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Autore: yori    21/09/2010    10 recensioni
Passò alla foto successiva, con stupore si accorse che vi erano ritratti: Bardack, il padre di Goku, e il signor Vegeta, il padre di Vegeta.
Indossavano entrambi la tuta da combattimento, sembravano molto amici, ma in mezzo a loro una ragazza stupenda dai capelli corvini sorrideva raggiante. Doveva esser la madre di Goku, ricordava di aver visto una foto una volta a casa dell‘amico, era veramente bellissima.
Lesse la didascalia: Vegeta Prince, Bardack Son vincitori del torneo Nazionale di arti marziali. Non era riportato però il nome della ragazza, Bulma tentò di ricordare, poi le venne in mente: Varza, ecco il nome della madre di Goku.
“Guarda Vegeta c‘è tuo padre in questa foto, con i genitori di Goku!”
Disse lei sorridente all’indirizzo del ragazzo, presa dall’euforia non si era ricordata che Vegeta odiava il padre e che, quindi, non gli faceva certo piacere vederlo ritratto.
“Bello schifo!”
Disse lui lapidario senza neanche guardare la foto che Bulma gli stava mostrando.
“Ma che modi! Non si può proprio parlare con te!”
Lui non rispose, ma lei continuò.
“I vostri genitori sembravano molto amici, chissà perché non lo sono più? Forse tu e Goku potreste diventarlo al posto loro, mi sembrate molto simili e …”
Ma Vegeta la blocco, strappandole la cornice di mano e buttandola a terra. Bulma non l’aveva mai visto così furioso, temeva davvero per la sua stessa incolumità.
“Fatti gli affari tuoi! Se continui a ficcare il naso finirai per scottarti”

Testo revisionato e corretto da Vegeta90
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bardack, Bulma, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Superbia'
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Epilogo: dieci anni dopo


L’abito bianco le calzava a pennello, l’aveva scelto con cura, ma non era certa del risultato finale. Ogni cosa era perfetta: i suoi capelli, le sue scarpe, il trucco. Per un giorno era davvero lei la regina di ogni cosa. Aveva scelto con cura i fiori e le ghirlande, la loro posizione, la loro composizione. Ogni cosa era al suo posto.
Si guardò di nuovo allo specchio, si sentiva veramente bella. Benché si vedesse appena il rigonfiamento della sua pancia, il loro secondo figlio era una cosa importante e così finalmente avevano deciso di sposarsi.
“Mamma, sei pronta!?”
Disse il bambino moro facendo capolino nella stanzetta dove la madre si stava preparando.
“Arrivo!”
Esclamò semplicemente lei con un sorriso, dopo dieci anni finalmente sarebbero diventati una famiglia completa.

La cravatta non era il suo indumento preferito. Preferiva, di certo, altre cose, come ad esempio la tuta! Ma in quel momento non era di sicuro l’abito adatto, doveva darsi un contegno e soprattutto non voleva sfigurare. Lo doveva fare per la sua futura moglie, lo doveva fare per suo figlio, un bambino così intelligente che si stupiva lui stesso di questa sua peculiarità, ma ne era felice.
Si mordicchiò le labbra preso dal nervoso, non lo era mai stato così tanto e si trascinò con i piedi verso l’uscita, suo padre l’attendeva, per accompagnarlo, o meglio così credeva: suo padre non c’era più! Solo una donna mora che gli sorrise raggiante, la compagna di suo padre.

Bardack aveva chiesto ad Apple, l’infermiera, di cominciare ad andare in chiesa. Lui si sarebbe assentato per un attimo. Quella donna aveva lenito molte delle sue ferite, aveva spazzato via le sue ansie e si era ritagliata un posto al suo fianco. Bardack a volte si chiedeva cosa sarebbe successo se lei fosse arrivata prima, ma ormai aveva smesso di supporre, ormai aveva smesso di rimuginare sul passato. Era felice di aver conosciuto Varza, non si era affatto pentito! Anzi, se così non fosse stato non avrebbe avuto Goku e non avrebbe avuto il suo splendido nipotino.
Percorse quella strada nota a grandi passi, con quel mazzo di fiori tra le mani. Gli sembrava giusto, gli sembrava corretto ringraziarla, in fondo, tutto quello era merito suo. Nel bene e nel male, i loro figli ora stavano bene insieme, beh, litigavano sempre, ma avevano fatto dei passi avanti.
Erano davvero cresciuti e Bardack ne era felice. Una figura apparve all’orizzonte e Bardack con un sorriso affrettò ancor più il passo. Gli posò una mano sulla spalla.
“Vegeta!”
Disse felice di vedere il suo più grande amico, tra di loro le cose non erano andate bene, ma in quegli ultimi anni, molto si era sistemato e ora riuscivano a parlarsi senza necessariamente litigare.
“Sono felice di vederti!”
Disse Bardack. Vegeta lo guardò di sbieco.
“Non mi rovinare il completo Bardack!”
Disse severo, e Bardack ritrasse la mano, evidentemente avevano avuto la stessa idea.
“Mi fa piacere tu abbia accettato l‘invito.”
“Tsk!”
“Davvero, Vegeta. Tra tutte le persone tu sei l‘unica che ho desiderato vedere qui.”
Lui non rispose e continuò a fissare i fiori secchi davanti a sé, Bardack li tolse e li buttò via, sostituendoli con il nuovo mazzo, che aveva portato.
“Non veniamo mai a trovarla … Le dispiacerà.”
Vegeta scosse la testa.
“Le piace stare sola. Penso lo direbbe lei di non badare a queste sottigliezze.”
Bardack sorrise di nuovo, e posò una mano sulla spalla dell’amico.
“Mi pare di averti detto di non sgualcirmi il vestito!”
Sbraitò l’altro, ma non fece nulla per levarselo di dosso.
“Ehi ragazzi! Che bello vedervi insieme. Sono così felice che non sto più nella pelle. Avrei una voglia matta di saltellare qua e là, ma poi la gente penserebbe che sono matta. Non voglio pensino questo di me. Comunque Vegeta non ho trovato i fiori! Oh, ma vedo che avete provveduto anche senza di me! Sono molto contenta!”
Disse con un sorriso la donna mora vestita di tutto punto, i due uomini si guardarono stralunati, si sentivano mancare il respiro. Nira era di certo un tipo logorroico!
“Che avete da guardarmi così ragazzi! Ho forse qualcosa in faccia? Oddio devo rifarmi il trucco oppure sfigurerò al matrimonio. Vegeta perché non l'hai detto prima?”
I due scoppiarono a ridere insieme. Decisamente Nira non c’entrava nulla con Varza.
I due si guardarono complici, ora ognuno aveva la sua strada davanti, ma non era poi male che esse ogni tanto si incrociassero.

Fuori dalla chiesa tutti attendevano l’arrivo della sposa, ma anche dello sposo! Non era ancora arrivato, non si sapeva dove fosse. Crilin osservò l’orologio mentre la sua bambina, Marron, si appendeva al suo braccio e lo chiamava. C18 la scostò sistemandole il vestitino.
“Ma dove sono finiti? Sono già in ritardo.”
Disse, erano tutti presenti, gli amici di un tempo. Si erano persi di vista per molto, ognuno preso dalla sua vita, ognuno con la sua famiglia, con la sua carriera, ma era sempre bello ritrovarsi!
Crilin con la sua C18, convivevano ormai da tempo, lei si era distaccata dalla sua famiglia e da suo fratello, che dopo il casino che aveva combinato era scomparso.
“Chi lo sa!”
Disse Yamcha sistemandosi la giacca gialla del completo che indossava per l’occasione, Marion era vicino a lui, non si erano visti dai tempi del liceo, ma avevano ritrovato subito un certo affiatamento. Tienshinan era arrivato con la sua bionda morosa di sempre e il piccolo Rif. Anche tra Lunch e Tienshinan c'erano stati alti e bassi ed ognuno aveva perseguito il suo percorso separatamente. Junior era presente anche lui, solo come sempre.
“Ehi ragazzi! Quanto tempo che non ci vediamo!”
Una voce nota alle loro spalle li fece voltare ed una splendida ragazza dalla chioma celeste si presentò davanti a loro. I capelli raccolti in una bella acconciatura che lasciavano cadere lungo il viso alcune ciocche, un tubino rosa lungo fino al finocchio le fasciava il corpo snello e formoso.
“Wow Bulma!”
Disse Crilin guadagnandosi un occhiata terribile dalla compagna, Yamcha non perse l’occasione per lustrarsi gli occhi sulla meravigliosa ex fidanzata. Possibile fosse venuta sola un simile splendore?
“Allora che avete fatto in tutto questo tempo?”
Continuò lei, per poi esser distratta da un frugoletto dall’abito blu scuro con la camicina, che si stringeva alla sua gamba. Tutti si concentrarono su di lui e il bambino si concentrò su di loro fissandoli con astio.
“Oh, ragazzi, voi non conoscete Trunks!!”
Disse Bulma con un sorriso, spingendo il bimbo delicatamente verso di loro.
“Tesoro fatti vedere!”
Disse Bulma, il bimbo girò il visino dall’altro lato.
“NO!”
Disse secco. Bulma sospirò. Tutto suo padre!
“Ma perché tesoro!”
Gli altri sorrisero, era strano vederla come donna, come madre, ma era una scena così dolce che si chiesero chi fosse il fortunato.
“E‘ tuo figlio Bulma? Com‘è carino!”
Disse Lunch, e Crilin si fece avanti con la sua bionda bimba.
“Sì, è mio figlio! Ha un anno.”
Disse tutta contenta.
“Crilin: tu e C18 farete i testimoni? Questa è la vostra bambina?”
Il ragazzo annuì e sorrise dando un bacino alla sua Marron che cominciò a ridere.
Ma poi tutto fu smorzato dall’arrivo di un losco individuo.
“Ehi Bulma tieni la chiave della macchina!”
Disse Vegeta catalizzando l’attenzione di tutti su di lui.
“Non posso, non mi stanno nella borsa!”
“Beh, faccele stare!”
Bulma si portò le mani ai fianchi.
“No, mettitele in tasca!”
“Scordatelo. Mi sgualcisce il vestito!”
“Beh, chi se ne frega. Io mi rovino l‘immagine!”
“Tanto è pessima in ogni caso!”
“Che cosa??? MA COME TI PERMETTI!!!”
Sbraitò Bulma presa dalla collera. Trunks, approfittando della confusione, prese le chiavi dalle mani del padre e cercò di infilarsele in tasca. Un enorme gocciolone apparve sulla fronte dei presenti.
Il bambino aveva dimostrato più intelligenza dei suoi genitori!
“Bravo Trunks! Lui si che è intelligente.”
Disse Vegeta, facendosi largo tra la gente per passare.
“Ehi bifolco cosa pensi? Guarda che è più intelligente anche di te. Il
mio bambino ha preso tutto dalla sua mamma!”
Disse Bulma seguendolo. Vegeta si voltò dalla sua parte.
“Non penso proprio! Mio figlio è intelligente come me!”
“No, come me!”
“Ti sbagli Trunks mi somiglia! Non lo vedi com'è tosto? Mica è svampito come te!”
E continuarono così fino all’ingresso in chiesa, seguiti dal bimbo che giocherellava con le chiavi della macchina. Tra lo stupore generale per la scoperta della relazione tra Bulma e Vegeta che aveva dato vita a quel bellissimo bambino dai capelli lilla, ma anche l'ilarità per quella scena al limite della stupidità, quei due non cambiavano proprio mai!

Goku era stato accompagnato da Apple nel piazzale della chiesa, ed una volta entrato in chiesa vide i suoi amici già seduti, ognuno nella sua posizione. Crilin e C18 dalla parte della sposa ne facevano da testimoni, mentre dall’altra Bulma e Vegeta, splendidi e arrabbiati tra loro come sempre. Trunks sedeva in prima fila, con Apple aspettando l’arrivo dei nonni, di Gohan e di Bardack. Goku era agitato si stropicciava il vestito, aspettando la sua Chichi. Bardack entrò dal fondo della sala, seguito da Vegeta e Nira, l’uno scocciato, l’altra sorridente seguita dal figlio, Rem, che aveva la stessa faccia di Vegeta, non sapeva neppure perché si trovava lì!
Bardack strizzò l’occhio al figlio prendendo posto.
Mentre Nira gli sorrideva e bisbigliava:
è stupenda, la tua Chichi.
Così finalmente guardò verso la porta e lei entrò accompagnata dal padre, a passo di danza camminò verso l’altare. Bulma la guardò estasiata e osservò in prima fila tutti i famigliari, c'erano persino i suoi genitori e poi erano tutti lì insieme finalmente! Varza ne sarebbe stata contenta. Guardò Vegeta e strinse la sua mano.
“Un giorno lo faremo anche noi …”
Bisbigliò al suo orecchio.
“Non ci pensare!”
Disse lui secco, ma le strinse la mano più forte, per poi staccarsi e tornare nella sua solita postura, con le braccia incrociate al petto. Bulma sorrise, non sarebbe mai cambiato.
Meglio per lei, lo amava così com’era.
Goku osservò la sua amata Chichi e la prese per mano. Era felice.
Le diede un bacio sulla guancia e le sussurrò all’orecchio.
“Vorrei chiamarlo Goten nostro figlio!”
E Chichi sorrise felice. Avevano i loro figli, avevano tutto quello che volevano.
“Ti amo Goku!”
Disse soltanto tornando ad osservare davanti a sé.

“Vegeta che ci fai qui?”
Disse Goku. Erano le sette del mattino, ma non era riuscito a dormire, era il giorno del suo matrimonio, ma era davvero agitato.
“Nulla.”
Disse secco Vegeta. Evidentemente anche lui aveva bisogno di essere lì in quel momento, sulla tomba di sua madre.
“Sono felice tu sia qui!”
“Io non sono felice di vederti!”
Poi non dissero più nulla e rimasero a fissare il vuoto.
In quegli anni molto era cambiato per loro, ma quello che era certo era che si erano avvicinati tanto, l’uno verso l’altro, si erano finalmente sentiti uniti; erano parte di una famiglia mai nata, ma che forse sarebbe stata una bella famiglia e forse non tutto era perduto, e in quel tempo passato avevano recuperato il salvabile prendendosi ognuno parte della sua colpa e prendendo consapevolezza di loro stessi. Tutti avevano sbagliato, tutti si erano nascosti dietro un vetro e avevano avuto bisogno ancora di ritrovarsi per capirsi.
“Non ti ho mai odiato perché tu sei nato e lei è morta. Ti ho sempre odiato perché tu eri sereno. Io sono stato più sfortunato.”
Disse Vegeta d'un tratto, Goku si scompose e rimase sorpreso da quelle parole, abbassò lo sguardo.
“Io invece ti ho odiato, io ti ho odiato Vegeta. Perché tu hai avuto lei … ”
Disse liberando le lacrime che non erano mai uscite dai suoi occhi.
Vegeta gli posò una mano sulla spalla.
“Non c‘è più tempo per queste cose, ormai siamo cresciuti. Anzi, non mi importa …”
Goku lo guardò sorpreso, mentre Vegeta si staccava e si incamminava verso l’uscita.
Goku lo guardò sorridendo.
“Grazie fratello! Grazie di tutto!”
E si asciugò con il braccio le lacrime.

Tutti passiamo sulla terra, tutti passiamo nel mondo, c'è chi lo fa velocemente, chi per lungo tempo; ma quello che è importante è che ogni persona lascia la sua impronta, lascia un segno del suo tragitto, del suo percorso. E ora per lei era arrivato il momento di andare e guardare quello che aveva lasciato. Pensava che, dopotutto, era stato bello vivere, era stato bello amare, era stato bello avere dei figli e ora che loro si erano finalmente capiti poteva lasciarli andare.
Magari, però, sperava che ogni tanto qualcuno pensasse a lei, ma era anche giusto così, tutti proseguivano e Varza era solo felice di lasciarli andare.
Dopotutto, le bastava avere quel mozzicone di sigaretta, che ogni anno immancabilmente le veniva lasciato accanto ai fiori. Ne annusò l'odore e se lo strinse al cuore.
Non tutti gli amori finiscono bene, ma anche la cenere che lasciano alle loro spalle ha comunque la sua importanza. Si voltò indietro un'ultima volta per osservare i suoi figli.
Sorrise, con quell'espressione raggiante che finalmente le apparteneva.















Dopo trentadue capitoli mi sembra d'obbligo lasciare due parole a tutti i coraggiosi che hanno letto, che leggeranno e che hanno raggiunto l'ultimo capitolo, quindi:GRAZIE!
Grazie per aver letto, perché ogni clic è per me importante, grazie per aver commentato, grazie per aver seguito, per esservi magari emozionati nel leggere queste "due" righe. Vi ringrazio davvero tanto, perché questa è la prima storia che concludo ed è grazie al vostro sostegno se sono riuscita a proseguire in questo tragitto.
Un bacione a tutti voi, se lo vorrete chiaro. Vi lascio al finale.

Quindi ringrazio:
Benza, BulmaMiky, Cicacica, Delphinium_Love, DiannaDax, Elie84, Ethis, Fashionelle09, Flyvy, Giuliangel90, Ifera Black, Luisa87, Luna_07, Maia74, Vegetalover. Per aver inserito la storia tra le seguite, per averla seguita o se la seguirete e arrivere alla fine vi rigrazio infinitamente!^^

Ringrazio:
Lirin Lawliet, PoRtAmIdAtE per aver messo la storia tra le ricordate.

E poi ringrazio:
Ania2692, Annalucia, BulmaMiky, Comicboy, Enris, FavoleVeneziane, GGG, Giuliangel90, Superlydy, TheQueenLeda, Vegetalover, Vespa4e,
per aver preferito la mia storia! Vi rigrazio tutte tantissimo!!^^

Poi volevo ringraziare le meravigliose persone che hanno sostenuto la mia storia lasciandomi delle splendide recensioni.
Quindi ringrazio:

Bolla Blu, BulmaMiky, Capitain_Icelberry, Cicacica, Delphinium_Love, Enris, Faby_Elle, Fanny Sonny, FavoleVeneziane, Flyvy, Lirin Lawliet, Luna_07, Maia74 per aver recensito la mia storia, ringrazio ognuna di voi per il sostegno e per la fiducia, ma anche per i consigli e le piccole critiche costruttive che mi avete lasciato!
GRAZIE RAGAZZE!!!!!!!!!!!!!!!^^

Volevo far un ringraziamento particolare anche a :
Maia74 e Luna_07 per avermi sostenuta in ogni capitolo con le vostre parole, ne ero sempre contenta, ma la cosa più importante per me è stata la vostra costanza. Quindi GRAZIE!
Poi voglio fare un grazie speciale e
Ensis e Flyvy per aver sempre detto delle cose che mi hanno colpito fortemente e che mi hanno riempito, quindi grazie mille!
E la mia cara BulmaMiky, sei stata un sostegno per me come persona, oltre che per me come autrice quindi ti ringrazio tanto! ^^
Poi anche a Fashionelle09, per avermi sostenuto dietro le quinte!!^^
E le due persone che stanno cercando di arrivare alla fine di questa lunga storia, vi ringrazio in anticipo!! XD

Vi ringrazio tutte tanto e semmai, anzi penso lo farò, scrivessi un seguito spero vogliate seguirmi!^^
Ovviamente posso dirlo avrà come protagonista Trunks!^^
Beh, ora: si spengano le luci e cali il sipario!
Arrivederci alla prossima storia!

   
 
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