Libri > Il diario del vampiro
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Autore: CamelliaRaped    24/08/2010    7 recensioni
Damon Salvatore comprende di non potere avere Elena tutta per sè e accecato dalla rabbia pensa solo alla vendetta. E decide di far del male all'unica persona che nel gruppo di amici della sua amata non è in grado di difendersi appieno (o almeno secondo lui) ovvero Bonnie, il suo uccellino. Ma sarà davvero così?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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[I vostri commenti mi fanno sempre battere il cuore. Vorrei che la mia fan fiction risollevi piacevolmente le ore più noiose della giornata e sono contenta che il mio compito stia riuscendo ^^ Per gaga96: grazie per i tuoi complimenti mi invogli ad emozionare ancora di più! Spero vivamente che questa fan fiction la conoscano in tanti perchè scrivere per un pubblico che ti segue è una sensazione meravigliosa. Per Sango91: non so come ringraziarti, seriamente! Hai detto delle cose bellissime e mi scuso per non aver aggiornato in tempo <3 spero che questo capitolo ti piaccia come spero piacerà a tutti i visitatori che la leggono!Per l'attore Ian sono d'accordo con te è veramente bellissimo e azzeccato. Considera che io l'ho notato quando faceva Lost! Veramente molto particolare e un ottimo attore farà strada..

Grazie ancora a tutti, scrivo per voi <3 ]

4

-Stefan, Damon non si fa vedere da ore, è quasi sera inoltrata, secondo te che fine può aver fatto?-
-Non lo so Elena..Sembrava scosso da qualcosa..-
Elena si voltò verso Stefan, prendendo il suo viso tra le delicate mani bianche, i suoi  occhi di un azzurro così intenso concentrati a guardare quelli verde scuro del suo compagno. Parlò scegliendo con cura le parole:
-Tu sai che io nutro molta fiducia nei confronti di Damon.-
-Sì.-
- E sai anche che io e lui abbiamo sintonia, ci comprendiamo appieno. Ma io avverto qualcosa nell’aria. Sento che voglia fare qualcosa per puro scopo vendicativo.-
Erano seduto sul letto della camera di Stefan, e quest’ultimo sembrava sorpreso quanto turbato.
-Avverti veramente questo pericolo?-
-Sì.-
-Allora devo assolutamente trovarlo. Non deve essere versato altro sangue capisci? Dobbiamo smetterla di discutere fra di noi. E litigare con Damon non è sempre un bene.-
-Adesso sei molto più forte Stefan - sussurrò Elena mentre avvicinava le sue labbra morbide alle sue - Ma dovete smetterla. Entrambi. Dobbiamo restare uniti. Insieme. Non ricordi la profezia di Bonnie di cui avevamo parlato?-
A quel nome una luce di comprensione illuminò lo sguardo di Stefan.
-Elena…Se Damon dovesse vendicarsi secondo te cosa farebbe?-
Elena parve riflettere molto attentamente - Ora come ora penso che adotterebbe il metodo di “attacco ciò che più ami” quindi…- Elena tremò leggermente - Pensi che..-
-Non avrebbe il coraggio di attaccare Meredith. Trova Matt talmente inutile che nemmeno si impegna a ricordare il suo nome.. Quindi..-
-Ma Damon non può volere male a Bonnie! L’ha salvata tante di quelle volte.-
Ma Stefan ricordava lo sguardo apparentemente freddo di Damon. Più quest’ultimo cercava di essere indifferente più significava che faticava a controllare la sua sete di vendetta.
-Non so cosa voglia fare amore mio. Ma devo cercarlo. - Fece per alzarsi - Rimani qui aspettami. Ti lascio il mio cuore batte solo quando il tuo respiro è vicino.-
Elena lo baciò - Ti amo Stefan.-

Meredith stava salendo le scale per poter parlare con Stefan ed Elena. Era appena rientrata da una passeggiata nei dintorni e aveva sentito da due donne che parlavano poco lontano da lei qualcosa che non le aveva per nulla fatto piacere sentire.Incrociò Stefan per le scale.
-Oh Meredith.-
-Devo parlarti Stefan. Stai per uscire?-
-Sì.-
-Perfetto allora non ti ruberò altro tempo. - Si avvicinò a lui abbassando la voce - Una ragazza è stata trovata morta poco prima dell’Old Wood.-
Stefan si irrigidì.
-Forse Damon sa qualcosa. Devo parlargli.-
-Stefan, lo faccio io. Devo anche dirgli un’altra cosa.-
Il vampiro capì subito che Meredith aveva gli stessi sospetti che potevano avere lui ed Elena.
-Vengo con te.-
-Va bene. Con una scusa ho chiesto a Bonnie se avvertisse il Potere di Damon e mi ha detto che è nei paraggi.-
Mentre Stefan scendeva le scale azzardo un’occhiata a Bonnie.
Era tranquilla e scriveva su un piccolo quaderno e Matt leggeva un giornale. Sembrava non essere scossa dal brusco congedo di Damon avvenuto ore prima, ma Stefan avvertiva che la strega se lo fosse aspettato.
Comprendeva tutto ciò che aveva intorno in una maniera che sorprendeva anche lei stessa.
-Ma dove state andando?-
-Stiamo facendo due passi.-
-oooh- il volto della ragazza si illuminò - Veniamo anche noi! E Elena?-
-Veramente..-
-Già posso venire anche io?-
Meredith e Stefan trasalirono nel trovarsi davanti Damon.
-Qualcosa mi dice che dobbiate dirmi qualcosa- azzardò il vampiro guardandolo dritto negli occhi.
“Non davanti a Bonnie” pensò.
-E’ stata trovata morta una ragazza vicino all’Old Wood.-
- Davvero?-
-Ne sai qualcosa?- il tono di Stefan era involontariamente accusatorio, ma tutti quei secoli lo avevano abituato a insospettirsi.
-No veramente no. L’ultima volta che ho lasciato Coraline era ancora viva e non si ricordava dove si era fatta quei due segni sul collo-  replicò con tono crudele Damon.
Stefan aveva una voglia bruciante di colpirlo ma la voce di Bonnie distrasse entrambi.
-Non è il momento di discutere, andiamo ad indagare. Hanno ancora sospetti su Matt quindi mi dispiace- disse rivolgendosi all’amico - Ma devi rimanere qui.-
Matt la guardò con un sopracciglio alzato - Tu non vai da nessuna parte. -
Bonnie si stava sistemando la maglietta senza maniche e afferrando la borsa.
- Beh, andiamo!-
-Bonnie, se dobbiamo veramente andare a vedere cosa è successo non possiamo portare ne te ne Meredith.-
Anche Damon era concentrato sulla morte di quella ragazza tanto che il suo sguardo era assorto.
- Stefan, sono stata io a scoprirlo.- la voce di Meredith era risoluta.
-Beh, Bonnie è una calamita per i soggetti pericolosi…-
-Io non alcuna intenzione di rimanere qui Stefan! Non potete sempre farmi fare la parte della ragazzina capricciosa e debole perché si da il caso che io vi abbia anche dato una mano.-
-Non è questo..-
-Ah no? Sono sempre quella che deve essere portata in salvo. Matt hai deciso anche tu di adottarmi come figlia? No perché sembra che agli occhi di tutti io abbia nove anni! Vi avverto ho intenzione di seguirvi.-
- Tu hai dei poteri straordinari. Sei una strega potentissima ma non voglio stare col pensiero che possano farti del male di nuovo. Per questo andrò da solo. Non voglio nessuno. So già dove andare per scoprirlo.-
Quest’ultima frase ammutolì tutti. Bonnie si voltò senza dire una parola e se ne andò verso il giardino nel retro della casa passando da una porta di servizio situata dopo la sala da pranzo.
Damon fece per seguirla ma Stefan lo bloccò.
-Santo Stefan non voglio confessarmi.-
- So cosa vuoi farle e si da il caso che non te lo perdonerò.-
- Hai già combinato abbastanza, non puoi proteggere qualcuno se questo "qualcuno" pensa che tu non la consideri come merita no?-
E districatosi dalla morsa di Stefan, Damon trovò Bonnie in giardino che osservava gli scoiattoli che correvano sui rami.
- Uccellino stai piangendo?-
Bonnie scosse la testa ma un singhiozzo la tradì.
- Santo Stefan non vuole che i suoi discepoli muoiano o si feriscano nuovamente - tentò con un impacciato tentativo di conforto -Quindi non è per causa tua.. Voglio dire tu sei un umano coraggioso..ma mio fratello si fa troppi problemi e..-
Bonnie si voltò e cominciò a piangere sulla sua spalla. Damon rimase paralizzato poiché era un gesto non verbale che esprimeva bisogno di conforto e lei aveva scelto lui.
Come l’aveva nutrita per guarirla dal veleno, come lei l’avesse chiamato per un aiuto due volte, adesso piangeva sulla sua spalla.
Erano lacrime di frustrazione, impotenza.
-Ora sono cresciuta … so chi sono..Ma tutti mi giudicano come se fossi qualcosa che non funziona correttamente..che non va ancora bene. Con Elena e Meredith non fanno così..e mi sento sempre così inadeguata … Cosa posso fare oltre ad aiutare e rischiare la mia vita per cercare di affermarmi?
  E tu non pensi che io sia inutile vero?-
Damon guardò il mondo puro e bellissimo di quel pulcino piccolo e sofferente  e le sue mani toccarono quel viso delicato e rigato di lacrime..

  
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