Eccomi
qui di nuovo, con il quarto capitolo della mia fan fiction. Non sapevo che
taglio dare a questo capitolo, quindi sarà un po’ misto ^^
Spero
sia di vostro gradimento.
Ele_divina
4. IL MANIACO DELLE COLLINE
-
Umph.
Sbuffando, Winry
accarezzò l’erba umida vicino a lei. Quando era tornata da Capital City, la
nonna l’aveva cacciata fuori di casa con la scusa che se ne stava sempre dentro
china a costruire automail su automail.
-
Non è giusto. A
me piace costruire gli automail...
Si lamentò,
piagnucolando come quando era bambina. Picchiò un paio di volte i pugni a
terra, senza particolare forza. Gonfiò le guance d’aria e poi la liberò.
-
Mi tocca stare
qui seduta a far niente un’altra volta. E dire che adesso non ci sono neanche
nuvole.
Chiuse gli occhi e
sospirò. Strappò qualche ciuffo d’erba e se lo portò vicino al viso,
aspirandone il fresco profumo. Sorrise. Ecco, quello sì che la rendeva felice.
Una brezza leggera
si alzò e i fili d’erba volarono lontano dalla ragazza, che raccolse le
ginocchia con le braccia. Ci appoggiò sopra il mento, osservando il tramonto
che dipingeva con calde sfumature rossastre i vasti prati.
Resembool era
davvero bella. Non avrebbe mai abbandonato quel paese. Sorrise, mentre i
ricordi tornavano a occuparle la mente.
Un fruscìo la
distolse dai suoi pensieri. Si voltò, ma non vide nessuno. Tornò a concentrarsi
sulle calde tonalità del cielo.
Un nuovo rumore la
fece sussultare.
-
Chi è?
Chiese, con voce
tremante.
Nessuno rispose,
regnava il più totale silenzio.
-
C’è nessuno?
Tentò ancora. Non
ricevette nessuna risposta. Cominciò a pensare di esserselo immaginato. D’altra
parte, animali feroci tra le campagne di un paesetto tranquillo come Resembool
non ce n’erano. E se invece fosse... un maniaco? Sì, di quelli che si sentono
alla radio che ti seguono, che si nascondono... e che nel momento in cui meno
te lo aspetti, saltano fuori dal nulla, facendo...
-
BUUUUUH!!
-
AAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH!!
Winry gridò a
squarciagola, spaventata a morte. Aprì di nuovo la bocca per lanciare un altro
urlo, ma una mano posata sulle sue morbide labbra glielo impedì.
Il cuore le batteva
a mille... la paura l’aveva assalita... chi poteva essere?
L’ombra si spostò.
Un ciuffetto alto si distingueva in quella massa oscura.
Forse era proprio un
maniaco!
Un delinquente!
Era... era...
-
Edward?!?
Winry spalancò gli
occhi, non riuscendo a dire altro. Il ragazzo, che l’aveva ormai liberata, le
si parò davanti in tutto il suo splendore, ridendo a crepapelle.
-
Hahahahahahahahahahahaha!!!
-
Edward?
-
Hahahahahahahahahahahaha!!!
-
Ed... sei... sei tu?
-
Hahaha! Sorpresa!
Dovevi vedere la tua faccia! Hahahahahaha!!
Sghignazzò il biondo
piegandosi in due dal ridere.
Il viso di Winry
diventò rosso, poi viola, blu... si tinse di tutti i colori dell’arcobaleno. Le
sue mani, serrate a pugno, puntavano verso il basso, così come il suo sguardo. Di
sicuro, se lo sentiva, aveva anche il fumetto che le usciva dalle orecchie.
Edward bloccò la sua
folle risata, notando il cambiamento continuo di carnagione della sua amica.
-
W-Winry?
Lei non rispose.
-
Winry?
Provò ancora, ma non
ebbe il risultato sperato. La ragazza alzò di scatto il viso, guardandolo
dritto in faccia. I suoi occhi da azzurri e splendenti che erano, si erano
trasformati in due fiamme ardenti di rabbia. Edward sbiancò e fece qualche
passo impacciato indietro.
-
Hem... Win... sei
arrabbiata, vero?
Chiese,
terrorizzato.
-
No... non sono
arrabbiata... SONO FURIOSA!!!
Urlò lei, sfoderando
la sua fidata chiave inglese, tirata fuori da non si sa dove. Ed cominciò a
correre per il prato, inseguito da quella furia della sua migliore amica.
Girandosi per farle la linguaccia, però, mise male un piede e rotolò giù dalla
collinetta. Approfittando della distrazione, Winry lo colpì direttamente in
fronte lasciandogli un grande livido rosso.
-
Ahi! Mi hai fatto
male!
Le urlò contro,
massaggiandosi il gigantesco bernoccolo che gli era cresciuto. Winry, che aveva
riacquistato il suo colorito naturale, era seduta vicino a lui e sghignazzava
vittoriosa.
-
Non è divertente!
Sbuffò lui,
guardandola storto.
-
Oh sì, lo è!
-
Ah sì? Beh
vediamo per quanto!
Ora le parti si
erano invertite. Era lei che scappava ridendo da lui, che correva piano di
proposito per farla vincere.
Erano tornati
bambini, a rincorrersi tra quei prati infestati dai ricordi. Edward si stancò e
saltò addosso a Winry. Entrambi caddero sull’erba, uno di fianco all’altra,
entrambi col fiato corto.
Si misero a ridere ,
guardando com’erano finiti.
Dopo un po’, Winry
prese la parola.
-
E così, sei qui!
Disse raggiante, alzandosi
e sedendosi sull’erba. Tante volte aveva pensato a come sarebbe stato
rivederlo, ma mai avrebbe immaginato che sarebbe stato così.
-
In carne ed ossa!
O quasi!
Ridacchiò,
indicandosi la gamba sinistra.
-
Mi sei mancato,
Ed.
-
Anche tu, Win.
La ragazza sorrise
smagliante e si tuffò al collo del suo amico. Entrambi precipitarono di nuovo
sul tenero prato.
-
Te l’avevo
promesso, giusto?
-
Già... sono così
felice!
Sussurrò Winry, con
gli occhi pieni di lacrime. Scoppiò a piangere e Ed la strinse a se. Il ragazzo
sorrise, accarezzandole dolcemente i capelli.
Ce l’aveva fatta a
mantenere anche quella promessa. Winry piangeva. Piangeva di gioia.
Finalmente Winry ha rivisto il suo amato Edward! Penso
che il prossimo capitolo lo posterò domani, o tra due giorni.
Ringrazio di cuore tutti quelli che seguono la mia
storia, grazie davvero.
Una grazie speciale a Kiri Dellenger II
che con le sue recensioni mi ha dato la voglia di continuare la mia storia =)