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Autore: Miwako_chan    05/09/2010    5 recensioni
La differenza tra un sorriso e una risata è cosa da nulla, come tra l'altro, quella tra uno smile e un fallo. Alla fine, dipende tutto dalla Visione d'Insieme.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sai, Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Signed Noir










Un giorno di primavera. La stagione dell’arte, il perfetto connubio tra dolci tinte pastello, profumi e forme floreali.

Sai amava, anche senza rendersene conto, la primavera. Oltremodo s’invaghiva dei ciliegi in fiore d’inizio Aprile che, con boccoli rosei pendenti dai rami, gli si prospettavano davanti in un piacevole paesaggio idilliaco.
Socchiuse gli occhi ammorbidendo il sorriso prestampato e si accomodò sul piccolo sgabello di fronte alla tela ancora immacolata.
Una lieve brezza si alzò facendo frusciare l’erba e le alte fronde degli alberi.
Bagnò il pennello nell’unica tinta a disposizione: nero lucido.
La primavera gli ricordava una persona che poteva esserne l’incarnazione, non per la bellezza certo, ma per i suoi colori, sì, le assomigliava di molto.

“Sakura!” Chiamò la ragazza rimasta indietro a osservare chissà cosa.
Arrivò con una corsetta, chinandosi di poco per posare una mano sulla spalla dell'amico.
“Che c’è?” Né troppa cortesia, ma nemmeno sgarbo nella sua voce.
Sai la guardò sorridendo, mentre lei restava perplessa ad osservare la tela perfettamente bianca.
Verdissimi occhi come prati e rosa capelli come boccioli di ciliegio. Il suo viso raccontava proprio della primavera in fiore.
“Guarda.” Mormorò il ragazzo iniziando a dipingere.
“Questa sei tu.” Disegnò un ovale nero nella parte superiore del quadro.
Sakura sorrise lieve. “E così tu mi vedi in questo modo?”
“Questo invece sono io.” Abbozzò un'altra figura identica alla prima poco più distante, ma sulla stessa linea orizzontale.
“Ah, ok.” La ragazza assentì sempre più divertita.
“Questo,” Sai tracciò una lunga e spessa linea verticale proprio tra i due ovali. “è Naruto.”
“Quindi ricapitolando, secondo te, noi siamo due palline.” Rise Sakura, sbattendo un paio di volte la mano sopra la spalla di Sai a mo’ di pacca.
“Due palle.” Corresse rapido.
“Mentre Naruto è una lunga asta.” Ridacchiò ancora, senza riuscire a trattenersi.
“Un fallo, per l’esattezza.” Replicò pignolo.
“È un po’ squallido vedere il nostro team in questo modo.” Commentò seria, resasi improvvisamente conto di ciò che raffigurava l'immagine.
“Ma hai tenuto conto della visione d’insieme?”
“Certo. Cosa credi che sia stupida e non mi accorga di quello che rappresenti?”
“No, non volevo dire questo, è solo che è molto stilizzato.”
“Sai hai sbagliato tutto, ma proprio tutto.”Addolcì la voce in un tenero tono materno. Senza alcuna malizia si sedette sulle gambe dell'amico che provò un lieve senso d’imbarazzo, subito riassopito.
“Osserva.” Passò un dito sopra alla lunga linea rappresentante Naruto, raccogliendo così sull’indice un grumo di fresca tempera nera.
“Questo ti sembra forse il nostro Naruto?”Domandò, voltandosi in modo da poterlo guardare in volto.
Sai si scostò di lato, trattenendo la ragazza per un fianco, così da osservare meglio il dito tinto.
“No. Cioè, stando alla visione d’insieme quello adesso dovrebbe essere del seme.” Posò le iridi d’onice su Sakura in attesa del suo parere.
“Sì, per l’appunto, potrebbe essere quello.” Sussurrò lei guardando contrariata la punta del dito, poi si rivolse di nuovo al compagno. “Comunque sia, era per dimostrarti che hai sbagliato tutto. Questo non è Naruto e soprattutto noi due non siamo due palle al piede.” Borbottò corrucciando le sottili sopracciglia rosa.
Sai la guardò divertito. Vederla così imbronciata lo faceva sorridere sincero.
“Quello che voglio dire” Continuò, tornando a osservare il dipinto. “è che in realtà nel tuo quadro che dovrebbe rappresentarci non c’è visione d’insieme, manca completamente.”
“A me sembra che invece i tre componenti vadano a formare una nuova figura, la quale è la visione d’insieme.” Ribadì Sai con espressione gioviale.
“Sì, ma non è una vera visione d’insieme. È la tua visione d’insieme. Non capisci? Quello rappresentato lì è il tuo punto fisso, cioè il pisello.” Sakura affilò lo sguardo nel pronunciare l’ultima parola, stizzita per aver dovuto usare quel termine.
Sai rimase per qualche minuto pensieroso, poi convinto dalle parole della giovane tentò una sua ipotesi.
“Secondo questo criterio, se tu o Naruto disegnaste il nostro trio con la vostra visione d’insieme ne uscirebbe qualcosa di simile a Sas’ke. Giusto?”
“Io, be'… io non credo sia proprio così.” Sakura s’incupì lievemente. “Ma se teniamo conto che tu hai disegnato il tuo pallino, allora sì, io e Naruto avremmo disegnato Sas’ke perché è lui il nostro punto fisso.”
La ragazza scosse il capo per distogliersi da certi pensieri, andando così a solleticare il naso di Sai con i soffici capelli.
“Sai caro, vuoi vedere la vera visione d’insieme?” Domandò nuovamente ironica e briosa.
“Sì.”
Con un rapido gesto strappò via la tela per ricominciare da quella nuova al di sotto.
“Ma che fai?” Si allarmò il ragazzo osservando sconsolato il suo dipinto allontanarsi sospinto dalla brezza.
“Stai fermo!” Berciò lei, irritata, facendosi più pesante sulle gambe di Sai per tenerlo seduto, dato che l'artista era ovviamente intenzionato ad alzarsi per recuperare la tela.
“Guarda un po’ qui.” Sakura attirò la sua attenzione, intingendo il pennello nella densa vernice e disegnando due grandi ovali vicini tra loro al centro del foglio.
“Questi siamo noi.”
“Ma assomiglia... ”
“Zitto.” Lo ammutolì secca lei. Disegnò infine un semicerchio sotto i due ovali con gli estremi rivolti verso l’alto.
“Questo è Naruto.” Indicò la linea curva. “Lui è un bel sorriso.” Rifletté con dolcezza.
“Ma perché non potrei essere io? Sono io quello che sorride più di tutti.” Chiese Sai candidamente.
“Ma perché i tuoi sono tutti falsi!” Gli rimproverò Sakura trattenendosi dall’aggiungere un
idiota! come conclusione alla frase.
“Noi come vedi,” Continuò, schiarendosi la voce e indicando i due ovali. “siamo i due occhi che dovranno vegliare su Naruto.”
“Ah, quindi non siamo due palle al piede?”
“Assolutamente no.” Negò la ninja con decisione.
Socchiuse gli occhi portandosi dietro l’orecchio una ciocca di capelli smossa dal vento. Un’aria frizzante carica di profumi le riempiva piacevolmente il respiro. Si voltò verso il cielo privo di nuvole e di un azzurro così intenso da abbagliare, poi tornò a fissare la tela.
“È una faccina sorridente la tua visione d’insieme, Sakura. È bella.” Disse Sai sorridendo. “Molto più della mia.”
Sakura annuì distratta. L'immagine sembrava completa, eppure incominciò a pensare che qualcosa mancasse. Posò lo sguardo sul dito ancora tinto di fresco colore nero.
Sì, aveva capito. Ecco cosa mancava.

Tracciò con l’indice colorato una sottile linea tremolante che partiva dall’occhio destro della figura fino a sfiorare il semicerchio del sorriso. Una lacrima.
“Il seme?” Domandò Sai incuriosito.
“Sas’ke. Il seme del male. Male inteso come mia sofferenza interiore e personale.” Mormorò Sakura soffermandosi su ogni singola parola, pesante fitta del cuore.
Sai rimase in silenzio. Desiderava forse consolarla, ma non ne immaginava il modo.
“Sakura.” Provò a chiamarla.
“Dimmi tutto.” Sussurrò lei.
“Sei sicura di non preferire la mia visione d’insieme? Almeno lì Sas’ke rappresentava il seme dell’amore.”

Sorrise piano Sakura.
Sorriso carico d'assenso.


Fin


















Angolino Autrice:

Prima fanfic che scrivo. Chissà com’è venuta… O__o

Un commentino fa sempre tanto piacere, ma grazie mille anche a chi legge soltanto!























  
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