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Autore: FunnyPink    16/08/2010    10 recensioni
La mia storia, mi dispiace ma non ho saputo trattenerla mi è venuta e ho dovuto scriverla, le parole sono uscite con vita propria.
Edward e Bella sono destinati a incontrarsi, lei non ha avuto una vita facile, vive per strada, neanche lui ha conosciuto subito la felicità, ma l'ha trovata grazie e a Esme e Carlisle, ma quando entrerà nella sua vita Bella...
Sono umani, sono giovani, cosa hanno da perdere, tutto e niente!
Dal -Capitolo 10-:
-Dopo qualche secondo la sua voce mi arrivò agli orecchi
"aiutami, ti prego, Edward, aiutami"
Crollò, le sue gambe cedettero, e sentii, il suo peso scivolare giù, le feci forza sul suo corpo tenendola, in un attimo mi ero chinato, e le avevo passato un braccio dietro i ginocchi, la sua testa stava appoggiata di lato al mio braccio, senza forze, ma sveglia, sentivo il respiro e lievi gemiti
"Edward, ti prego"
"ci sono io, non ti preoccupare ci sono, io, ti aiuto io"-
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
Capitoli:
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Ciao! Allora si inverte il Pov, ma il succo non cambia, siamo sempre sul letto dell'ospedale e quel gran pezzo di Edward l'ha praticamente invitata a casa, cioè non l'ha invitata ha fatto tutto lui!

Sapete che ci c'è un hotel, anche sulla costa adriatica che d'inverno è disposti a dare ospitalità per una settimana a quasi 200 senzatetto?

Immaginate una persona che vive tutto l'anno su un marciapiede, in un cartone o in uno straccio, dormire un paio di notti in letto vero, con un cuscino vero e delle coperte, e soprattutto immaginate la possibilità di fare un vero bagno!







Pov Edward







Bella stava ancora fissandomi, come se avessi fatto una magia avanti ai suoi occhi. Provavo per lei uno strano affetto, mi sentivo...non saprei dirlo con precisione, ma protettivo nei suoi confronti, anche prima di sapere cosa fosse successo, non era mai stata pietà Con l'episodio della stanza e la sua paura, avevo capito che era strano tutto ciò, che il suo comportamento così ostile verso, si un estraneo, ma un dottore era una paura radicale per tutte le persone.

Non so perché proprio lei, con tutte le persone che incontro ogni giorno, non lo so è stato istintivo, e ho fatto bene, me ne rendo conto adesso, per quanto sappia poco di lei, non è una persona che se ne approfitterà. E' una ragazza che ha avuto troppo poco dalla vita per poterne dare ancora, ma io spero di aiutarla, intanto le offrirò un posto a casa. Alice ne andrà pazza, Jasper spero capisca, gli affideremo il camerino, sperando sia abbastanza confortevole, le donerei con piacere una delle due camere matrimoniali, ma sono piene di oggetti dei miei genitori e di Rose e Emmett, che verranno da noi tra un paio di settimane.

Non so quando la dimetteranno, ma se ci sarà ancora la mia famiglia non vorrei turbarla, scommetto che non vorrebbe mai occupare le loro stanze, quindi il camerino andrà più che bene, infondo non è neanche troppo -ino.

Allora Bella” esordisco per rompere il silenzio “raccontami ancora di te, cosa hai fatto all'orfanotrofio, studiavi? cosa ti piace fare?”

All'orfanotrofio non è che succedesse molto, una volta sono stata adottata anche io, ma è durata una settimana e è stato molto brutto, mi hanno subito riportato indietro. Non avevo grandi amiche, c'erano solo un ragazzo e una bambina con cui ero più legata, una bimba più piccola di me, credo che vedesse in me una sorella, veniva sempre a rifugiarsi e a farmi compagnia in silenzio, e io le leggevo delle storie. Il ragazzo aveva qualche anno più di me, si è dimostrato gentile e carino, mi ha aiutato contro quelli più grandi e tosti, che non facevano che prendermi di mira per un certo periodo, mi chiamava sempre Bell, è stato come avere un fratello, anche se è arrivato dopo rispetto a molti di noi, ha avuto fortuna e è stato adottato, non l'ho più visto.

Vediamo... ho un diploma! Sembra strano ma è vero ho studiato all'orfanotrofio nel gruppo con i più grandi, non erano molti i ragazzi di quelle età e ci raggruppavano per farci studiare, dato che ero sveglia e studiosa, a sedici anni, un ispettore è venuto a farci l'esame e mi sono diplomata, nella bustina che hai aperto prima c'è anche quel pezzo di carta. Poi vediamo cosa mi piace...ah si mi piaceva leggere, ma adesso non lo faccio più perché è ovvio non ho molti libri, amavo molto i classici, e amo passeggiare nei parchi, uno dei pochi svaghi che mi sono sempre potuta concedere, camminare a piedi nudi a Central Park, distendermi lungo la riva, sotto le fronde di un salice”.

Si ferma pensosa e sognante a quel bellissimo ricordo, non l'ho mai interrotta, ma adesso lo devo fare “bé allora ti troverai bene a casa mia, soprattutto nella mia stanza...cioè, oddio non pensare male, solo che la mia camera ha una parete che è quasi per intero ricoperta di libri, classici, fantasy, thriller e volumi storici, anche io amo leggere!” le sorrisi entusiasta e lei rispose altrettanto felice al pensiero.

Mentre stavamo ancora qui a rimuginare ai nostri ricordi, pensai che tra sei giorni era il suo compleanno, e le avrei voluto fare un regalo, visto che amava molto i classici, potrei fargli una raccolta di qualche scrittore, avevo già una mezza idea, chissà...

Edward” mi chiamò intimidita, chissà per cosa

Dimmi”

ecco, non vorrei, cioè tu mi hai già detto qualcosa di te ma perché non mi racconti qualcos'altro, cioè solo se vuoi!”sorrisi, aveva sempre paura di essere impicciona, ma saremmo stati coinquilini, quindi volevo che si fidasse e si sentisse in completo agio con me

Certo, allora sai il nome mio e dei miei fratelli, vediamo sono stato adottato che avevo quasi due anni, ero un soldo di cacio, quindi non ho ricordi del prima, sono stato adottato per secondo il primo è stato Emmett, io dopo due anni e quello stesso anno, hanno adottato anche Rosalie, poi è venuta Alice, la piccola di casa e qualche anno dopo Jasper lui era già un ragazzino, siamo sempre stati una bella squadra, assortiti, di caratteri somatici e personalità diversa. Nostra madre non ha mai potuto avere figli, ma aveva così tanto amore da donare, che hanno preferito adottare dei bambini, e visto che i soldi non gli mancavano si sono riempiti la casa, ma non hanno mai fatto mancare niente a nessuno, tantomeno l'affetto, è davvero una persona fantastica, te la presenterò.

Poi c'è mio padre, è un dottore sai Carlisle, un primario in un paesino di Washington, è una persona che ammiro, mi ha insegnato tanto, e mi ha ispirato la mia carriera, come vedi.” feci una pausa

che bella storia” sospirò Bella, capivo la mia fortuna, e non replicai.

Vediamo qualcosa di me... già ti ho detto che amo leggere, sono dottore, mi sono laureato in tempo di record, prima del tempo, non mi chiedere come ho fatto, so solo che mi son buttato nello studio tutto mi viene facile e eccomi qui, mi manca un'ultima specializzazione, ma sinceramente amo anche quello che faccio adesso. A 23 anni, mi sento realizzato, non è da molti, ma aiutare gli altri mi soddisfa e il lavoro alle ambulanze mi piace, ma continuerò ormai fino alla fine il prossimo anno, e poi si vedrà, non ti nascondo che mi piacerebbe andare in un paesino tranquillo come ha fatto mio padre... dimmi poi tu che altro vuoi sapere”

Ti sei laureato in fretta, devi essere molto intelligente a 23 anni e ti manca solo un anno quanti anni di studio hai fatto?”

sei, mi manca il settimo, la mia fortuna è stata che ho iniziato le scuole un pochino prima, i miei genitori lavoravano e come te ero molto sveglio, volevo in tutti i modi andare a scuola!” risi “vedi abbiamo qualcosa in comune abbiamo fatto tutto in fretta con la scuola” lei annuì e sorrise.

dimmi oltre a leggere che ti piace fare?”

suonare, io suono il pianoforte e un pochino la chitarra, ho composto anche qualcosa per i miei e le mie sorelle, niente di che però mi rilassa, la musica è ottima dopo una giornata di studio, poi vediamo mi piace mangiare il cioccolato, ma quello non conta vero?” sorrisi

non saprei, sai non ho mai mangiato molto cioccolato”

giusto! Cavolo rimedieremo quando saremo a casa mia!”.

A proposito di questo Edward, io non vorrei disturbare, cioè non posso neanche ripagarti in qualche modo, non mi conosci neanche, sono un'estranea e ci sono i tuoi fratelli, non voglio scomodarti, forse non è il caso, te l'ho detto io vivevo nella strada, non sono abituata neanche a un cuscino, mi sentirei fuori posto, ti farei fare figure bruttine e poi...”

hei, hei ferma il treno” sorrisi “il disturbo non c'è, il posto non manca abbiamo un casone grandissimo, e puoi stare per conto tuo, oppure con noi. Ma non si discute che sarà nella nostra casa, ti abituerai in fretta, ti insegneremo noi, non devi vergognarti. Siamo giovani e non ci scandalizziamo di nulla, ne abbiamo combinate noi all'inizio, pensa che a casa nostra Alice l'unica ragazza, l'unica cosa che fa è pulire, a cucinare ci penso io, a lavare e stirare Jasper, ognuno di noi pensa alle proprie stanze e alle due vuote dei miei e degli altri miei fratelli, a proposito per te abbiamo la stanza degli ospiti”.

Non sembrò trovare ancora altri protesti, in quel momento mi arrivò una chiamata

scusa Bella....Pronto?”

Hei Ed, sono arrivato all'ospedale adesso, sto attaccando il turno, vuoi che venga prima da te, mi hai detto che una ragazza avrebbe bisogno di me?”

Si è così, potresti passare subito, noi stiamo parlando qui da un po', poi cercheremo di convincerla, ah e ti devo dire una novità”

ok dimmi stanza e piano”

terzo piano, stanza 308 mi pare”

salgo” riattaccai, ricambiando lo sguardo di Bella che mi fissava ora seria.

Ti avevo parlato di mio fratello Jasper, lo psicologo, ecco sta arrivando, come ti ho detto non devi per forza fare qualcosa che non vuoi, parlaci e dopo mi dirai se è degno di fiducia, e per la cronaca quando è a casa non filosofeggia, quindi tranquilla” le sorrisi incoraggiante, ma la vidi muoversi un po' a disagio sul letto, si era spostata tutta su un lato del materasso, più lontano della porta possibile, aveva ancora molta strada da fare per fidarsi degli altri.

Hei Edward, sono qui, ciao!”disse la figura di Jasper appena arrivato sulla cornice della porta, nello stesso momento mi ero sentito afferrare un braccio, la morsa di Bella era ferrea, una mano mi teneva la manica, mentre l'altra l'avambraccio, e era volta verso la porta, cercai di fare il disinvolto.

Ciao Jasper, buongiorno, spero che Alice non abbia mandato a fuoco la cucina stamani” rise

Tranquillo ho fatto io il caffè!”lo vidi ancora fissare la ragazza, assottigliava in modo strano gli occhi, anche lei non era da meno lo fissava in modo strano, ma magari lo stava studiando. Interruppi il tutto cercando di farli sentire a loro agio

Jasper, ti presento una mia amica Isabella, Bella questo è mio fratello Jasper”.

E' incredibile somigli... no non è possibile, è che... scusa ti sembrerò pazzo”disse a disagio, non capii che volesse dire, la fissava e lei ricambiava, in silenzio. Poi Jasper fece qualche passo nella stanza, “hai il neo proprio come...non è possibile, oh mio Dio! Sei tu è impossibile, sei...sei... BELL!”

c'era qualcosa che non afferravo, la conosceva? la vidi rilassarsi un po', non mollò la presa sull'avambraccio, ma lasciò la manica, mi guardò sorridendo e poi si volse nuovamente verso di lui.

Jazz, sei Jazz vero? È tuo fratello? Edward è lui! Il mio amico dell'orfanotrofio, incredibile trovarlo dopo...dopo...”.

Finalmente capii anche io qualcosa, il suo caro amico, mio fratello. Che cosa strana, che caso incredibile, magari sarebbe stava nuovamente felice e c'era qualcosa di fantastico in questo, il fato stava girando nel senso giusto finalmente per lei.

Lui le si avvicinò di qualche passo, anche lei era veramente felice di vederlo, si vedeva che voleva salutarlo come si deve, ma non riuscì a lasciarsi andare, e si strinse ancora pi verso di me, praticamente mi stava quasi in collo, perché stava per scendere dal letto. Mi dispiaceva per quello che provava ma ero felice che si fidasse così di me. In ogni caso Jasper da persona con occhio quale che è si fermò e cercando di mantenere sempre lo sguardo disinvolto, si guardò e adocchio una poltrona al muro, dove ieri sera era seduta Rosalie.

posso sedermi?” chiese, Bella annuì e lui prese posto accavallando la gamba, si guardò attorno, fisso un po' la sua mano arpionata a me, e la mia che le massaggiava la spalla e il braccio a momenti per farla rilassare, ma distolse subito lo sguardo, e poi portò gli occhi a Bella.

Qui c'è qualcuno che ha bisogno di me, forse” Guardai Bella negli occhi, era titubante il sorriso si era un po' spento. Sperando di non farla innervosire presi parola.

E' per Bella, è successo, ecco una cosa brutta, non ricorda ancora niente, ieri ci siamo conosciuti qui, ha trovato un bambino abbandonato e io con l'ambulanza l'ho accompagnata qui col bambino e dopo le ho curato il ginocchio, e abbiamo parlato un pochino, ieri mattina Bella è venuta all'ospedale, era coperta di ferite e chiedeva il mio aiuto, Rose mi ha aiutato, lei ecco era in pessime condizioni è crollata tra le mie braccia, e non voleva nessun altro non si fidava di altri, lei vedi, qualcuno l'ha toccata, l'hanno...l'hanno”come posso dire una cosa del genere, le parole non mi uscivano, mi innervosivo solo al pensiero, sentii la sua mano afferrarmi la mia, la stringeva, la rigirava, la lasciai fare, quando strinse e ricambiai, sospirò e capii in quel momento quanto fosse forte quella ragazza, l'avrebbe detto, da sola.

sono...sono stata violentata Jasper” disse con voce abbastanza forte da farsi sentire anche se incrinata dal timore. Non vidi la smorfia di rabbia che si dipinse sul volto di mio fratello, continuavo a fissarla, mentre lei giocava con la mia mano, seria e imbarazzata. In quel momento se avevo ancora dubbi seppi che avevo fatto la scelta giusta, erano scivolati via. Bella era si bellissima, e con un passato triste, ma aveva anche una forza dentro che io non potevo immaginarmi, nessuno meritava più di lei ed ero fiero di esser stato io la persona che aveva scelto, e fiero di poter in qualche modo aiutarla, perché lo farò, e con convinzione, ci metterò il cuore.







Allora! Come vi sembra? Sono in vacanza in montagna, approposito vi saluto da Lizzano Belvedere! E il tempo per scrivere diminuisce, qui si fanno passeggiate, scarpinate e puntatine nei paesini, che sono davvero fantastici.

Perdonatemi se non è un gran che, vi ho già detto che non sono una gran pretenziosa, è solo la mia piccola storia, che è venuta così, come tante altre che però non pubblico.

Jasper conosce Bella, un altro pezzo del suo passato. Avete notato come Bella, abbia sempre cercato appoggio in figure maschili, di solito più grandi di lei? Ha sempre avuto bisogno di un riferimento importante, perché è si forte, lo notiamo nella sua ultima frase, nonostante la paura riesce ad ammettere cosa le è successo, non è da tutti, dopo un trauma, ma ha bisogno di punti fermi forti, che sono degli amici, dei protettori, dei fratelli, ma adesso che cresce cosa saranno questi punti di riferimento?

Grazie a MoonLight_95

micol_cullen1997

giova71

keska

vanderbit

   
 
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