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Autore: MeggyElric___    13/09/2010    4 recensioni
Prima fanciction su fullmetal Alchemist ^.^
La mia storia inizia alla fine dell'ultimo episodio di FMA Brotherhood, il numero 64 (capitolo 108 del manga). Quindi, se qualcuno non volesse... ecco... rovinarsi il finale, non dovrebbe leggere questa fanfiction.
DALLA STORIA:
" - Tornerò indietro.
Quelle parole uscirono con difficoltà dalla sua bocca, che si chiuse in una smorfia. Il cuore di Winry ebbe un tuffo. Era già arrivato quel momento, quel momento che temeva tanto. Era arrivato troppo presto.
Non voleva lasciarlo andare, non in quel momento. Era sempre stata innamorata di lui e non riusciva a capacitarsi di non vederlo più. Non voleva che quell’abbraccio fosse il loro ultimo addio.
Forse, però, c’era ancora una speranza. “Tornerò indietro”, aveva detto. Aveva paura a credergli. Aveva paura di rimanere delusa, troppo delusa.
Aveva paura, ma voleva credergli. L’avrebbe aspettato anche tutta la vita, se fosse stato necessario.
Avrebbe atteso il suo ritorno, appoggiata al balcone della finestra.
- Sì.
Disse Winry, quasi senza accorgersene. Edward mosse le labbra, senza dire nulla.
- Fai attenzione. "
comunque sia, spero vi piaccia. E' una storia molto lunga, quindi preparatevi ^.^
se non si fosse capito, è sulla coppia Edward/Winry!
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Winry Rockbell
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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Eccomi qui di nuovo, con il quarto capitolo della mia fan fiction. Non sapevo che taglio dare a questo capitolo, quindi sarà un po’ misto ^^

Spero sia di vostro gradimento.

Ele_divina

 

4.           IL MANIACO DELLE COLLINE

 

-          Umph.

Sbuffando, Winry accarezzò l’erba umida vicino a lei. Quando era tornata da Capital City, la nonna l’aveva cacciata fuori di casa con la scusa che se ne stava sempre dentro china a costruire automail su automail.

-          Non è giusto. A me piace costruire gli automail...

Si lamentò, piagnucolando come quando era bambina. Picchiò un paio di volte i pugni a terra, senza particolare forza. Gonfiò le guance d’aria e poi la liberò.

-          Mi tocca stare qui seduta a far niente un’altra volta. E dire che adesso non ci sono neanche nuvole.

Chiuse gli occhi e sospirò. Strappò qualche ciuffo d’erba e se lo portò vicino al viso, aspirandone il fresco profumo. Sorrise. Ecco, quello sì che la rendeva felice.

Una brezza leggera si alzò e i fili d’erba volarono lontano dalla ragazza, che raccolse le ginocchia con le braccia. Ci appoggiò sopra il mento, osservando il tramonto che dipingeva con calde sfumature rossastre i vasti prati.

Resembool era davvero bella. Non avrebbe mai abbandonato quel paese. Sorrise, mentre i ricordi tornavano a occuparle la mente.

Un fruscìo la distolse dai suoi pensieri. Si voltò, ma non vide nessuno. Tornò a concentrarsi sulle calde tonalità del cielo.

Un nuovo rumore la fece sussultare.

-          Chi è?

Chiese, con voce tremante.

Nessuno rispose, regnava il più totale silenzio.

-          C’è nessuno?

Tentò ancora. Non ricevette nessuna risposta. Cominciò a pensare di esserselo immaginato. D’altra parte, animali feroci tra le campagne di un paesetto tranquillo come Resembool non ce n’erano. E se invece fosse... un maniaco? Sì, di quelli che si sentono alla radio che ti seguono, che si nascondono... e che nel momento in cui meno te lo aspetti, saltano fuori dal nulla, facendo...

-          BUUUUUH!!

-          AAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH!!

Winry gridò a squarciagola, spaventata a morte. Aprì di nuovo la bocca per lanciare un altro urlo, ma una mano posata sulle sue morbide labbra glielo impedì.

Il cuore le batteva a mille... la paura l’aveva assalita... chi poteva essere? 

L’ombra si spostò. Un ciuffetto alto si distingueva in quella massa oscura.

Forse era proprio un maniaco!

Un delinquente!

Era... era...

-          Edward?!?

Winry spalancò gli occhi, non riuscendo a dire altro. Il ragazzo, che l’aveva ormai liberata, le si parò davanti in tutto il suo splendore, ridendo a crepapelle.

-          Hahahahahahahahahahahaha!!!

-          Edward?

-          Hahahahahahahahahahahaha!!!

-          Ed... sei... sei tu?

-          Hahaha! Sorpresa! Dovevi vedere la tua faccia! Hahahahahaha!!

Sghignazzò il biondo piegandosi in due dal ridere.

Il viso di Winry diventò rosso, poi viola, blu... si tinse di tutti i colori dell’arcobaleno. Le sue mani, serrate a pugno, puntavano verso il basso, così come il suo sguardo. Di sicuro, se lo sentiva, aveva anche il fumetto che le usciva dalle orecchie.

Edward bloccò la sua folle risata, notando il cambiamento continuo di carnagione della sua amica.

-          W-Winry?

Lei non rispose.

-          Winry?

Provò ancora, ma non ebbe il risultato sperato. La ragazza alzò di scatto il viso, guardandolo dritto in faccia. I suoi occhi da azzurri e splendenti che erano, si erano trasformati in due fiamme ardenti di rabbia. Edward sbiancò e fece qualche passo impacciato indietro.

-          Hem... Win... sei arrabbiata, vero?

Chiese, terrorizzato.

-          No... non sono arrabbiata... SONO FURIOSA!!!

Urlò lei, sfoderando la sua fidata chiave inglese, tirata fuori da non si sa dove. Ed cominciò a correre per il prato, inseguito da quella furia della sua migliore amica. Girandosi per farle la linguaccia, però, mise male un piede e rotolò giù dalla collinetta. Approfittando della distrazione, Winry lo colpì direttamente in fronte lasciandogli un grande livido rosso.

-          Ahi! Mi hai fatto male!

Le urlò contro, massaggiandosi il gigantesco bernoccolo che gli era cresciuto. Winry, che aveva riacquistato il suo colorito naturale, era seduta vicino a lui e sghignazzava vittoriosa.

-          Non è divertente!

Sbuffò lui, guardandola storto.

-          Oh sì, lo è!

-          Ah sì? Beh vediamo per quanto!

Ora le parti si erano invertite. Era lei che scappava ridendo da lui, che correva piano di proposito per farla vincere.

Erano tornati bambini, a rincorrersi tra quei prati infestati dai ricordi. Edward si stancò e saltò addosso a Winry. Entrambi caddero sull’erba, uno di fianco all’altra, entrambi col fiato corto.

Si misero a ridere , guardando com’erano finiti.

Dopo un po’, Winry prese la parola.

-          E così, sei qui!

Disse raggiante, alzandosi e sedendosi sull’erba. Tante volte aveva pensato a come sarebbe stato rivederlo, ma mai avrebbe immaginato che sarebbe stato così.

-          In carne ed ossa! O quasi!

Ridacchiò, indicandosi la gamba sinistra.

-          Mi sei mancato, Ed.

-          Anche tu, Win.

La ragazza sorrise smagliante e si tuffò al collo del suo amico. Entrambi precipitarono di nuovo sul tenero prato.

-          Te l’avevo promesso, giusto?

-          Già... sono così felice!

Sussurrò Winry, con gli occhi pieni di lacrime. Scoppiò a piangere e Ed la strinse a se. Il ragazzo sorrise, accarezzandole dolcemente i capelli.

Ce l’aveva fatta a mantenere anche quella promessa. Winry piangeva. Piangeva di gioia.

 

 

Finalmente Winry ha rivisto il suo amato Edward! Penso che il prossimo capitolo lo posterò domani, o tra due giorni.

Ringrazio di cuore tutti quelli che seguono la mia storia, grazie davvero.

Una grazie speciale a  Kiri Dellenger II

  che con le sue recensioni mi ha dato la voglia di continuare la mia storia =)

A presto!

 

   
 
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