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Autore: Naruto89    06/08/2010    2 recensioni
Naruto Uzumaki è uno studente universitario sfaccendato, che sogna di diventare un regista cinematografico; Sakura Haruno è la nuova barista del locale che si trova esattamente davanti alla Facoltà frequentata da Naruto. Lei viene da Hiroshima, è arrivata sino a Tokyo per dimenticarsi una volta per tutte del suo ex, Sasuke Uchiha, e ha deciso di non impegnarsi mai più in una relazione seria. La storia di Naruto e Sakura dura 500 giorni, che non verranno mostrati in ordine cronologico, bensì completamente sparpagliato, disomogeneo, come pezzi di un puzzle da ricomporre con molta pazienza. Durante questa storia Naruto e Sakura si incontreranno, si conosceranno, si prenderanno e si lasceranno. "Questa è la storia di un lui e di una lei ma, tanto vale chiarirlo subito, questa non è una storia d'amore." Forse.
Ispirato e dedicato al meraviglioso film indipendente "(500) giorni insieme - (500) days of Summer".
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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#20

“Mi dici che…
ti emoziona il tramonto…
e io ti chiedo se…
ce l’hai, per caso, in tasca un chewing-gum.”

Baustelle – Il Nulla

(492)

Lui aveva sempre odiato i matrimoni, le chiese e le musiche che mettevano in occasioni del genere. Inoltre, non poteva evitare di osservare il suo smoking bianco: detestava quel colore, troppo piatto per avere un senso. Il bianco è fatto per essere sporcato, imbrattato, colorato e non per restare così, uniforme, mediocre.
Con una mano, si diede un’aggiustatina a i capelli: non riusciva mai a pettinarseli come voleva e, anche quando si metteva il gel, quelli rimanevano sempre sparati in aria, come volevano loro. Quella tra lui e i suoi capelli era una guerra che durava ormai da ventidue, lunghi, anni.
Mentre era immerso in questi ed altri pensieri, ci fu un particolare che catturò la sua attenzione: era appena cominciata la tipica musica da matrimonio e la sposa aveva finalmente varcato la soglia della chiesa. Il suo cuore cominciò a battere all’impazzata, davanti a quella visione.
Era bellissima, ma quello glielo aveva sempre detto e ripetuto. Ma, quel giorno, era ancora più bella: celestiale, splendida, stupenda… le parole, queste stupide ed inutili parole, erano troppo poco per descrivere la sua bellezza. Erano un odioso limite, nulla più.
I capelli ricadevano morbidamente sulle spalle svestite, mentre i suoi occhi profondi erano malamente celati dalla parte anteriore del velo bianco. E, malgrado quel colore così insignificante, il vestito da sposa – e la sposa – formavano un ensemble magnifico.
I lineamenti del suo viso, resi evanescenti dal già citato velo, erano simili a quelli di una dea. Si aveva quasi paura anche solo a guardarla, figuriamoci a toccarle le sue forme al contempo sinuose e morbide che, con discrezione, apparivano sotto il vestito.
Come accecato da quella visione, il ragazzo voltò lo sguardo e, per puro caso o per uno scherzo beffardo del destino, lo incrociò con la persona che negli ultimi mesi aveva odiato più di ogni cosa al mondo. Il suo viso arcigno, il suo fare altezzoso, i suoi occhi che facevano trasparire senza troppa modestia uno sguardo di superiorità.
Era inutile: non lo sopportava. E non era solo per tutto quello che era successo nelle ultime settimane… era lui, i suoi modi, tutto l’insieme ad essere insopportabile. Ricco da far schifo, arrogante come pochi ed intoccabile, per via del padre.
E quel giorno si sarebbe consumato l’ultimo atto della loro eterna lotta.

La musica nuziale era partita qualche minuto prima del previsto, come se ci fosse voglia di chiudere tutta quella faccenda il prima possibile: Sakura aveva il capo leggermente chino, mentre Sasuke non abbandonava nemmeno in un momento così importante la sua aria di rivalsa contro tutto e tutti, da figlio di papà viziato e abituato ad ottenere ogni cosa desideri. E, purtroppo, anche in quel caso aveva avuto ragione lui.
Il biondino fissò il suo rivale dritto negli occhi, che ricambiò quello scontro non verbale con la sua tipica strafottenza: da una parte vi era la rabbia dello sconfitto, ma anche la purezza di un cuore che sapeva di aver dato tutto per proteggere ciò che aveva di più caro al mondo e che, però, non ci era riuscito.
Dall’altra, invece, la sicurezza del vincitore, sicuro di sé e del suo potere su tutto ciò che incrocia il suo sguardo. Quella volta, però, vi era un particolare che gli stava rovinando la festa: Naruto non sembrava minimamente domo o sottomesso e la cosa lo preoccupava – non tanto per il timore di perdere Sakura –, perché non riusciva a sentirsi veramente vincente se il suo avversario non strisciava ai suoi piedi, colpito a morte.
Gli costò un grandissimo sforzo dover lasciare quel contatto visivo per cominciare la cerimonia: mentre il pubblico ufficiale pronunciava le formule di rito, il moro sembrava quasi annoiarsi. Lui, che andava sempre di fretta e non si preoccupava minimamente del prossimo, sembrava quasi sofferente davanti a tutta quella lentezza.
Ormai la ragazza dai capelli rosa era sua e nessuno gliel’avrebbe più portata via, però voleva essere certo anche di una sua sorta di proprietà su di essa, tramite il matrimonio. Insomma, non vi era amore in quell’uomo, ma un semplice sentimento di sfida datogli dalla tracotanza con cui portava e mostrava in giro il suo status sociale decisamente elevato.
Lei, invece, era quasi indecifrabile: quello doveva essere il giorno più bello della sua vita, eppure un sorriso spento ornava i suoi occhi stanchi. Sembrava quasi che non dormisse da giorni e che fosse lì controvoglia, spinta più dall’ossessione per chi si trovava vicino che non per un vero sentimento di rispetto e di amore verso il ragazzo che aveva frequentato per tantissimo tempo e che – malgrado il modo in cui l’aveva trattata – non era mai riuscita a togliersi dalla testa.
Per tutto il tempo aveva volutamente evitato lo sguardo di Naruto, ma non era chiaro se questo comportamento era dovuto alla vergogna che provava per come si era comportata con lui, o se invece – sotto sotto – aveva paura di riscoprirsi innamorata non di colui che stava per sposare, ma del povero sfigatello che però l’aveva fatta sentire così bene nell’ultimo anno e mezzo. Tuttavia, ormai, non era più tempo per pensieri di questo tipo: dopo qualche incertezza, entrambi gli sposi pronunciarono le parole che sancirono definitivamente il loro vincolo:
“Lo voglio.”

“Sì, sapete, una volta mi è capitato di entrare in camera e di trovarmelo che stava…”
Naruto, con una mossa piuttosto agile, prese Kiba per le spalle e lo portò via dalle due graziose signorine con cui stava conversando, tentando di abbordarle raccontando le disavventure proprio del biondino.
“Dai, Naru-chan, guarda che erano molto interessate! Quella di destra, con i capelli più scuri – aspetta, com’è che si chiama… Tenten, forse – stava persino dalla tua parte. La rossa, Karin… beh, quella sembrava più che altro concentrata sul sottoscritto, però…”
Lo sguardo di ghiaccio del ragazzo dai capelli color del grano azzittì immediatamente i discorsi deliranti dell’amico.
“Ok, ok, non ti preoccupare. Ora la pianto.”
“Ecco, bravo.”
Poi, prima che potesse accorgersene – e, di conseguenza, dileguarsi in tempo –, sentì una voce nota subito dietro di lui.
“Allora sei venuto, Naruto-kun!”
Era Sakura, la sposa: la sua intenzione era di andarsene senza scambiare una parola né con lei, né con Sasuke, e invece erano entrambi lì, davanti a lui.
“Shikamaru non c’è?” chiese lei, poi.
“No, è ad Osaka con Temari. Dovrebbe tornare tra qualche giorno, penso… hanno casa libera e allora vogliono spassarsela un po’ insieme.”
Una volta finita la frase, si maledisse: aveva messo troppa enfasi su “spassarsela” e già si immaginava le risatine che i due sposini si sarebbero fatti, credendolo un pervertito poco fortunato che vorrebbe “spassarsela”, ma non può. O forse, questo, era solo un inutile trip mentale del biondo, ormai frequenti nell’ultimo periodo.
“Sentite, io dovrei andare che ho un paio di colloqui di lavoro nei prossimi giorni. Spero non vi dispiaccia, eh!”
“No, dai, resta!”
L’atteggiamento della ragazza dai capelli rosa era a dir poco indecifrabile: non era una stronza capace di mettere il dito nella piaga, eppure non sembrava voler lasciare andare il biondin, malgrado immaginasse sicuramente quando stesse soffrendo lui in quel momento, vedendo lei e Sasuke novelli sposi.
“No, guarda. Ti ringrazio, ma devo proprio levare le tende.”
Poi strinse la mano al moro e lo salutò con tutto il garbo che gli era possibile in quella situazione, sorridendo in maniera piuttosto forzata, mentre l’altro faceva esattamente lo stesso. Con la sua ex, invece, non riuscì a non essere più dolce: la baciò sulla guancia e la salutò sorridendo, poi girò le spalle e si incamminò fuori dal giardino in cui si trovavano.
In quel momento, però, una fitta la prese al cuore: ora, ormai troppo tardi, comprese finalmente che la persona che amava non era quella che aveva scelto come suo compagno di vita pochi minuti fa, bensì quel povero cane bastonato che si allontanava mogio e che, probabilmente, non avrebbe più rivisto. La loro storia era ormai giunta quasi alla fine, ma un ennesimo colpo di scena si celava nel cuore della rosa.

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Buongiorno a tutti e scusate il ritardo!! Purtroppo ho avuto dei problemi con il pc e non sono riuscito più ad aggiornare prima della vacanza a Parigi (che, tra parentesi, è andata benissimo!)! Ma ora eccoci tornati con il penultimo capitolo, giusto per ricordarvi che non sono scomparso: si consuma quello che sarebbe dovuto essere l’ultimo atto della sfida tra Naruto e Sasuke – il matrimonio (tra Sasuke e Sakura, non tra Naruto e Sasuke… XD) – e che, invece, sembra aprire una nuova speranza per il biondino: nel prossimo, ultimo, capitolo verremo finalmente a conoscenza del finale di questa storia, della decisione di Sakura, del futuro di Naruto, di come finiranno questi (500) giorni e del perché questa NON è una storia d’amore. Ma, per il momento, passiamo alle recensioni:
Pai: Poco male, anche io sono arrivato in ritardo per colpa delle vacanze! In compenso, per quanto riguarda il film, me lo sono rivisto tipo cinque volte negli ultimi due giorni: mi è tornato un amore enorme per “(500) giorni insieme” e lo sto spremendo come un limone! xD
Un grazie a tutti quelli che continuano a leggere e seguire questa storia: ci becchiamo al prossimo, ultimo, capitolo! Ja ne!!

   
 
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