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Autore: Yunalesca Valentine    06/09/2010    4 recensioni
Una ragazza la cui Storia influenzerà gli eventi di Crisis Core. E non solo quelli...
"Mi chiamo Yunalesca Valentine e quella che vado a raccontarvi è la mia storia…"
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cloud Strife, Genesis Rhapsodos, Nuovo personaggio, Sephiroth, Zack Fair
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Crisis Core
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BANORA


La missione consisteva nell’ accompagnare Tseng a Banora, il villaggio in cui Genesis è cresciuto, per trovare delle tracce su di lui e su un certo Angeal.

Per tutta l’andata Zack mi assillò sul perché indossassi la felpa con il cappuccio sopra la divisa e sul perché portassi gli occhiali da sole. Per un istante temetti di esser stata scoperta. Quando gli risposi dicendo che mi ero vestita così perché la luce del sole mi dava fastidio agli occhi, lui smise di assillarmi ed il viaggio verso Banora fu tranquillo.

 

Arrivati a destinazione Tseng ci guidò attraverso il frutteto, ma sulla nostra strada apparve un Ragno Guardiano accompagnato da cinque Segugi Guardiani e due G Assassini, quei dannati cloni di Genesis...

Tseng venne circondato dai Segugi Guardiani, Zack partì all’assalto del Ragno Guardiano ed io rimasi da sola contro i due G Assassini.

Non riuscivo a vedere il loro viso a causa dell’elmo che portavano, ma potevo immaginarmi quale fosse la loro espressione, la stessa dell’altra volta...

Allontanai il ricordo di quella  volta ed estrassi le mie doppie lame di mithril e mi preparai per la battaglia: i due G Assassini attaccarono contemporaneamente, li schivai entrambi, mi portai alle spalle di quello alla mia destra e lo colpii al fianco, facendolo accasciare al suolo temporaneamente. Con un G Assassino temporaneamente fermo, mi concentrai su quello rimasto sano che tentò un affondo che parai incrociando le doppie lame. Senza rendermene conto, le mie lame vennero avvolte dalle fiamme e senza pensarci attaccai il G Assassino di fronte a me, trafiggendogli l’addome, mettendolo K.O.

Mentre approfittavo di quei pochi istanti di pausa che avevo prima di affrontare l’altro G Assassino, che si stava rialzando a fatica, guardai a che punto erano gli altri: Tseng aveva eliminato tutti i Segugi Guardiani e stava dando una mano a Zack, che era ancora alle prese con il Ragno Guardiano.

Nel frattempo l’ultimo G Assassino si era rialzato e quando mi voltai, me lo trovai vicino, talmente vicino che non avrei fatto in tempo né a parare né a schivare il colpo, ma lo stesso muro di fiamme dell’altra volta comparve e mi avvolse, liquefacendo la punta dello stocco del G Assassino, che si allontanò balzando all’indietro.

~Questa volta c’è mancato davvero poco!~

~Ifrit sei tu?~

~Certo! Attualmente sono l’unico ad essere con te!~

~Ah...~

~Rimandiamo la nostra conversazione ad un altro momento...il nemico è ancora vivo!!~

~Giusto...~

Appena Ifrit dissolse lo scudo di fuoco, io partii all’attacco, e con le lame ancora avvolte dalle fiamme lo colpii in pieno torace, uccidendolo all’istante. Mi voltai verso Zack e Tseng e li vidi ancora combattere contro quel dannato Ragno Guardiano.

~Ifrit non è che potresti venire e dare una mano ai miei compagni?~

~Ai tuoi ordini!~ ed accanto a me, in una colonna di fuoco, apparve Ifrit.

-Distruggi quel dannato robot, Ifrit!!- gli ordinai.

-Vado!- e saltò in alto creando un globo di fiamme che lanciò sopra il Ragno Guardiano dandogli il colpo di grazia.

~Ce ne sono altri?~

~No, puoi andare~ ed Ifrit scomparve in una fiamma.

Zack e Tseng si erano voltati e mi stavano fissando con un’aria incredula, soprattutto Zack, ed immediatamente mi controllai se avevo ancora gli occhiali ed il cappuccio, ma fortunatamente erano ancora al loro posto, quindi la loro espressione incredula doveva esser dovuta ad Ifrit...

«Sei stata fantastica!! Ma dove hai preso quella materia?» mi chiese Zack. Evidentemente non si erano accorti che la sfera di fuoco fosse arrivata dall’alto...

«Se non fossi intervenuta avremmo perso del tempo prezioso, ti ringrazio. Ma adesso riprendiamo il cammino» disse Tseng riprendendo a camminare.

Per evitare di rispondere a Zack dicendogli una bugia, gli dissi: «Andiamo Zack, dobbiamo trovare Angeal e Genesis!» e seguii Tseng. Poco dopo Zack ci raggiunse correndo: «Aspettatemi!».

Prima di arrivare al villaggio mi permisi di fermarmi un attimo ad osservare il frutteto: oltre ad essere bellissimo, era davvero immenso!

Mentre osservavo con la testa all’insù gli alberi, un frutto cadde e mi centrò in pieno il viso e mugugnai un “Ahio”, facendo accorrere Zack che subito gridò con la spada in mano: -Dove sono i mostri?!-.

«Non c’è nessun mostro Zack, mi è semplicemente caduto sulla faccia un frutto» risposi massaggiandomi la parte colpita.

«Ah dici questo?» disse Zack raccogliendolo da terra.

«Sì, proprio quello».

«Questo frutto ha il nome di “Banora White Apples” o anche “Stupid Apple”» disse Zack rigirandosi la mela tra le mani.

«Ma perché la chiamano “Bianca” se è violacea?».

«Non lo so. Comunque sono molto rinomate, è strano che tu non le conosca».

Non sapevo cosa rispondere a Zack: dirgli che sono cresciuta sotto la sorveglianza della ShinRa e tenuta lontana da tutto ciò che faceva parte del mondo esterno, oppure dirgli una bugia e nascondere la verità?

Fortunatamente Tseng ci chiamò per riprendere il cammino e Zack lasciò perdere la domanda che mi aveva fatto.

 

***

Usciti dal frutteto, ci trovammo davanti ad un’enorme villa, che si trovava sopra la collina che sovrastava il villaggio, e Tseng ci disse mentre ispezionava una tomba sotto un albero: -Perché voi due non andate a cercare la casa di Angeal?-

Io e Zack annuimmo e ci dirigemmo giù dalla collina, verso le case che si vedevano in lontananza.

Arrivati alle prime case, notammo che erano deserte, non c’era alcun segno di presenza umana...

Controllammo tutte le case, e quando ne rimase solo una da controllare, da alcune di quelle già controllate uscirono delle bestie, ma rispetto a quelle affrontate nel frutteto non erano niente, ed in poco tempo ce ne liberammo.

Dopo esserci assicurati di non ricevere altre “visite”, entrammo nell’unica casa rimasta da controllare e ci trovammo una donna.

«Siete degli amici di Angeal?» chiese la donna.

«Sì signora siamo dei suoi amici. Il mio nome è Zack Fair» le rispose Zack.

«Ed io sono Yunalesca Valentine» dissi mostrandomi da dietro la schiena di Zack.

«Io sono la madre di Angel, Gillian. Volete una tazza di tè?» ci chiese.

«Devo rifiutare la sua gentile offerta signora Gillian, al momento non abbiamo tempo per fermarci. Le volevo chiedere se sa dove potrebbe trovarsi Angeal in questo momento».

«Chiamami Gillian. Angeal è da un po’ che non lo vedo, comunque se lo stai cercando non è qui».

«Capisco. Allora ce ne andiamo, arrivederci» Zack uscì ed io lo seguii a ruota dopo aver salutato la madre di Angeal.

Una volta usciti, un gruppo di G Assassini sfondò il cancello sulla destra e ci attaccarono, ma non furono una grossa minaccia, visto che non erano accompagnati da un Ragno Guardiano o altre creature. Fu Zack a dare il colpo di grazia ai nemici: con un unico fendente li mise al tappeto tutti quanti.

Finita la battaglia, Tseng ci chiamò dicendoci di incontrarlo sulla rupe che dava sulla fabbrica vicina; partimmo immediatamente, ma arrivare fin lassù non fu per niente facile: lungo il sentiero dovemmo affrontare dei gruppetti di Segugi Guardiani, ed una volta arrivati in fondo al sentiero, ad aspettarci c’era una biforcazione.

«Quale prendiamo?» chiesi a Zack.

«Non lo so...» disse lui passandosi una mano nei capelli.

«Io direi di andare a destra...» dissi.

«Io direi di andare a sinistra...» disse Zack contemporaneamente a me.

«Io voglio andare a sinistra e tu a destra...cosa facciamo?» disse Zack.

«Non lo so, ma dobbiamo muoverci, altrimenti Tseng manderà un esercito di Turks per trovarci!» risposi.

«Hai ragione! Allora andiamo a destra!» ed iniziò a correre verso il sentiero di destra.

«Zack aspettami! Sei troppo veloce!» gridai cercando di raggiungerlo.

Ovviamente Zack arrivò prima di me e quando arrivai lo sentii dire: «Aspetta, lui...la sua stessa famiglia?». A cosa si stava riferendo?

Mi avvicinai e mi accovacciai come loro.

«Di Angeal nessuna traccia?».

«Non era a casa, ma dammi tempo! Se trovo Angeal e ci parlo, potrei convincerlo, forse anche Genesis tornerà!». Di cosa stavano parlando? Ma soprattutto...perché si comportavano come se non ci fossi?

«Ora capisco perché Sephiroth ti ha scelto» disse Tseng. Scelto? Non ci stavo capendo più nulla!

-Huh?».

«Genesis ed Angeal erano i suoi unici amici. Lui non voleva affrontarli, ecco perché ha rifiutato la missione» disse Tseng. Il motivo per cui Sephiroth aveva rifiutato la missione e che Genesis fosse un suo amico lo sapevo, però non sapevo che questo Angeal fosse l’altro amico di cui Sephiroth parlava!

«Anche Angeal è amico mio!» disse Zack voltandosi dall’altra parte.

«Lui conta su di te per riportarli indietro» disse Tseng guardando Zack dritto negli occhi. Ed io ovviamente, ero invisibile...

Tseng si alzò e disse: «Andiamo».

Sia io che Zack ci alzammo e ci dirigemmo verso la fabbrica, e purtroppo ci toccò entrare dai lucernari...

Zack si lanciò giù come se fosse ad un luna park, sfondando il vetro senza preoccuparsi minimamente dei vetri, ovviamente io e Tseng ci buttammo dopo di lui, evitando così di tagliarci con i vetri.

Entrati dentro Zack esclamò: «Infiltrazione riuscita!». Ma dove trovava tutta quella gioia?

Ovviamente il suo grido di gioia attirò l’attenzione di tre G Assassini, ma lui disse a me e Tseng: «Andate avanti, ci penso io a loro» e si gettò contro i tre G Assassini, mentre io e Tseng scendemmo le scale che portavano alla piattaforma sottostante.

Arrivata alla piattaforma sottostante, mi voltai verso di Zack, il quale aveva eliminato i tre G Assassini e ci stava cercando, allora lo chiamai: «Zack! Da questa parte!» ed alzai le braccia per farmi vedere.

Zack si precipitò verso di noi, ed insieme scendemmo al piano terra, dove ad aspettarci c’era, come party di benvenuto, sette G Assassini accompagnati da quello che doveva essere un Elimitraglia.

Come prima Zack si gettò sui nemici dicendoci di andare avanti, e che lui una volta sistemati ci avrebbe raggiunto.

Io e Tseng andammo avanti, ed entrammo in una stanza che doveva essere un ufficio, visto che c’era un computer ed un mucchio di fogli in terra.

Tseng si precipitò al computer, mentre io mi misi alla porta ad aspettare Zack, visto che ci stava mettendo un po’ di più del solito, ma non ci fu motivo di preoccuparsi, visto che dopo un quarto d’ora arrivò correndo come solo lui sapeva fare; ovvero come un folle...

«Li ho sistemati come si deve!» disse sorridendo. Possibile che lui fosse contento per qualsiasi cosa gli accadesse o che dovesse fare? Capivo l’esser emozionati per il fatto di essere in missione, ma lui forse era un po’ troppo “emozionato”.

«I cloni di Genesis vengono creati qui, andate a controllare il secondo piano, Genesis potrebbe trovarsi lì» disse Tseng senza staccare gli occhi dal computer.

«Andiamo Yuna» e Zack partì a corsa di nuovo, lasciandomi indietro come prima, ma mi andava bene così...finalmente si erano ricordati del fatto che ci fossi anch’io!

 

***

 

 

«“Infinite in mystery is the gift of the goddess. We seek it thus, and take to the sky. Ripples form on the water’s surface. The wandering soul knows no rest.”»

In fondo alla stanza, sotto la finestra più illuminata stava seduto Genesis, con LOVELESS in mano. Appena ci vide smise di leggere e si voltò verso di noi: «Calmati...Zack il cucciolo» ed ovviamente a questa uscita Zack si alterò, ma venne fermato dall’arrivo di  Tseng, che entrato nella stanza si diresse verso la capsula alla nostra sinistra, al cui interno si trovava un clone di Genesis.

«Nella tomba vicino alla casa abbiamo trovato anche i resti dei nostri lì» disse Tseng.

«Non ci è voluto molto per fargli fare dei rapporti falsi, solo un po’ di minacce...» fu la risposta di Genesis.

«Lo avrebbero fatto comunque. Almeno i tuo genitori lo avrebbero fatto» disse Zack. Quindi in quella tomba vicino la villa sulla collina, oltre ad esserci seppelliti alcuni membri della ShinRa, c’erano anche i genitori di Genesis? Ma chi li aveva uccisi? Che...fosse stato Genesis?

Genesis alzandosi disse: «I miei “genitori” mi hanno tradito. Mi hanno sempre tradito, fin dall’inizio. Ma cosa ne sapete voi...cani della ShinRa?!» e lanciò la magia fire, colpendo Tseng, che venne sbattuto contro la capsula in cui si trovava il clone di Genesis. Zack si preparò ad estrarre la spada, ma qualcuno gliela prese e si parò davanti a lui. L’uomo in questione era più alto di Zack e portava un grosso spadone sulla schiena e stava puntando la spada di Zack contro Genesis.

E Genesis disse: «Capisco...hai finalmente preso la tua decisione. Rispetto i tuoi desideri amico mio,però...» e si avvicinò a quell’uomo, mettendosi al suo fianco «Puoi davvero vivere da quel lato?» e se ne andò.

L’uomo con lo spadone abbassò la spada, fece per uscire anche lui, ma Zack cercò di fermarlo gridando “Angeal”, ma venne colpito duramente retrocedendo. Quindi l’amico di Zack e Sephiroth, Angeal, era proprio quell’uomo con lo spadone sulle spalle? Non potevo crederci.

Angeal dopo aver spinto Zack si voltò fece qualche passo in avanti e voltandosi conficcò la spada nel pavimento guardando Zack negli occhi; poi quando si voltò verso di me la sua espressione fredda  lasciò spazio ad una stupita, ma non disse nulla e se ne andò.

Io mi lanciai al suo inseguimento e Zack mi raggiunse dopo aver estratto la spada dal pavimento.

Tornati all’ingresso della fabbrica, il portone si aprì, due bestie entrarono, ma Tseng gli sparò e ci disse: «Non c’è tempo, dobbiamo andare via, adesso».

«Ma non inseguiamo quei due?» domandammo io e Zack all’unisono.

«Tutte le prove di cattiva condotta devono essere cancellate. Queste sono le regole della compagnia. Un attacco aereo neutralizzerà questo villaggio» fu la risposta di Tseng.

«Cosa?!» gridai.

«Avete capito perfettamente, quindi direi di muoversi, o volete rimanere coinvolti?».

«Certo che non voglio essere coinvolta! Neanche Zack, vero?» mi voltai verso di lui.

«Certo!».

«Bene. Zack sei sicuro che non c’è nessuno a casa di Angeal?» gli domandò Tseng, ma Zack non rispose.

«Cosa stai aspettando muoviti!» disse Tseng sparando all’ennesimo gruppetto di bestie che erano arrivate «Anche tu Valentine! Muoviti!» ed uscii anche io seguendo Zack.

Arrivati vicino all’ingresso Zack ricevette una chiamata al cellulare da parte di Tseng e sentii Zack dire: «Che cosa facciamo ora? Cosa!? Devo farlo!» si voltò verso di me dicendo: «Tseng mi ha comunicato che Genesis ed i suoi uomini hanno iniziato a bombardare il villaggio e che l’attacco aereo sta per iniziare, dobbiamo muoverci!».

«Ma come facciamo? Perderemmo del tempo se bloccassimo gli attacchi di Genesis, non ce la faremo mai ad arrivare in tempo alla casa di Angeal!» dissi.

«Infatti mentre io bloccherò gli attacchi da parte di Genesis, tu andrai alla casa di Angeal, ed appena avrò finito ti raggiungerò, così non perdiamo tempo, ma adesso vai!» disse Zack sguainando la sua spada e preparandosi a fermare i bombardamenti da parte di Genesis ed i suoi uomini.

 

Iniziai a correre con tutta me stessa verso quella casa, sperando di arrivare in tempo e di salvare la madre di Angeal prima che iniziassero i bombardamenti da parte della ShinRa.

Nel giro di venti minuti arrivai alla casa, ed entrai tutta trafelata, ma ciò che si parò davanti ai miei occhi non era ciò che mi aspettavo: Gillian, la madre di Angeal, era in terra riversa in una pozza di sangue. Trattenni a stento le lacrime e quando arrivò Zack, dieci minuti dopo, non ce la feci più a trattenerle. Quando mi chiese cosa era successo, mi limitai ad indicare dietro di me.

Zack si rattristò, ed accanto alla porta, con lo spadone sguainato stava Angeal. Zack lo prese per il collo e lo sbatté  violentemente contro il muro gridandogli: «Che diavolo hai fatto Angeal?!» e gli dette un cazzotto, spingendolo fuori dalla casa gridandogli: «È questa...è questa la tua idea di onore!?».

«Mia madre...non poteva continuare a vivere così. E nemmeno suo figlio» disse Angeal.

«Ma di cosa stai parlando Angeal? Cosa sta succedendo?!» gridò esasperato Zack.

E sbucò Genesis che disse: «Lo avevo detto...tu non puoi più vivere da quella parte ormai».

Angeal se ne andò, Zack fece per seguirlo, ma Genesis gli fece lo sgambetto e lui cadde per terra chiamando Angeal ripetutamente.

Genesis citò un pezzo di LOVELESS: «“My friend, do You fly away now? To a world that abhors You and I? All that awaits You  is a somber morrow, no matter where the winds may blow”» e quando Zack si rialzò disse: «Non vedo Sephiroth…mi divertirò con te» ed estrasse una Materia d’Invocazione che utilizzò per invocare un dragone enorme che scagliò contro Zack.

Mentre Zack affrontava la creatura invocata da Genesis, quello entrò dentro la casa rimanendo sulla porta, bloccandomi l’unica via d’uscita.

«Te devi essere quella ragazza che ha smascherato il mio clone a Midgar...».

«E tu devi essere il vero Genesis...» dissi cercando di prendere tempo.

«Stai cercando di prendere tempo?».

«E se anche fosse?» lo guardai negli occhi nonostante avessi gli occhiali da sole.

«Non cambierebbe niente, visto che la creatura che ho invocato è una delle più forti, quindi Zack non ce la farà a sconfiggerla».

«Non penso proprio! Zack la sconfiggerà e ti darà una lezione!» ed estrassi le mie doppie lame di mithril.

«Non per distruggere la tua giovane convinzione, ma Zack non ce la farà e» ma Genesis non riuscì a finire la frase perché Zack lo prese, lo trascinò fuori, e mi lanciò la Materia d’Invocazione, che si liquefò ed entrò dentro di me come fece quella contenente Ifrit.

Zack lasciando la presa su Genesis gli disse: «Le invocazioni non sono fatte per essere usate così! Cos’è accaduto ai tuoi sogni ed al tuo onore?».

Genesis dando le spalle a Zack disse: «Noi siamo...mostri» ed allungò il braccio sinistro verso l’esterno, facendo comparire una grande ala nera sulla spalla sinistra «Non abbiamo né sogni né onore» e si alzò in volo, lasciando dietro di sé una pioggia di piume nere.

Una di quelle mi cadde nella mano sinistra, e mentre osservavo quella pioggia di piume, le altre cadendo lentamente, coprirono la zona davanti ai miei piedi; allora ricordai il sogno ed indietreggiai, lasciando cadere la piuma che tenevo in mano e ciò che successe fu proprio come nel mio sogno: le piume si unirono creando un’ala nera, si avvicinarono, ma invece di colpirmi si portarono alle mie spalle ed io non potei muovermi; poi giunse lo stesso dolore che provai nel sogno, ma stavolta fu reale, troppo reale; infatti mi gettai in terra contorcendomi dal dolore e sentii Zack chiamarmi. Quando il dolore scomparve, aprii gli occhi e mi trovai tra le braccia di uno Zack visibilmente preoccupato.

«Stai bene Yuna?!».

«Sì...» gli riposi con un soffio di voce.

«Ma cos’è successo? Un attimo prima eri lì con la piuma in mano ad osservare il cielo e poi ti sei accasciata in terra in preda al dolore!».

«Non lo so...forse lo stress dovuto alla missione...» mentii. Non potevo dire a Zack che di lì a poco mi sarebbe sbucata un’ala come quella di Genesis a causa di un sogno che avevo fatto!

«Probabile. Adesso dobbiamo andare, altrimenti rimaniamo coinvolti nell’attacco aereo. Non ti preoccupare, ti porto io!» mi sollevò.

«Reggiti forte mi raccomando!» ed incominciò a correre come solo lui sapeva fare, verso una collina fuori dal villaggio.

Il tempo di arrivare lì, che udimmo il suono di esplosioni e quando Zack si voltò, il villaggio era già in preda alle fiamme ed alla distruzione.

Mentre eravamo lì che osservavamo la distruzione del Villaggio di Banora, un elicottero della ShinRa arrivò alle nostre spalle e Tseng si affacciò dal portellone gridandoci di salire. Zack si avvicinò all’elicottero, ma prima di salire, si voltò un’ultima volta verso quello che era stato il Villaggio di Banora, ed io non riuscii a non trattenere una lacrima, che venne sollevata dal vento delle eliche dell’elicottero, che volò in direzione di Banora.

Dato l’addio a Banora, salimmo sull’elicottero che ci portò via da quello che fu il Villaggio di Banora, il villaggio famoso per le Banora White Apples e terra natia di Genesis ed Angeal.

***

 

“Caro diario, la missione a Banora è stata una tragedia...non avrei mai pensato che quelli della ShinRa sarebbero ricorsi a metodi così drastici per ‘’nascondere tutte le prove di cattiva condotta’’ (come ha detto Tseng).

Molto probabilmente quelli della ShinRa copriranno l’accaduto con una menzogna ben congeniata, Genesis ed Angeal verranno dati per “morti in missione” ed il merito della missione verrà dato a Sephiroth come al solito...che società mostruosa. Non è Genesis il mostro, ma la società in cui viviamo...”

 

 

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Direi che questo è più lungo di tutti i capitoli fatti! Come si può ben notare è tutto centrato sulla missione a Banora, visto che la reputo importante... Il capitolo segue la storia così com'è (ovviamente dal punto di vista di Yunalesca ovvio n_n) e devo dire che mi è toccato andarmela a ripassare, visto che non mi ricordavo molto..-.-"

Nel prossimo capitolo (se non cambio idea) ci sarà una piccola pausa, niente missioni. Ricordiamoci che Yunalesca ha ancora i capelli e gli occhi alla Sephiroth style! XD Secondo voi a cosa è dovuto il mutamento?

 

 

the one winged angel: Non so perchè, ma in ogni tua recensione azzecchi sempre qualcosa! Non è che mi leggi nella mente? No...non dirmelo, Sephiroth ti spiffera le cose! XD In questo capitolo sono riuscita ad arricchirlo di particolari o sono rimasta sullo stesso livello? Ti ringrazio per tutti i consigli che mi dai! ^v^

 

Tico_Sarah: In effetti andandomi a rileggere il capitolo qualche doppio senso ci sta...XD Lo shampoo di Sephy è un mistero che voglio scoprire a tutti i costi, anche se dovessi andare a rubarglielo dal bagno! (anche se so già che 99.99% mi becca -.-"). Trattare con le ragazze non è la materia forte di Tseng...XD

Direi che l'espressione "ragionamento in corso" si adatta perfettamente a Sephy! (mi stai paragonando alla schermata di caricamento dei tuoi videogiochi? -ndSepy Nono, cosa vai a pensare >_>" -ndAutrice)

 

_Nishitsu_: Ho fatto davvero un miglioramento veloce? WoW! Spero che questo capitolo ti abbia incollato allo schermo del pc! XD

Riguardo a Weiss ti dico una cosa: quando Io l'ho affrontato, mi sono ritrovata a doverlo ucciderlo con il fucile da cecchino, visto che avevo finito i colpi della Cerberus -.-" Non so nemmeno come ho fatto a farlo secco! Hojo è un Terminator che non vuole morire, ma tanto ci lascerà, eccome se ci lascerà ehehehe *risata malvagia* Final Fantasy XII l'ho finito, ma rispetto ai giochi precedenti, il protagonista fa un pochino schifo -.-" (almeno io la vedo così. Cioè vogliamo fare il paragone tra Vaan e Tidus? *al sentir nominare il nome di Tidus inizia a sbavare :Q______*) Comunque è bello lo stesso, nonostante il protagonista non sia un granchè, il resto è bellissimo! *.*

 

 

Siccome sono le 2.40 del mattino, direi che per il momento mi fermo qui e vi saluto. Al prossimo capitolo!

P.S. Il nome delle mele di Banora e le frasi di LOVELESS le ho lasciate in inglese perchè secondo la mia logica malata traducendole avrebbero perso la loro bellezza! *entra in scena Vincent che porta via l'Autrice prima che inizi a dare i numeri*

   
 
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