Ecco qui il nuovo
capitolo! Devo dire che questo non mi ha completamente soddisfatta. Non so perché,
ma non lo ritengo ben scritto. Sarà una mia impressione?
Beh, le mie
impressioni non contano ora, perché sono le vostre quelle importanti. Fatemi sapere
ciò che ne pensate, ok? =)
A voi!
7.IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE
-
Adesso che sei
tornato pensi di poter restar qui a non fare niente tutto il giorno?
-
Sì.
-
Stai dicendo sul
serio?
-
Sì.
-
E immagino che
non ci sia alcun modo per farti cambiare idea.
-
Esattamente.
Winry sbuffò, raggiungendo
Edward, che era disteso sul prato, con un filo d’erba in bocca. Lo muoveva
distrattamente, mordicchiandolo con gli incisivi.
-
Ed, la nonna oggi
è fuori città, ci siamo solo noi a casa!
-
E allora?
-
Mi devi dare una
mano!
-
A fare cosa?
-
Che domande! A
pulire, a cucinare, a...
Ed si alzò e le
tappò la bocca con una mano, con un’espressione molto infastidita dipinta sul
viso.
-
Non ci contare,
Win.
-
Lo sapevo, sai.
Edward sorrise e le
scompigliò i capelli. Winry chiuse gli occhi mostrandogli la lingua. Poco dopo
si distese sull’erba. Lui la imitò. La ragazza si voltò verso di lui.
-
E un po’ di tempo
per me lo trovi?
Ed la squadrò con
uno sguardo inequivocabile, come a dire “ma cosa cavolo stai dicendo”. Poi, con
la sua solita faccia da schiaffi, le rispose.
-
Basta che non
devo alzarmi.
Winry si finse
offesa e si voltò di spalle a lui. Il biondo alzò gli occhi al cielo e le
tocchettò la schiena con l’indice della mano destra, quella che un tempo era
occupata dall’automail.
-
Win?
Winry rimase in
silenzio per un po’. Ad un certo punto, dimenticata la finta offesa, si rigirò
verso Ed che la guardava in modo strano.
-
Ed...
-
Già passato
tutto?
-
Lascia perdere.
C’è un dubbio che mi scava nella mente da davvero molto tempo.
-
Spara...
Winry si alzò a sedere
sul prato, dando le spalle all’ex alchimista. Lui fece forza sulle braccia,
tenendosi su con i gomiti. Winry sentì il suo sguardo premerle sulla schiena.
-
Due anni fa...
quando te ne sei andato...
Cominciò.
-
Sì?
-
Tu mi dissi una
frase... parlasti dello scambio equivalente. Dicesti “io ti darò metà della mia
vita, così in cambio tu mi darai metà della tua”.
Edward deglutì,
sapendo che quella storia non sarebbe finita bene. Non si era dimenticato di
quello che le aveva detto quel giorno.
Ricordò di essere
stato terribilmente imbarazzato dicendole quelle parole, di così grande
importanza per lui. A quel tempo, però, non sapeva neanche perché le avesse
dette, quelle parole.
-
Cosa... cosa
significavano?
Eccola, la domanda
tanto temuta. E ora, cosa le avrebbe risposto? Non lo sapeva neanche lui. Era
così terribilmente difficile trovare una risposta a quella domanda.
Winry si voltò verso
di lui, guardandolo con i suoi grandi occhi azzurri. Sbatté le lunghe ciglia un
paio di volte, cercando di capire per quale motivo il biondo non le desse
alcuna risposta.
Edward non riusciva
a distaccare lo sguardo da quelle iridi così blu e luminose, come il cielo e
come il mare.
Era questo uno dei
motivi per il quale era stato via così tanto tempo.
Era su questo che
aveva riflettuto, durante il suo viaggio a ovest.
Due anni non gli
erano bastati per capire in pieno il messaggio contenuto in quelle parole che
lui stesso aveva pronunciato.
In realtà, però, lui
sapeva benissimo quale fosse il significato, solo che non voleva ammetterlo.
No, era veramente
troppo per lui.
Lui non era fatto
per quello. Sapeva di provare QUEL sentimento da davvero molto tempo, ma non
aveva mai avuto il coraggio di ammetterlo, né a se stesso, né a nessun altro.
“io ti darò metà
della mia vita, così in cambio mi darai metà della tua”. Fu stravolto dalla
verità di quelle stesse parole.
Continuò a fissare
quegli occhi, quel viso, quella ragazza. La maledisse mentalmente per averlo
fatto entrare in quell’immensa confusione.
-
Allora? Cosa
significavano?
“significavano
che...” non riusciva proprio a dirle, quelle due parole.
-
Quelle parole
sono il motivo delle mie riflessioni... non ho fatto altro che pensare a quello
in questi due anni...
Winry lo guardò
senza capire.
-
Cosa intendi
dire, Ed?
Il ragazzo sorrise.
No. non poteva dirglielo. Né ora, né – probabilmente – mai. Abbassò lo sguardo,
non riuscendo a sorreggere quello della ragazza un secondo di più.
-
Lo capirai...
Si limitò a dire.
-
Non puoi dirmi
così, Ed! Sono due anni che questa domanda mi tormenta!
-
E cosa ci posso
fare io?
Rispose, fingendosi
seccato.
-
Come cosa ci puoi
fare? Dimmelo! Ti prego, Ed...
Lo stava implorando.
I grandi occhi blu tremolavano, quasi avessero intenzione di sciogliersi da un
momento all’altro.
Forse era giunto il
momento di ammetterlo, pensò.
-
W-Winry...
Balbettò. Era così
difficile, così maledettamente difficile.
Come poteva essere
così difficile ammettere a se stesso una cosa così semplice come essere
innamorato?
...
...
...
Innamorato.
Spalancò gli occhi,
rendendosi conto di quello che aveva appena pensato. C’era riuscito, era
riuscito ad ammetterlo almeno a se stesso.
Era un bella
sensazione, anche se estremamente imbarazzante. Divenne completamente rosso in
viso.
Tornò a guardarla,
per l’ennesima volta, negli occhi.
-
Cosa c’è? parla
chiaro!
-
Il fatto è che...
io... intendevo dire che...
-
Hey ragazzi!
Dannazione. No.
questo no.
-
Al!
Gridò Winry,
alzandosi in piedi e correndo verso il minore degli Elric. Gli saltò in
braccio. Alphonse la strinse forte e poi corse a salutare il fratello.
-
Ciao fratellone!
Edward rimase in
silenzio. Era quasi riuscito a dirglielo.
-
Ciao, Al... sono
così contento di rivederti!
Disse,
abbracciandolo. Dopotutto, non stava completamente mentendo. Era davvero molto
felice di poter rivedere il suo amato fratellino. Era così felice che scacciò
tutti i precedenti pensieri dalla testa.
Forse era un segno
del destino.
Forse il significato
di quelle parole doveva essere tenuto nascosto, e il suo sentimento celato e
rinchiuso dentro il suo cuore.
Sorridendo, seguì i
due che si erano avviati verso la casa dove avevano vissuto la loro infanzia. A
metà strada si fermò, in mezzo al campo. Winry era già lontana, aveva quasi
raggiunto la casa. Al era a metà del percorso, e si stava avvicinando a Edward.
Quest’ultimo,
approfittando di quell’ultimo attimo di solitudine, sussurrò, con un filo di
voce, le parole che aveva tenuto dentro da una vita.
- Ti amo, Winry.
Quelle parole che, probabilmente, nessuno, oltre a lui, avrebbe mai udito.
Ecco qua
completato anche questo settimo capitolo. Certo che le cose tra questi due non
riescono proprio a smuoversi, eh? Beh, comunque sia, almeno QUALCUNO è riuscito
ad ammettere QUALCOSA non trovate? xDxD
EdxWinry 4ever grazie davvero per il tuo commento, sono
felice che la mia storia ti piaccia! ^^
Ketty_san grazie per la tua recensione, sono felice di non averti delusa!
Comunque, ho pensato che Edward fosse troppo orgoglioso e timido per rimanere
lì con Winry! Spero che questo capitolo sia stato all’altezza =)
Onyria hahahaha!
Grazie per il commento! Sì, in effetti mi è dispiaciuto un po’ farlo andare via
così, ma ho pensato che sarebbe stato di più nel suo personaggio! Spero che
anche questo capitolo ti piaccia, anche se non mi convince molto.
Giugitzu grazie!! Davvero moltissimo... sono felice che la mia fanfiction sia di tuo gradimento!
BACI E AL
PROSSIMO CAPITOLO! Ele_divina