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Autore: LeggiStorie    11/08/2010    5 recensioni
Bella finalmente torna a casa, ma lei non ha dimenticato..e questo la uccide di un dolore talmente grande da cui non puň piů scappare.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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L'estate era volata. In un' attimo mi ritrovai a fare le valige per andarmene da Forks. Destinazione: New Hampshire. Ancora non ci potevo credere, di li a qualche ora io e Edward saremmo andati a vivere insieme. I miei e i genitori ci avevano aiutato a trovare un' appartamento molto vicino al college. Era una casetta molto graziosa, non molto grande ma che per noi era perfetta. Era a due piani. Al piano superiore c'erano due camere da letto con due bagni dentro, mentre al piano inferiore c'erano un bagno e una sala molto grande dove noi ci avevamo fatto fare una salone e un' angolo cottura molto moderno. Era perfetta.

Senza che me ne accorgessi avevo messo in valigia tutta i miei vestiti. La mia stanza era circondata da scatoloni pieni delle mie cose. La mia stanza era vuota. Mi faceva un po strano guardarla cosi, senza i miei libri, senza i miei ricordi era come se non fosse mai stata vissuta. Avevo paura. C'era un piccola parte di me che era spaventata a morte da questa convivenza. E se non avesse funzionato? In fondo eravamo molto giovani, potevamo cambiare idea. No. No. No. Non poteva essere cosě. Era Edward, il mio Edward. Mi dovevo fidare di lui, noi ce l'avremmo fatta.

Amore?Amore?, ci sei?” l'unica voce in grado di farmi uscire il cuore fuori dal petto, mi risveglia dai miei pensieri.

Emm, si amore scusa, stavo pensando!” dissi

A cosa?”

A questa stanza, a noi..bho non lo so, un po' a tutto!”

E' strano vedere le nostre camere cosi vuote non č vero? Anche a me ha fatto lo stesso effetto!” ma come faceva? Questo ragazzo riusciva sempre a leggermi dentro.

Giŕ!” fu l'unica cosa che riuscii a dire.

Che dici iniziamo a portare le cose in macchina?” mi chiese.

Si amore, andiamo!”

E cosi iniziammo a recuperare tutte le mie cose e a caricarle in macchina.

Novitŕ dell'ultimo mese. Edward aveva regalato a me la sua bellissima volvo c30 grigio metallizzata. Non chiedetemi perchč, o come ha fatto a convincermi perchč non lo so. Comunque lui per se, ne aveva comprata un'altra: una volvo xc60 nera. Bellissima.

Caricate le ultime cose nella sua macchina, ci avviammo con tutti gli altri(i miei, i genitori di Edward e i nostri amici) verso la nostra nuova casa. Gli altri erano venuti per aiutarci con il trasloco, poi avrebbero passato la notte in albergo e la mattina seguente tutti sarebbero tornati alle proprie cittŕ.

Casa dolce casa!” mi sussurra Edward all'orecchio una volta scesi dalla macchina.

Non posso ancora crederci!” gli dico e lo bacio.

Un bacio pieno di amore e passione. Avrei mai smesso di stupirmi dei baci di Edward? Credo di no.

Ehi piccioncini? Queste cose sono vostre, se ci date una mano!” Emmet. Il solito.

Andiamo!” dice Edward ancora sulla mia bocca.

Eravamo in tanti e tra una risata e l'altra finimmo di sistemare entro il primo pomeriggio. La casa, ora che era completa era ancora piů bella. L'arredamento ovviamente era opera di mia madre e di Esme e devo dire che ci hanno preso in pieno. Era veramente quello che io e Edward avevamo in mente. Cenammo tutti insieme e verso le 23 e 30 tutti cominciarono ad andarsene.

Ciao tesoro, dormi bene, ci vediamo domani mattina. Io e tuo padre passiamo qui prima di andare.”

Si mamma ci vediamo domani!” diedi un bacio a mia madre e uno a mio padre.

Salutai anche Esme e Carlisle e li abbraccia a lungo. Quella sera loro sarebbero ripartiti subito, perchč Carlisle domani aveva un turno in ospedale. Sicuramente li avremmo rivisti presto.

Ciao cara. Abbi cura di mio figlio mi raccomando!” mi disse Esme

Certo Esme, non preoccuparti!” e la baciai.

Ciao mamma! Chiamami domani mattina appena arrivati ok?” gli disse Edward in modo dolce.

Certo tesoro!”

Salutammo anche i ragazzi, che comunque avremmo rivisto l'indomani perchč dovevamo accompagnarli in aereoporto e sfiniti ce ne andammo a letto. Nel nostro letto. In casa nostra. Era incredibile poterla definire cosě

Mi misi comoda tra le braccia in Edward. Il mio rifugio sicuro. Qualunque cosa mi spaventasse se ero tra le braccia di Edward tutto passava.

Amore dormi?” gli chiesi.

Aveva gli occhi chiusi ma di sicuro non stava dormendo.

No amore dimmi.” mi chiese.

Dobbiamo scegliere il nome per la bambina?” gli dissi!:

Non lo sappiamo ancora se sarŕ una bambina amore. Come facciamo? E poi perchč adesso scusa?” mi disse ridendo.

Punto primo: sono sicura che č una bambina, me lo sento! E punto secondo: perchč voglio darglielo oggi che č la nostra prima notte nella nuova casa. Lei nascerŕ qui e io voglio che qui, oggi noi scegliamo il nome.” dissi convinta.

Mi baciň il naso e si spostň sul mio orecchio.

Sei dolcissima amore mio!” mi disse.

Sorrisi e lo baciai anche io.

Allora sei proprio convinta che sia una femmina?” mi chiese

Si amore. Sono sicurissima!”

Che ne dici di Emily?”

Non mi piace! Deborah?” proposi

Mia figlia non si chiamerŕ Deborah!” disse ridendo.

Sarah!” mi disse.

Troppo comune. La nostra bambina č speciale e deve avere un nome speciale!”

Cosi ci mettemmo a pensare entrambi. E poi all' improvviso mi si accese una lampadina in testa.

Renesmee!” dissi quasi urlando.

Come amore?” mi chiese

Renesmee, come Renče e Esme!”

Si, č..č..perfetto!Ma non č completo!” mi disse.

Come?” chiesi confusa.

E i nonni?” mi chiese “Ci rimarrebbero male!” disse

E quindi?” chiesi ancora piů confusa.

Renesmee Carlie Cullen” disse soddisfatto “Suona bene” sussurrň.

E' perfetto!” dissi

Mi accoccolai meglio su di lui e chiusi gli occhi. Non so quando precisamente mi addormentai.

La mattina seguente accompagnammo i ragazzi in aereoporto e lě tra lacrime, singhiozzi e risate( grazie ad Em e Alice) li salutammo.

Chiamatemi appena arrivate ok? Non fate scherzi!” dissi abbracciando le mie migliori amiche.

Certo Bells!” mi disse Rose.

Salutai anche Em, che sarebbe partito con loro.

Ehi scricciolo, chiama quando questo stronzo ti fa arrabbiare ok?” mi disse mentre indicava Edward.

Me ne ricorderň!” dissi facendo l'occhiolino al mio amore.

Mi stritolň in uno dei suoi abbracci.

Ti voglio bene scricciolo!” mi sussurrň

Te ne voglio anche io orso!” gli dissi.

Em se ne andň ad abbracciare Edward e Jazz, tutti e tre avevano in faccia un sorriso tirato, erano migliori amici da una vita, come io, Alice e Rose.

E mentre i ragazzi si salutavano io e le ragazze facemmo lo stesso. Restammo abbracciate per non so quanto tempo, fin quando una voce non chiamň il loro volo.

Le vidi allontanarsi e appena in tempo gli urlai “Vi voglio bene!” e mi strinsi a Edward ancora di piů.

Anche noi!” mi dissero!

Era stato bruttissimo vedere Alice senza sorriso ma con le lacrime agli occhi mentre salutava Jazz. Loro sarebbero stati lontani per un po', almeno un paio di settimane. E entrambi giŕ non ne potevano piů di questa lontananza.

Verso le 11 e 30, anche Angela, Ben e Jazz dovettero imbarcarsi e io ormai avevo finito le lacrime. Salutai anche loro e me ne tornai a casa. Questo era solo l'inizio. Tra una settimana sarebbero iniziati i corsi e la mia pancia ormai evidente( visto che ero al 5 mese)avrebbe incuriosito tutti all'universitŕ. Questo perň non mi importava. Io avevo Edward e lui mi avrebbe aiutata e protetta da tutto. I miei amici li avrei rivisti, non spesso, non subito ma ero sicura che li avrei rivisti.

  
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