Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: FunnyPink    22/08/2010    11 recensioni
La mia storia, mi dispiace ma non ho saputo trattenerla mi è venuta e ho dovuto scriverla, le parole sono uscite con vita propria.
Edward e Bella sono destinati a incontrarsi, lei non ha avuto una vita facile, vive per strada, neanche lui ha conosciuto subito la felicità, ma l'ha trovata grazie e a Esme e Carlisle, ma quando entrerà nella sua vita Bella...
Sono umani, sono giovani, cosa hanno da perdere, tutto e niente!
Dal -Capitolo 10-:
-Dopo qualche secondo la sua voce mi arrivò agli orecchi
"aiutami, ti prego, Edward, aiutami"
Crollò, le sue gambe cedettero, e sentii, il suo peso scivolare giù, le feci forza sul suo corpo tenendola, in un attimo mi ero chinato, e le avevo passato un braccio dietro i ginocchi, la sua testa stava appoggiata di lato al mio braccio, senza forze, ma sveglia, sentivo il respiro e lievi gemiti
"Edward, ti prego"
"ci sono io, non ti preoccupare ci sono, io, ti aiuto io"-
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Purtroppo sono di rientro dalle vacanze, che peccato stavo così bene in montagna, fresco, aria pura, passeggiate, montagne, funghi! Ci credete ho trovato dei porcini, sono una fungaiola provetta!

Apparte gli scherzi, il capitolo è un mix Edward e Bella e di emozioni diverse, spero non vi annoi troppo.





Pov Edward





Quello che aveva fatto era solo un piccolo passo, adesso sarebbe venuto il difficile. Dimenticare sarebbe stato difficile e terribilmente sbagliato come aveva detto Jasper, ma bisognava andare avanti, superare la paura e denunciare l'accaduto, provare a rifarsi una vita. Ma era una via stretta e piena di curve, per quanto potessimo aiutarla, era lei che doveva percorrerla.

Ancora le ferite erano troppo fresche per fare tutto ciò, qualche volta schizzava dallo spavento se non si accorgeva che ero io a toccarla, farla visitare da altri dottori era stato una difficoltà immane, voleva solo me. Per fortuna arrivò qualche piccola buona notizia in serata, il dottore disse:

Signorina Swan, abbiamo i risultati delle analisi di ieri”

lei mi guardò interrogativa e spaventata, non sapeva, lei non era cosciente.

mentre ti facevamo dormire, abbiamo fatto delle analisi Bella, un prelievo di sangue, e una visita ginecologica...no no tranquilla, io ho fatto il prelievo e controllato gli ematomi, su alcuni ho applicato un soluzione unguente, mentre la visita l'ha fatta Rosalie, poi mentre facevi le analisi son rimasto sempre con te”. Si era già allarmata all'idea che qualcun altro avesse potuto sfiorarla, la verità era che mi avevano aiutato a muoverla per curarla, altri dottori avevano tastato le sue ferite e una dottoressa aveva rifatto la visita precedente di Rosalie, ma non volevo turbarla e poi eravamo sempre stati presenti.

Il dottore sembrava volesse ribattere in qualche modo, e gli avrei rifilato un pugno in faccia se l'avesse fatto, ma lui sensibilità zero? È noto che molti dottori non ne hanno, ma stiamo parlando di una ragazza che ha subito una violenza, perdiana. Lo guardai voltandomi verso di lui, e credo si accorse del mio aspetto minaccioso, infatti se non ringhiai fu un miracolo, e non aggiunse niente.

Beh ecco, si le analisi sono andate bene, quelle del sangue, presentano dei valori sballati, ma in voi giovani è molto frequente, dovrebbe cercare di mangiare un po' di più e variare la sua dieta. E' carente di molte vitamine, e scommetto che a volte salta direttamente i pasti, il che è sbagliatissimo, piuttosto della frutta o delle barrette, in ogni caso le stiamo somministrando anche vitamine, calcio, magnesio e altre sostanze utili al suo organismo nel suo flebo, questo tanto per informarla su cosa sta assumendo”.

Ci credo poverina non mangiava sano, chissà di cosa si fosse dovuta accontentare in tutto questo tempo, mentre io andavo ad abbuffarmi da mia madre o mangiavo quelle schifezze del McDonald.

Le visite hanno evidenziato come già le anno detto lesioni al costato, e due costole inclinate, il dito di un piede slogato, e varie infiammazioni di alcuni muscoli, del polso e dell'avambraccio. Gli ematomi, sono estesi e nei prossimi giorni diverranno gialli, per poi scomparire, lo stesso la guancia, già pare più sgonfia, mentre per la tempia dovrà tenere i punti ancora un po'. La testa ha subito un trauma cranico, e non è sottovalutare, in ogni caso, non ci sono problemi interni, e perora sembra che non ci sia nausea, il problema sarà alzarsi, tra qualche giorno, proveremo a farle poggiare i piedi per terra”.



Era un po' presto per farla alzare, con un trauma cranico e le costole soprattutto non del tutto risaldate, ma qui andavano di fretta, già la mattina avevo litigato con i dottori.

Quale era il problema? il problema è quello americano ossia la copertura sanitaria!

Bella non era coperta da nessuna assicurazione, quindi i medici non potevano assicurarle niente di più di una più-breve-possibile degenza. L'avrebbero messa in piedi e buttata fuori in fretta e furia, con il rischio di aggravare la situazione. Io stesso ero andato a protestare, offrendo la mia assicurazione e insistendo di voler pagare, ma non era una clinica privata, e Bella non avrebbe acconsentito in nessun modo che io utilizzassi i miei soldi. Fortunatamente dopo questi 10gg sarebbe venuta a casa mia, e avrei potuto darle tutto il mio supporto e prolungato la sua degenza.



Per le altre analisi, quelle della visita ginecologica, la informiamo, che non abbiamo riscontrato positività in nessuna delle malattie sessualmente trasmissibili, come l'AIDS per esempio, ha una contusione brutta al collo dell'utero, non possiamo intervenirci e può darsi si deformi leggermente, ma ancora non si preoccupi, le rifaremo analisi più avanti, mentre il test di gravidanza è negativo, e basta... mi pare tutto qui, adesso la lascio, che oggi c'è molta...”

Potei essere solo contento della sua fuga, ero scioccato e spaventato, la sentivo vicino a me, l'irrigidita del corpo di Bella. Non sapevo cosa sarebbe potuto succedere. Mi voltai verso di lei, stava guardando avanti a se la parete, ma non la stava guardando veramente, fissava il vuoto, in silenzio. Mi spaventai quando fece un ansimo molto forte, come se stesse annaspando nell'aria

Bella...” cercai di chiamarla, ero costernato e spaventato

NO” disse, lo fece ancora, tirò la testa all'indietro

Per piacere Edward...po-potresti uscire un attimo”

ma Bella sei sicura, io voglio aiutarti, tu non devi vergognarti di me” gli chiesi disperato, avevo paura a lasciarla sola.

per favore” disse la sua vocina sempre più fievole “E-dward” insistette incrinata. Non volevo costringerla alla mia presenza, così maledicendomi uscii lentamente dalla stanza. Quando stavo chiudendomi la porta dietro sentii delle voci venirmi incontro dei miei fratelli.

Hei fratellone” la piccola Alice

Hei Edward” la voce era di Jasper “hei che hai? Perché sei fuori?”

li sentii a malapena, stavo ascoltando i singhiozzi dietro la porta.

Che è successo?” si distinse un singhiozzo più forte degli altri che mi strinse il cuore, poi lamenti, e un grido di rabbia, di dolore. Mi volsi verso gli altri per poggiare la testa alla porta, e notai la presenza di Rosalie insieme agli altri due, guardava nervosa la porta.

Edward” disse delicata la voce di Alice e si sporse verso di me, e mi asciugò una lacrima che non sapevo di aver versato. Un grido più forte di altri, un senso di inadeguatezza e la mano che istintiva si porta alla maniglia, ma non la apre. Osservo mia sorella, strizzare gli occhi e guardarmi e in un attimo me la ritrovai tra le braccia che si aggrappa a me. E' ancora difficile per lei, un problema che non si supera mai del tutto, quel dolore le ricorda il suo nonostante ora stia bene e abbia Emmett, quando aveva quel genere di attacchi spesso cercava me, lo ha sempre fatto anche quando ero ragazzino, ma in quel momento non volevo stesse male ancora.

Jasper, perché...perché non porti Rose, a bere qualcosa, non qui” lui annuì e prese la sorella tra le braccia e la portò via. Le grida erano ancora alte, anche se adesso sembrava più esserci un lamento continuo, e singhiozzi. Mi sedetti sulla sedia più vicina, chiudendo gli occhi e tirandomi con forza i capelli, respiravo affannosamente, e fui grato a quelle mani quando cominciarono ad accarezzarmi la testa con fare gentile, presto mi ritrovai poggiato contro il suo ventre, mentre mi calmava con le sue carezze, la mia piccola sorellina.

I ragazzi erano tornati via, io sarei rimasto l'ennesima notte nella sua stanza, il lettino accanto era il mio ormai. Rientrai da lei dopo due ore, sperando che si fosse calmata, e bussando prima alla porta. Mi fece entrare e senza dire niente recuperai il guanciale nell'angolo della stanza aiutandola a infilarlo nuovamente sulla schiena, rialzai le coperte, re-infilai la flebo, che si era staccato e controllai la fasciature, tutto con disinvoltura, non chiedendole nulla.

Quando fu tutto sistemato, tirai fuori il regalo.

Bella ti avevo detto che volevo iniziarti alla cioccolata...ebbene ti ho portato questo, è uno degli snack che preferisco, è un kitkat”

La sentii sbuffare e voltandomi la vidi sorridere lievemente, ma anche se non era un gran sorriso, era una mia vittoria.

Mi dispiace, però dovrai dividerlo con me era l'ultimo e io non resisto”

Ok” mi rispose soltanto, ci mangiammo la nostra cioccolata.





Pov Bella



Il giorno seguente, stavo guardando la tv, erano quasi le dieci, ed Edward dormiva ancora, ho l'impressione che la sera prima avesse fatto tardi anche se non so come, non lo credevo un gran dormiglione, arrivò una ragazza chiamandolo.

Quando si affacciò con la testa dalla porta, mi vide e sorrise

Ciao, hai visto Edward?” non sapevo bene chi fosse, ma gli indicai il lettino vicino al mio, lei lo fisso stupita e ridacchiò.

posso fare una cosa?”mi chiese ancora, io non capendo nulla annuii, lei entrò nel bagno della stanza, e la vidi uscire con una panno zuppo in mano che lasciava qualche gocciolina in terra, arrivata vicino ad Edward, mi stupii molto mando la vidi mettersi sopra di lui, ridacchiare, e strizzare il panno sopra la faccia.

Inutile ripetere le sue imprecazioni e le parolacce che gli uscirono di bocca, si divincolò della sua coperta, cercando di prendere la ragazzina.

Accidenti a te Alice sei un mostriciattolo” le disse infine,lisciandosi i capelli. Ma lei non sembrava prendersela ridacchiava ancora. Ecco chi era la ragazza, ricordai il nome e capii che fosse sua sorella.

Quando si voltò, lo osservai sbalordita, complice il fatto che si fosse appena svegliato, e l'acqua in testa... aveva una cresta di capelli, completamente alzata, sembrava più un pappagallo.

oh, ah Bella sei sveglia, buongiorno”

Ma invece di rispondergli non potei trattenermi, e scoppiai a ridere, una risata di puro divertimento, a cui si aggiunse quella di Alice e quella di Jasper che stava sulla porta, Edward sembrava offeso, si alzò specchiandosi nel bagno.

Ma porca...” imprecò abbassandosi il ciuffo, lo vidi fermarsi e guardarmi un attimo, me la stavo ancora ridendo, sorrise appena, non riuscendo a tenere il broncio, scattò invece ed afferrò la sorella caricandosela in spalla come un sacco di patate, era piccola e magrolina e suppongo che fosse facile caricarsela. Lei ovviamente cominciò a dibattersi.

No, dai mollami” lui fece finta di lasciarla cadere, lei gridò “no! Mettimi giù per bene, ti prego, Jasper, amore ti prego aiutami” lui rideva

non ho visto quello che è successo, ma ho il sospetto che te lo sia guadagnato” lei fece una smorfia, arrabbiata, stavo ridendo di nuovo, lei si volse verso di me

ti prego Bella, aiutami tuuuu” si lamentò, io indicai il lettino cui ero costretta e lei sbuffò, “me la pagherete”. Stranamente, questa minaccia mi piaceva, era una cosa divertente, suppongo familiare, e la ragazza non si era preoccupata per niente a coinvolgermi subito, era strano, almeno per me non avevo grandi amiche, l'unica simile era stata Leah.

Allora Bella, stai conoscendo tutta la mia famiglia, dopo Rose e Jasper...questo mostriciattolo è la mia sorellina Alice”

Edward secondo te come faccio a presentarmi, la mia faccia sta qua dietro” lui ridacchiò ma lei lo bloccò “NON PROVARE a fare battute che c'entrino con la mia faccia e il mio culo, perché divento violenta”

si signor signora”disse lui mollandola giù, lei si ricompose e cercò di dargli un pestone, ma lui continuava a ridere, allora sbuffò e si avvicinò a me, e stranamente non glielo impedii, era già una figura familiare? Non lo so ma il teatrino era riuscito.

ciao Bella, mi hanno detto che ti piace essere chiamata così, ma se vuoi ti chiamo Isabella, anche se pure io preferisco Bella, è carino, comunque io sono Alice, la sorella di questi due stronzi, purtroppo quello alla porta è anche il mio fidanzato, ma ancora per poco, se non impara a difendere la sua ragazza, e questa volta parlo sul serio, Jasper non ridacchiare o prendo a botte pure te quando ho finito con Edward” si volse e fece la linguaccia a Jazz, che rise ancora, io invece ero ancora bloccata per la parlantina a macchinetta di poco fa.

solo Bella va bene, lo preferisco”mi sorrise

Mi hanno detto che conosci Jasper da molto”

Si eravamo molto amici da bambini all'orfanotrofio, io lo chiamavo Jazz” le risposi, lei sorrise e rivolgendosi al suo ragazzo “amore ma sai che è un bel nomignolo davvero, Bella ti dispiace se lo uso anche io, non era una cosa solo vostra?”che domanda strana, era il suo ragazzo, poteva chiamarlo come voleva “certo Alice, era una cosa tra bambini, eravamo gli unici che avevamo legato un po' di più”

Lei era Bell” disse Jasper

Che carino che vi siate re-incontrati” sorrise, poi parve ricordarsi di qualcosa “dimenticavo Edward questi sono per te” e gli lanciò una maglia e un paio di Jeans “ma dove...eccoli, anche questi” e vidi volare anche un paio di boxer “Alice insomma!” disse lui imbarazzato e nascondendoli nel pugno, ma lei non ci fece caso “questo invece è per te Bella, supponevo ti volessi cambiare sono una paio di pantaloni di una tuta e un paio di magliette e dell'intimo pulito per un paio di giorni” sperai che non tirasse fuori anche quello, ero già imbarazzata per il gesto.

Alice non dovevi”

certo che dovevo, sono venuta apposta, anzi ora scacciamo questi due maschiacci, e facciamo cose di donne, qui bisogna darsi una bella pulita e voglio lavare i tuoi bei capelli, ho dei prodotti buonissimi, la robaccia dell'ospedale li sfibrerà tutti se non intervengo”.

Alice, aveva fatto tutto da sola, e non potei tirarmi indietro.

Aveva qualcosa in comune col fratello, con Edward, era riuscita a mettermi a proprio agio, in un modo tutto suo, un modo un po' esuberante, ma gentile e sincero.





Allora che ne dite, l'entrata in scena alla Alice, è degna di lei? Adoro la sua energia, vorrei essere sempre così, piena di vita, spero non vi dispiaccia questo capitolo più lungo l'ho intriso di sentimenti contrastanti, può sembrarvi una bischerata (termine toscano), ma i muse che stanno in sottofondo mi hanno aiutato, con i loro suoni contrastanti le parole a momenti romantiche a momenti arrabbiate con il mondo intero!

Grazie a tutti i lettori, siete tanti, non credevo che potessero leggerlo così tante persone, per quanto molti sicuramente non apprezzeranno, ringrazio anche chi ha lasciato le sue note:

Gattino Bianco, grazie, in effetti avevo già pensato a un Jazz Pov per quelle parole e i dubbi che ha ma visto che lo hai chiesto, ho pensato che forse male non ci stava nello scorso capitolo, dato che era corto

VittoriaKf sono felice che riescano a trasparire i sentimenti che intendo mostrare!

Fabiiiiiiiii non lo so realmente, per fortuna, ma penso che per sopravvivere in certi modi e a dei traumi, bisogna essere forti, trovare la forza da qualche parte.

Giova71 Jazz è uno specialista, ma soprattutto è anche una spalla in più un amico e qualcosa di familiare e bello della sua vita, la aiuterà a rendere più tranquilla e a suo agio la nuova vita.

Lullaby89 ciao,benvenuta e grazie per i complimenti continuo a pensare che esagerate sempre.

Vanderbit grazie, come ho detto Jazz è una presenza familiare e e importante, anche solo il saperlo presente. Il rapporto con Edward è strano ma forte.

   
 
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: FunnyPink