Ero
titubante nel postarlo, perché non sapevo se
potesse interessare, ma alla fine ho deciso di farlo, perché
personalmente mi
piace da morire.
Si tratta di un piccolo capitolo extra, visto dalla
parte di Etienne, che racconta il giorno in cui vide per la prima volta
la sua
futura compagna di squadra.
Sperando che questo missing moment vi possa piacere.
One day in summer
Aveva
sempre sopportato
con pazienza le giornate di sole.
A cosa serviva irritarsi,
quando non c’era nulla che potesse fare per evitare di stare
al chiuso per
tutto il giorno?
Si limitava a sospirare e
barricarsi nella sua stanza, tirando le tende e buttandosi sul letto. E
rimaneva lì, a fissare il soffitto, aspettando che il sonno
lo facesse piombare
nella tanta amata oscurità.
Il momento dell’anno che
preferiva meno era senza dubbio l’estate, quando il sole
raggiungeva le sue
massime temperature, rendendogli praticamente impossibile uscire
durante le ore
più calde del giorno. Era davvero noioso essere un vampiro.
Fu
durante una di quelle
roventi e tediose giornate d’estate che
all’orizzonte comparve l’imprevisto che
avrebbe rivoltato la sua vita, portando scompiglio e cambiamenti. Molti
cambiamenti.
Si sarebbe ricordato
sempre perfettamente quel giorno, anche ad anni di distanza.
Erano le dieci e
quarantadue di un giovedì di luglio, l’aria
iniziava a scaldarsi e le foglie
verdi delle piante frusciavano sotto la lieve brezza mattutina.
Si era seduto all’ombra di
un tasso, con la schiena appoggiata al grande tronco e gli occhi
chiusi. Si
preannunciava un’altra giornata torrida.
Era tutto uguale agli
altri giorni, la stessa monotona quotidianità, e per quello
fece in fretta ad
accorgersi della novità.
C’era un nuovo odore che
si mischiava a quelli già conosciuti.
Era frizzante, con una
nota dolce di fondo; era uno di quei profumi di cui non ci si poteva
stancare,
quelli che rimanevano impressi e non se ne andavano. Quelli che si
ignoravano,
ma erano troppo buoni da
dimenticare.
Veniva dall’ingresso
principale dell’Accademia e per un momento rimase a chiedersi
se fosse il caso
di andare a dare un’occhiata, arrendendosi alla sua parte
più curiosa e ancora
umana.
Con un unico e fluido
movimento si alzò, scrollandosi i jeans. Si era abituato a
cambiare abiti e
comportamento a seconda dell’epoca che sopraggiungeva e
doveva ammettere che
quella che preferiva era il ventunesimo secolo: almeno poteva fare
ciò che
voleva senza rendere conto a nessuno.
Si avviò con molta calma
verso nord, superando la lunga fila di aiuole ricolme di fiori
colorati, che
emanavano un odore talmente forte da fargli venire mal di testa.
Dovette aumentare il passo
e tapparsi il naso, per non rischiare di svenire davanti ai folti
cespugli di
rose che aveva piantato Emilia Gibbs, la governante.
Un gruppo della seconda classe
stava rientrando alla villa dopo il solito giro al mercato di
Dalwhinnie; il
professor Clayton chiacchierava con Miss Winters, mentre passeggiavano
diretti
verso il bosco.
La scia di profumo veniva
dalla sua destra, dove un’allegra Mrs. Gibbs stava aiutando,
e intontendo di
ciance, una ragazzina smilza.
Etienne faticò a stento a
trattenere una risata: davvero il profumo che l’aveva spinto
ad abbandonare la
sua postazione ai piedi del tasso e camminare sotto la luce cocente del
sole
estivo proveniva da quella umana?
Avrà avuto una quindicina
d’anni, praticamente una bambina, e si chiese cosa diamine ci
facesse lì
all’Accademia. Pensava forse di riuscire a combattere contro
un demone
infuriato? Sicuramente non sarebbe stata in grado nemmeno di affrontare
un
altro umano.
Emilia si fermò e indicò
il magnifico edificio con un gesto della mano: aveva cominciato la
lunghissima
storia di villa Dale e del suo proprietario.
La ragazzina appoggiò a
terra il pesante borsone, ascoltando pazientemente la logorroica
governante, e
si passò una mano sulla fronte, cercando di asciugare il
sudore.
Nonostante fosse lontano
riusciva a vederla bene e a distinguere ogni dettaglio del suo aspetto.
Lo incuriosiva, nonostante
fosse una tra le persone più anonime che avesse mai
incontrato, perché per
avere un profumo del genere doveva essere speciale. E sperava di poter
capire
presto cosa ci fosse di così speciale in lei, per poi
tornare tranquillamente a
farsi gli affari suoi. Possibilmente all’ombra.
La sentì rilasciare un
piccolo sospiro, passato sicuramente inosservato alle orecchie umane di
Emilia,
e passarsi una mano tra i capelli sciolti.
Le arrivavano alle spalle,
scendendo in onde disordinate, e sarebbero facilmente passati
inosservati, come
lei, se non fossero stati di
quel colore così brillante. Erano biondi e il
sole li riempiva di migliaia di riflessi rossi, ma lei sembrava non
curarsene
affatto. Centinaia di femmine, sia umane che non, avrebbero fatto
follie per
avere capelli di quel colore e quella ragazzina era già
tanto se li pettinava.
Si grattò una guancia
morbida, arrossata dal sole, e arricciò le labbra piene in
una smorfia
annoiata. Probabilmente aveva smesso di ascoltare Emilia diversi minuti
prima.
Incrociando le braccia
magre dietro la schiena, si diede un’occhiata attorno,
contemplando la facciata
nord della villa. Il suo sguardo vagava da una parte
all’altra, chiaramente
distratto, e lo superò in un istante, confondendolo con il
resto degli
studenti.
Ma a lui quell’istante era
bastato e forse iniziava a capire cosa ci fosse di speciale nella
ragazzina,
oltre il suo profumo.
Ed erano quegli occhi
grandi, di un grigio luminoso, che lei ostentava senza il minimo vanto;
non
servivano trucchi per farli risaltare, perché bastava che
lei li tenesse aperti
ed era in grado di conquistare l’attenzione di chiunque.
Emilia riprese a camminare
e la ragazzina la seguì velocemente, prestandole di nuovo
orecchio. Anche dalla
sua posizione riusciva a sentire il suo cuore iniziare a pompare
più sangue e
poté quasi percepire il profumo della sua eccitazione,
mischiato alla scia
dolce del suo, che si sentiva sempre più forte, nonostante
lei si stesse
allontanando.
E allora capì: l’odore che
si insinuava prepotentemente nelle sue narici e nella sua mente era
quello del
suo sangue.
Gli bastò poco per
decidere, giusto il tempo di sentire il tono cristallino della sua voce.
Perché dopo quasi due
secoli aveva trovato l’unica creatura con cui avrebbe voluto
essere in squadra.
L’unica con cui avrebbe potuto pensare di stringere il Patto.
L’unica che ai suoi occhi
annoiati fosse davvero interessante.
«Charlotte.
Charlotte
Mackinnon».
N/A: Penso
di avere già detto tutto nelle note d’inizio.
Adoro Etienne e Charlotte e mi sembrava brutto non avere scritto della
prima
volta che si vedono (o meglio, che lui la vede). Non è
scritto in prima persona
perché mi è venuto così e
perché avrei svelato troppe cose riguardo ad Etienne,
però almeno possiamo leggere qualcosa dal suo punto di
vista, dato che è sempre
Charlie a raccontare.
Lui è curioso di scoprire
da dove arriva quello strano profumo, che non è normale
(checché ne dica
Charlie nel primo capitolo) e si trova davanti una ragazzina qualunque.
Ma poco
a poco, spuntano fuori diversi particolari che la rendono sempre
più
interessante, fino a fargli decidere di volerla conoscere.
E’ stato Etienne a voler
finire in squadra con lei, perché ai suoi occhi Charlotte
è speciale.
Ora basta, altrimenti
sarei in grado di continuare all’infinito ed è
meglio di no!
Per chi sta aspettando il
nuovo capitolo devo pregarvi di continuare pazientemente la vostra
attesa,
perché oltre a one shot e pseudo lavori grafici non riesco a
fare.
Se foste interessati a
vedere immagini di Etienne e Charlotte vi consiglio di dare
un’occhiata al mio
forum (tra l’altro ho appena sistemato il mio profilo con un
bellissimo set su
loro due… almeno a mio parere bellissimo). Gli attori scelti
non sono
esattamente uguali ai personaggi che ho in mente, ma hanno qualcosa che
me li
ricorda e sono i più simili che ho trovato.
Spin [I wouldn't change a thing]
E ovviamente vi lascio
anche il link del gioco di ruolo di Dale Academy, sono sicura che se lo
provate
vi piacerà!
Dale Academy GdR
E ora passo a rispondere
alle recensioni dello scorso capitolo!
Hayley_Gin91: Purtroppo
vi sto ancora facendo aspettare tanto, mi
dispiace! Etienne non lo posso lasciare da parte, è
più forte di me, lo adoro
troppo! Charlotte è ancora in alto mare con i suoi
sentimenti, ma si sveglierà
presto… spero!
Aryadaughter: Sono
contenta che ti piaccia! Spero che questo
capitolo ti sia interessato, nonostante sia solo un extra!
Penny Black: Irene!
Sono
contentissima che tu abbia iniziato a seguire anche questa storia!
Ormai sei
diventata la mia lettrice più fedele! XD Io adoro il fantasy
e mettere insieme
alcune razze diverse mi è piaciuto moltissimo, come farle
interagire tra di
loro.
Aileen e Jocelynn si
dovevano bilanciare in qualche modo, infatti sono l’una il
contrario dell’altra
e insieme funzionano benissimo. Gerard è un povero martire,
ma alla fine perché
dovrebbe lamentarsi, quando una bella ragazza è innamorata
persa di lui e non
esita un attimo ad attaccarsi a lui come una cozza allo scoglio? Spike
mi fa
morire dal ridere, spesso è un po’ sfortunato, ma
se ne frega sempre dei
giudizi degli altri e continua per la sua strada. La famiglia di
Charlie è
caotica (anch’io ogni volta che leggo quei nomi penso sempre
a Lily e James!
T^T). Etienne per me è allo stesso livello di James e Sirius
in Spin, quindi
puoi immaginare quanto lo adori. E Charlotte è un
po’ svampita in queste
questioni, quindi ci metterà un po’ per
comprendere i suoi sentimenti, la cosa
più triste è che tutto è destinato a
finire, perché lei non è immortale. Per
quanto riguarda la tua domanda, si diventa vampiri dopo essere stati
morsi,
come succede normalmente; Etienne e Solène, per pura
casualità, erano già
cugini da umani. Per le altre razze si nasce già in quel
modo, anche i
licantropi, il cui dna è alterato già
dall’inizio (diciamo così). Anche se si
tratta solo di un extra spero ti sia piaciuto!
Cristie: Charlotte
continuerà a cambiare, mano a mano che
capirà quali sono realmente i suoi sentimenti. Piacerebbe
anche a me scrivere
qualcosa dalla parte di Etienne, ma ho paura di svelare troppe cose;
però sta’
sicura che prima o poi un capitolo narrato da lui ve lo farò
leggere, magari un
missing moment sul suo viaggio a Melrose… boh. Ma
Solène sta antipatica a
tutti? Poverina, non ha fatto nulla di male! Alexander
comparirà sicuramente!
Non preoccuparti, io adoro le recensioni lunghe!
Emily Doyle: Etienne
e Charlie sono semplicemente adorabili,
chissà dove finiranno…
Milou_: Grazie
mille per i complimenti, sono davvero
contenta che ti sia piaciuta! Speriamo davvero che Charlotte si dia una
mossa,
perché Etienne ha sì la pazienza per aspettarla
(dopo secoli di “vita”), ma
potrebbe anche stufarsi! Essere vanitosa è nella natura da
fata di Aileen, ma i
suoi amici non gliene fanno una colpa, in fondo è forte
così com’è! Gerard,
Gerard… dovremo aspettare fino a quando?
Spero di sapere cosa ne
pensate di questo capitolo e se è il caso di pubblicare
qualche altro missing
moment ogni tanto, giusto se volete sapere qualcosa che nella storia
non è
stato raccontato.
Ditemi pure!
Al prossimo capitolo!