Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: BreathE    11/08/2010    13 recensioni
Inuyasha ha scelto Kikyo, ma Kagome ha scelto di rimare con lui. Forse tutto si sarebbe svolto come nel manga, se...
"...Accadde tutto in pochi secondi. Spinsi lontano Rin, per metterla al sicuro, vedevo la sagoma di Naraku farsi sempre più vicina, poi, una pelliccia bianca mi oscurò la vista, mi sentii prendere per la vita con un braccio e poi, non percepii più il suolo sotto di me. Mi strinsi meccanicamente alla figura che mi aveva sottratto alla morte, inspirai percependo il profumo di bosco e rosa bagnata. Alzai il volto, e a poca distanza dal mio, vi era quello di Sesshomaru..."
[RIVISITI E CORRETTI I PRIMI CAPITOLI]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Kagome/Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"[...] Nulla v'è di così insensibile, brutale o scatenato dalla rabbia che la musica, finché se ne prolunghi l'eco, non trasformi nella sua stessa natura.  Colui che non può contare su alcuna musica dentro di sé, e non si lascia intenerire dall'armonia concorde di suoni dolcemente modulati, è pronto al tradimento, agli inganni e alla rapina: i moti dell'animo suo sono oscuri come la notte, e i suoi affetti tenebrosi come l'Erebo.
Nessuno fidi mai in un uomo simile[...]" 
-William Shakespeare ; Il mercante di Venezia -




-Kagome! Kagome svegliati! È ora di andare!- 
Andare? Dove? No, oggi avrei saltato la scuola avevo sonno. Certo che la voce di mia madre era diventata proprio infantile. Sembrava la vocina di una bimba. 
-Kagome! Il signor Sesshomaru si sta già allontanando!- 
Sesshomaru? E adesso chi era? Non era il fratello di Inuyasha?
Mugugnai piano, mentre aprendo gli occhi, iniziai a mettere pian piano a fuoco.
Non era stata mia madre a parlare, ma una bambina, e io non ero nella mia camera, ma, in mezzo ad un bosco? 
Pian piano la memoria tornò. Non solo ero ancora nell’epoca Sengoku, ma ero anche stata rapita da uno dei demoni più pericolosi che io avessi mai conosciuto! 
-Rin, sali su Ah-Un o ti lascio qui.-
La piccola mi guardò un attimo titubante, ma prontamente ubbidì al demone cane dai lunghi capelli lucenti. Il sole lo colpiva da dietro. Lasciando che solo un’aura gialla lo avvolgesse. Il suo viso felino, e il suo corpo scolpito, rimanevano sotto forma di ombra. 
-Umana, alzati- inutile sottolineare che non era una gentile richiesta. Ma un ordine detto con tono piatto e sufficiente, di chi è abituato ad essere servito. 
-Arrivo arrivo- borbottai alzandomi. Mi diressi nella sua direzione, e quando vi fui davanti domandai: 
-Almeno posso sapere dove andiamo?- 
-Da Totosai, le mie spade devono essere affilate- Rimasi sbigottita, dovevo avere una faccia a pesce lesso. Ma stavamo parlando di Sesshomaru, e la mia immaginazione era volata, forse un po’ troppo dovevo ammetterlo... Credevo che mi avrebbe risposto o con un enigma o con una cosa a mio parere palesemente impossibile. Infine, una piccola e abitudinaria parte di me, si aspettava la tipica frase di suo fratello “ A cercare Naraku”. 
-Donna?- Oh beh era un passo avanti. Almeno adesso avevo il sesso affermato.”Donna”.
-Sisi sto bene, ci sono- risposi dirigendomi verso il demone squamoso, che mi ricordava molto, i draghi a due teste della mitologia Greca, solo, aveva due occhi dolci, quasi stupidi. A pesce, per essere chiari. 
-Non viaggerai su Ga-ul- mi voltai confusa.
-Mica crederai che io me la possa fare a corsa vero?- domandai leggermente terrorizzata dalla consapevolezza che avrebbe anche potuto rispondere “sì”. 
-No, ma tu pesi troppo- “Ehi!” Io ero perfettamente nella norma. Anzi, a mio parere, il mio fisico non era brutto, anche a sentire il signor Miroku ero messa piuttosto bene...
”Kagome ti rendi conto a chi ti stai affidando?” Effettivamente, Miroku non contava. Anche Shippo da donna, era appetibile per lui. 
-Verrai con me- Ah ecco. No, aspetta, cosa?!! –No…io...che vuoi dire con “ti porto io?”- domandai iniziando ad indietreggiare. 
-Quello che ho detto. E non amo ripetermi- Lui non amava ripetersi, ma io già trovavo imbarazzante quando dovevo essere trasportata da Inuyasha, soprattutto nell’ultimo periodo. Figuriamoci da lui! Il famigerato demone anti-umano! Mi avrebbe lasciato cadere se solo avessi osato starnutire! 
-Non cadrai- disse quasi leggendomi nel pensiero. Peccato, che il suo tono non voleva essere una consolazione o un incoraggiamento. Semplicemente, un dato di fatto. Certezze sue, comunque.
Deglutii rumorosamente. Avevo continuato ad indietreggiare, ma alla fine, la mia schiena sbatté contro un ostacolo. Il demone a due teste in questione. Sesshomaru in meno di due secondi mi fu davanti.
Inspirai pesantemente, e strinsi i pugni per darmi coraggio. 
-D’accordo- dissi guardandolo negli occhi, per poi perdere coraggio e abbassarlo in fretta. Quel color miele era terrificante, ti scioglievi dentro di esso e ti sentivi perfettamente inerme. Non c’erano dubbi. Il demone che avevo davanti, era un predatore.
-Voltati, così posso salire- dovevo ammettere, che mi sentivo un’idiota. Dire una cosa del genere a lui, era una delle cose più imbarazzanti mai provate. 
Non notai il movimento fluido delle sue braccia, troppo presa dal fissare il terreno, così mi ritrovai direttamente tra le sue braccia.
-C-he fai?- domandai riluttante alla sola idea di passare tutto quel tempo così vicino al suo volto. 
-Non mi fido a tenerti dietro- disse semplicemente, fece un cenno con la testa al demone a due teste e saltò. Chiusi gli occhi terrorizzata di cadere, ma non successe niente. Così li riaprii, piano piano, e tentai di riprendere il discorso. 
-Guarda che non mi lancerei di sotto, e non tenterei neanche di strozzarti!- borbottai sparando a caso, quelle che credevo le possibili motivazioni, del suo rifiuto. 
-Non è per quello- “Uffa”. Ma bisognava tirargli fuori le parole di bocca? 
-E cosa?- domandai con voce sarcastica. Subito me ne pentii, dovevo decisamente dominare il mio carattere. Lui non era Inuyasha, lui non aveva scrupoli, lui, non cadeva a terra con un ”a cuccia”. 
-è per la tua protezione. Non voglio correre il rischio che tu ti ferisca se qualcuno ci attacca- 
Rimasi di sasso. -Ah- dissi solo.
Dovevo decisamente abituarmi a quella situazione, capire, che tra lui e suo fratello in comune, vi era giusto qualche molecola di sangue, nient’altro.
Lui era diretto. Inuyasha evasivo. E quest’ultimo, non avrebbe mai pronunciato una frase del genere, troppo imbarazzante al canto suo. Avremmo sicuramente finito per litigare, perché mi avrebbe risposto male.
Dovevo imparare in fretta. Non amavo fare la figura della sciocca. E Sesshomaru, odiava già abbastanza la razza umana, senza che io non ne avallassi la tesi.
 
*

L’umana del mio adorato fratellino aveva perso l’uso della parola oramai da qualche minuto. Eppure, mi ricordavo che le sue corde vocali non si stancavano mai, ogni qual volta che li incontravo sulla mia strada, lei ed Inuyasha litigavano costantemente. Era capitato anche che  osasse rivolgermi la parola. Mettere bocca sulle mie decisioni.
Probabilmente, il sentirsi senza protezione la sviliva completamente. Quindi, non era poi così forte. Anche quella vecchia impicciona, la sorella di quella sacerdotessa, per la quale quell’idiota aveva perso la testa. Anche lei aveva blaterato qualcosa a proposito dell’animo forte di..ah. “Qui aveva detto il suo nome.”
Giusto, ne aveva uno. Poco importava.
Osservai attentamente il volto della ragazza. Era senza dubbio uguale alla sacerdotessa. Solo lo sguardo era diverso, quello dell’umana tra le mie braccia, era molto meno profondo, ma senza dubbio più limpido. Nonostante tutto, non lo si poteva definire un lago d’acqua cheta. 
-Ch-che stai fissando?- Ah. Dovevo averla fatta imbarazzare nuovamente. L’estremità delle sue gote si era leggermente imporporata. 
-Notavo, che sei veramente identica a quella morta- 
-Anche qui devo sentir parlare di Kikyo- borbottò indurendo i tratti del viso in evidente disappunto.
-Non la ami molto- dissi inarcando un sopracciglio. Inutile dire, che la mia affermazione , non pretendeva una risposta, dato che non era una domanda, ma l’umana non doveva pensarla alla stessa maniera. 
-Come potrei? Ha tentato di uccidermi più volte- 
-Quindi il fatto che il mio sciocco fratellino abbia scelto lei. Di andare a difendere lei. E non pensare minimamente a te. Non ti turba?- 
-Non mi interessano le decisioni di quell’idiota- disse tra i denti.
Gli umani erano così prevedibili. Tentavano di calarsi dietro quella misera patina d’orgoglio, che invece di rafforzarli, come credevano, li rendeva ancora più vulnerabili e prevedibili. 
-E se non ti interessano, perché invochi sempre il suo nome quando sei in pericolo? Perché Non vedi l’ora che venga a salvarti?- la stavo irritando? Probabile. 
-Mai fatto- mentì lei abbassando lo sguardo e iniziando a giocherellare con le pieghe della gonna
-Perché credi che Naraku mi voglia uccidere?- domandò ad un tratto alzando gli occhi e soffermandoli nei miei, sembrava decisa a non volerli abbassare,anche se il suo istinto urlava pericolo
-Non credo che lo scopo di Naraku sia ucciderti- lei mi osservò interrogativa incitandomi ad andare avanti. La studiai per un attimo, ne valeva la pena?
“Perché sprecare fiato per una persona totalmente inutile quando-“
-Dimmi il perché.. per favore? - addolcì il tono con la parola finale. Rialzai lo sguardo verso l’orizzonte.
- Ti sei chiesta perché fossi esattamente da quelle parti? E perché Naraku non avesse avuto dubbi che tu saresti rimasta indifesa? - non attesi una risposta e continuai -la stupidità di Inuyasha è prevedibile. Ed io, mi sono “lasciato guidare da un insetto”. Lo scopo di Naraku è metterci l’uno contro l’altro- 
-E chi è convinto che soccomberà dei due?- il suo sguardo cambiò, diventando combattivo. Sveglia, si ricordava dell’ultima volta.
-Vuoi la mia modesta opinione?- commentai con un sorriso beffardo -tu chi credi che vincerebbe?- 
Lei distolse lo sguardo, e lo puntò sulle montagne a destra -Tu- disse flebile, tanto, che un umano potrebbe sospettare di esserselo immaginato. - Ma sono certa che Inuyasha ti ridurrebbe male, per questo Naraku vuole uno scontro, così poi farebbe fuori te- annuii. 
-S-sei d’accordo?- disse lei guardandomi con gli occhi un più aperti del normale.
-Sì,per quanto mi costi ammetterlo-
-Inuyasha non lo farebbe mai- borbottò abbassando lo sguardo, stavo per fargli notare che era un paragone inesistente quando mi interruppe gridando.
-Cosa c’è?- domandai espandendo i miei sensi al massimo, non percepivo la presenza di nessuno, e anche Ga-Uh restava tranquillo al mio fianco.
-Siamo altissimi!- disse attaccandosi al mio torace e nascondendovi il volto. -scendi scendi scendi! Ti supplico!-
La guardai scocciato. 
-Umana, mi risulta che tu non abbia supplicato neanche i demoni più terribili per il tuo dannatissimo orgoglio. E adesso lo fai con me, la quale se cadi tu, lo faccio anche io?- 
Continuò a parlare con la testa incavata al mio petto - Ma tu non ti faresti scrupoli a lasciar cadere solo me!- 
-Giusta affermazione- confermai.
Calò il silenzio, e sentii il suo respiro rilassarsi man mano che il tempo passava, fino a diventare regolare. 
 
*

Il tempo correva troppo velocemente, più di me. Le mie falcate non potevano raggiungerlo e anche se avessi potuto...-Inuyasha rallenta! Non possiamo continuare così!- Anche se avessi potuto, loro me lo impedivano.
-Dobbiamo salvare Kagome!- replicai.
-Inuyasha non credo che Sesshomaru le farà del male. Non credi che dovremmo cercare Naraku piuttosto?- 
-Loro due sono insieme!- 
-Rifletti Inuyasha! A quale scopo tuo fratello rapirebbe la divina Kagome?- mi voltai verso il bonzo. -Non lo so! Non lo so e non mi interessa! Magari a cambiato idea sugli umani! Cosa vuoi che ne sappia io di cosa passa per la testa di quel dannato?- 
-Tu non ragioni Inuyasha, calmati, sediamoci e pensiamo- pensare? Riflettere? Fermarsi? Ma come gli veniva in mente? Kagome era in pericolo! 
-Ma di cosa state parlando? Vi sembra realmente il momento? Kagome ha bisogno di noi!- 
-Ma non ti puzza questa situazione? - 
-Di cosa parli Bonzo?- 
-Perché Naraku avrebbe dovuto dirti di Kagome? Gli sarebbe convenuto molto di più starsene per i fatti suoi ed ucciderla quando è più lontana da te, oppure poteva lasciare che a farlo fosse Sesshomaru. Non credi?- 
-Miroku vuoi che lei muoia?- 
-Cosa?! Ovviamente no! Sto solo tentando di capire!- 
-Non c’è niente da capire, Kagome è stata rapita da quel Dannato che in combutta con Naraku, stop. Ora o venite con me. O vado da solo- 
-Certo che veniamo con te Inuyasha, anche noi vogliamo bene a Kagome- questa volta era stata Sango a parlare. 
-Perfetto, allora riprendiamo- E con balzo ignorai il commento del cucciolo di volpe: 
-Certe volte è proprio stupido. Ci arrivo persino io che sono un cucciolo. Questa è una trappola
Anche se fosse stato, sarei andato comunque. Kagome era in pericolo, aveva bisogno di me, e magari adesso stava anche soffrendo. Non potevo permetterlo. Quel Dannato sarebbe morto stavolta, sotto i colpi di Tessaiga.
 
*

Ero sveglia, ma non volevo aprire gli occhi. Ad occhi chiusi, potevo illudermi. Illudermi che quel dolce odore, fosse di qualcun altro. Illudermi che le braccia che mi sorreggevano, erano un abbraccio. Illudermi, che fossi con il volto nel suo petto, per mia volontà. 
-Sesshomaru- dissi poi dopo vari minuti. -Quanto manca?- 
-Poco- rispose piatto e freddo. Ecco, con il tono della sua voce, il mio piano di rimanere con gli occhi chiusi non avrebbe comunque funzionato.
Sospirai rassegnata e aprii gli occhi, le palpebre già piacevolmente riscaldate dal sole pomeridiano. 
Eravamo in viaggio da quella mattina, non ci eravamo fermati nèper riposare, né per mangiare, non ero certa che una dieta così poco equilibrata fosse sano per una bambina come Rin. 
Alzai lo sguardo sul mio “salvatore-rapitore”. Gli dovevo la vita già più di una volta…
No Kagome“ mi dissi “UNA volta. Stop. Non avresti rischiato di morire per colpa di quel serpente troppo cresciuto se lui non ti avesse rapita“. Annuii tra me convinta. 
Il vento lo colpì in pieno volto, lo osservai mentre chiudeva gli occhi e inspirava, inarcando leggermente il collo. Deglutii osservando la curva di quel collo diafano, sulla quale, si poteva intravedere qualche vena azzurrognola, l’incavo della mascella, quei lineamenti felini e aggraziati, che ti ricordavano il suo essere diverso. Demone. La vera condanna di quel volto così perfetto era che gridava “Non puoi avermi” e ti sentivi stringere il cuore. Perché no? Se doveva rimanere etereo, tanto valeva, che fosse rinchiuso in un museo. O meglio ancora in un santuario per essere venerato.. 
Venerato?! Kagome che diamine stai dicendo?“. Mi riscossi dai miei pensieri e incontrai il suo sguardo. Mi osservava con insistenza, quasi volesse scoprire quali pensieri mi aveva sconcertata. Chiusi la bocca, che a quella vista si era leggermente schiusa.
Come poteva un personaggio così spregevole essere così...desiderabile? Era ingiusto. Oltretutto, era senza dubbio molto, molto più bello di Inuyasha. -Ok basta- mi dissi chiudendo nuovamente lo sguardo. 
-Umana che diamine combini? Sei impazzita? Ancora?- 
-Ehi! Guarda che io non sono mai impazzita! E poi è colpa tua- 
Inarcò un sopracciglio in una muta domanda. Divisi nuovamente la connessione dei nostri occhi. -Niente- borbottai osservando un punto fisso oltre la sua spalla. 
-Ti riferisci al fatto che ti ho presa in prestito?- presa in prestito? Ma cosa ero per lui? Un cellulare? Bhe, magari nel suo caso una spada. Che non fosse Tessaiga si intende. 
-Quando una cosa è presa in prestito si dice anche che verrà restituita al proprietario - E il proprietario in questione era il fratello. Inuyasha, che possedeva quel mio dannato cuore ma nonostante tutto amava Kikyo.
Ma quanto ero stupida? Non sarei dovuta tornare nel Sengoku… 
-Ed è quello che farò, non vedo la minima utilità a trascinarmi dietro una come te- mi fece male. Certo sapevo che Sesshomaru odiava gli umani. Me lo aveva ricordato tante di quelle volte. Ma era sempre stato un discorso generalizzato. Qui invece parlavamo di me. Inutile, ecco cosa ero. 
-Lasciami- dissi tentando di liberarmi da quelle braccia. 
-Stai buona- Sta’ buona? Bene adesso ero anche un cane a cui dare ordini. No. Basta. Preferivo sfracellarmi al suolo.
-Lasciami ho detto! Non rimarrò con un essere riprovevole come te neanche per un altro secondo!- 
-Ma si può sapere cosa ti è preso?- disse irritato. Oh che bello! Ecco l’unica emozione che una come me, poteva far provare al grande Sesshomaru. Irritazione! 
-Sono stufa di essere trattata come..come..bhe come niente!- 
-Finiscila di dimenarti come un‘ossessa. Siamo arrivati- Inspirai profondamente. Ve bene, avrei resistito fino quando i suoi piedi non avrebbero toccato terra. E con essi, i miei. 
Dopo poco meno di un’ora, finalmente giungemmo a destinazione. Ora sapevo come si sentivano i grandi esploratori del passato.
Bhe, magari le intenzioni non erano uguali alle mie…Non credo che scoprissero nuovi mondi per fuggire da un demone cane. 
-Ora puoi lasciarmi- sibilai tentando di staccarmi dalla sua stretta.
-No- disse semplicemente lui. Seguii il suo sguardo, e quando il demone a due teste, posò le zampe a terra, Sesshomaru gli si avvicinò. Costatai che Rin stava dormendo.
-Ah-un- disse il demone -proteggila –
Mi posò delicatamente davanti alle sue zampe, una delle teste si avvicinò a me, facendo da barriera. Mentre l’altra annuiva. 
-P-perché? - domandai confusa e imbarazzata.
Proteggila” dovevo ammettere, che detto da lui assumeva una sfumatura dolce. Quasi. Quasi dolce. Sesshomaru non era dolce. Accettabile. Passabile. Ok basta: Dolce.
-Non ci sono pericoli...giusto?- domandai poggiando le mani,involontariamente, sul collo squamoso del drago
-Preferisco non correre rischi- annuii e lo seguii con lo sguardo mentre si avvinava all’imboccatura della caverna. Ero tesa come una corda di violino.
E sono tesa perché se lui muore. Io muoio. Tutto qua. Magari fosse Inuyasha...“. Ignorai completamente quella parte di me, che voleva vedere Inuyasha. La ignorai, perché mi ricordava quanto io fossi in secondo piano rispetto all’ altra
-Totosai- disse piatto il demone. Strano, qualcun altro ,a caso ovviamente,avrebbe iniziato a sbraitare. La sua camminata era sciolta, apparentemente per niente teso ma la sua mano, era sull’elsa della spada. 
Un movimento sulla destra, attirò la nostra attenzione, Totosai guardava Sesshomaru stranito. Quasi rassegnato. Passò veloce uno sguardo su di me, e parve ignorarmi, ma ci ritornò subito. 
-Ah!- disse indicandomi. Mossi un passo all’indietro.
-Kagome! Tu sei Kagome! Che ci fai qui? -domandò con gli occhi sbarrati, più del solito dato che li aveva a pesce palla -Con lui poi!- urlò indicando Sesshomaru.
Stavo per rispondere, quando parlò nuovamente. –Oh…ma certo- aveva capito? Bhe avrei dovuto ricredermi, non era stupido come lo avevo sempre creduto. 
-Vi siete innamorati! E adesso fuggite dall’ira di Inuyasha!- Dicevo? Ah sì, un emerito idiota.. 
-No ti sbagli- Tze. Ora lo avrebbe come minimo ucciso.
-Non sto fuggendo da mio fratello..- Lo guarda, attendendo che continuasse a negare anche tutto il resto. Ma il demone si limitò a togliere le due spade dal fodero.
-Sono qui per loro. Voglio che tu le affili, si sono un po’ smussate- Tutto qui? Niente furia omicida per avere detto che il nobile Sesshomaru stava con un umana? Ma insomma! Ero irritata io! 
-D’accordo- disse semplicemente Totosai avvicinandosi, prese le spade e si diresse verso la sua caverna.
Che strano, con Inuyasha faceva sempre mille storie. Supposi che non gli sarebbe convenuto fare lo stesso anche con il fratello. Lo osservai in tutta la sua fierezza, mentre gettava un ‘ultima occhiata nei dintorni,no, decisamente dovevo smetterla. 
-Perché non gli hai detto il vero motivo per la quale siamo assieme?- domandai appena si avvicinò. 
-Speri che ti salvi in questo modo?- Sbattei più volte del lecito le palpebre. -A dire il vero non ci ho neanche pensato- ma non potevo affermare con certezza, se lo stavo dicendo a me o a lui. 
-Allora a cosa ti riferivi?- 
-Bhe perché… - mi sentivo un’un idiota. Ma perché non poteva arrivarci da solo? -…perché non gli hai detto che io e te … beh si insomma...hai capito!- dissi voltandomi a destra senza un motivo particolare. Sentendo il suo silenzio, mi voltai timidamente per rincontrare il suo sguardo. 
-Ti riferisci al “vi siete innamorati”?- commentò con un ghigno.
-Perché è un impiccione e crede solo a quel che vuole. Che creda pure qual che preferisca, è da idioti badare al giudizio altrui.- 
Colpita ed affondata. Perché nessun demone desiderava uccidermi in quei momenti?. 
-Ma se a te disturbano così tanto i suoi pensieri, vai pure là a dirglielo- 
-No no. Hai ragione figurati, a me non interessa quel che pensa- Bugia. In realtà avrei voluto eccome entrare dentro quella grotta e chiarire la situazione. Per una questione di giustizia  ovviamente. Ma non mi mossi. Basta fare la figura della stupida davanti a lui. “Ti stai curando del suo giudizio Kagome?“ 
Ma insomma la mia coscienza da che parte stava? 
-Sveglia Rin. Suppongo siate entrambe affamate- Annuii, iniziando a sentire effettivamente, un buco allo stomaco. 
 
*

-Si sono fermati qui- analizzò il bonzo. Annuii. 
-Sì, poi Kagome è andata insieme alla bambina in quella direzione. Chissà perché quel dannato l’ha lasciata andare da sola- 
-Avrà supposto che la divina Kagome sarebbe potuta andare ben da poche parti.. - Seguimmo la traccia fino al fiume. 
-Ehi! Kagome continua di qua da sola!- disse il cucciolo di volpe. Mi voltai e annusai dove stava indicando, era vero, lì continuava in completa solitudine, feci un paio di salti e raggiunsi un punto dove dei massi, formavano una specie di vasca. Lì, l’odore di Kagome era più forte. 
- Deve aver fatto un bagno- disse Sango fissando l’acqua. Quasi si aspettasse, che lei uscisse con un sorriso invitandoli a fare un tuffo assieme. 
-Sì, e quello schifoso di Sesshomaru era con lei!- sibilai a pugni chiusi, mentre sentivo la rabbia montare.



Si bella gente sono tornata! xD
Scusate se avete trovato qualche errore.Non ho potuto ricontrollare il capitolo, ma ho preferito postarlo comunque piuttosto che farvi aspettare ancora altro tempo!
Ringrazio molto tuuuuutti quelli che seguono la mia storia^^ Sono felice che vi piaccia sopratutto perchè inizialmente non ero molto convinta.

ryanforever : Grazie mille sono felice che ti sia piaciuta. Purtroppo temo che troverai degli errori anche qui >.< Anche a me piace la coppia Inuyasha/Kagome ma d'altronde..Sesshomaru è Sesshomaru. xD Essendo la mia prima FF su questo manga trovo molto difficile rendere i personaggi IC, ma è il mio scopo datoc he li adoro così come sono e non li voglio stravolgere. Grazie mille spero che ti piaccia anche questo chappy!
Nicole221095 : Scusa. Non sono passati due anni ma quasi un mese sì x°D Ma almeno stavolta non hai dovuto mandarmi una mail guardiamo il lato positivo! xD Ma sono felice che ti piaccia così tanto la storia da aver letto subito il cpaitolo! é una grande soddisfazione! Spero di averti soddisfatta anche stavolta.
_nejixten_ : Cosa ci vuoi fare? D'altronde Inuyasha è stupido e ama fraintendere TUTTO! Come anche alla fine di questo capitolo u.ù Ma per fortuna è così stupido così ci godiamo Sesshomaru *-* Manca ancora un po' al ri-incontro con Inuyasha..quindi Kagome e il caro demone avranno il tempo per..migliorare il rapporto! xD (sorry ti ho fatto aspettare un bel po'! T.T)
angelosenzali : Anche io amo troppo la coppia! In primo luogo IL componente. d'altronde credo che Inuyasha sia decisamente pesante, >.< Insopportabile e infantile! Spero di aver soddisfatto le tue aspettative ^^
Francicullen : Ecco qua! Purtroppo non ci sono state vere e proprie evoluzioni nel rapporto. Ma non si può resistere troppo al fascino di un certo demone! xD ciao a presto!
   
 
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