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Autore: Strega_Mogana    19/10/2005    4 recensioni
Usagi é una normalissima studentessa dell'ultimo anno che sogna il principe azzurro. Sarà il nuovo compagno di classe a far breccia nel suo cuore?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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La fiera era molto bella e molto affollata, i bambini giocavano allegri in attesa dei fuochi d’artificio mentre i genitori parlavano e ridevano, c’erano danze e musiche ovunque. Solitamente Usagi andava matta per quelle feste dove ti divertiti e mangiavi a volontà ma quella sera era molto silenziosa e pensierosa, aspettava con impazienza il momento in cui avrebbe parlato a cuore aperto con Mamoru... eppure non sapeva come intraprendere il discorso.

 

Potrei esser diretta e digli che mi piace tanto... ma poi potrebbe pensare che sono troppo agguerrita.

Potrei fare la timida... ma così potrei non riuscire a dirglielo mai.

Potrei girarci in torno... ma così si potrebbe stufare e se ne andrebbe via.

 

- Uffi! Perché dev’essere così difficile?

- Cosa Usa é difficile?- chiese Jonathan voltandosi a guardarla.

La ragazza arrossì accorgendosi di aver parlato ad alta voce.

- Nulla... Jonathan... nulla... – di scusò cercando di apparire normale ma con scarsi risultati.

- Usagi sei distratta oggi. – constatò il ragazzo con uno sguardo strano – E’ successo qualcosa?

La ragazza scosse il capo.

 

No, Jonathan non é successo nulla... ma sta per succedere.

 

- Sai Mamoru anche tu mi sembri distratto. – sentenziò acida Aruka – Hai altri pensieri per la testa.

- Non mi sento tanto bene Aruka. – cercò di giustificarsi il ragazzo – Scusami se ti sembro assente.

Aruka poteva sembrare un’oca svampita ma non era stupida... guardò il suo ragazzo poi Usagi... quei due non gliela raccontavano giusta. Doveva fare qualcosa ma prima doveva assolutamente parlare con qualcuno di importante.

- Devo assentarmi un attimo..- fece Aruka con un finto sorriso – ho dimenticato di fare una commissione.

- Vuoi che venga con te?- chiese gentilmente Mamoru ma si vedeva che non ne aveva assolutamente voglia.

- Oh no... stai pure con loro. – rispose la ragazza – Ci metterò una decina di minuti.

Intanto Jonathan stava guardando l’orologio.

- Accidenti. – mormorò scocciato.

- Cosa c’é?- chiese Usagi.

- Avevo promesso ai miei che avrei chiamato per l’ultimo. – prese il cellulare e imprecò sotto voce – Questo aggeggio infernale non prende. Vado a cercare una cabina... ci vediamo a casa tra mezz’ora!

Usagi annuì con una strana espressione... sembrava quasi che quei due volessero lasciali soli per coglierli in flagrante.

- Mamoru a te sembra normale tutto questo?- chiese sospettosa.

- No. – rispose il ragazzo con uno sguardo di fuoco – Vieni. – le disse poi prendendole una mano – Andiamo a vedere cosa doveva fare di così urgente Aruka.

Non sapeva dove poteva trovarsi quella vipera ma era certo che non aveva nessuna commissione urgente da fare, Aruka doveva incontrarsi con qualcuno, non era geloso, anzi se la beccava con un altro era l’occasione giusta per mollarla, ma conoscendola non avrebbe mai lasciato il suo ragazzo da solo con Usagi Tsukino senza una ragione ben precisa. Aveva immaginato che se doveva palare con qualcuno senza farsi vedere doveva andare in un posto meno affollato, così si diresse verso i parchi pubblici.

- Mamoru cos’hai in mente? – chiese Usagi che gli camminava dietro continuando a tenerlo per mano.

- Aspetta e vedrai.

Camminarono nascosti dietro gli alberi fino a quando Mamoru non la vide, era seduta su un’altalena che guardava il cielo. Silenziosamente i due si nascosero dietro i cespugli che crescevano vicino alla giostra e attesero.

Non fu un’attesa lunga... dopo pochi minuti arrivò Jonathan.

Usagi non capiva come mai quei due si incontravano di nascosto.

- Aruka credo che il tuo piano per separare Usagi e Mamoru sia fallito. – iniziò a dire il ragazzo prendendo una sigaretta e infilandosela tra le labbra – Quei due si lanciano occhiate di fuoco.

- Beh sei tu che non ti impegni abbastanza!- urlò furiosa la ragazza mora – Mi avevi assicurato che quando ti avrebbe visto sarebbe caduta ai tuoi piedi.

- Ti avevo anche detto che l’avevo combinata grossa con lei… Usagi non perdona tutto… è già tanto se sono riuscito a strapparle qualche bacio.

Jonathan fece una lunga boccata e buttò fuori il fumo grigio.

Mamoru sentì Usagi stringerli di più la mano, le lanciò uno sguardo, era inferocita.

- Neppure tutte le informazioni che ho dato a Mamoru sono servite a qualcosa… anzi… lui non fa che pensare a lei. – Aruka strinse le catene dell’altalena – Io che credevo di fargli un favore dicendogli quanto stupida fosse quella ragazzina.

- Usagi non è stupida. – rispose lievemente adirato l’altro – E’ troppo buona e si fida del prossimo… due caratteristiche che non vanno bene nelle ragazze carine come lei.

- Beh il piano per separarli non finisce di certo qui…- disse la ragazza alzandosi in piedi – andremo fino in fondo, vedrai che Mamoru sarà totalmente mio.

- Io non ci conterei. – disse poco convinto l’altro schiacciando a terra il mozzicone della sigaretta.

- Non mi sembravi così pappamolle quando ti ho visto nell’ufficio di mio padre. – sibilò velenosa la ragazza- Eppure mi avevano detto che eri una vera carogna.

- Se al lavoro sono lo stronzo numero uno non significa che lo sono anche nel privato.

Aruka sorrise maligna.

- Ne sei ancora innamorato…- scosse il capo e si guardò attorno – non posso crederci, prima dici che non la vuoi vedere nelle mani di un altro e ora sei disposto ad abbandonare al primo ostacolo.

 

- Sai Aruko…- fece lui avvicinandosi alla ragazza e mettendogli un dito sotto il mento – sei molto bella… meriteresti molto di più di quello straccio di Chiba. In fondo lui si è messo con te perché ha visto Usagi baciarmi e lei si fa vedere in giro con il sottoscritto solo per far ingelosire lui. Un circolo vizioso che può stufare con l’andare del tempo.

Jonathan si avvicinò alle labbra della ragazza dandogli un bacio famelico, quasi violento.

- Non rinuncio mai al mio divertimento. – mormorò lei quando le labbra si separarono. 

Mamoru aveva sentito e visto abbastanza, facendo ancora meno rumore portò via Usagi e tornarono alla villetta di Aruka.

- Non posso crederci!- urlò Usagi imbestialita appena varcata la soglia – Hanno fatto tutta questa sceneggiata solo per poterci separare.

Mamoru era arrabbiato tanto quando lei, non con Aruka... ma con Jonathan.

 

Non si può prendere in giro la mia Usagi!

 

La ragazza serrò i pugni e chiuse gli occhi.

- Sai... – mormorò con un filo di voce - c’ero cascata in pieno... c’é stato un attimo in cui ho creduto che Jonathan fosse cambiato veramente. Che sciocca vero?

Mamoru si avvicinò a lei e l’abbracciò.

- Tranquilla, quello é solo un idiota. Tu meriti di meglio.

Usagi poggiò la fronte sulla sua spalla.

- Mi dispiace per quello che ha detto di te quel demente. 

- Non mi interessa. – rispose l’altro sinceramente – E, comunque, quello che ha detto é vero.

Usagi alzò la testa curiosa.

- Vale a dire?

- Che mi sono messo con Aruko solo perché ero geloso... perché credevo che quel Jonathan ti aveva portato via da me.

Usagi sorrise e scosse il capo.

- Anche su di me aveva ragione... io davo retta a quel cretino solo perché vedevo te e Aruko perennemente appiccicati. Non volevo darti la soddisfazione di vedermi soffrire.

- Anche noi siamo stati due idioti. – mormorò dolcemente Mamoru poggiando la fronte su quella di Usagi.

- Già, hai proprio ragione. 

Rimasero in silenzio per un po’, poi Usagi scoppiò a ridere.

- Cosa c’é di divertente?

- Hanno fatto di tutto per dividerci ma alla fine siamo più uniti di prima.

Mamoru annuì e le prese una mano.

- Usagi?

- Dimmi Mamoru.

- Torniamocene a casa.

 

Quando i due tornarono indietro alla villetta si trovarono davanti Mamoru e Usagi in salotto con le valigie già fatte.

- Cosa succede Mamoru?- urlò Aruka sorpresa.

- Succede...- rispose piano il ragazzo avvicinandosi a lei – che io non sono qui per il tuo divertimento.

Aruka impallidì... l’avevano scoperta.

- Mamoru è arrivato il taxi. – fece Usagi guardando fuori dalla finestra.

Il ragazzo annuì e prese le valigie.

- Usa io…

- Risparmia il fiato Jonathan,- tagliò corto lei – risparmialo per la prossima ingenua ragazza che si fida del prossimo.

Uscirono dalla porta quando Mamoru poggiò le valigie sulla piccola veranda e tornò indietro.

- Scusa un secondo Usagi.

Come un fulmine il pugno di Mamoru colpì in pieno il viso di Jonathan spaccandogli il naso, il ragazzo biondo cadde a terra e subito fu soccorso da Aruka.

- Era da quando ti ho visto la prima volta che sognavo di farlo. – sorrise Mamoru prima di chiudersi la porta alle spalle.

   
 
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