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Autore: vivvinasme    10/08/2010    6 recensioni
Fanfiction liberamente ispirata a 'Canterbury Tales' di Geoffrey Chaucer.
[L’oste ricordava ogni particolare di quella notte di dieci anni prima, quando un ragazzo biondo fece capolino nella sua vita senza neanche bussare, o meglio, facendolo molto rumorosamente, e cambiando tutto, in un battito di ciglia.]
Dedicata a tutte le autrici che mi hanno fatto battere il cuore.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Konohamaru, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Disclaimer: I personaggi citati in questa fanfiction sono tutti maggiorenni e appartengono quasi tutti a Masashi Kishimoto. Questa storia, inoltre, non ha fini di lucro. Il personaggio di Harry Bailly, come l'ambientazione e la taverna appartengono a Geoffrey Chaucer e alla sua opera 'The Canterbury Tales'.

 


Silenzio.

Harry poteva di rado ritagliarsi momenti della giornata in cui la totale assenza di rumori gli permetteva di rilassarsi. Tutto ciò per colpa dell’infinita serie di litanie e monologhi assurdi che Naruto gli regalava ogni giorno, evidentemente ignaro che Harry, essendo occupato nel pulire la locanda e servire i clienti (anche se quest’ultima era più che altro una scusa, data l’esigua affluenza dei pellegrini, notevolmente diminuita durante gli anni), ascoltava non più del 20% dei suoi discorsi.

Ma l’oste, nonostante tutti i suoi difetti, non poteva fare a meno di essere affezionato a quel vortice biondo che da dieci anni a quella parte aveva invaso la sua vita, rendendola colorita e vivace; e, anche se non lo ammetteva, Harry aveva estremamente bisogno di quel ciarlare infinito che riempiva le sue orecchie tutto il giorno, e di quell'inesauribile allegria che riusciva a contaminare anche l’essere umano più schivo e scorbutico. E poi stava lentamente rendendosi conto che Naruto gli era assai utile per mandare avanti la locanda; quando i pellegrini facevano la loro usuale sosta alla locanda, prima e dopo la visita alla cattedrale di Canterbury, il principale narratore di storie era proprio il biondino, che riusciva ad intrattenere tutti con un solo sorriso.

Naruto conosceva tutte le tradizionali storie inglesi, anche le più antiche e sconosciute, e a volte, durante le serate più vivaci, riusciva ad inventarne di nuove, sempre diverse ed originali. I suoi racconti avevano il potere di far rimanere di stucco l’intero pubblico, compreso Harry, il quale, nonostante ne avesse ascoltati innumerevoli, non poteva fare a meno di incantarsi ad ogni nuovo frutto della sua non trascurabile fantasia, mentre riempiva i boccali di birra, che inesorabilmente cominciavano a traboccare, ignorati dall’oste.

Naruto era un abilissimo narrastorie, ma Harry sapeva che c’era una storia che non aveva mai raccontato a nessuno, ed era quella della sua vita.

Quando il ragazzo era arrivato alla locanda, Harry aveva notato subito che, nonostante a volte lo assordasse blaterando per ore, era molto restio a parlare di sé. Le poche cose che, durante quei dieci anni di convivenza, era riuscito a cavargli di bocca, riguardavano i suoi primi otto anni di vita, o meglio, quello che riusciva a ricordarsi; della sua permanenza in Giappone Harry aveva solo una foto sbiadita, illuminata da un sorridente Naruto quindicenne che teneva il braccio sulla spalla di un ragazzo alto che aveva pressoché la sua età.

Harry aveva trovato quella foto sul letto di Naruto, una mattina di cinque anni prima, quando era entrato in camera sua per portargli la biancheria pulita e il ragazzo era in bagno a lavarsi. Incuriosito, l’oste aveva domandato del ragazzo che Naruto stringeva in foto, ma il biondino aveva reagito malissimo, strappandogli il vecchio brandello di carta di mano e chiudendosi in un doloroso silenzio per quasi una settimana.

Quello che Harry non aveva potuto fare a meno di notare nella foto, non era tanto il misterioso ragazzo moro dallo sguardo distaccato, ma gli occhi di Naruto, che erano accesi di una luce strana, che non aveva mai visto; erano enormemente felici, intrisi di un sentimento capace di attraversare l’anima. Fu proprio in quel momento che Harry si accorse della falsità che traspariva da ogni gesto o sorriso del ragazzo.

Naruto era sempre allegro e sorridente, e questo bastava a conquistare i cuori dei suoi ascoltatori, ma in realtà, ben celate dietro quel sorriso smagliante, c’erano un’immensa angoscia e paura, che riempivano i suoi occhi azzurri, velandoli d'incertezza.

Tutti infatti affermavano che lo sguardo di Naruto brillasse, ma solo Harry si era accorto che quel brillare era in realtà un mezzo di difesa, come la bioluminescenza usata dalle vipere di mare per spaventare i predatori o addirittura attirare prede.

L’oste non aveva mai fatto parola con Naruto di quello che era riuscito a capire, ma da quando Harry aveva visto la foto, il ragazzo sembrava sforzarsi ancora di più per mostrare a tutti il suo bellissimo, ma falso, sorriso; Harry però aveva notato che a volte Naruto non riusciva a celare il suo dolore, e allora si chiudeva in camera per un giorno intero. Questo, capì l’oste dopo qualche tempo, accadeva una volta ogni anno, precisamente il venticinque di Luglio. Quando quel fatidico giorno arrivava, Naruto non scendeva neanche per mangiare, al punto che Harry doveva portargli i pasti in camera, riuscendo a godere della sua presenza solo per i pochi istanti in cui gli consegnava le pietanze.


Un rumore lo riscosse dai suoi pensieri.

Harry si guardò intorno, non senza una leggera preoccupazione. Era il venticinque Luglio, e, come al solito, di Naruto non c’era traccia. L’assenza del suo solito russare suggeriva ad Harry che il ragazzo era ben sveglio, sicuramente steso sul letto a guardare il soffitto, pensando a chissà cosa.

L’oste concluse che la causa di tale rumore fosse stato proprio Naruto, e si alzò per cominciare a pulire il bancone, sperando nell’arrivo di qualche cliente. Il fatto era che i pochi pellegrini che frequentavano la locanda erano sempre gli stessi, e, dopo anni, avevano cominciato a notare l’assenza del migliore narrastorie, Naruto, che si prolungava per l’intera giornata, proprio ogni venticinque di Luglio; quindi la maggior parte evitava di recarsi al << The Hungry Lion >>, anche solo per bere qualcosa.


Harry si asciugò le piccole gocce di sudore sulla fronte con aria soddisfatta, osservando il proprio riflesso appena accennato sul bancone lindo.

“Ora ci vuole un bel boccale di birra fresca …” disse a se stesso Harry, che cominciava ad accusare una certa sete.

Non ebbe modo di terminare la frase, che la pesante porta della locanda si aprì, rivelando un giovane ragazzo che non aveva mai visto prima. Lo sconosciuto entrò con passo titubante, mostrandosi così ad Harry in tutta la sua interezza: era alto poco meno di Naruto, ma molto più magro. Le maniche della giacca di pelle che indossava erano arrotolate al gomito, e rivelavano gli avambracci asciutti ma sodi. Ma ciò che saltò subito all’occhio attento di Harry non furono gli stretti pantaloni di pelle che gli fasciavano le gambe, bensì la strana fibbia che adornava la cintura; rotonda e di colore arancione, era decorata con una faccina arrabbiata che dava un tocco di allegria all’altrimenti cupo abbigliamento dell’ignoto ragazzo.

Harry ne osservò il volto: i lineamenti ancora acerbi e morbidi suggerivano che aveva da poco superato l’adolescenza, ed un’ancora acerba maturità adornava gli occhi di un intenso color cioccolato, dalla caratteristica forma orientale; i folti capelli castani erano raccolti in alto da una larga fascia blu, facendolo somigliare ad un famoso rocker.

Il ragazzo fece per parlare, ma prima che potesse emettere un qualsiasi suono, un forte rumore di passi che calpestavano impetuosamente i gradini spezzò il silenzio.

“KONOHAMARU!”

Nell’urlare quello che Harry comprese fosse il nome del moro, Naruto sfrecciò a velocità supersonica verso il ragazzo, che s’illuminò in uno splendido sorriso, ricambiando il forte abbraccio che intanto il biondino gli aveva regalato. Rimasero allacciati l’uno all’altro per quelle che a Harry parvero ore, finché, ridendo, Konohamaru disse:

“Non mi sembra vero di averti finalmente trovato, Niichan!”

Harry non aveva compreso il significato dell’ultima parola, immaginò fosse giapponese, ma dal modo in cui Naruto intenerì la sua espressione, capì che era un nomignolo che i due usavano spesso, e non poté evitare di sorridere anche lui, come stava facendo in quel momento Naruto. Il suo sorriso era sereno, sincero; un sorriso che poche volte Harry aveva visto sul suo volto.

“Konohamaru … Cosa – cosa ci fai qui?!” Domandò Naruto con la voce rotta dall’emozione.

“Come sei cambiato, Naru-chan …” S’interruppe, nascondendo in malo modo le lacrime, che timide stavano cominciando a scendere lungo le guance rotonde: “Sei quasi un uomo ora … Io -”

“Konohamaru, non piangere, sono felice anch’io di vederti!” Naruto cercò di consolarlo, ricominciando però a tartassarlo di domande: “Come hai fatto a trovarmi qui? Come va? Cosa ti è successo in tutti questi anni? …”

Konohamaru non riusciva a tenere testa al fiume di interrogativi che ora usciva dalla bocca del biondino, così disse, con voce ferma:

“Naru, parleremo di tutto questo dopo, ora, quello che voglio sapere, è perché te ne sei andato.”

Il moro era cosi deciso ad ottenere le sue risposte che sul volto di Naruto il sorriso scomparse, sostituito dalla consapevolezza che era finito il tempo dei convenevoli, e che ora doveva affrontare la parte più difficile della conversazione, quella per cui aveva evitato tutti i suoi amici del Giappone, che avevano spesso chiesto di lui.

“Va – va bene, sediamoci.”

In quelle parole Harry percepì una fermezza d’animo che non aveva mai visto in Naruto, che ora, invece del solito ragazzo ciarlone e vivace, sembrava un uomo maturo e formato.

Konohamaru lo guardò con apprezzamento, misto a paura per ciò che avrebbe potuto rivelargli il suo vecchio amico, e si accomodò su una sedia insieme a Naruto.

In quel momento Harry seppe che Naruto stava per raccontare la storia più lunga ed emozionante di tutte, una storia che non aveva mai narrato neanche a lui, quella della sua vita.

 

Spazio di Vivvi:

 

Eccomi qui con il nuovo capitolo.

Avevo avvisato che ci sarebbero potuti essere dei ritardi, ma oggi mi è presa l'ispirazione suprema (u.u) e ho scritto tutto il capitolo in una giornata (sperando che nonostante tutto mi sia uscito qualcosa di buono).

Ma passiamo subito alle recensioni! Devo essere sincera, quando ho letto che avevo solo una recensione mi sono subito ricreduta sulla pubblicazione di questa storia, e stavo già cadendo in depressione XD però quando ho letto il nome troneggante sullo schermo, non ho potuto fare a meno di ringraziare quella bravissima recensitrice che è Ryanforever.

Non posso dire che mi aspettassi che tutte le persone che ho citato nel prologo potessero recensire, ma neanche che Ryanforever in persona scrivesse un commento cosi lungo a questa schifezza *-* quindi GRAZIE.

E poi, quando ho letto quel papirone della recensione di LaGrenouille, mi sono commossa, e ho riso fino a piangere XD GRAZIE mille anche a te.

E ora, risponderò a tutte le vostre domande u.u (Ma quali domande?ndNaru ; Uffa devi sempre rovinare tutto >.< ndMe ; Ma quando mi date una parte nella storia?!?! Io sono un Uchiha, non potete sottovalutarmi così!! >_> ndSasu ; Eheheheh, arriverà la tua parte tranquillo u.u ndMe *si eclissa*)

Ryanforever: Bhè, che tu saresti stata la prima a recensire non c'era dubbio, sei sempre la prima ^^ Grazie per i complimenti, non sento di meritarmeli, però mi hanno dato la spinta finale a continuare la fic, grazie mille. E scusa per l'errore dell'HTML, ma sono un pò arrugginita con questo linguaggio, e mi ero dimenticata di mettere lo spazio tra una virgoletta e l'altra -.-" (Sisi, ammettilo che non sei buona neanche a scrivere asdasdasd ndSasu ; Smettila, Temeee!! ndNaru ; Solo perchè a te ha dato la parte prima non vuol dire che devi difenderla, usuratonkachi >.> ndSasu ; TEMEEEE >.< ndNaru ; Zitti, fatemi continuare!!!!! :@ ndMe ; Ok..... ndSasuNaru) Io spero che questo capitolo ti abbia messo ancora più curiosità, perchè l'effetto che doveva provocare è questo XD Maaaa era sottinteso che ci saresti stata anche tu come recensitriceeee, tu sei sempre la prima ^^ E poi spero che riuscirai a leggere anche questo capitolo, perchè è noiosetto anche questo eh XD Ma ti prometto che nel prossimo inizierà la vera storia, lo giuro ^^ Un bacione, e grazie ancora per la tua bellissimissima recensione!!!

LaGrenouille: Oddio non so da dove iniziare cara! Quindi ho deciso che farò anche io un elenco, scusa se ti copio l'idea XD Allora partiamooo!

Ichi: Wa abbiamo lo stesso vizio o.o anche io vado sempre a vedere le pagine delle mie colleghe recensitrici, compresa la tua! XD Comunque si sono uscita dal mio guscione, anche se un pò timidamente, spero che per questo capitolo ci siano recensioni belle come la tua e quella di Ryanforever!

Ni: Guarda, in questa storia delle 'Canterbury Tales' non serve sapere più di tanto, perchè ho preso pochi elementi, l'ambientazione e l'oste, per esempio il nome della locanda non è 'The Hungry Lion'! Devo ammettere che non lo so, nonostante di questo poema sappia tutto, e dico tutto. (XD)

San: Sembrerà una scusa detta cosi, ma l'effetto che volevo fare era proprio quello di ingannare chi legge, scegliendo un lessico ricercato all'inizio, per far credere che l'ambientazione sia medievale o giu di li, e poi specificando che ci si trova nel 2000, tutto per movimentare un pò il prologo già di per se molto noioso a mio avviso, quindi non ti preoccupare, non sei tu la scema, ma io che non ho saputo trasmettere quello che volevo! XD

Yon: Si, infatti Naruto è anche abbastanza OOC. Mi piace da morire la sua personalità, e sto cercando di cambiarla il meno possibile, ma essendo una AU non posso farne a meno T.T (eheheheh dillo dillo sono figo qua! U___u ndNaru ; SISI Naru aspetta di vedere me, quando farò la mia comparsa tutti getteranno petali di rose al mio passaggio U.U ndSasu O_____o ndTutti)

Go: Sei davvero attenta come lettrice, in un solo capitolo sei riuscita a trovare il mio difetto peggiore (non che ci volesse tanto -___-""" ndSasu ; Ma tu sei sempre cosi simpatico?!?!^.^ ndMe) , i periodi e le frasi troppo lunghe! Mammamia, mi odio perchè mi dilungo sempre, però stavolta volevo esprimere la tensione dell'oste, perchè io quando sono tesa tendo a straparlare, e ammetto che non si capisce perchè non è per tutti cosi, quindi perdonami per questo errore T___T spero che il capitolo ti sia piasciuto comunque!

Roku: La voglia me l'avete fatta tornare tu e Ryanforever che avete recensito ^^ Grazie mille dell'incoraggiamento, non me lo merito per quanto è brutta questa storia T.T (Finalmente ammetti l'evidenza. ndSasu ; Zittooooooooooo!!!! %$£&!? ndMe ; Tzè >.> ndSasu) Però grazie, non finirò mai di ringraziarti!

 

Bhè, ho finito! Grazie ancora a Ryanforever e LaGrenouille che hanno recensito, a Viba e Wrong che hanno inserito la storia tra le seguite, sebbene non abbiano commentato, e ai 54 impavidi che l'hanno letta o.o

Un bacione, alla prossima!

Vivvi.

   
 
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