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Autore: winnie343    13/08/2010    5 recensioni
In una metropoli qualsiasi la storia di un giovane studente che per sbarcare il lunario accetta una proposta di lavoro un pò particolare dal padre del suo migliore amico.
Genere: Generale, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aquarius Camus, Nuovo Personaggio, Scorpion Milo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo XIV

Il ritorno dello Jedi



L'amico di Camus mi ha promesso di risolvere il mio problema, non prima però di due giorni, impossibilitato dal fatto di trovarsi fuori città. Non avendo altra scelta, dopo aver comprato un mantello con cappuccio, mi presento all'esame di Economia con la speranza che il professor Doko, vista l'età e l'avanzato stato di decomposizione non si accorga di nulla. Fuori dall'aula vedo Camus seduto su uno dei banchi appoggiati nel corridoio, sta sfogliando distrattamente il libro di testo con l'aria di chi vorrebbe essere in tutt'altro posto. Mi siedo accanto a lui, salutandolo. Con il capo ricambia il saluto, senza degnarmi di uno sguardo.

  • Per quanto tempo hai intenzione di essere arrabbiato con me?

  • Io non sono arrabbiato Milo, sono semplicemente deluso

  • Deluso? Hai ragione, ho sbagliato, ti ho giudicato prima di chiedere spiegazioni, però te le chiedo ora

  • Non ho voglia di parlare con te ora

  • Avanti, sono il tuo migliore amico, me lo devi

  • Io non ti devo nulla – per la prima volta Camus si gira per guardarmi – vedo che ancora non hai risolto il tuo problema.

  • Ho chiamato il tuo amico, è fuori città

  • Capisco

Veniamo interrotti dall'assistente che chiama il mio nome. Entro nell'aula dove tutti, nessuno escluso, cominciano ad osservarmi. Certo con il cappuccio tirato su e il mantello sembro più un giovane jedi che si reca dal suo maestro che uno studente che va a fare l'esame. Mi siedo di fronte al professore e attendo una sua domanda. Il professore come al suo solito sta sonnecchiando: mi domando se sia l'età o se nel suo caffè gli assistenti mettano dei narcotici. Uno dei suoi assistenti gli si avvicina e con un gesto delicato della mano lo scrolla leggermente: nessun risultato. Lo scrolla un po' più forte e con insistenza: nessun risultato. Dopo 5 o 6 tentativi andati a vuoto, lo scuote vigorosamente e Doko si agita sulla sedia, rischiando di cadere. Dopo aver assunto l'espressione tipica di Yoda, comincia ad osservarmi:

  • Ragazzo, hai per caso freddo?

  • No

  • Hai qualche rara malattia per la quale non devi esporti al sole?

  • No

  • Sei un fan di Guerre Stellari?

  • Cosa?

  • Il film .. Guerre Stellari … immagino che tu lo conosca

  • Si … certo … non particolarmente

  • E allora levati il mantello … siamo ad un esame, non in un incontro segreto organizzato dalla carboneria – eseguo quello che mi viene chiesto, ma mentre tutti aprono la bocca sorpresi alla vista dei miei capelli, il professor Doko rimane impassibile – Curioso

  • Cosa signore?

  • Tu e il cerino avete per caso un abbonamento con un salone estetico?

  • Cerino?

  • Il tuo amico dai capelli rossi .. quello seduto sempre accanto a te

  • Camus? No, non abbiamo nessun abbonamento

  • Per mantenervi agli studi prestate la vostra testa ad apprendisti parrucchieri?

  • No

  • E allora perchè diavolo andate in giro conciati come un duo punk?

  • Beh … il colore dei capelli di Camus veramente è naturale

  • Vuoi dire che il rosso che ha non è finto?

  • No

  • E io che pensavo di averle viste tutte … e tu .. perchè li hai blu ora?

  • Ehm … errore del parrucchiere

  • Ah .. voi giovani … va bene … cominciamo

Il professor Doko comincia con le sue domande alle quali rispondo senza problemi, rimanendo stupito di quanto questo uomo tascabile sia in realtà pieno di risorse e di conoscenza: e pensare che io non gli avrei dato neanche un soldo. Intuendo il motivo del mio stupore, il professor Doko comincia a sorridere

  • Non te lo saresti mai aspettato da un rottame come me?

  • Cosa?

  • Riuscire a rimanere sveglio per più di cinque minuti

  • Ehm … io …

  • Non essere imbarazzato … il fatto è che perfino io mi annoio alle miei lezioni .. vorrei vedere te dopo 40 anni a ripetere sempre le stesse cose a ragazzi svogliati e senza il minimo interesse per la materia … in ogni caso … ti do il massimo dei voti … se non altro per un momento mi hai fatto divagare con questo colore di capelli.

Non sapendo se ringraziare o rimanere offeso, accetto silenziosamente il voto ricevuto e, dopo un mezzo inchino che fa molto prima comunione, me ne vado, salutando tutti i presenti. Vengo fermato sulla porta dal richiamo del professore e voltandomi, vedendolo sorridere, credo di sentirlo pronunciare le parole “che la forza sia con te!”: la somiglianza con Yoda è veramente impressionante. Uscendo dall'aula non faccio in tempo a scambiare neanche una parola con Camus, perchè viene chiamato all'interno per svolgere il suo esame. Decido di aspettarlo e dopo circa mezz'ora lo vedo uscire perplesso.

  • Come è andata?

  • Boh

  • come boh!?!

  • Mi ha dato il massimo perchè ha detto che in natura non ha mai visto un colore rosso come il mio.

  • Ah fantastico

  • Mica ho capito

  • Lascia stare … senti ti va di festeggiare?

  • No … ti saluto Milo

  • Aspetta – lo blocco per il braccio – avanti Robespierre non fare l'anarchico anche con me. Mi spiace per il casino che ho combinato, ma sai che ti voglio bene – Camus rimane fermo – dai … organiziamo nel nostro appartamento .. lo diciamo anche a quelli della squadra, a Marin e Shaina

  • Ci sarà anche Bronte?

  • Se vuoi no

  • Non me ne frega nulla se c'e' o non c'e'

  • Questo vuol dire che verrai?

  • Verrò – sto per abbracciarlo, ma vengo bloccato dalle sue successive parole – ma solo per prendere le mie cose.

  • Cosa vuoi dire?

  • Ho trovato un appartamento ... mi trasferisco … così potrai riavere la tua stanza

  • Io non voglio la mia stanza ... se vieni per questo motivo, allora non venire affatto

  • Devo anche prendere dei documenti da Shaina. Ti saluto. Ci vediamo stasera

E così mi ritrovo a dover organizzare una festa che non voglio per un amico che tale non è più. Stanco di dovermi continuare a scusare con lui, lo mando mentalmente a quel paese e comincio il giro di telefonate che innescherà il tutto.

Mi ritrovo così mio malgrado con un'orda di persone, di cui conosco la metà, che mi girano per casa, mezze nude e mezze ubriache, che ogni volta che mi incontrano mi danno pacche sulle spalle e mi invitano ad assaggiare qualcosa. Gironzolando per l'appartamento mi imbatto in Shura che sta tentando di lucidare un mobiletto acquistato da me e Aioria al mercato delle pulci e mai pulito da allora. Al invece sta tentando di togliere l'ultima oliva dall'ultimo Manatthan preparato dal mio collega barman, venuto appositamente per far ubriacare la compagnia. Uscendo sulle scale per cambiare aria, dopo aver evitato il fratello di Aioria e le sue paternali sull'evitare i bagordi durante il campionato, mi imbatto in Shaina che sta tentando di scrollarsi di dosso un Seiya ubriaco come una zucchina.

  • Devo avere un dono speciale per attirare tutti gli alcolizzati della zona. Ma questo chi è?

  • E' Seiya, uno della squadra di Aioros

  • E chi l'ha invitato? - Shaina con una spinta decisa si libera del polipo facendolo ruzzolare giù dalle scale.

  • E chi lo sa … del resto non so chi abbia invitato la metà delle persone che ci sono

  • Ah Milo .. le vostre feste finiscono sempre così

  • Già … per caso hai visto Camus?

  • No, ma so che dovrebbe passare

  • Già .. mi ha detto che devi dargli dei documenti

  • Si … su suo padre … quel ragazzo è veramente strano

  • Già

Dall'appartamento vedo uscire un Aioria completamente sbronzo con una ragazza bionda abbarbicata sul suo collo. Senza la minima vergogna chiede a Shaina di poter usufruire del suo letto, visto che il suo è occupato da un Mu svenuto dopo aver bevuto per errore un cubra libre – sembra che lo avesse scambiato per succo d'arancia. Ovviamente la nostra amica gli dice di no e lui, per tutta risposta, se ne frega ed entra in casa sua chiudendosi la porta alle spalle. Mentre Shaina comincia a prendere a calci la porta, veniamo richiamati da Marin, ma quando ci giriamo ciò che vediamo non è la solita Marin, ma una ragazza dai capelli mori che assomiglia alla nostra amica.

  • Cosa succede?

  • Ma che hai fatto? - Shaina visibilmente sconvolta apostrofa l'amica - i tuoi bellissimi capelli

  • Li ho tinti … non mi stanno bene?

  • Beh … il rosso ti donava di più – mi sento costretto ad intervenire

  • Non mi interessa la tua opinione Milo

Marin, visibilmente offesa, apre la porta del suo appartamento ed entra, dando inizio alla terza guerra mondiale. Lo spettacolo che ci troviamo davanti è rappresentato da Aioria e la biondina che stanno facendo – come direbbe Shaina – zin zin sul divano, completamente nudi. Marin, dopo un momento di stupore, in cui Aioria tenta alla bene e meglio di coprirsi, va verso la cucina e aprendo lo sportello sopra il lavabo afferra tutti i piatti presenti, cominciando a tirarli addosso ai due malcapitati. Mentre io e Shaina rimaniamo fermi, indecisi sul da farsi, la bionda dopo aver afferrato i suoi pochi vestiti, tenta di nascondersi dietro il divano, ma viene colpita in testa da una delle torte fatte dalla mia vicina per la festa. Aioria, con coraggio, tenta di avanzare senza preoccuparsi delle vettovaglie che gli arrivano da tutte le direzione, ma viene preso in pieno da uno dei pentolini del latte. Dopo essere franato rovinosamente a terra, tenta di calmare Marin, ottenendo l'effetto contrario. La ragazza molla tutti i piatti e avvicinandosi al malcapitato comincia a prenderlo a calci. Aioria con una rapida mossa le afferra le caviglie, trascinandola a terra e immobilizzandola

  • Ma dì, sei impazzita?

  • Come osi venire in casa mia a sbatterti una delle tue prostitute?

  • Ehi! - la bionda, di cui ci eravamo dimenticati l'esistenza, si rialza da dietro il divano offesa – io non sono una …

  • sta zitta gallina - così come era comparsa la bionda si dilegua – e tu, porco

  • hai ragione .. ti ho mancato di rispetto … non dovevo portarla qui, ma il mio letto era occupato e io

  • Non me ne frega nulla … bastardo … insensibile .. idiota .. ed io mi sono fatta pure mora …

  • Cosa? - Aioria comincia ad osservare il colore di capelli di Marin, rimanendo visibilmente sconcertato – perchè hai cambiato il tuo colore?

  • Per te, stupido!

  • Ma era così bello!

  • Cosa? Ma tu hai sempre detto che le rosse …

  • Vuoi dire che hai cambiato colore … per me?

  • Si! …

  • Oh Marin … io adoro il rosso dei tuoi capelli … mi fa impazzire … li sogno tutte le notti i tuoi capelli

  • Cosa?

  • Si … ti desidero da impazzire … dalla prima volta che ti ho visto

  • E le altre?

  • Un passatempo

  • Oh .. anche io … da quando ti ho visto la prima volta … ho cercato di attirare la tua attenzione … i dolci … la gentilezza …

  • Oh … che meraviglia

Aioria e Marin cominciano a baciarsi mentre io e Shaina ci guardiamo perplessi, per non dire sconvolti

  • Non ho parole

  • Non dirlo a me … abbiamo come coinquilini due imbecilli!

  • Concordo

  • Bastardo! Stronzo! - la bionda dopo essere uscita da sotto il divano, prende i piatti abbandonati da Marin e comincia a lanciarli in direzione di Aioria – mi hai usato … porco!

  • Ehi … non provare a rivolgerti in questo modo al mio ragazzo! - Marin si alza di scatto e dopo aver bloccato la bionda, la spinge fuori di casa – che pensi di essere così bella che gli uomini si innamorano di te all'istante? Era evidente che veniva a letto con te solo per passare il tempo. E ora sparisci.

Dopo aver richiuso la porta Marin torna ad avvinghiarsi ad Aioria e non curandosi minimamente di noi entrano nella sua camera, chiudendosi la porta alle spalle. Io e Shaina abbandoniamo il campo per tornare alla festa che ormai ha preso una piega assurda. Mentre la maggior parte dei presenti gira intorno al mobilio inscenando un finto trenino, al cui comando c'e' un Al completamente sbronzo, Shura continua a lucidare il mobile nel quale ora ci potremmo perfino specchiare. Shiryu e Hyoga, altri due membri della squadra di Aioros, stanno tentando di staccare Seiya che si è appiccicato a Bronte, che nel frattempo si è unita alla festa. Non riuscendo nel loro intento, abbandonano il campo chiamando a gran voce il loro allenatore. Ricordando il modo in cui la rossa ha steso i malcapitati della nostra serata al pub, tento di liberarla dall'ingombro del ragazzo, ma riesco nel mio tento solo grazie all'aiuto di Aioros; il quale dopo essersi scusato mille volte con la rossa trascina il suo atleta per un orecchio fuori dall'appartamento.

  • Carino il tuo amico

  • Seiya?

  • Quale era dei due Seiya?

  • Quello che ti stava avvinghiato

  • Il nano? Vuoi scherzare … quello è un idiota … io mi riferivo al soccorritore

  • ah .. Aioros … il fratello del mio coinquilino

  • si … lui …. è fidanzato?

  • Credo di si … perchè?

  • Sai quanto mi piacciono i biondi... ora che sei blu devo rinunciare a te, per cui magari ci faccio un pensierino – non so se ridere o picchiarla, ma il suo sorriso impertinente mi fa comprendere la presa in giro – allora … mi sembra che questa festa stia degenerando

  • In effetti – mentre vedo sbucare dalla camera di Aioria un Mu che corre velocemente verso il bagno con una mano sulla bocca, mi dispero per aver organizzato questa bolgia - forse è meglio che ci allontaniamo

  • Andiamo nella tua stanza?

  • Io non ho una stanza … o meglio … si … ora che tuo fratello se ne va ce l'ho …

  • Ottimo … andiamo … ho bisogno di scambiare due parole con te

  • No … - ripenso al fatto che di li a poco suo fratello verrà a riprendersi i vestiti e considerando l'imprevedibilità degli eventi in presenza di Bronte opto per un'altra soluzione – andiamo nella stanza di Shaina .. staremo più tranquilli

  • Ok

Riuscendo a schivare i cadaveri delle persone ormai completamente ubriache ammucchiate ai lati dell'appartamento, raggiungiamo quasi indenni la camera della mia vicina. Non faccio in tempo a chiudere la porta che mi ritrovo la lingua di Bronte in gola. La rossa, senza il minimo preavviso mi spinge sul letto e comincia a sfilarmi la maglietta.



Ciao a tutti, ecco un nuovo aggiornamento. Il prossimo lo pubblicherò all'inizio del prossimo mese, anche io vado in ferie ;-)). Un saluto a tutti quelli che continuano a leggere la storia e un grazie in particolare a quelli che la recensiscono, anche questa volta purtroppo non ho il tempo di rispondere, ma vi assicuro che mi fate morire dal ridere.


  
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