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Autore: echelon1985    05/08/2010    8 recensioni
Quinn Allman non è come sembra
Cammina nell’aria fredda di Seattle che profuma quasi di neve, guardandosi intorno attento
Cerca un divertimento, ma non uno qualsiasi, ne vuole uno grandioso
Ha già deciso quello che vuole
L’ha capito subito, appena messo piede al Warped
Genere: Introspettivo, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Simple Plan, The Used
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo - Right hands







Jeph tiene gli occhi chiusi nonostante sia sveglio già da molto tempo.
I rumori provenienti dal bus lo informano che anche i suoi amici sono svegli.
Sente il leggero fischio che la macchina del caffè fa quando si accende, il
tintinnio delle tazze, i tonfi leggeri dei passi sulla moquette scura.
Il bassista sa che dall'altra parte della tenda nera ci sono solo Bert e Dan.
Lo sa perché ha passato quasi tutta la notte sveglio e Quinn non è tornato.
Non si aspettava davvero che tornasse, ma si è sforzato di restare
sveglio ugualmente.

Più che altro voleva una specie di conferma, un'altra.
La tenda viene scostata, se ne sente il rumore nell'aria, ma Jeph rimane immobile e con gli occhi chiusi.
Chiunque fosse non è neppure entrato, ha guardato dentro, probabilmente
per vedere se lui fosse sveglio, e poi è tornato dall'altro lato.
Jeph stringe la mano destra a pugno, per sentire sulla pelle l'oggettino
di metallo grosso poco più di un unghia.


Quella mattina il bus sembra ridicolmente silenzioso, si sentono solo leggeri
rumori di oggetti, ma sembra che Bert e Dan si stiano sforzando di non parlare.
La trova una cosa stupida, come se fosse una cazzo di giornata di lutto.
E' quasi tentato di restarsene a letto per l'intera giornata, facendo vinta di dormire come in quel momento.
Ma ha come l'impressione che non glielo lascerebbero fare in ogni caso.
E' più che sicuro che uno dei due prima o dopo andrà lì da lui per fare
una di quelle chiacchierate di sostegno che tanto gli piacciono, così decide
di lasciare il letto.
Si alza in piedi e lascia che le coperte scivolino per terra accanto ai suoi piedi.
Resta così come si trovava nel letto, con solo i pantaloni neri della tuta a coprirlo, e cammina
scalzo dall'altra parte del bus.
Le parole che Bert e Dan si stanno dicendo a voce bassa si fermano, i loro occhi si posano sul bassista.


"Hey, buongiorno"
"Ciao"
"Come stai?"
"Sto bene"
"Ti va di parlarne?"
"Non voglio parlare di niente, è andata così"
"Jeph.."
"Ok ascoltate, so che siete preoccupati per me, ma una seduta di autoanalisi
 non cambierà le cose. Lui ha scelto, basta"


Gli occhi di Bert si distolgono dal bassista, quello che è successo adesso è chiaro.
Qualcosa l'aveva intuita, il resto gliel'ha raccontato Dan.
Come la sera prima non trova grandi frasi da dire.
Jeph ha perso qualcosa che amava
L'ha perso e non ci sono grandi parole che nè lui nè Dan possano dire per farlo guarire da un fallimento.
Jeph considera chiusa la conversazione e si dirige alla doccia, l'oggettino di metallo ancora stretto nella mano.
Lo poggia sulla mensola al di sopra del lavandino e si guarda allo specchio, come
se vedesse una persona diversa.
Qualcosa che non riconosce.
Si prende un paio delle ciocche nere che oramai sono diventate troppo lunghe
tra le dita, poi recupera un paio di forbici dal cassettino, e taglia, e continua a tagliare ancora, e ancora.
Non è esattamente un parrucchiere, quindi il risultato finale non è un granché,
ma è pur sempre una rock star, può sempre farlo passare per un taglio alternativo.
Poi si butta sotto la doccia.
Quando ne esce, e poi esce dal bagno, gli occhi si puntano ancora su di lui.
Nessuno dei  suoi due amici dice niente però.




Quinn torna solo verso l'ora di pranzo, per farsi una doccia e cambiarsi i vestiti.
Fa un profondo respiro ed entra.
Lontano dall'isola di tranquillità in cui si trova quando sta con Dave
le cose non sono poi così semplici.
Per qualche strano gioco del destino i ruoli si sono capovolti, ed in quella
sua specie di casa su quattro ruote c'è la persona che più ha amato, e che più l'ha ferito, che adesso soffre per lui.
Strano come si muovano le cose, delle volte.
Jeph lo sente arrivare, come se sapesse che sta tornando, si defila nuovamente
nel suo bunk, e tira la piccola tendina.
Si alza solo quando percepisce l'acqua della doccia scorrere, si infila le scarpe ed esce
fuori dal bus, perchè con tutta sicurezza Dave e là fuori, ad aspettare Quinn.
Il moretto si accorge immediatamente della sua presenza, fisso com'è a guardare
la porta del bus dal quale Quinn è entrato.
Gli occhi dei due bassisti si incontrano, e nessuno dei due li distoglie.
Ma in quelli di Dave non c'è la luce di chi ha vinto, come Jeph si sarebbe aspettato.
Il più grande cammina fino a trovarsi di fronte all'altro, e solo allora Dave interrompe il loro sguardo, riportandolo sulla porta.


"Non ho intenzione di discutere ancora con te Jeph"
"Non sono qui per niente del genere"
"E allora perché sei qui?"
"Tieni questo"


Jeph allunga una mano per porgere a Dave l'oggettino di metallo.
Il moretto lo osserva incerto e poi porge una mano verso di lui.
L'oggettino gli ricade sul palmo, ancora caldo, ed il più piccolo si abbassa per guardarlo.
E' un ciondolo lucente, d'argento o magari oro bianco, con la forma di un plettro.
David lo osserva, per poi rivolgere il suo sguardo interrogativo all'altro.

"Che significa?"
"Quinn ha sempre voluto un ciondolo così, ed io gli ho sempre detto
 che era stupido, ma alla fine glie l'avevo fatto fare comunque.. tanto tempo fa"
"E che dovrei farne?"
"Daglielo"
"Dovrei dargli un regalo da parte tua?"
"Non c'è bisogno che sappia che è mio. Daglielo e basta, a lui piacerà"
"Perché non glielo dai tu?"
"Non è più tempo che io gli dia niente. Adesso è tuo"

Dave non sa che quel 'adesso è tuo' sia riferito al ciondolo, oppure a Quinn.
Probabilmente ad entrambi.
E probabilmente dall'esterno potrebbe sembrare solo un'altra forma di controllo, un modo
per lasciare un segno su Quinn anche adesso che sta con lui.
Ma qualcosa gli dice che non è così.
Dave sa che non è così.
Il ciondolo è ancora caldo, come se Jeph l'avesse tenuto a lungo tra le mani, prima di darglielo.
E' solo il suo modo di dire che adesso Quinn è suo, un modo di passargli il
testimone, un modo per lasciarlo andare e dire a Dave 'prenditi cura di lui'


Il più piccolo si prende qualche secondo per osservare quella piccola cosa
lucente sul palmo della sua mano, ed anche Jeph lo osserva fisso, aspettando
che l'altro dica qualcosa.
Rialzano gli occhi nello stesso momento, e Dave si limita ad annuire col capo, per
far capire a Jeph che lo farà, che farà ognuna delle cose che gli sta chiedendo.
Darà l'oggettino a Quinn e si prenderà cura di lui come meglio potrà.
Anche Jeph annuisce, e forse per la prima volta in vita sua è il primo a distogliere lo sguardo.
Non dice nient'altro e fa qualche passo nella direzione del bus


"Jeph.. mi piacciono i tuoi capelli"
"Grazie"


E c'è molto di più che un ringraziamento per il complimento
E’ un grazie per tutto, Jeph suggella quella parola con un mezzo sorriso.
Dave smette di seguirlo con lo sguardo quando sente il rumore della porta
che si apre, e la sua attenzione si sposta su Quinn
Gli occhi del chitarrista e di Jeph si incontrano soltanto per un attimo, poi Quinn scende le scalette ed il bassista rientra nel bus.
E' davvero troppo presto perché le cose ritornino alla normalità
Il chitarrista si avvicina a Dave e sorride

"Andiamo?"

Dave prende la sua mano e ne fa ricadere al centro il ciondolo, guadagnandosi
uno sguardo confuso da parte di Quinn

"E' per me?"
"Si è.. tuo"
"Come lo sapevi? Ne ho sempre voluto uno"

Il chitarrista sorride ancora e poi lo bacia.


Jeph osserva la scena attraverso il vetro leggermente oscurato del bus.
Guarda l'ogettino passare dalle mani del moretto a quelle del chitarrista.
Nelle mani giuste, ogni cosa.
Quando si baciano il bassista distoglie lo sguardo.
La mano di Bert si posa sulla sua spalla come la sera prima.
E' solo una presenza silenziosa.
Entrambi sanno che va bene così.








Ebbene si girls, è finita ç.ç
E' stata una storia che doveva essere di tre o quattro capitoli, alla fine sono
diventati diciotto.
L'ho amata, da morire, più di quello che avrei pensato, chiuderla mi fa una
tristezza immensa ç.ç
Ringrazio ogni persona che ha letto e recensito questa storia.
Chi mi conosce sa che ho molto a cuore le mie storie, e che i personaggi
diventano un pò "i miei bambini" , come li chiamo io xD

Spero che vi sia piaciuta, e che mi facciate sapere cosa ne pensate!



ChemicallyUsed: Thanks hun! Sapevo che avresti apprezzato l'happy ending xD
Non potevo dividerli, perché alla fine sono cambiati insieme, e si, dispiace
per Jeph, nonostante tutto.
Questa è la sua reazione, ed il finale. What do you think?

Jessromance: Ahah non mi diventare psicotica! Ecco il capitolo finale.
La reazione di Jeph, e la chiusura definitiva della storia.
Che ne pensi?

NemuChan: Grazie mille per i complimenti, e per aver recensito per dirmi
cosa ne pensavi.
Credimi anch'io amo Jeph in questa storia, e un pò mi è dispiaciuto lasciarlo
così, ma gli errori si pagano, no?
"Are ous secret safe tonight sta per tornare con un nuovo capitolo, don't worry!
P.S. Anch'io amo Padge! Alla follia direi xD

ColdBlood:
Ecco il finale honey! Lo so, come tutte le amanti dei The Used non
potevi che patteggiare per Jeph, era scontato xDD
E Jeph alla fine chiude la storia così.
Che te ne pare?

Xx_ImJustAkid: L'idea era in qualche modo di riscattare il tuo Jeph in
questo capitolo di chiusura, che ne dici, ci sono riuscita?
E poi dici che sono cattiva U_U

Friem
: Ecco il finale, non ci sono grandi avvenimenti, solo una chiusura, triste, ma necessaria.
Volevo che le cose si vedessero dal punto di vista di Jeph, alla fine.
Che ne pensi?




   
 
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