!

-       Possibile? A me non sembra

-       Ti ho detto che non ho nulla! E comunque non sono affari vostri – Camus risponde in un modo non suo e immediatamente dopo si alza ed esce velocemente da locale, lasciando tutti perplessi

-       Ma che ha?

-       Non lo so Saga … scusatemi

Esco anche io come un centometrista e lo raggiungo. E' appoggiato sulla sua moto con le mani nei capelli.

-       Ehi Camus … scusami per quello che ho detto …. io non volevo offenderti – il mio amico alza lo sguardo su di me cominciando ad osservarmi, come se avessi un cesto di frutta in testa

-       Ma di cosa stai parlando? Perchè ti scusi con me?

-       Beh … per quello che ho detto su .. ehm .. su quelli come te .. io non volevo offenderti … io vi rispetto … non ho nessun problema … è solo che io non rompo le scatole e non vorrei che mi si rompessero

-       Milo ti giuro che non so di cosa tu stia parlando – ora mi guarda come se nel cesto di frutta ci fossero, invece delle solite mele e banane, dei topi che ballano il tip tap – ma cosa diavolo stai dicendo?

-       Avanti … è inutile che fingi … Bronte mi ha detto tutto .. e guarda per me non è un problema

-       Detto cosa?

-       Che tu sei omosessuale!

-       Cosa? - ora sul cesto di frutta sono degli elefanti che ballano e Camus è congelato dalla sorpresa .. o forse dall'imbarazzo – cosa ti avrebbe detto Bronte?

-       Beh … che sei … vabbè non farmelo ripetere … pensa che era convinta che noi stessimo insieme … ah ah ah – smetto di ridere immediatamente, incenerito dallo sguardo di ghiaccio del mio amico – comunque le ho detto che non è così … ovviamente non è che tu non mi piaci … sai che ti voglio bene … ma non in quel senso … cioè io …

-       Basta!

-       Scusami … non volevo offenderti … tu sei un bel ragazzo … veramente … se fossi così come te mi piaceresti pure … è solo che

-       Ho detto basta Milo!

-       Si … solo

-       Shhhh!

-       Scusa –

Camus rimane fermo ad osservare la sua moto indeciso sul da farsi. Appoggio la mia mano sulla sua spalla, nel tentativo di consolarlo, ma lui la  allontana bruscamente.

-       Come fa Bronte a dire che sono omosessuale?

-       Ti ha visto un po' di tempo fa mentre ...ehm ...mentre baciavi il suo ragazzo – abbasso lo sguardo, vergognandomi delle parole appena pronunciate. So di aver tradito la fiducia della rossa, ma spero che almeno questo riesca a sbloccare la situazione fra di loro. Osservando Camus noto in un lui del vero stupore

-       Ho capito … e tu gli credi?

-       Come? - per la prima volta mi balena in testa la possibilità che le parole di Bronte possano essere false – perchè non è vero che tu e il ragazzo di tua sorella vi siete …

-       E' lui che mi ha baciato – sul mio volto compare la delusione – perchè quell'espressione?

-       Nulla … è solo che per un momento io …

-       Capisco … hai sperato che non fosse vero … e cosa speravi? Che non fossi gay? Che non avessi baciato il ragazzo di mia sorella?

-       Io … non lo so … non sono qui per giudicarti

-       No … è vero … tu mi hai già condannato …

-       Cosa?

-       Senza venire a chiedermi spiegazioni, è bastato che mia sorella venisse da te a dirti che sono omosessuale e che ho concupito il suo ragazzo che subito le hai creduto … eppure pensavo che mi conoscessi …

-       Io … dimmi allora come stanno le cose! Lo hai detto anche tu che è vero

-       Io ti ho solo detto che è stato lui a baciarmi

-       Si ma questo vuol dire …

-       Che sono colpevole? - il mio tentennamento fa spazientire Camus – ho capito …. si ho capito … salutami gli altri ...e non preoccuparti … fra un paio di giorni ti libererò della mia presenza

-       Avanti Camus … solo perchè sei così, io non provo fastidio nell'averti accanto … possiamo rimanere amici

-       Non hai capito Milo …. sono io che provo disgusto nell'averti come amico.

Dopo aver indossato il casco, accende la moto e se ne va come un pazzo, non permettendomi nessuna replica. Decisamente comincio a pensare che la rossa abbia portato nella mia vita solo sventura e sfortuna: che sia veramente una delle streghe di Salem? Entro nel locale per scoprire con mio grande orrore la presenza accanto ai miei compagni della squadra numero uno del campionato, al gran completo, con tanto di cheerleaders. Su tutti svetta la figura possente ed elegante del fratello di Aioria, Aioros, che, come un Dio Greco, dispensa benevolenza a tutti i comuni mortali che lo circondano. Ad eccezione ovviamente del nostro allenatore, con il quale intrattiene una acerrima rivalità che dura dai tempi dell'asilo, in cui il primo giorno il piccolo Saga, dopo che si vide scippato dal piccolo Aioros della merenda, preparata con tanto amore dalla mamma, prese un secchiello e lo diede in testa al mal capitato: finirono entrambi, unico e irripetibile caso nella storia di quell'istituto, nell'ufficio del preside che non avendo mai dovuto riprendere dei bambini di 3 anni, per dare il buon esempio, li punì severamente, obbligandoli a lavorare nella cucina della scuola per un mese. Si racconta che, dopo di allora, nessuno dei due toccò più cibo. Saga questa sera però lo guarda di sottecchi senza dire nulla, mentre il mio coinquilino non fa altro che abbracciarlo. Ad un certo punto Seiya, uno dei 7 giocatori d'oro della squadra dei record, dando una pacca sulle spalle ad Aioria, gli domanda fra il serio e il faceto perchè si ostini ancora a giocare in una squadra di sfigati come la nostra

-       Oh avanti … quest'anno siamo decisamente migliorati … e comunque non potrei mai farmi allenare da mio fratello … soffrirei del complesso di inferiorità in eterno.

-       Perchè non lo soffri già? - Aioros fa affettuosamente uno sbuffetto al fratello

-       Ehi … ma che dici? Intanto ho avuto molte più donne di te

-       Perchè ancora non hai trovato l'amore … quando ti capiterà di innamorarti di una donna le cose cambieranno … fidati! - Aioros sembra parlare con cognizione di causa

-       Che  strano ...per una volta tu e Saga siete concordi su qualcosa – i due si guardano in cagnesco

-       Già … che strano – Aioros cerca di mantenere una calma controllata, anche se si vede lontano un miglio che non tollera di essere associato al nostro allenatore, il quale stranamente sorride divertito … forse sta tornando Mr. Hyde

-       Se no Aioria puoi fare come il nostro Ikki – il portiere della squadra d'oro Shun indica il fratello – attaccante pieno di talento – alle nostre spalle, abbracciato a due ragazze, una bionda dal viso dolce e una mora dal corpo sexy – prenderti due ragazze al prezzo di una.

-       E' vero … non sapendo chi scegliere fra Esmeralda e Pandora ho deciso di tenerle in prova entrambe – le due ragazze non fanno una piega alla battuta di Ikki e la mia mente corre al pensiero di Shaina e Bronte, che in una situazione analoga, lo scuoierebbero vivo

-       Va bene ragazzi … ora basta … è meglio andare … dovete riposarvi ...fra pochi giorni dovremo cominciare le ultime partite e voglio che siate in forma

Aioros spinge fuori tutti i suoi giovani giocatori, mentre noi rimaniamo seduti, indecisi tra assumere un espressione contrariata o depressa.

-       Beh .. però nonostante tutto mi sembra che tuo fratello l'abbia presa bene

-       Di cosa stai parlando Saga? - Aioria guarda il nostro allenatore con sguardo perplesso

-       niente … niente … non farci caso … bevete ragazzi … e poi tutti a nanna … avete sentito il saggio Aioros

Eseguiamo gli ordini di Saga, o Aioros, boh e ce ne torniamo a casa, questa volta accompagnato dal mio coinquilino. Entrando nell'appartamento, cerco di capire se Camus è rientrato, ma non mi stupisco più di tanto quando capisco che ancora non è rincasato. Mi sdraio sul divano e attendo. Nell'attesa precipito in un sonno profondo, manco fossi la bella addormentata narcoletica nel bosco. Vengo risvegliato da un calcio della sempre elegante dirimpettaia. Svegliandomi di soprassalto ottengo il risultato di cadere dal divano, portandomi dietro tutto ciò che è sul tavolino, compresa una lampada in vetro di murano, ricordo della nonna di Aioria.

-       Ma che vuoi? E come hai fatto ad entrare in casa?

-       Con le chiavi del tuo amico – osservandola meglio mi rendo conto che appoggiato alla sua spalla c'e' un Camus addormentato profondamente – pensi di aiutarmi? Non è che è un peso piuma

-       Si certo – soccorro Shaina, togliendole il corpo di Camus da dosso e sdraiandolo sul divano – ma dove l'hai trovato? E quanto ha bevuto?

-       Quanto ha bevuto non lo so, ma dall'alito credo almeno una bottiglia intera di whisky. Mi ha chiamato il barista del locale dove si è fermato per ubriacarsi

-       Ha chiamato te? E perchè?

-       Non so … il barista dice che l'unico telefono che ha trovato è stato il mio.

-       Strano

-       Mah … probabilmente lo voleva dare al padre per farmi arrestare … non so … comunque il tuo amico è fuori come un melone

-       Perchè?

-       Quando mi ha visto nel locale, ha tentato di baciarmi

-       Beh … era contento di vederti

-       In bocca

-       Ah!

-       E mentre lo riportavo a casa con la sua moto mi ha chiesto di sposarlo

-       Cosa?

-       Ma non è omosessuale?

-       Si

-       Allora delirava in preda ai fumi dell'alcol ...vabbè te lo lascio … io me ne vado

-       Grazie

-       Figurati … sai che io attiro i casi disperati … e direi che il tuo amico decisamente lo è

Dopo che Shaina se ne va, sprofondo sul divano e comincio ad osservare il mio amico, disperandomi di essere il motivo della sua ubriacatura e della sua disperazione.

 

 

 

 

Ciao a tutti eccovi un nuovo capitolo, in cui al povero Milo capita anche di essere scelto come protagonista per un balletto; poveraccio ...che altro potrà mai capitargli? Ringrazio vivamente tutti quelli che continuano a leggere la storia e in particolare sagitta72, diana924, charm_strange e JackoSaint che perdono del tempo anche nel recensirla: mi scuso con voi, ma oggi non ho il tempo di rispondere come vorrei alle vostre splendide recensioni ;-).Vi prometto che cercherò di farmi perdonare.

  
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