Classificatasi settima al Contest 48h+48h di PurpleMally e Alih
CAMBIAMENTI
Vert
Lily Evans
inarcò le sopracciglia mimando un’espressione
incredula “Cos’hai detto, Mary?”
“Dai,
Lily,
lo ammetterai anche tu che James è maturato recentemente”
La rossa
scosse la testa con una risatina chioccia “Oh, sì,
se con maturare intendi dire
che ha smesso di affatturare ogni singolo essere vivente che incrocia
il suo
cammino”
“Oh,
andiamo
Lils! Sembri Snape quando parli così” Mary si
beccò un’occhiataccia. Lily
richiuse il libro che teneva in grembo così repentinamente
da far cadere una
boccetta d’inchiostro: come ben sapeva Mary, Severus Snape
era ancora un
argomento tabù.
“Accidenti!
Essicco. Sono passati anni. Spero
che ti
deciderai a metterci una pietra sopra: non puoi vivere nel passato per
sempre”
Lily finse di riflettere, mentre sistemava meglio la spilla da Capo
Casa sul
bavero.
Lily
seguì lo
sguardo dell’amica. James Potter sedeva sul divano
all’angolo, sfogliando
diligentemente un testo scolastico e rivolgendo di tanto in tanto
rimproveri a
Pettigrew. Sembrava aver dimenticato la sua perenne aria strafottente
così come
l’abitudine di pettinarsi continuamente i capelli, che
–Lily si assicurò di
vederci bene- dovevano essere stati acconciati in modo da stare il
più composti
possibile. Il risultato era leggermente inquietante a dire la
verità, ma era un
tentativo, se non altro. Lily sorrise sovrappensiero e il primo a
notare il suo
sguardo fu Remus. La ragazza lo osservò comunicare con
l’amico nel modo più
discreto possibile e in breve James Potter e Lily Evans si stavano
scrutando
dai lati opposti della stanza.
James
sorrise e Lily non distolse lo sguardo. Un tentativo apprezzabile,
senza
dubbio.
Lily aveva
ripensato a quella sera quasi due settimane dopo, senza una ragione
particolare.
Era semplicemente a lezione, la bacchetta stretta nel pugno e la teoria
dell’incantesimo stampata in mente. Cercava di sentirsi veramente felice, quando quel ricordo in
particolare l’aveva devastata.
Si era presentato alle porte
della sua memoria senza preavviso: nitido, i contorni appena accennati,
i gesti
rallentati e i suoni smorzati, come in una pellicola di bassa
qualità, e poi i
suoi occhi.
Non puoi vivere
nel passato per
sempre.
Lily si
irrigidì appena, tornando alla realtà. Il suo
passato si aggirava alle sue spalle in mezzo ad un gruppetto di
Serpeverde,
provando l’incantesimo e imprecando sottovoce. Forse
non sarebbe mai stato abbastanza felice. Mai più.
Scacciò il
pensiero, impugnando meglio la bacchetta.
“Expecto Patronum”
Il debole
fumo plumbeo che uscì dalla sua bacchetta si dissolse nella
nebbiolina che
permeava la stanza.
Si
spostò la
frangia stizzita. Il suo Patronus era un gatto. Lo stesso gatto che
diventava
la McGonnagol: la prima stupefacente testimonianza di magia che Lily
avesse
visto ad Hogwarts.
Era strano
che non riuscisse, perché l’aveva già
fatto, altre volte e… i suoi occhi e il
suo sorriso, dal fondo della stanza.
“Expecto
Patronum”
Trattenne il
fiato: la forma argentea uscita dalla bacchetta si aggirava aggraziata,
più
brillante di ogni altro Patronus che avesse mai prodotto. La
osservò chinare il
capo e correre al galoppo attraverso la stanza seguita dagli sguardi di
numerosi studenti. Si dissipò così
com’era apparsa, lasciando di sé solo
un’intensa sensazione di felicità.
“Un
Patronus
Corporeo. Ottimo lavoro, signorina Evans. Venti punti a
Grifondoro”
Mary si
avvicinò, mentre il professore le superava, stava guardando
ancora il punto in
cui era scomparso il Patronus dell’amica. Spostò
lo sguardo su di lei.
“Non
guardarmi così. La gente cambia,
no?”
“Non
parafrasarmi. Direi che anche i Patroni cambiano, eh?”
Suonò
la
campanella, evitando a Lily il dovere di risponderle.
“Cos’era
comunque un cervo?”
Lily buttò il libro di Difesa nella borsa e considerò la risposta “Una cerva, suppongo. Niente corna, no?”
°-°
-NdA: Mmh, ho provato ad immaginare la prima volta in cui Lily ha pensato di potersi innamorare di James.
Giudizio:
Grammatica: 8.8Stile: 10/10
Caratterizzazione dei personaggi: 13/15
Originalità: 13/20
Gradimento personale: 4/5
48.8
Per quanto riguarda la grammatica ci sono alcuni errori sia di punteggiatura che di battitura.
Devo dire che il tuo stile mi è piaciuto molto. Il tuo stile è molto semplice, fluido e scorrevole. Riesce a rendere la storia interessante e ad attrarre il lettore. Molto ma molto bene!
Hai un voto piuttosto alto in caratterizzazione: i personaggi sono abbastanza approfonditi e, sinceramente, mi hanno fatta sorridere moltissimo.
L’unica pecca di questa storia è l’originalità. Avresti potuto cercare uno stratagemma, un modo, un maniera diversa per impostarla. Avrei preferito che ci fosse un particolare innovativo, qualcosa che la facesse brillare proprio per l’originalità.
Ad ogni modo, rimane una bella storia che senza alcun dubbio merita di essere letta e recensita.